Tracce inquietanti e maleodoranti

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    Elker Errani

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    Non fa niente:ti ritornerà tutto in mente quando Lesothos dirà a Zephiros quell'altra cosa che aveva nominato all'inizio. Per allora dovrebbe essersi tutto più chiaro

    La successiva rivelazione lasciò praticamente di stucco Zephiros:quella di Zenon...poteva benissimo essere l'unico branco di creimvell dell'elemento del metallo,cosa che lasciava il giovane...come uno,se non l'unico creimvell di quel genere rimasto per tutta Kengard...
    Io...mi dispiace,Zenon. disse il mezzo drago,che lo guardò dispiaciuto,prima di ascoltare il resto del suo discorso,nel quale diceva di conoscere delle creature dell'elemento della Natura che erano,essenzialmente capaci di rimediare alla devastazione dal quale stavano per allontanarsi e,nel caso ne avessero incontrato una avrebbero potuto chiedere ad essa di farlo,seguendo il tutto con un "andiamo".
    Ok,capitan Zenon!disse il mezzo roc,ridacchiando,mentre il felino blu-argenteo iniziò,così a guidarli lungo tutta la foresta che percorreva il Torrente Celeste,per chilometri e chilometri e per diverso tempo...fino a che non passò la mezzanotte,con Lesothos sempre impassibile e composto,ma con il suo simile dai colori opposti che sbattè più volte gli occhi dalla stanchezza. E proprio quando si trovarono a passare in mezzo ad una parte di foresta piuttosto fangosa...il creimvell ordinò loro di fermarsi,facendo loro notare qualcosa che poteva essere decisamente importante,per quella che era praticamente diventato il loro obbiettivo primario:delle impronte dalla forma umana,ma dalle dimensioni decisamente aldilà di ognuno di loro,nonché con sei dita,invece che cinque,tutte artigliate.
    Mi sa che ho capito di chi sono queste orme... pensò fra se e se il drago nero dalle ali piumate...che vide subito dopo il suo dubbio confermato proprio da Zenon:il drago bipede doveva essere passato da quelle parti. Il creimvell chiese poi loro di restare in silenzio,mentre lui andava a controllare e di intervenire,ma solo nel caso si fosse messo a miagolare ad alta voce,rivelando anche di essere abbastanza confidente nelle proprie abilità.
    Fai attenzione,Zenon:ci sono molti modi in cui una vita può volgere al termine. Abbassare la guardia è uno dei molteplici esistenti. disse il mezzo drago candido,che,assieme al mezzo drago nero si mise ad aspettarlo. E ad ogni minuto un certo nervosismo si palesò sempre di più nel mezzo roc...che scemò del tutto quando si vide tornare il felino blu-argenteo davanti,che disse loro che aveva trovato...proprio il drago bipede,che disse aver visto riposarsi in una casetta poco distante da lì:non aveva quelle calzature e,a quanto pare era riuscito a lavarsi via quel tremendo fetore che avevano sentito,ma il felino dell'elemento del metallo era sicuro si trattasse di lui:le sue zampe avevano le stesse identiche dimensioni delle impronte,presentevano lo stesso odore secondario e,di fatto aveva perfino dei tatuaggi a forma di fulmine. E lui,sicuro delle sue intuizioni chiese anche di usare i loro poteri e di prendere di sorpresa il drago bipede. Ma non poteva essere così facile...e i due ibridi si ritrovarono a riflettere...
    Questo non mi convince:sappiamo che aveva dei collaboratori,no? Ed abbiamo scoperto che era andato fino a Kerus,giusto? Allora perché si troverebbe qui,da solo,in una fragile casetta di legno e facilmente esposto? Non credo che possa essere tanto sicuro di se e delle sue capacità da lasciarsi esposto in questo modo. No:non so come hai fatto ad arrivare fino a lì...ma potrebbe comunque essere una trappola... disse il drago ibrido nero.
    Sono d'accordo con Zephiros. Inoltre,cosa non da meno è un drago a sua volta:anche lui potrebbe essere perfettamente capace di sentire i nostri stessi odori. Quindi anche lui si sarà accorto che il suo odore secondario sarà rimasto. È decisamente più complesso liberarsi di questo genere di odori...ma è ancora possibile. Mi risulta incomprensibile il motivo di una tale trascuratezza. È tutto troppo semplice. E in più potrebbe non trattarsi dello stesso drago. Dobbiamo essere molto cauti ed attenti.
    Sono d'accordo. Qui c'è bisogno di un piano. Posiamo sì usare i nostri poteri...ma non dobbiamo essere precipitosi!
    Se per voi va bene...ci ho già pensato io,mentre stavamo parlando:come voi potrete aver intuito...io posso controllare il ghiaccio,tra le tante cose. In base a questo...ho suggerito un efficiente piano d'attacco:genererò uno spesso strato di ghiaccio attorno alla casetta,per impedire che possa crollare o che lui possa fuggire da qualche parte. Voi entrerete in silenzio dentro la casa,io ricoprirò anche la portà con il mio ghiaccio e useretr i vostri poteri per immobilizzarlo e porgli un interrogatorio. E non preoccupatevi:ho già pensato a questo. Dovunque voi passiate,nella casa avvertirò le vostre vibrazioni tramote il ghiaccio che la circonderà. E così potrò generare in tempo reale dei blocchi idonei di ghiaccio per salvarvi dal suo elemento elettrico,facendovi da scudo. E quando sarà tutto finito...potrò far sparire il mio ghiaccio come se non fosse mai nemmeno comparso
    Lesothos...sei veramente uno stratega eccezionale. Non mi stupisco,che ti abbiano denominato "lo spettro sfuggente":sarai sempre stato abbastanza furbo da riuscire quasi sempre a trovare un modo per dileguarti da attenzioni indesiderate. Non è forse così?
    Ti ringrazio,amazza-dei. E dì:la tua intuizione è corretta. Mi sembra di comprendere che il mio piano è di tuo gradimento. Tu,invece che cosa ne pensi,Zenon? È una strategia abbastanza convincente,per te? domandò il mezzo grifone,che osservò con sguardo deciso il loro peloso alleato.

