Il drago azzurro che puzza di pesce
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C'era una volta un Dio drago, che aveva un fratello di nome Ermenegildo. Come tutti potrete ben immaginare, essendo questo un forum di mitologia di rispettabile ed indiscutibile fattura, siamo obbligati a far partire il tutto con un incesto come nelle più venerabili leggende.
I due fratelli, dissimili nell'aspetto ma uguali nella bontà d'animo, un giorno per sbaglio finirono per copulare e generare delle uova. Inutile sottolineare che le dinamiche erano più che legali Il primo dei due fratelli, di nome Asdrubale, amò da subito tutte le sue creazioni; non solo creature a loro somiglianti erano insorte dal loro accoppiamento, bensì svariate specie vennero alla luce quel dì di mezza estate. Ah giusto, prima di fare ciò avevano creato le stagioni, i giorni, i mesi, i settigiorni e le infradito. L'altro fratello invece provava un profondo astio nei confronti di alcuni di loro, che si erano dimostrati o troppo indisciplinati o troppo geniali, e siccome lui era di grande bontà d'animo pensò bene che fosse giunto il caso di ucciderli tutti. Il bene è un concetto relativo (cit. Cosacaiserstofacendo)
Il nostro racconto iniziò quando il primo dei figli, il più tappo stupido e rincoglionito, uscì dalle acque del mare per incontrarsi con la sorella fiera. Lui era un drago, un drago azzurro che puzzava rigorosamente di pesce, e il suo nome era Aesingr, mentre il di lei nome era nientepopòdimeno che H A W K E;... per gli amici Aidal, o anche per chi si scorda il ; alla fine del nome "Buongiorno" fece il draghetto azzurro, zampettando fuffo sulla sabbia con un sorrisetto puccio stampato sulle labbra squamose. "Cosa vuoi? Odio i sorrisetti pucci! E Odio anche i musetti pucci! Odio qualsiasi cosa sia puccia!" gli rispose la sorella con un ringhio gutturale che lasciava ben poco all'immaginazione. "Ma..." "Adesso lasciami sola, oppure ti svito il cranio e uso le tue stesse budella per incorniciare la scultura che creerò con le tue ossa tenute insieme dal tuo sangue raggrumato!" Piuttosto sconvolto dall'idea che ciò potesse avverarsi, il draghetto mise il broncio e si allontanò a passo triste verso Neanche-lui-sapeva-dove. Era appena nato, e non poteva conoscere niente del mondo circostante. Tuttavia per qualche motivo aveva voglia di Sushi! Tanto, tantissimo sushi! Si diresse ordunque da un altro dei suoi fratelli, che abitava in una modesta casetta in legno nel bosco poco distante. Bussò alla porta della capannuccia, e ad aprirgli giunse un lemure antropomorfo tutto viola e con la coda fuffa. "Aes!" esclamò quello. "Perché cavolo hai infilato in questo racconto la mia forma di lemure, io volevo quella del Maestro del vuoto! Anzi quella di Maledet! Così potevo fare incesto con Aidal, come papà e mamma!" "Ma..." cercò di giustificarsi Aes, con musetto puccio e sguardo altrettanto puccio. "in realtà è la prima volta che ci incontriamo, non dovrei neanche sapere come ti chiami. A proposito, come ti chiami?" "Void! Certo che lo sai! Non vale giustificarsi dicendo che questo è un mito ed è risaputo che i miti in qui si parla di parenti sono sempre molto pieni di cose brutte" "In che senso?" chiese Aesingr. "Nel senso che ora ti faccio cose!" Non descriveremo il creepy-stupro che ne seguì, perché viola il regolamento del forum Dal retro della casetta giunse una voce, una voce aggressiva e feroce, che enunciava una sola parola a ripetizione e con brutale veemenza: "Bananaaaahhhhh! Bananaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!" All'udire cotanto sclero i due si precipitarono fuori e corsero nel cortile, strabondante di statue yaoi innalzate da mano esperta. La figura che ivi era in contemplazione del cielo stava gridando alla follia, squarciandosi letteralmente le corde vocali in preda ad un raptus delirante. Aes cercò di avvicinarsi, ma quello lo respinse con un'occhiata killer che Jason Voorhees spostati che puoi solo accompagnare. Era un drago dalle squame bianche, dallo sguardo infernale e con l'espressione di qualcuno che vuole una bananah e non ce l'ha. "Fetta di sterco biodegradabile, perché ho l'aspetto di Asmodeus! Perché accidenti ho l'aspetto di Asmodeus e non di una bananah!" "Ma... dai, Maoeru... non arrabbiarti..." provò a rispondere il draghetto marino, prima che Void lo guardasse male. "Ah lui sai come si chiama? Ora basta, sono offeso e vado ad aggiungere cinque poteri speciali e quattordici tecniche combinate con nove elementi ciascuna alla mia scheda pg! E le scriverò pure in linguagio incomprenibile!" "... cosa?" Aes, che non ci stava già capendo più nulla, venne calciato via pesantemente da Maoeru e si ritrovò in un altra dimensione completamente diversa dalla precedente. Gli era parso di intravedere una tazzina di cioccolata che sconfiggeva Thanos durante il viaggio, ma fece l'errore di non badare più di tanto alla cosa. Se ne sarebbe pentito in seguito.
