Il drago azzurro che puzza di pesce
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Completate le quest extra prima dell'avventura finale, in cui saremo di nuovo insieme! Nuovi deliri, nuovi putiferi!
I gruppi si separano. I soffitti crollano, le pareti pure, e alla fine Edgar e il Caimano senza nome si ritrovano separati dagli altri, come anche Snaar, Makon e Amael. Engifer, Void, Jules e Cookie si ritrovano all'esterno capitanati da Roxium, che tutto fomentato e convinto fa perdere loro la strada con cognizione di causa. Fuori, il gruppo incontra il volpino Thyen, che deve essere salutato per una questione di principio. Nelle vicinanze si trova anche il nano Giangio, armato di cornamusa, il quale li raggiunge e spiega loro di dover riportare la cornamusa al nano Giangiù. Giangiù si è nascosto in un villaggio di musicisti contadini in mezzo alla foresta, ma la guerra tra Gabof e la regina delle guerriere procede senza esclusione di colpi quindi devono fare attenzione. Thyen si unisce al gruppo e insieme raggiungono il villaggio, dove il Capovillaggio con la faccia da capovillaggio spiega che Giangiù si è allontanato verso le montagne e che alcune guerriere lo stanno inseguendo. Sono piuttosto disperati da quelle parti poiché l'incursione delle guerriere ha distrutto alcuni loro strumenti e le loro casupole, quindi Roxium e gli altri si propongono di aiutarli a scacciare quelle nelle vicinanze. Anche perché stavano per essere attaccati! Qui Roxium comincia a dar adito alle fiamme, mentre Engifer e Thyen non riescono a combinarsi proprio bene e la povera Engy si prende qualche cilacca soda. In tale frangente, il Capovillaggio spiega qualcosa riguardo Gabof e la sua passione per la musica e per gli strumenti a cui gli avventurieri non fanno molto caso, dunque per amor di trama non lo citeremo in questo riassuntazzo. Tolte di mezzo le avversarie cominciano a salire verso i versanti delle montagne; incontrano due guerriere e alcuni serpenti che si muovono attorno ad esse come a proteggerle. Non sembrano molto ostili, ma Void comincia a fare versi strani e una di loro lo prende a sculaccioni. Thyen e il coniglio parlano con i serpenti e spiegano loro che Void è stupido, quindi gli chiedono di dire alle loro padrone che non devono prendersela. Costoro si dissociano dalla violenza dell'esercito della regina, ma per una questione di lealtà non possono aiutarli, anche se stanno cercando di convincerle a non inseguire Gabof e in effetti alcune di loro hanno già desistito. In quest'occasione, il gruppo viene a sapere che in effetti Giangiù è passato da quelle parti, e che aveva con sé una cornamusa! Iniziano quindi i sospetti su Giangio. Salgono ancora, raggiungendo una grotta in pendenza sul versante della montagna. Qui Giangio viene lanciato senza troppe cerimonie, cornamusa compresa, dentro la grotta dove si udivano presenze varie di armi che cozzavano e grida selvagge. Giangiù stava cercando di scappare da due guerriere inferocite, e in qualche modo riusciva anche ad evitare i loro colpi pur imbracciando una cornamusa. Quando però Giangio gli finisce addosso comincia il casino: le cose si fanno movimentate, tra cornamuse che passano da una persona all'altra e Engifer che se ne prende una, Jules e Void che fanno crollare la grotta, il coniglio che protegge a destra e a manca come neanche lui sa cosa e Roxium che mena come un fabbro tirando fuori tecniche mai viste prima, in qualche modo riescono a debellare il pericolo. Sbarazzatisi delle tizie indemoniate, interpellano Giangio su quanto sta accadendo e lui insiste sul voler dare la cornamusa a Giangiù, che dal canto suo afferma che la sua cornamusa l'ha sempre avuta con sé. Cominciano i dissidi fisici e verbali, ma Roxium e Void trattengono i nanetti perché già là dentro si era fatto abbastanza a botte per i gusti di tutti. Giangio insiste a voler consegnare la sua cornamusa, su cui è presente una G, a Giangiù, la cui cornamusa invece non presenta nessuna G incisa. Engifer propone di portarle entrambe al potente Gabof in persona quando l'avessero trovato, solo a quel punto Giangio si da una calmata e accetta; poi Void gli da una botta in testa e lo lascia stordito nella grotta. Giangiù dal canto suo segue il gruppo, più obbligato che consenziente, e li guida verso Itios dove afferma trovarsi Gabof. Prima però esplorano la caverna e trovano l'enigma del potente Gabof, un piccolo piedistallo con dodici spazi vuoti a formare una sorta di ovale e quattro sfere di cristallo azzurro. Dispongono le sferette a coprire quattro fori in modo che quelli rimanenti formino una G e recuperano il tesoro, un power up piuttosto notevole. Roxium inoltre scopre di avere con sé una boccetta di assenzio che non sapeva di avere e la fa annusare al coniglio, che percepisce tracce estranee cattive.