    Edited by Elker Errani - 30/11/2019, 12:03
     
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    Zenon rimase seduto a riflettere mentre i suoi due alleati scaglioso-piumati discutevano. Per loro poteva essere che il drago bipede dentro la casetta non fosse lo stesso che aveva devastato il Torrente Celeste mentre Zenon continuava a pensare che fosse lui e che avesse usato dei diversivi per sviare tutto e tutti. Approvò, comunque, il piano di Lesothos che prevedeva di congelare la casetta del drago ed immobilizzarlo. In questo modo, il drago sarebbe rimasto bloccato da lui e da Zephiros per interrogarlo. Se era lui l'autore di quel disastro ambientale, allora lo avrebbero ammazzato, altrimenti lo avrebbero torchiato di interrogatorio per capire se c'era un legame tra lui e l'altro drago. Una somiglianza così lampante tra i due poteva far pensare che fossero imparentati.
    Tuttavia, Zenon trovò un'imperfezione nel piano del drago-roc bianco di ghiaccio.
    "La porta della casetta è troppo piccola per Zephiros, così come il ramo sul quale la porta si apre non è grosso abbastanza per la sua stazza. Solo io posso entrare nella sua casetta ed immobilizzarlo ma il tal caso siamo uno contro uno. E poi abbiamo bisogno di te per interrogarlo, tu sai riconoscere molto bene se il drago mente o meno. Inoltre, la porta deve rimanere libera dal ghiaccio, altrimenti non posso sfondarla per entrare."
    Il Creimvell si diede una grattatina al collo, per dissipare la tensione.
    "Comunque, se riesci a bloccarlo a distanza con il tuo ghiaccio, credo di potercela fare anche da solo...se dorme ancora, ho la possibilità di sfruttare l'effetto sorpresa"
    Zenon sollevò la coda, sulla cui punta si formò una katana ricurva ed appuntita, con la lama lunga circa mezzo metro che scintillava alla flebile luce lunare.
    "Svegliarsi con una lama come questa puntata sulla gola spaventerebbe chiunque! Quindi, posso procedere?" il felino continuò a parlare a bassa voce ma era deciso a passare subito all'azione.
    Più tempo rimanevano li a blaterare e più alto c'era il rischio che il drago bipede si svegliasse e li scoprisse.

