Centauro

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Cucciolo

    Group
    Kengardiano
    Posts
    1,023
    STIMA
    +113

    Status
    Anonymous
    depositphotos_1508634-stock-photo-centaur
    Il Centauro, dal greco Kentauros, è una creatura mitologica metà uomo e metà cavallo. Si dice che la maggior parte degli esemplari dimorasse fra le montagne della Tessaglia e dell’Arcadia.
    Si narra che il primo centauro originò dall’unione adultera tra il re del popolo dei Lapiti, Issione e Nefele, una sosia della dea Era. Egli si chiamava, appunto, Centauro ed era un essere deforme che finì per accoppiarsi con delle giumente del Monte Peneo. Da quest’accoppiamento prese vita la razza vera e propria dei centauri così come li conosciamo noi.

    sch00063
    La battaglia che li vede maggiormente coinvolti è quella contro il popolo dei Lapiti, i quali abitavano nella valle del Monte Pelio ed erano, dunque, abbastanza vicini al loro territorio.
    Tutto ebbe inizio durante il banchetto nunziale di Piritoo, figlio di Issione e, quindi, fratellastro di Centauro.
    In quell’occasione, dunque, i centauri invitati alla festa alzarono decisamente il gomito, poiché non erano mai stati abituati a bere del vino; così facendo però, diedero ampio sfogo al loro lato più selvaggio e nel momento in cui arrivò la sposa, il centauro Euritione l’assalì con il chiaro intento di stuprarla.
    Stessa cosa accadde alle amiche della ragazza, che vennero immancabilmente abbordate dagli altri centauri.
    Subito si scatenò una violenta guerra che vide la partecipazione dell’eroe greco Teseo, che era un amico di vecchia data dello sposo e che si schierò apertamente contro gli esseri ibridi.
    Lo scontro fu vinto dai Lapiti, i quali cacciarono gli avversari dalla Tessaglia e inflissero una punizione con i fiocchi a colui che aveva osato mettere le sue sudice mani sulla nuora del re. Gli mozzarono orecchie e naso.

    chiron
    Nei primi dipinti dei vasi attici, sono raffigurati con la testa e il busto di un uomo con la vita unita al garrese del cavallo, dove si troverebbe il collo del cavallo. Questa combinazione fra l’essere umano e l’animale ha portato molti studiosi a considerarli esseri "liminari", intrappolati tra le due nature dell'animalità selvaggia e dell'umanità cogente.
    Mentre in epoca greca furono spesso rappresentati mentre disegnavano il carro del dio del vino Dioniso, oppure legati e guidati da Eros, il dio dell'amore, evidente allusione alla loro sfrenata passione per il vino.
    Venivano inoltre raffigurati con in mano una clava o un’arco con le frecce, arma da loro prediletta. Secondo delle testimonianze, sembrerebbe che quando attaccassero i nemici, emettessero delle grida disumane.
    Come si può intuire dall’episodio della Centauromachia, essi erano noti per essere dei bevitori eccessivamente indulgenti, nonché violenti quando erano ubriachi fradici. Ma non solo, infatti erano anche celebri per possedere tutti i pregi e difetti degli uomini, portati però all’eccesso in maniera esasperata. Oltre a ciò, si diceva che fossero incolti e rozzi, sebbene ci fossero delle eccezioni come, ad esempio, Chirone, il quale era intelligente, civilizzato e gentile. Egli, di fatto, era considerato come il centauro più saggio in assoluto; uno dei massimi esperti dell’epoca in medicina, nelle scienze, nella musica e nella poesia. Le sue doti gli consentirono di divenire maestro di eroi importanti come Achille, Enea ed Eracle.
    Ci sono due storie contrastanti della morte di Chirone che vale la pena raccontare.
    La prima riguarda un infortunio accidentale causato da una freccia avvelenata scagliata da Eracle che fu terribilmente doloroso, ma non mortale che Zeus permise a Chirone di morire con dignità.
    L'altra storia coinvolge il volontario sacrificio di Chirone della sua vita per salvare Prometeo dall'essere punito da Zeus. Ironia della sorte, Chirone, il maestro delle arti curative, non riuscì a guarire se stesso, così abbandonò volentieri la sua immortalità e fu posto nel cielo e a lui venne dedicata la costellazione del Sagittario.
    Tra i vari autori classici greci che menzionarono i centauri, Pindaro fu il primo a descrivere ciò che a suo tempo veniva ritenuto senza dubbio un mostruoso ibrido. Al contrario, autori precedenti come Omero usavano solo parole come Pheres (bestie) che potevano anche significare uomini selvaggi normali che cavalcavano cavalli normali.
    Successivamente, durante il Medioevo, la figura del centauro fu ripresa in toto dal poeta Dante Alighieri, che assegnò loro il ruolo di custodi dell’Inferno nella Divina Commedia, con la possibilità di interloquire liberamente con i condannati.
    In seguito, li ritroviamo nel diciottesimo capitolo dell’opera Il Principe di Niccolò Machiavelli, in cui viene detto per inciso che un buon governante deve essere capace di ascoltare all’occorrenza il suo lato più razionale, ma talvolta anche quello proprio delle bestie.

    Ai giorni nostri, non è raro trovare la figura del centauro all’interno di scritti fantasy: non per nulla, pesso accade che costui venga messo in grado di superare i suoi istinti più basici e raggiungere il livello dell'umanità illuminata, simbolizzando l'innalzamento della coscienza umana al livello di maturità in cui è più importante vivere per il bene degli altre, piuttosto che soddisfare il proprio interesse personale.
    E’ il caso, ad esempio, del romanzo Harry Potter e La pietra filosofale, in cui appare un maestoso centauro di nome Fiorenzo che incontra il protagonista nella cosiddetta Foresta proibita e lo avverte dell’imminente ritorno di Lord Voldemort.
    Un’altra celebre saga in cui si possono trovare dei centauri è quella intitolata Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, dove assistiamo alla comparsa di Chirone che è il direttore di quanto accade nel Campo Mezzosangue.

    Edited by Tirannosaurorex - 27/3/2021, 23:45
     
    Top
    .
0 replies since 14/1/2019, 16:53   234 views
  Share  
.