Dopo diversi minuti dal crollo dei soffitti nei labirinti del potente Gabof anche i due caimanoccodrilli trovano l'uscita per la foresta, fortunatamente senza imbattersi in qualche tizia imbufalita armata di spadone. All'esterno incontrano Cessot, un angelo abbastanza random che si aggirava da quelle parti per motivazioni sconosciute. Egli si unisce a Edgar e al Caimano senza nome perché, a suo dire, gli paiono persone serie. Mi sa che non ci ha capito granché, ma va beh andiamo avanti! Il Capovillaggio con la faccia da Capovillaggio, il cui nome si scopre essere niente poco di meno che Signor Capovillaggio, spiega loro che sono già passati di lì alcuni avventurieri e che uno di loro si è presentato con il nome di Thyen. Al che il Caimano si convince a raggiungere gli altri per rincontrare il volpino, mentre Edgar è in cerca di denaro e di gente da sbranare. Il Capovillaggio chiede loro aiuto contro le guerriere che stavano assaltando chiunque nei paraggi, in cambio di informazioni, denari e tanti baci e abbracci. Vengono a sapere anche che Gabof, per quanto assolutamente plateale, tende a non divulgare la sua musica e i suoi strumenti sotto il proprio vessillo. Inoltre il Caimano scopre di una grotta dove Gabof nasconde un tesoro, vicino ad un lago-canale dove ovviamente gli vien voglia di pescare; in tale frangente, data la sua sopraffina abilità nella pesca, riesce a rimediare anche una canna un pelino inutilizzabile dato che è più o meno scassata a metà. Come dei gentil rettili antropomorfi, appena alcune guerriere si scagliano verso le casette di legno, i caimanoccodrilli si allontanano per non rimanere coinvolti nello scontro insieme a Cessot. Commento del Master supremo e assoluto: qui si sono aperte un paio di mini-quest secondarie in cui potrete rimanere coinvolti tutti a causa della sgarbatezza dei caimanoccodrilli, che hanno deciso di lasciare gli amici del Capovillaggio nella cacca. Cessot cerca di portar via il Capovillaggio, non s'è capito esattamente perché, ma questo si rifiuta e si divincola tornando ad aiutare la sua gente. I tre proseguono verso il punto indicato dal Capovillaggio finché non incontrano le due guerriere con i serpenti, a cui chiedono informazioni su Gabof e sulla regina. Non riescono a farsi dire granché, ma almeno sanno di essere sulla strada giusta e il Caimano spiega di essere d'accordo con il voler restituire il talismano alla loro regina per riportare la quiete a Kengard. Si, stacippa mi verrebbe da rispondere! A Kengard non esiste quiete. Avanzando si avvalgono del volo e della percezione del pericolo di Cessot, che fa concorrenza a quella di Roxium e il che è un problema, che li avverte di quattro guerriere sul loro sentiero e di essere più o meno nella direzione meno affollata. I caimani, non esattamente furtivi per definizione, cercano di nascondersi ma non ci riescono proprio benissimo e quando le guerriere scendono cominciano subito a correre verso di loro. Partono i cazzotti e Cessot prende schiaffi sulle gengive in ogni direzione per proteggere il Caimano che si stava mangiando una delle tizie, mentre le altre tre vengono sconfitte e solo una sopravvive. Edgar non digerisce quella che aveva catturato quindi anch'ella sopravvive, e siccome lui ha fierezza come talento e il Caimano no, solo a lui rispondono mentre a Cessot e al Caimano fanno le linguacce. Senza supponenza o fierezza non si va da nessuna parte! Interrogandole riescono così a scoprire che la regina ha inviato quasi tutte le sue truppe a Kengard e ha lasciato scoperta l'isola da cui proviene, dove tiene nascosti altri quattro talismani