    Nel frattempo Zell continuava a dormire profondamente.....
     
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    Zenon sembrò decisamente approvare,il piano di Lesothos. Ma c'era comunque qualcosa che non sembrava affatto convincerlo:a quanto pare la porta di quella casetta di legno sembrava essere troppo piccola,per Zephiros e nemmeno il ramo sul quale essa si poggiava lo era,per cui solo il creimvell avrebbe potuto entrare e prendere di sorpresa il drago bipede. Inoltre lui credeva che avrebbero avuto bisogno dello stesso Lesothos,per poterlo interrogare a dovere,sapendo che sarebbe stato molto bravo a riconoscere se stesse mentendo o dicendo il vero e che la porta sarebbe dovuta restare libera dal ghiaccio,per poterlo fare entrare. Il felino gli disse,poi che se lo avesse preso di sorpresa lui col ghiaccio gli avrebbe decisamente facilitato le cose e che se stesse ancora dormendo avrebbe avuto modo di prenderlo di sorpresa,mostrando poi loro una katana lunga mezzo metro che si era formata sulla punta della sua coda e chiedendogli,infine se potesse procedere. I due mezzi draghi ci rifletterono su per qualche secondo. E solo poi gli diedero le proprie risposte.
    Entrerai solo tu in casa,Zenone,congelando anche la porta solo una volga che tu sarai entrato:è meglio che non capisca subito che non sei solo o si allarmerà:deve credere che ci sia solo tu e,se possibile capirlo quando è già troppo tardi. Solo in seguito ci riveleremo. Ma ti seguiremo comunque fino alla sua dimora. rispose il mezzo grifone,mentre la sua coda si muoveva in maniera leggiadra da una parte all'altra.
    Hhhmmm...potrebbe avere la meglio su di lui,Lesothos:anche con la tua criomanzia potrebbe comunque riuscire a colpirlo. Ed il fatto che noi non potremmo intervenire,per mantenere l'effetto sorpresa e per via del ghiaccio non farebbe che renderlo troppo sicuro di se. Zenon potrebbe avere la peggio...
    Ho già pensato a tutto:saremo noi due a guidarlo,mentre è dentro casa.
    Sì,ma come,se di ritroverà dentro a letteralmente un blocco di ghiaccio?...
    Tempo fa...ho appreso una tecnica molto peculiare,che pochissime volte e solo con persone fidate ho usato. Quel momento è di nuovo giunto:collegherò le nostre menti con la mia telepatia:qualunque cosa tu sentirai e penserai,Zenon la percepiremo anche noi. Devi solamente avvisarmi a voce,prima che tu vada quando preferisci che cominci,in maniera da introdurmi il meno possibile nella tua mente e per usare la minor quantità di concentrazione mentale che sarà richiesta. È molto dispendiosa,utilizzarla.
    Tu...tu possiedi la telepatia? Continui a sorprendermi,Lesothos. Beh,Zenon...a questo punto...possiamo decisamente andare. Facci strada. disse il mezzo roc,sorridente,ma leggermente incredulo per quello che ha appena sentito dal drago ibrido dalle piume candide:stava continuando a sorprenderli e rivelare nuovi assi nella manica e lui non se ne capacitava,anche se...la cosa non gli era nuova:gli ricordava,difatto...lui stesso...
     
