Cacciatori e prede

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    Il drago nero più bianco di Kengard

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    Il drago non capì molto bene cosa lo avesse colpito, sapeva solo che era uscito dalla bocca del drago che non stava bersagliando, e che dopo un intenso flash aveva perso la vista, anche se supponeva temporaneamente. L'unica cosa che uscì dalla bocca di Asmodeus fu una piccola sbuffata annoiata, mentre chiudeva gli occhi, ormai inutili, per prepararsi alla prossima azione, ovvero il nulla più assoluto. Il drago rimaneva fermo al suo posto, con la coda che oscillava lentamente a destra e a sinistra, mentre dall'aria piccole scariche elettriche violacee iniziavano a danzare attorno al corpo del rettilone, andando a posarsi sugli spuntoni ossei e creando dei simpatici archi elettrici. Stava raccogliendo energia per una tecnica? Stava perdendo tempo? Probabilmente c'era una terza opzione, ma nell'attimo esatto in cui il flash era apparso l'aura di terrore (che non è una vera aura, è semplicemente un bel nome per un'abilità) era svanita, facendo svanire anche le illusioni assieme a lei. Le due avevano poche opzioni dalla loro parte, continuare ad usare tecniche che gli avrebbero fatto un danno esiguo se non nullo, oppure rischiare un attacco frontale contro quello che si poteva definire un carro armato vivente con lanciafiamme incorporato. Comunque fossero andate le cose, Asmodeus aveva un piano per ogni evenienza, come aveva già dimostrato a Klenrung e all'Ossidiana... ed in quel momento un pensiero di vitale importanza gli attraversò la mente. Oltre al fatto che era sopravvissuto per ben due volte a quel drago rompipalle, uscendone più o meno indenne... ma com'era possibile che a distanza così ravvicinata se l'era trovata attaccata alla coda per ben due volte? Che lo stesse stalkerando? Appena gli fosse tornata la vista e dopo aver spezzato il collo a quei draghi avrebbe controllato che non ci fosse Liya nascosta dietro qualche albero a spiarlo.
     
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  2. Arya Rainbow
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    Mayvel parlato
    Mayvel pensato

    La dragonessa sorrise, felice nel sentire la risposta della dragonessa: dopotutto, l'avversario che si trovavano ad affrontare era chiaramente forte ... e visto e considerato che lei era già ferita un aiuto sarebbe stato a dir poco essenziale se realmente desiderava avere qualche possibilità di vittoria. Inoltre, per essere riuscito a infiltrarsi nella Valle dell'Arcobaleno e a prendere il potere della cascata quell'individuo doveva vantare delle capacità decisamente fuori dalla norma motivo per cui non potevano assolutamente permettersi di sottovalutarlo.
    Rise poi divertita nel sentire quel soprannome così originale e azzeccato oltre che parecchio lusinghiero, visto il colore delle sue squame.
    Poi, ricomponendosi, si rivolse all'altra dragonessa.
    "Il mio nome è Mayvel e ti ringrazio. Il tuo aiuto sarà essenziale, visto che ora come ora dubito che potremmo fare molto se decidessimo di agire in singolo. Inoltre ... confesso di essere sorpresa, non mi aspettavo che qualcun altro come me stesse cercando il responsabile di ciò che è accaduto alla mia amata cascata.", disse, sorridendole gentilmente, per poi tornaare a guardare Asmodeus.
    Diversamente da Rhaneyra, nel suo sguardo non c'era tanto rabbia o desiderio di vendetta, quanto una non indifferente punta di curiosità e, visto che era intenzionata a sapere il motivo per cui aveva rubato il potere della Cascata Arcobaleno, chiese: "Per quanto riguarda te ci terrei a sapere una cosa ...", iniziò, osservandolo severamente e, dopo una breve pausa, riprendendo, "Per quale motivo hai deciso di accettare l'incarico di Viserys, uccidendo i suoi genitori e rubando il potere della cascata? Non ti ho mai visto nella valle, quindi dubito che sia per qualche vendetta o offesa personale ... e non essendo direttamente coinvolto negli eventi della mia terra natia proprio non riesco a capire per quale motivo tu abbia voluto privare la valle della sua stessa fonte di vita.", sibilò, non senza una punta di malcelato disprezzo.
    Solo una volta pronunciate quelle parole, ben più calme di quelle dell'altra dragonessa ma a modo loro altrettanto taglienti e piene di una rabbia severa e a malapena repressa, avrebbe annullato temporaneamente la propria tecnica difensiva in modo da avvicinarsi, sfruttando la cecità dell'avversario che, a causa del suo elemento, sarebbe durata ancora un po', per avvicinarsi a cinque metri buoni.
    Più che sufficienti a fuggire in caso di pericolo, ma comunque abbastanza per permetterle di usare i propri lunghi baffi, simili in tutto e per tutto a delle fruste, per attaccare.
    Essi saettarono, veloci e silenziosi, verso la sottile membrana delle ali del drago: armi simili non avrebbero potuto molto contro la protezione delle sue scaglie, ma le ali non erano altrettanto protette e quindi se il colpo fosse andato a segno le avrebbe danneggiate non poco impedendogli per altro di volare.
    Solo una volta sferrato il proprio attacco avrebbe detto, severa e inflessibile: "Sei indubbiamente forte, Cuorenero. Tuttavia mi chiedo come farai a vincere senza le tue ali ad aiutarti."
     