Era finito in uno studio, dall'aspetto assai professionale e pieno di scartoffie ovunque. Documenti, pile di fogli e foglietti riuniti in plichi alti anniluce la facevano da padroni, mentre lì attorno vigeva un atmosfera solenne. Seduto al tavolo c'era un altro drago, di colore argenteo e dalle forme fin troppo esili. La sua espressione mutava in maniera fin troppo rapida e con fin troppa frequenza, al punto che Aes faceva fatica a distinguere quali fossero le sue effettive intenzioni. Voleva dialogare? Voleva restarsene in silenzio? Voleva dilettarsi in smorfie di discutibile utilità e dal non-esattamente-chiaro significato? "Salve, noto che sei giunto qui senza bussare" disse quello, sollevando le zampe anteriori per fare spallucce. "Oh, chiedo scusa" rispose Aes, "ma non sono entrato proprio di mia iniziativa" Coronò la frase con un sorrisino imbarazzato, mentre l'altro rispose con un sorrisetto più di circostanza mentre cercava di celare i suoi veri pensieri. "Tu sei Aleph, giusto?" "Tecnicamente sarei Nivael, ma chi se ne importa. Dato che ci sei potresti aiutarmi a fare un po' di ordine? Sto rispondendo alla role, ma è da qualche settigiorno che sono indeciso su come concludere il post" "Emh..." Aesingr si avvicinò ai vari fogli posizionati ovunque per la stanza, rimanendo in attesa di un ordine più preciso con il suo musino puccio perennemente ON. "Si, quelli sono i miei appunti. Dovresti raccogliere quelli, quelli e quelli, che sono la bozza della prima parte del post" fece Aleph, indicando le torri di fogli A4 e blocchetti sparsi un po' da per tutto. "La seconda devo ancora scriverla, comunque prima dell'avvento dell'inverno dovrei farcela" La manifestazione più pura della menzogna era celata sotto quell'espressione rassicurante e convincente, e per il drago era difficile trattenere il proprio ghigno con la consapevolezza che probabilmente di inverni ne sarebbero passati ben più di uno. Mentre si guardava da una parte all'altra, agli occhi di Aesingr apparve un curiosissimo volume intitolato Il gracchiare dei gabbiani, con stampato sulla copertina un povero granchietto che cercava inutilmente di fuggire dalle grinfie di un demone infernale assetato di polpa di granchietto. Poi accadde qualcosa di veramente inaspettato. Tutti i fogli cominciarono a prendere fuoco, dal nulla e senza un apparente spiegazione. Fra le fiamme di colore violaceo, sotto lo sguardo sinceramente imbufalito di Aleph, comparve una possente gallina di fuoco color melanzana. "Scusate l'irruzione. Aes, io sto rispondendo alla role, te lo giuro! Entro stasera avrò risposto, soltanto che ho avuto un po' di problemi e poi praticamente mia mamma mi uccide se rispondo alle role perché dice che sono cose orribili... le role, quindi dovendo io studiare A LOL... emh, volevo dire, devo andare a scuoleague of legend... cioè... insomma ho poco tempo per la mia vita! Capisci? Comunque posso dimostrarti che ciò che dico è vero! Guarda, ecco il post!" Dopo essersi parzialmente calmata mostrò al drago marino e al drago argenteo un minuscolo pezzetto di carta sopravvissuto all'incendio, su cui v'erano scritte 7 righe di testo, spazi a capo inclusi. Aesingr annuì, questa volta anche lui con un sorrisetto di circostanza piuttosto forzato. "Va bene Emy, nessun problema. Ti credo" Soprattutto quel ti credo uscì piuttosto artefatto.