uguali a quello che Gabof le ha rubato. Il Caimano suggerisce che poteva anch'essere una mossa di Gabof per sguarnire le legioni a protezione della regina, che era rimasta nell'isola a nascondere le quattro ampolle. Edgar quindi si ingoia la guerriera e il Caimano stordisce l'altra, quindi si dirigono verso la grotta dove sembra Gabof nasconda un suo piccolo tempio e qualche tesoro. Edgar tira fuori dallo stomaco la tizia presa in ostaggio e le ordina di andare in perlustrazione. Questa sta per scomparire come era già accaduto la volta precedente ma Cessot riesce ad afferrarla, a quel punto ella non ha scelta e si avventura all'interno per venir trucidata da una sua ex alleata. Costretti ad entrare a loro volta, i tre affrontano una guerriera vestita in armatura di luce e lo scontro è costellato di danni pesanti finché, fortunatamente senza combinare troppo devasto, la guerriera viene uccisa da un colpo esagerato del Caimano senza nome che picchia in maniera vergognosa. A questo punto non resta che esplorare la grotta più a fondo; trovano l'enigma del potente Gabof, un piccolo piedistallo con dodici spazi vuoti a formare una sorta di ovale e quattro sfere di cristallo azzurro. Zanzan! Com'è possibile che l'enigma sia lo stesso? Edgar trova anche il fantomatico canale sotterraneo dentro cui scorre un fiumiciattolo, si immerge e individua un'insenatura dove emergere. Qui rinviene un'altra sferetta di cristallo e una grande G incisa sul muro. Risolto l'enigma e arraffato il tesoro, lo stesso power up piuttosto notevole con anche due bacchette di metallo in omaggio, possono uscire e seguire le tracce lasciate dagli altri in direzione di Itios. Prima però iniziano ad accadere cose; per niente soddisfatti dell'esigua quantità di delirio della quest, i tre cominciano a sclerare: Edgar spinge il Caimano in acqua, quest'ultimo grazie alla sua possanza resiste e cerca di controbattere, ma anche Edgar resiste. Edgar dunque cerca di afferrare Cessot e di lanciare lui in acqua, ma l'angelo riesce a sfuggire, reagisce lanciando Edgar in acqua e vola via. Allorché il coccodrillo gli tira due sassi, andando a segno col secondo e atterrandolo. Riesce quindi ad acchiapparlo per cercare di mangiarselo, ma a quel punto con un colpo di scena imprevisto il Caimano senza nome interviene e afferra Cessot per le braccia. Inizia così un tiro alla fune tra il Caimano e lo stomaco di Edgar con Cessot che viene tirato da una parte e dall'altra. Gli sforzi combinati di Cessot e del Caimano hanno la meglio su Edgar, che per quel giorno non potrà gustarsi angeli a cena! Tanto a suo dire voleva "solo tenerlo un po' in ostaggio"... In compenso il Caimano gli scaglia un pesce spada, ovvero un pesce con una spada in bocca, fra le fauci; Edgar riesce a chiuderle in tempo ma non del tutto in tempo, finendo per ingoiare mezzo pesce. Dopo questa sequenza dall'indubbio senso logico e soprattutto dalla certificata importanza ai fini della missione, si avviano quindi in direzione del sentiero che procede alla destra della grotta, dove trovano scritto sul terreno "Thyen".
... Ma Thyen non ha mai scritto il suo nome lì! Inoltre com'è possibile che l'enigma del potente Gabof fosse di nuovo presente? I bug in stile Skyrim hanno preso il controllo della situazione oppure quella non era la stessa grotta visitata da Roxium e gli altri? Questa e nessun altra risposta nel prossimo episodio!
E niente, spin off conclusi. Quando sarete di nuovo tutti presenti giocheremo la quest finale... sarà il macello!
Edited by Aesingr - 19/1/2020, 13:14
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