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    Zenon venne definitivamente convinto del tutto dal piano di Lesothos. Il drago-roc bianco possedeva talmente tante abilità che era quasi impossibile fallire o essere uccisi dal drago bipede.
    "Va bene, mi hai convinto, procediamo. Vado io in avanscoperta e lo sorprendo nel sonno! Puoi già iniziare a congelare la casetta. Il mio pelo mi protegge benissimo dal freddo, potrebbe darsi che quella lucertola ne sia indebolita dal gelo"
    Il gattone metallico tornò a balzi silenziosi ai piedi della grande quercia sulla quale era costruita la casetta. Ad occhio e croce, ora che la guardava meglio, la costruzione si trovava a circa una dozzina di metri dal terreno, quindi i grandi draghi-roc avrebbero potuto sollevarsi sulle zampe posteriori per sbirciare cosa succedeva all'interno. Zenon guardò le pareti di legno della casetta che iniziavano a coprirsi di un consistente velo di ghiaccio, con tanto di stalattiti, nonostante la temperatura dell'ambiente fosse decisamente superiore agli zero gradi. A guardarla sembrava una delle casette dell'estremo nord in balìa di un blizzard di ghiaccio. Solo la porta d'entrata e il ramo d'accesso erano liberi dal ghiaccio.
    Quando lo strato di ghiaccio fu sufficientemente spesso, Zenon agì. Risalì velocemente il tronco aiutandosi con i suoi artigli fino ad arrivare davanti alla porta. E li successe l'imprevisto.
    Con un sonoro cigolio la porta si aprì lentamente verso l'interno e il drago bipede apparve. Dannazione! Il lucertolone si era svegliato. Eppure tutti erano stati estremamente silenziosi, persino il congelamento della casa non aveva prodotto il minimo rumore.
    Il drago bipede era comunque ancora mezzo intontito dal brusco risveglio e il Creimvell agì prima che potesse essere del tutto vigile; con un sonoro balzo lo aggredì sul petto, facendolo sbilanciare verso l'interno della casa.

    Una sterminata foresta di abeti, con delle montagne sullo sfondo. La prima neve della stagione era appena caduta nella taiga, imbiancandola nel suo freddo abbraccio. Zell si trovava assieme a Gix e ad Aesiril ad Ilifùr, nella sua terra nativa e i due amici bipedi mostravano con orgoglio al grande drago rosso il loro luogo d'origine.
    Tutto era ovattato nel silenzio che segue la nevicata, ai primi timidi raggi di sole mattutino gli abeti si liberavano del candido manto lasciandolo cadere sopra ai tre amici. Se l'elfo e il draghelfo erano contenti, il drago rosso mugugnava ogni volta che la neve gli finiva addosso, del resto era un drago del fuoco abituato ai climi caldi. Zell chiese, infatti, se il drago rosso avesse freddo e lui gli rispose che stava letteralmente congelando.
    "Caro Gix....sei così infreddolito che sento pure io freddo...." iniziò a ridere il draghelfo positivo, per prendere il giro il suo amico drago.
    Eppure, più rideva più sentiva freddo. E lui era una creatura adatta ai climi rigidi. Eppure sentiva freddo....
    Il bosco di abeti iniziò a svanire, come se una grande gomma cancellasse quel meraviglioso dipinto che era la taiga innevata al mattino e al suo posto comparve la baita di legno dove Zell stava dormendo.
    E continuava a sentire stranamente freddo, mentre apriva gli occhi e capiva che quello che aveva visto finora era soltanto un sogno.
    "Ma ma....ce frèt..." si accorse che stava tremando di freddo.
    La temperatura, effettivamente, si era abbassata. Improvvisamente. Com'era possibile? Zell era arrivato alla sua casetta dopo l'avventura sull'Ossidiana d'Argento la sera precedente e, seppur molto assonnato, sapeva che la temperatura era decisamente mite e si sapeva che sul Torrente Celeste il freddo non arrivava mai, in quanto il corso d'acqua non era mai ghiacciato. Ghiaccio che ora ricopriva la sua casetta, vide il suo colore bluastro attraverso alcune fessure nelle assi di legno. Com'era possibile che fosse arrivato di colpo il gelo?
    Ancora intontito per il risveglio improvviso, Zell si diresse zigzagando in direzione della porta per capire cosa stesse succedendo. Poteva anche darsi che era tutto frutto della sua immaginazione e che si trovava ancora in quel limbo tra sogno e realtà. Appena aprì la porta per vedere se la morsa di ghiaccio era vera o no, riuscì a scorgere davanti a se due occhi che brillavano nel buio ed un movimento improvviso bluastro-argenteo.
    C'era qualcuno alla sua porta!
    Prima ancora di capire cosa stava succedendo e chi era l'ospite notturno, Zell si sentì cadere all'indietro, cadendo malamente sul pavimento di legno, con un fracasso di oggetti vari che rotolavano in ogni direzione.
    All'esterno, la casetta barcollò come se fosse in preda alla tempesta.
    "RAAAAAAWWWRRRRRR, LA MIA CODAAAAAAAAAAAAAA!!" urlò Zell.
    Cadendo all'indietro, era finito con il suo peso e quello del Creimvell sopra la sua coda, che non aveva avuto il tempo di metterla in una posizione più comoda, schiacciandola. Come se non bastasse, gli aculei della schiena si conficcarono nel pavimento di legno della baita, rimanendo intrappolato.
    "AHIAAAAA!!! RAAAAAAWRRRRRRR!!! RAAAAAAAAA......"
    Le sue urla di dolore vennero zittite da una lunga katana ricurva appoggiata sul collo.
    "Finiscila di starnazzare o ti apro la gola da parte a parte, maledetto assassino!"
    Sopra di lui, accovacciato sul petto, troneggiava un grosso felino dal pelo bluastro-argentato, i cui occhi verde smeraldo erano puntati dritti negli occhi gialli di Zell, carichi di odio.
    Zell provò a scossare l'intruso ma con sua sgradita sorpresa, la scarica elettrica fu molto più debole del previsto.
    "Non ci riprovare!!!" la katana del Creimvell graffiò leggermente le scaglie del collo dell'ibrido elettrico.
    Non potendo fare niente, Zell mostrò le sue mani a sei dita aperte in segno di resa.
    "V....va.....b.....bene....m....mi arrendo....." fu la voce di un Zell carico di paura.
    Che cosa poteva aver fatto per finire sotto la lama di un Creimvell incavolato nero?