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    Rahenyra parlato
    Rhaneyra pensato

    E proprio come la dragonessa aveva immaginato, il colpo a base di shock luminoso della compagna andò inevitabilmente a segno.
    Con l'avversario accecato e, almeno in teoria, impossibilitato ad attaccare e/o a difendersi con efficacia anche lei avrebbe potuto passare all'attacco senza esitare oltre. Non aveva idea di cosa avesse in mente il suo avversario, anche perché da quindici metri di distanza non ebbe nemmeno modo di notare le saette che iniziarono a ricoprirne il corpo, e quindi decise di approfittarne.
    Rimanendo sempre impercepibile, questa volta sarebbe ricorsa a una tecnica dalla potenza decisamente superiore a delle comunissime sfere di acqua compressa e che, tra l'altro, le avrebbe permesso di compensare al malus sulla velocità e sulla forza ... anzi, a causa della forza triplicata la potenza dell'impatto sarebbe stata comunque superiore al normale. Tale tecnica era, ovviamente, Gayser from the abyss: una tecnica che avrebbe avvolto il suo corpo di un getto d'acqua, in grado anche di fungere da scudo a eventuali attacchi fisici, e che avrebbe aumentato la sua forza e la sua velocità mentre si gettava a 230 km orari direttamente contro il fianco destro dell'avversario.
    Una sciocchezza?
    Forse, ma d'altro canto col nemico ancora accecato e la propria invisibilità attiva non avrebbe potuto comunque accorgersi del colpo in arrivo.
    O almeno questo era il suo piano.
    "Ok ... se questo colpo e quello di Mayvel andranno a segno, dovremmo passare in vantaggio. Certo ... è abbastanza strano che non si sia alzato ancora in volo, ma per ora non ci resta che attaccare visto che ci siamo mosse in difesa anche troppo a lungo per ora.", pensò, alzando lo sguardo al cielo nel sentire le parole della dragonessa verde.
    Diversamente da Mayvel, lei non pareva minimamente intenzionata a cercare di comprendere le motivazioni del drago nero. In parte, perché a differenza sua aveva un intero popolo in gioco, e in parte perché preferiva concentrarsi sul combattimento piuttosto che chiacchierare ... anche perché, per quanto lo avessero appena incontrato, quel tipo non aveva assolutamente l'aria di essere il genere di persona in grado di farsi rammollire da un paio di domande, anzi. Probabilmente se ne sarebbe fregato ampiamente, riempiendole di mazzate fino alla nausea.
    E contro tipi del genere, sapeva per esperienza quando parlare fosse totalmente inutile.

