La magia e le sue classificazioni

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    La magia tende sempre a ricercare il contatto con forze occulte, considerate superiori al singolo individuo umano. Lo scopo per cui si vogliono acquisire i poteri magici può essere di natura materiale (ricchezza o dominio su altre persone) o nobile (miglioramento di se stessi e dell’umanità), e per tali fini si possono coinvolgere anche potenze superiori quali spiriti, angeli o demoni.

    Risulta piuttosto difficile non associare neanche un po' la magia alla religione. Negli Atti degli Apostoli si trova l’episodio di Simon Mago che, come molti altri, aderisce alla predicazione degli Apostoli e si fa battezzare.
    Meravigliato dai prodigi compiuti dagli apostoli, offre del denaro in cambio di un simile potere, ma Pietro risponde: "Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato di acquistare con denaro il dono di Dio".
    Il contesto della Magia dunque, secondo la Bibbia, è caratterizzato da una pretesa di appropriarsi e possedere con la volontà ciò che nell’esperienza religiosa può essere concepito solo come dono, fino al controllo delle energie naturali e primordiali.

    Il documento del Magisterio, per "descrivere" la magia, applica questa suddivisione:
    Magia imitativa, secondo cui il simile produce il simile, ad esempio il trafiggere gli occhi di un pupazzo accecherà la persona da esso rappresentata;
    Magia contagiosa, basata sul principio del contatto fisico, quindi per influire su una persona il Mago avrà bisogno di qualcosa che le appartiene (peli, capelli, unghie eccetera);
    magia incantatrice, che attribuisce un potere particolare a formule ed azioni simboliche.

    I due più grandi "filoni" o "branche magiche" sono la Magia bianca e la Magia Nera.

    La Magia Bianca, che si prefigge obbiettivi benevoli, è a sua volta suddivisa in due campi:
    il primo si riferisce ad effetti strabilianti ottenuti con metodi naturali, come giochi di prestigio, illusionismo e prestidigitazione, mentre il secondo si prefigge buoni propositi, come risoluzione di problemi di salute o economici, ma scende spesso in pericolose truffe e superstizioni.
    Se i mezzi usati sono leciti ed il fine è solo di stupire, non c’è nulla di male. Se invece si rischia di coinvolgere il proprio e l'altrui equilibrio (tramite l'utilizzo ad esempio di scettri, amuleti, filtri eccetera), lo scopo potrebbe arrivare a non giustificare i mezzi.

    La Magia Nera, la quale ricorre ad evocazioni di forze demoniache, è indirizzata a scopi malefici come procurare malattie, disgrazie, morte, oppure pretende di piegare gli eventi a proprio vantaggio.
    Il fine ultimo di questa forma di Magia viene comunemente considerato il trasformare gli adepti in "servi di Satana".

    Questa divisione tuttavia non è del tutto esaustiva. La Magia in sé non è né buona né malvagia, è Magia punto e basta, ma l’uso che se ne fa può portare grandi benefici oppure causare veri disastri.
    La magia viene paragonata in questo caso alla Scienza: non ha morale, semplicemente studia le Leggi e le sue Applicazioni, infatti le Leggi Universali funzionano indipendentemente dalla morale; il lupo è cattivo per il pastore perché sbrana le sue pecore, ma non è cattivo nell’ecosistema naturale.
    Come per la scienza le Leggi Universali della Magia funzionano come principi fisici, indipendentemente se le intenzioni siano buone o cattive, e l’applicazione delle Leggi dipende solamente dalle intenzioni del singolo individuo.

    Abbiamo quindi una magia costruttiva, finalizzata alla protezione, alla fertilità, al successo(inteso come propiziazione) o alla guarigione. Viene praticata con la luna crescente e rappresenta la luce;
    abbiamo poi una magia distruttiva, con lo scopo dunque di portare ad una separazione, all’eliminazione o all'allontanamento di qualcosa, interrompendone quindi la crescita. Viene praticata con la luna calante e rappresenta l'oscurità.
    La Magia intesa come forza e potenza è pertanto una sola, ma l’uomo racchiude in sé i duplici aspetti di bene e di male, e quindi anche la Magia si concretizza sotto forma di diverse espressioni.
    In sostanza la Magia Nera può esser vista come una Magia che si pone all’antitesi dello sviluppo e dell’evoluzione della vita, mentre nella Magia Bianca si utilizzano solo energie benefiche presenti in Natura, senza animali uccisi né sacrifici, al fine di ottenere il meglio per le persone senza recare danni agli altri.
    L’applicazione di riti di Magia Nera comporta spesso anche dei gravi rischi chiamati “colpi di ritorno“; non solo si agisce negativamente su una persona che ne farà le spese, ma anche il Mago stesso che ha eseguito il rituale ne subirà le conseguenze, attirando su di sé la malasorte.

    Una "via di mezzo" fra le due magie principali è la così detta Magia Rossa, con scopi e strumenti piuttosto diversi dalle due precedenti.
    Più che una magia neutra la si può definire come una magia equilibrata. Può essere applicata sia per il bene che per il male ed è una delle poche forme di Magia che non possiede vincoli né porta a gravi ripercussioni. L'unica vera limitazione della magia rossa è l'irreversibilità dei suoi incantesimi, infatti niente di ciò che viene causato con i riti ad essa legati può essere ripristinato.