    Dialoghi di Zenon ora in grigio per non confonderlo con Zell......eeee, ti informo che Meno Zell è il lento avvicinamento da Ahsnaeris XD
     
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    Qualche secondo dopo aver entrambi finito di parlare i due rettili alati,piumati e sputafuoco,praticamente identici,quanto diametralmente opposti l'un l'altro poterono notare che Zenon si lasciò infine convincere dal piano dello Ying,con lo Yang che sbuffò divertito dall'entusiasmo del loro alleato,mentre iniziò a seguirlo e fece cenno al suo opposto di seguirlo. Una volta arrivati poterono finalmente vedere la fantomatica casa di legno,che notarono essere costruita su una quercia ed alta appena una dozzina di metri dal suolo:non sarebbe perciò stato affatto arduo,per loro affacciarsi dal suolo,per vedere cosa stesse succedendo,dopo che il creimvell avrebbe sottomesso il drago bipede sotto loro istruzioni. Perfetto. Il mezzo drago nero si limitò a dirgli un "sì preciso e non commettere errori",prima che entrasse ed il mezzo drago bianco congelasse completamente la casa. Così restarono lì,a terra,in attesa che Zenon immobilizzase quello che pensavano essere il colpevole di quella devastazione a cui avevano assistito ore addietro,con il mezzo grifone che assitette a tutta la scena. Finché,alla fine...il felino blu-argenteo non riuscì ad immobilizzare quello che pensavano essere il nemico sul pavimento,con la sua katana ben appoggiata sul suo collo. Era arrivato il momento,per il giustiziere notturno di fare nuovamente la sua parte.
    Eccellente,Zenon:adesso chiedigli cosa ha fatto negli ultimi giorni,se è passato nella zona della foresta. Non chiedergli immediatamente se sa qualcosa di ciò che è accaduto. Potrebbe mentirti per cercare di salvarsi. Devi chiedergli qualcosa per il quale non debba necessariamente sentirsi in colpa. Solo a quel punto chiedigli,in base alla sua risposta se ne sa qualcosa. Ah...e se non vuole risponderti...minaccialo di fargli ciò che la tua sono certo ardita immaginazione può concepire ed effettivamente realizzare. disse lo spettro sfuggente,in contatto telepatico con Zenon,mentre iniziò,con una lentezza assurda,senza farsi notare ad immobilizzare ulteriormente il drago bipede al terreno con delle ulteriori formazioni di ghiaccio.
     