    CITAZIONE
    Gayser from the abyss uso 2/5
    Tecnica III: Gayser from the abyss
    Rhaenyra avvolge il proprio corpo in un turbine di acqua per poi scagliarsi contro l'avversario al doppio della propria velocità normale e con una forza d'impatto pari al triplo della sua potenza fisica normale.
    Il turbine d'acqua è molto spesso, pertanto funge anche da scudo verso qualsiasi attacco di bassa o media entità.
    N.B.
    Tale tecnica non può essere utilizzata per più di cinque volte al giorno.
    Invisibile
    Velocità e forza temporaneamente dimezzate
    Velocità normale, forza raddoppiata
     
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    Il drago nero più bianco di Kengard

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    Incarico? Quel draghetto pensava veramente che lui si fosse abbassato al punto di fare da lacchè ad un misero drago di ghiaccio? No, c'era qualcos'altro sotto, qualcosa di molto più sinistro e contorto. Il drago sorrise un istante, non poteva sentire o vedere Raherya ma riusciva a percepire ogni passo e il rumore dei baffi di Maayvel che fendevano l'aria. La dragonessa parlava troppo, ed ora Asmodeus sapeva più o meno in che posizione si trovasse, i suoi passi, poi, servirono come conferma, anche e non sapeva se stesse avanzando o meno. Il drago scattò in avanti mentre Mayvel stava facendo gli ultimi passi, avvicinandosi di un paio di metri prima di essere colpito dai suoi baffi, che mancarono di poco la membrana delle ali e andarono a colpire il fianco corazzato senza provocare alcun danno. Asmodeus riuscì ad alzare il muso verso il cielo e sparare una piccola sfera elettrica che esplose e si trasformò in un martello di cinque metri di raggio, fatto di elettricità violacea. Il drago, nonostante tutto, non riuscì ne a vedere ne a sentire Raherya, che gli arrivò addosso, scaraventandolo lateralmente per un paio di metri, costringendolo a lasciare dei solchi sul terreno per non ribaltarsi e cadere. Il drago era rimasto senza fiato per l'attacco e probabilmente si era incrinato un paio di costole, ma adesso le due dragonesse dovevano preoccuparsi del martello che calava verso di loro alla velocità del fulmine, e che avrebbe causato grossi danni, soprattutto a Rhaerya, dato che era di un elemento svantaggiato contro il fulmine. Il fianco gli avrebbe probabilmente fatto male per tutto il viaggio di ritorno, ma almeno in quel momento poteva contare sul fatto che Rhaerya e Mayvel sarebbero state paralizzate per un po', di certo quanto bastava per subire un attacco da parte sua.
     
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    Velocissimamente, perché dal post non si capisce molto.
    Quindi Asmodeus ha usato la sua tecnica che fa paralizzare chi lo tocca o no?
    Non ho capito bene, anche perché se così fosse dovrei agire diversamente.
     
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    Il drago nero più bianco di Kengard

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    Asmodeus ha utilizzato il Fus Ro Thor, che è un martellone di elettricità viola dal raggio di 5 metri che cala facendo danni ad area e paralizzando. In base all'elemento fa più o meno fanni, terra, metallo e così via fa danni ridotti, acqua, vento ecc. fa danni aumentati
     
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    Unica nota rapidissima, né io né Ary abbiamo detto che le nostre dragonesse siano mai atterrate.
    Ergo non so quanti passi ci siano da percepire, per deviare il colpo sul fianco XD.
    Anche perché Mayvel ha parlato solo prima e dopo l'attacco, quindi non riesco a capire benissimo in base a cosa riesca a seguire i suoi movimenti in base alla voce.
    Comunque al di là di questo, come detto via mp avrei in mente di seguire il suggerimento di Aes. E anche se con tutti gli spostamenti fatti sarebbe strano che siano entrambe nel raggio del martello pensavo tipo appunto di far beccare Rhaenyra dal colpo.
    Successivamente dimmi tu cosa preferisci, se parlare un po con loro due così da far emergere le sue motivazioni o passare direttamente alla loro ritirata e al successivo incontro con Viserys.
     
