Nalusa Falaya

NALUSA FALAYA

Il nalusa falaya è una creatura malevola che appartiene alla cultura Choctaw, una tribù di nativi americani presente nel sud-est degli Stati Uniti (tra Alabama, Florida, Mississipi e Louisiana). Per le sue capacità risulta essere il peggior incubo dei cacciatori Choctaw.

Di forma antropomorfa, il nalusa falaya appare come una figura longilinea dalla pelle scura, con un muso raggrinzito, occhi piuttosto piccoli, un naso allungato, orecchie a punta e delle spine ossee lungo tutto il dorso. Anche se dall'aspetto sembra un essere animalesco, il nalusa falaya è in grado di camminare su due zampe e parlare perfettamente come un essere umano. Alcune leggende affermano che abbia la capacità di fondersi con le ombre e prendere la forma simile a quella di un serpente, che usa per nascondersi nelle tenebre fino al crepuscolo. Per il suo aspetto, è stato associato ad un'altra creatura Choctaw, il kashehotapolo (una sorta di uomo-caribù).
Il nalusa falaya vive nel folto delle foreste, soprattutto nelle vicinanze di ambienti paludosi. Si dice che appaia al tramonto e sorprenda i cacciatori più sprovveduti, chiamandoli per nome e attirando la loro attenzione. Il breve tempo necessario a girarsi è sufficiente al nalusa falaya per catturare la sua vittima: grazie alle sue stregonerie, riesce a far cadere a terra il cacciatore, che a volte finisce per svenire. Ormai nelle sue grinfie, questa creatura inserisce una spina nel palmo della mano o del piede, così piccola da non essere facilmente notabile. Questa è in grado di influenzare l'indole del cacciatore, spingendolo a fare del male agli altri o compiere azioni che normalmente non farebbe mai. Il cacciatore spesso è ignaro di questa malvagia influenza e del pericolo che lui rappresenta per chi gli sta attorno; non se ne rende conto finché non è troppo tardi: pare infatti che il nalusa falaya sia in grado di far dimenticare al cacciatore di essere caduto nella sua trappola.

Il nalusa falaya può avere figli. I cuccioli di queste creature hanno la capacità di rigettare i propri organi interni, riducendo le loro dimensioni. Questa caratteristica fa assumere al nalusa falaya una luminescenza tipica, che è possibile intravedere in certe occasioni nell'oscurità dei boschi o sulla superficie degli acquitrini.