Il drago azzurro che puzza di pesce
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Gargoyle, gargolla, gargouille; è lo stesso, il nome (sia esso inglese, italiano o francese) deriva dal latino gurgulio, che indicava il gorgoglio dell’acqua. I gargoyle, in italiano detti anche "doccioni", fungono infatti da copertura per tubi che fanno defluire verso l’esterno la pioggia che si raccoglie sui tetti, proteggendo quindi le pareti degli edifici dalle infiltrazioni idriche.
Tali stupefacenti costruzioni erano già in voga al tempo degli Egizi, e successivamente sono giunte ai Greci nei loro templi, in forma di teste di leone dalle cui fauci sgorgava l’acqua.
In Europa raggiunsero il massimo della diffusione nel XIII secolo, quando si cominciò a scolpirli con l’aspetto di grottesche creature mitologiche dall'aspetto inquietante.
Cominciarono a entrare in disuso nel XVIII secolo con l’introduzione dei tubi di scolo lungo le pareti, più sicuri dei doccioni che talvolta si spezzavano per il peso eccessivo, causando danni alla struttura stessa.
Le forme bizzarre e mostruose dei gargoyle derivano dai Bestiari che venivano compilati nel Medioevo, e molte di queste creature erano raffigurate nelle preziose miniature realizzate dagli amanuensi. Il loro aspetto demoniaco, che li faceva apparire come metà uomini e metà bestie, impressionava gli uomini del tempo e portava a due diverse possibili interpretazioni:
alcuni credevano che i gargoyle fossero posti a protezione della chiesa, e che avrebbero preso vita per difenderla dalle minacce; altri, al contrario, vedevano in essi figure diaboliche che, impossibilitate a entrare nel luogo sacro, fossero obbligate a un’eterna attesa sulle sue mura.
a Notre-Dame de Paris troneggiano ben 54 statue, che però non sono medievali, ma sono aggiunte successive del XIX secolo. In Francia si possono trovare gargoyle in moltissime chiese, come la Cattedrale di Meaux, quella di Amiens o quella di Digione.
Molti doccioni particolari si trovano poi in Belgio, in Scozia e in Croazia. Anche in Italia si può ammirare uno splendido esempio di gargoyle nel Duomo di Siena.
Nel mondo fantasy, la figura del Gargoyle in seguito è stata associata anche ad una "statua" capace di muoversi, nonostante sia fatta di pietra. Questo può avvenire grazie ad un qualche incantesimo o ad una maledizione, che fa in modo l'essere prenda vita e, con la sua forza mostruosa, possa diventare un'arma potentissima.
Una leggenda francese racconta di un drago chiamato Grand'Goule, che "possedeva ali e corpo da rettile" (come ogni altro drago ovviamente); viveva in una caverna nei pressi della Senna e si placava soltanto con offerte sacrificali annuali. Intorno al 600 giunse a Rouen Romano il sacerdote, futuro arcivescovo di Rouen, che promise di liberare il paese dal drago in cambio della conversione di tutti i cittadini e la costruzione di una chiesa.
Romano sottomise il mostro con il segno della croce esorcizzandolo, e lo portò fuori dal paese legato a un guinzaglio fatto con la sua tonaca. Grand'Goule fu bruciato su un rogo, ma il collo e la testa non si consumarono e vennero perciò staccati dal corpo e posti sulle mura di Rouen, divenendo così il modello per costruire le gargolle. Ovviamente tale leggenda non ha alcuna similitudine con quella di San Giorgio 
Fonti:
Parzialmente da Si viaggia
Edited by Tirannosaurorex - 27/3/2021, 23:54
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