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    Il drago nero più bianco di Kengard

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    Decidete voi, per me è indifferente
     
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  9. Arya Rainbow
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    Mayvel parlato
    Mayvel pensato


    La dragonessa sgranò gli occhi di fronte a quella potenza e inizialmente ne ebbe paura ... ma poi un pensiero la riscosse, mentre nella sua mente si formulava una domanda: come aveva fatto Asmodeus a percepire il suo attacco in arrivo nonostante lei fosse in volo e lui cieco? Che avesse dalla sua una percezione fuori dal comune? Era molto strano, ma ora non c'era tempo per le domande, poiché il martello gigante le stava per venire letteralmente addosso. Doveva proteggersi.
    Quindi atterrò non molto distante dal drago nero e volse lo sguardo alla sua alleata, avrebbe voluto proteggere anche lei ma in cuor suo sapeva che non avrebbe fatto in tempo visto l'attacco imminente in arrivo. Si sentì in colpa di non poter fare niente, ma c'era da dire che il dolore per l'attacco ricevuto da quest'ultima stava tornando a farsi sentire e non sarebbe riuscita muoversi veloce abbastanza per proteggere anche Rhaneyra.
    Abbassò quindi lo sguardo per poi concentrarsi ed evocare nuovamente lo Scudo di cristallo per proteggersi, sperando con tutta se stessa che anche la sua alleata trovasse un modo.
     
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    Rahenyra parlato
    Rhaneyra pensato

    Rhaenyra sbuffò, palesemente soddisfatta.
    L'attacco al fianco del drago color inchiostro pareva essere andato a buon fine, permettendole di schiantarsi contro di lui a una velocità considerevole e gettandolo di lato per parecchi metri. E per quanto fosse soddisfatta del proprio operato, doveva ammettere che quel tipo aveva una pellaccia veramente dura: era riuscito a incassare parecchi colpi senza fare una piega, segno che doveva essere un individuo ben abituato agli scontri e ai rischi da essi derivanti.
    Purtroppo, però, il momento di trionfo durò decisamente poco.
    "Che diavolo ...", ebbe a malapena il tempo di sussurrare, seguendo il lampo che risalì il cielo per sgranare quindi gli occhi più allarmata che mai: un martello, un cazzo di martellone elettrizzato gigante, si stava dirigendo a velocità supersonica dritto dritto verso lei e la propria compagna.
    Troppo veloce per essere schivato, troppo potente per essere parato.
    La dragonessa ne venne travolta in pieno, in un ruggito di furioso e disperato dolore: il corpo venne percorso da molteplici scariche elettriche, mentre l'elettricità le bruciava le squame lucenti e l'impatto la scagliava a una decina di metri di distanza.
    Quando la tecnica svanì, la dragonessa era a terra.
    Ansante e sfinita, il corpo di lei era ormai un'ombra della magnificenza passata: le ustione causate dall'elettricità ricoprivano gran parte delle zampe anteriori e del torso, mentre rivoli di sangue colavano a terra. Un colpo a dir poco pericoloso, che la fece collassare a terra ansante.
    Strinse i denti, la vista che iniziava a farsi poco a poco più offuscata, prima di ricorrere frettolosamente alla propria Morning dew: in pochi istanti le ustioni svanirono, ma la perdita di sangue era stata talmente considerevole da intontirla totalmente lasciandola a terra ansante e ormai esausta.
    "Maledizione, maledizione, maledizione ... proprio ora che ero riuscita a ... a ...", la dragonessa si morse il labbro, ferita e scoraggiata, prima di tornare a osservare più furiosa e carica d'odio che mai il drago nero di fronte a lei.

    CITAZIONE
    Gayser from the abyss uso 2/5
    Tecnica I: Morning dew
    Rhaenyra catalizza le particelle d'acqua presenti attorno a sé, utilizzando la propria affinità verso tale elemento al fine di trarne energia in modo da poter guarire le proprie ferite o eventuali stanchezze o avvelenamenti in atto.
    N.B.
    Tale tecnica non può essere utilizzata in luoghi eccessivamente aridi, inoltre non è in grado di guarire ferite mortali o amputazioni né di ripristinare eventuali perdite di sangue.
    Velocità e forza temporaneamente dimezzate
     
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    Il drago nero più bianco di Kengard

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    -Che eri riuscita a far proprio un bel nulla- disse il drago sbattendo le palpebre, iniziando di nuovo a vedere abbastanza nitidamente. In quel momento avanzò lentamente verso Rhaneyra, tenendo d'occhio anche Mayvel con lo sguardo.