    Non è detta rossa poiché relativa al desiderio o alla passione come molti pensano, bensì perché in origine era legata all’utilizzo di sangue nei riti (sangue di animali, del richiedente o dell'utilizzatore). Questo colore in Egitto era anche quello delle tuniche indossate dai sacerdoti Tolemaici, appunto color rosso sangue, durante i loro più antichi riti
    Essa è infatti la Magia ritualistica per eccellenza, con modalità distinte in base all'incantesimo da evocare. Può essere dunque utilizzata per ogni aspetto della vita, anche per l’amore, ed è una valida alternativa a quanti tra i richiedenti temano le ripercussioni della magia nera ma non si sentano prettamente legati al bene spirituale per utilizzare quella bianca.
    Più comunemente è stata associata all'amore perché i riti più "frequenti" sono quelli effettuati per legare l'amato/a a sé, in senso quasi letterale. Tramite un condizionamento della volontà e dell'attrazione sessuale, infatti, si può fare in modo che il partner continui a bramare un desiderio inesauribile che man mano tende a rafforzarsi invece che ad affievolirsi come nella gran parte delle coppie.
    Si può affermare che questa sia la "magia più comune tra le persone comuni".

    La meno organizzata e meno equilibrata forma di magia, invece, è quella definita Magia del caos, con la peculiarità di poter racchiudere un gran numero di tradizioni anche estremamente diverse fra loro.
    Come la precedente è un tipo di magia Rituale, con la quale il praticante si prefigge scopi individualistici. Si dice che Coloro che ne fanno utilizzo riequilibrino la realtà trasformandola in un qualcosa di nullo, appunto un caos, per poi riplasmarlo a fini personali.

    La Magia del Caos si basa sulla teoria secondo cui la mente cosciente non è direttamente in grado di operare azioni magiche, anzi, essa costituisce un impedimento stesso alla Magia; è la mente subconscia che opera azioni portentose, ed è dunque necessario concentrare in quest’ultima l’intento magico.
    In altre parole, la magia più efficace è quella inconsapevole, attuata dalla mente quando non ragiona, non pensa e non effettua alcun processo di calcolo.
    La Stregoneria Sciamanica, ad esempio, implica la possibilità di un collegamento diretto con il subconscio, spezzando le barriere della coscienza attraverso discipline estreme o sostanze psicoattive.
    Un altro esempio è quello della magia rituale in cui è il subconscio a riconoscere automaticamente il simbolismo del sistema adottato, in maniera da agire inconsapevolmente sulla realtà e sul proprio corpo.

    Infine abbiamo quella che in ambito stregonesco viene definita Magia Verde, ovvero la magia realizzata tramite l’utilizzo di elementi naturali quali fiori, semi, erbe, rami, frutti, foglie e clorofilla liquida. Viene considerata come quel tipo di magia che necessita di strumenti assolutamente naturali, non metallici, facilmente reperibili e alla portata di tutti.
    L’utilizzo delle erbe in ambito medico può essere fatto risalire almeno a cinquantamila anni fa, giunta tuttavia come auto-medicazione addirittura sino al XIX secolo.
    Questa grande dimestichezza e conoscenza in periodo preistorico viene confermata dalle scoperte sull’isola di Coll, in Scozia, le quali ne hanno portato in risalto l’ampio utilizzo per numerosi scopi. Son stati ritrovati esemplari di canapetta (Galeopsis tetrahit) e di ninfea gialla (Nuphar lutea), in locazioni e contesti che ne hanno dimostrato l'utilizzo in ambito curativo, venefico e culinario.
    Gli uomini primitivi scoprirono ben presto la potenza delle piante velenose, cominciando ad utilizzarle per la creazione di veleni in cui intingere spade e frecce; in molte delle armi ritrovate nei siti archeologici v’erano ancora tracce di tubocurarina, una sostanza naturale che porta al blocco neuromuscolare. Alcuni storici ipotizzano che la conoscenza delle sostanze più potenti – in campo medico o di veleno – era riservata ad una ristretta cerchia d’individui. Questo rendeva l'elite “potente”, conferendo autorità rispetto ai membri meno colti e quindi di più basso rango.
    Cominciò in questo modo a svilupparsi la credenza che le erbe possedessero facoltà occulte ed energetiche, capaci sicuramente di curare e causare malattie, ma anche di donare potere a livello sociale.

    Per utilizzare questo potere intrinseco è fondamentale il rispetto per la Natura. Durante la raccolta delle erbe da utilizzare nei riti si deve perciò stare attenti a non danneggiare la pianta, e, se possibile, seminarne una nuova nel punto in cui si trovava quella vecchia per non interrompere definitivamente un ciclo di crescita ed il flusso energetico ad essa legato.
    La magia verde non si basa infatti solo su forme fisiche: la Natura è un'entità che può essere percepita con ognuno dei cinque sensi, attraverso profumi, colori e consistenze delle varie piante. . Ogni elemento naturale della Terra possiede una virtù specifica ed è legato al mondo celeste, da cui riceve influenze continue, fungendo da intermediario tra l'utilizzatore e il potere da esso ricercato.
    La particolarità dell'utilizzo delle erbe è quella di poter essere incluso anche nei riti degli altri tipi di magia, specialmente in quella rossa, per coadiuvare l'incantesimo e per rendere lo spirito in grado di elevarsi o, più semplicemente, di rilassarsi. Non per altro diversi riti sciamanici fanno utilizzo di erbe, incensi e in alcuni casi pietre, per instaurare e consolidare il contatto con la Madre Natura e permettere alle proprie energie di ciclizzare.

    Fonti:
    Giardino delle fate e varie feste celtiche a cui ho partecipato ^_^

    Edited by Ersinio Pestys - 11/8/2020, 21:51
     
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