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    La katana di Zenon toccò le scaglie blu del collo di Zell, che iniziò sul serio a tremare. Ma non più di freddo ma di paura. Che cavolo stava succedendo? Perchè quel Creimvell aveva congelato la sua casetta e ora lo stava minacciando di uccidere? Il draghelfo positivo era consapevole che quella lama era ben più affilata di qualsiasi spada o katana forgiata artificalmente; faceva parte del corpo stesso del felino e quindi sapeva che avrebbe potuto sgozzarlo in un attimo. Per questo motivo, l'ibrido elettrico dovette per forza farsi sottomettere e non reagire d'istinto.
    "Ora ti farò alcune domande e vedi di rispondere sinceramente! Io fiuto la menzogna, capito? Lucertola puzzolente...." fu la richiesta a voce gelida del felino, mentre ascoltava il messaggio telepatico di Lesothos.
    Zell annuì in preda al panico. La katana del Creimvell non si muoveva di un decimo di millimetro.
    "Come ti chiami? Dove sei stato in questi ultimi giorni? Hai visitato la foresta qui vicino?" furono le richieste del gattone metallico. Anche se il drago-roc non aveva richiesto il nome, Zenon glielo chiese comunque. I nomi dei farabutti possono sempre aiutare.
    "I...io.....mi....chiamo Zell...s...sono appena tornato da un'..a...avventura su....sull'Oss...Ossidianda d'Argento....assieme ad un.....e...elfo....un d...d...drago ros..rosso e d...due um....umane...." furono le parole balbettate dall'ibrido positivo.
    Vista la minaccia, Zell non esitava a rispondere sinceramente al felino, però era così terrorizzato che faceva fatica a parlare. Inoltre, la sua coda era ancora schiacciata e ciò gli provocava continue fitte di dolore.
    In che razza di situazione si era cacciato!
    "La....f....foresta.....e...ero ad A.....A...Ahsnaeris....con l'e...elfo. Un elfo della N.....natura! A...abbiamo...r...rinsanato la f...foresta d....dove c'era il v...villaggio dei c.....cent....centauri..." rispose infine Zell, che si accorse di essere bloccato, oltre che dalla sua stessa cresta, anche dal ghiaccio.
    Zenon, da canto suo, fece un'espressione interrogativa. Stavano cercando un distruttore di foreste e questo qui invece le rinsanava.
    "Sta mentendo spudoratamente?" chiese in maniera telepatica al drago-roc bianco.
    Sapeva benissimo che i due draghi-roc avevano circondato la casetta del drago bipede ma Zell era così terrorizzato che non se ne accorse minimamente.
     
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    I due mezzi draghi ascoltatarono del tutto silenti l'interrogatorio di Zenon al drago bipede,che non sembrava essere decisamente capace di muoversi,ne di fare chissà cosa:sembrava essere effettivamente in trappola,ora capace solamente di rispondere alle domande del creimvell. E così(fortunatamente per lui) fece...anche se con un continuo balbettio,comprensibile,vista la situazione in cui si trovava,ma anche abbastanza fastidioso,con Lesothos che ascoltò il tutto senza battere ciglio,simile in tutto e per tutto ad una statua di pietra. Una volta che perciò il presunto colpevole ebbe finito di rispondere alle domande del felino blu-argenteo quest'ultimo chiese al mezzo grifone se stesse mentendo spudoratamente. Dopo qualche secondo,in cui l'ibrido candido ponderò attentamente le risposte,nonché le reazioni e le emozioni provate sul momento di questo "Zell",nonché aver guardato nella sua mente...il ghiaccio attorno all'intera casa...comincia a sciogliersi,in quello che sembra quasi un documentario dell'inizio della primavera...
    Puoi lasciarlo andare,Zenon:il drago bipede ha detto solo la verità. Per quanto deludente possa essere e nonostante l'incredibile similitudine...non è lui,colui che stiamo cercando. Prima di lasciarlo,comunque ti suggerisco caldamente di calmarlo e spiegargli la situazione,assicurandoti che la comprenda e solamente a quel punto liberarlo. rispose il mezzo grifone,con lo stesso,identico tono monotono.
    Le voci che corrono lungo Kengard sui tuoi riguardi continuano a trovare conferma,Lesothos disse Zephiros,incuriosito dalle premure e dall'intelletto di quello che ad un occhio inesperto sarebbe potuto sembrare come un suo clone dai colori alternati,sempre più interessato a capire chi lui davvero fosse ed a conoscere di cosa fosse veramente capace.
    Ti ringrazio,ammazza-dei. disse lo spettro sfuggente,accennando un altro di quei suoi enigmatici sorrisi,prima che lui ed il mezzo roc si mettessero a guardare dalle finestre della casetta,ormai del tutto libera dal ghiaccio.
     