    -Devo ammettere che non è stato nemmeno un buon riscaldamento, ci è voluto solo un attacco per farti quasi fuori. Per vostra fortuna siete così deboli da non meritare nemmeno di morire per mano mia, quindi potrei anche risparmiarvi se mi supplicate di lasciarvi andare- disse il drago beffardamente, oscillando la coda a destra e a sinistra, visibilmente compiaciuto della sua stessa forza.

    -Ormai dovreste averlo capito anche voi, combattere vi porterà solamente alla morte vostra e della vostra gente... ma se doveste giurarmi fedeltà e diventare le mie schiave... potrei anche decidere di restituire ciò che ho rubato alla vostra terra. Potreste diventare potenti, temute e inarrestabili, essere libere di fare ciò che vorrete, senza dover seguire alcuna legge se non la mia, che è anche una legge abbastanza elastica- si, Asmodeus vedeva del potenziale in quelle due, e sarebbe stato un vero spreco ucciderle, d'altra parte il potere della cascata arcobaleno non gli serviva a nulla, e se avesse dovuto scegliere tra quest'ultimo e quelle due... beh, la scelta non poteva che essere ovvia. Con un battito d'ali si alzò in volo sopra di loro, guardandole dall'alto in basso, com'era giusto che fosse.

    -Fate la vostra scelta ora, morire assieme alla vostra gente o vivere al mio servizio?- chiese infine, pronto a mettere fine anche ad un disperato tentativo di contrattacco delle due.
     
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    Ora come ora ho poche role all'attivo, tipo... meno di 7 (miracolo!) posso aggregarmi? Non si dovrebbe chiedere per spoiler, ma io sono OP quindi :yea:
     
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  13. Arya Rainbow
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    Sarà Total a decidere , aspetta la sua risposta.
     
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  14. Arya Rainbow
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    Tra poco le nostre pg si ritirano, se tu vuoi proseguire con Asmodeus fa pure


    Magari dopo la nostra uscita
     
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    "Non riesco proprio a starti lontana, devo proprio essermi... innamorata" asserì Liya con la sua solita voce tagliente, scendendo al fianco di Asmodeus. Una folata di vento accompagnò le sue ali mentre poggiava gli artigli sul fresco prato che rivestiva gli argini naturali del torrente. Qualche ciottolo decollò ad un paio di metri di distanza, mentre il suo sguardo d'ametista si incuneava pungente in quello del dragone bianco.
    Si era già resa conto del combattimento in corso, dall'alto aveva avuto una chiara visione d'insieme di quanto stesse accadendo. Ignorò comunque le due dragonesse, a cui stava in un certo qual modo salvando la vita, e si rivolse al suo nuovo compagno di giochi.
    "Non ti ho seguito, credimi. Pare però che il vento ci unisca, è da te che ogni volta giungo"
    Con un ghigno di zanne splendenti si avvicinò di qualche passo, chinando il muso in quella che era la più falsa e caricaturale delle riverenze draconiche.
    Tirò indietro il muso e mosse la coda, spazzando l'erba alle sue spalle. "Potrei aver bisogno di te, dunque seguimi. Ho avuto modo di approfondire la conoscenza di soli cinque draghi su quest'isola, e per quanto tu sia quello con cui ho meno avuto a che fare mi è sufficiente per ritenerti utile. O quanto meno idoneo"
    Senza aggiungere altro scoccò un'occhiata indecifrabile alle due creature con cui Asmodeus stava lottando, poi si voltò e lo invitò a seguirla con un cenno dell'ala destra.
    E mi raccomando, mai rifiutare un invito di Liya Neratempesta. Era implicito che avrebbe saputo come ripagarlo per il suo aiuto.
    Role conclusa. Oltre ad esser ferma da più di un mese nessuno ha avvertito del ritardo, quindi top.
     
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