Mentre Aleph sclerava consapevole di dover rimandare il post di almeno qualche decennio, Emy piangeva perché aveva capito che Aes non le credeva e Aidal uccideva Void che ci stava provando con lei dall'altra parte del mondo, giunse una profonda voce. "Invoco la SIDERALE DANZA STELLARE DEGLI SCHIFI VERMIGLI!!!!!!!" All'udire tali supreme parole Aes uscì dallo studio in fiamme, rigorosamente violacee, per dirigersi dove quel soave timbro vagamente dialettale lo conduceva. Si trovò di fronte ad un possente bestione in armatura, con squame di drago a formare una pesante corazza su tutto il suo corpo ed un'espressione degna del più incazzoso e stoico degli individui. Egli se ne stava su un trono, scavato nella roccia più alta della montagna più alta svettante nel cielo più alto. "Salve..." iniziò a dire Aes, venendo interrotto da un regale gesto dell'individuo. "Infimo suddito, ora prostrati! Poi però rialzati, perché so che ti piace farti sottomettere da me" enunciò la tonante voce del supremo semidio, la cui regalità faceva scuotere i fogliolini di carta arsi nello studio di Aleph ormai diventati cenere. "Ma, io in realtà..." "Cosa? Osi contraddirmi? Non sei d'accordo con le opinioni di Vulnus? Come ti permetti! Brutto ventenne sfigato bullizzato da giovane, allora perché sei venuto qui ad importunarmi! Non voglio restare con un idiota che nelle pause dall'università viene a sfogarsi su di me, la vita fa già abbastanza schifo! Ormai è un anno che continui ad infastidirmi!" Aesingr lo scrutò incurvando il proprio sorrisetto, ora divenuto un labbrino dispiaciuto. "Ma... sono nato qualche minuto fà" Con possanza Vulnus se ne andò, spaccando la montagna a suon di bestemmioni napoletani e incedendo verso nuovi orizzonti. Da sotto la roccia, ormai in frantumi, si levò una figura. "Oihbò, codesto risvolto proprio non era sovvenuto ai miei pensieri" fu ciò che proferì con supponenza, aggiustandosi la cravatta. "Cotanta tracotanza a permeato le mie mani di un considerevole prurito" Aes, mentre concentrava l'attenzione sul signore comparso d'innanzi al di lui sguardo perplesso, aveva udito anche un'esplosione avvenire in lontananza. "Salve, tu sei Makon? O... Elexar? Quanti fratelli ho ancora?" chiese il draghetto con fare divertito. "Non il numero o il nome risultano d'inconfutabile importanza in un'equale situazione, bensì l'ineccepibile qualità dei suddetti soggetti" Aes inclinò il collo. "... Eeeehhh? Icchett'hadetto?"
... TO BE CONTINUED
Eccoci giunti alla fine del primo capitolo di questo davvero avvincente mito. Molte domande saranno insorte nella mente degli ignari lettori: Da cos'è stata causata l'esplosione udita da Aesingr? Cosa ne è rimasto di Void? Elexar se ne andrà con altrettanta supponenza di quand'è giunto? Ma soprattutto... Vulnus tornerà fra di noi? Condividete codesta petizione e firmate numerosi! #rivogliamol'imperatore!
Se volete sapere come proseguono le avventure di Aes e dei suoi fratelli, e scoprire le altre loro vicende, non perdetevi il prossimo episodio!
Edited by Aesingr - 17/10/2018, 19:39
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