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    Il drago-roc candido del ghiaccio riferì a Zenon che il drago bipede tremante sotto di lui stava dicendo il vero e che era del tutto innocente. In quel momento, infatti, dei gemiti provenienti dalla casetta testimoniarono che il suo ghiaccio stava iniziando a fondere. Il Creimvell, visibilmente deluso per aver accusato una creatura innocente, tolse lentamente la katana caudale dalla gola di Zell e richiamò i propri acueli. A quel punto, il drago bipede sembrò più rilassato.
    "Scusami Zell per l'intrusione improvvisa ma dovevo sorprenderti e interrogarti perchè sospettavo fortemente che tu fossi il responsabile di una devastazione avvenuta a due ore di cammino da qui, lungo le sponde del Torrente Celeste." spiegò con voce più calma il Creimvell.
    "Che cosa?"
    "Calmo, ora ti farò alzare in piedi ma ti prego, non aggredirci per la nostra intrusione...dovevamo essere sicuri che to fossi innocente"
    Zenon balzò giù dal petto del drago bipede e si portò sulla soglia dell'uscio, ancora spalancato. Zell si alzò con gemiti doloranti, prese un blocco d ghiaccio ancora solido e lo portò immediatamente alla coda, per alleviare il dolore dovuto all'improvvisa caduta.
    "Scusami per la tua coda...ti fa tanto male?" chiese il felino.
    "Un pò...ma mi passerà subito...ho metà sangue draconico....ma tu....chi sei?" chiese Zell.
    "Oooh....scusami se non mi sono presentato subito. Mi chiamo Zenon e sono un Creimvell metallico" si presentò il felino.
    Da fuori, si udirono delle voci.
    "Chi c'è là fuori?" chiese, di nuovo allarmato l'ibrido.
    "Due draghi-roc. Sono miei amici" rispose immediatamente Zenon.
    Solo ora Zell spalanco la finestra e si affacciò, scorgendo che nel bosco sotto di lui c'erano due grossi draghi-roc, uno nero ed uno bianco. Erano in tutto e per tutto simili a draghi, ad eccezione delle ali piumate. Il draghelfo positivo fece un gesto amichevole con la mano a sei dita, per poi rivolgersi di nuovo al felino.
    "Perchè avete sospettato che fossi stato io a provocare una devastazione sul Torrente Celeste? Cos'è successo?" chiese l'ibrido mentre continuava a strofinarsi e a massaggiarsi la coda.
    "Potresti venire qui fuori? Così ti spieghiamo tutto..."
    Zenon si diresse fuori dalla casetta di Zell e, appollaiato sul ramo, chiamò i suoi due alleati ferali, invitandoli ad avvicinarsi. Zell si sedette sul grosso ramo, distendendo la coda per mantenersi in equilibrio e lasciando i suoi piedi penzoloni, voleva capire cosa stesse succedendo.
     
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    Dopo che Zenon si scusò,spiegando la situazione a Zell,pregandolo di non aggredirli il creimvell aiutò quest'ultimo a rimettersi effettivamente in piedi. E non passò molto tempo,prima che lui arrivasse anche ad accorgersi delle voci dei due mezzi draghi,che girarono la testa verso l'lto,quando lui aprì la finestra,salutandoli con la propria mano a sei dita. A quel punto la telepatia non fu più necessaria,ne per sentire il discorso(visto che la finestra era ora aperta) ne tantomeno per impartire altre istruzioni non udibili,anche perché sarebbe stato solo un inutile spreco di energie,almeno fino a nuovo avviso. Così Lesothos interruppe il legame telepatico che aveva creato con il felino blu-argenteo,mentre da Zell gli chiedeva perché lo avessero scambiato per il responsabile di quel disastro,domandandogli di uscire fuori di casa,in modo che gli potesse venir spiegato adeguatamente tutto quanto. I due si misero entrambi su dei rami,giusto appena al di fuori della casetta,mentre Zenon fece loro cenno di avvicinarsi:era ovvio che volesse che fossero loro,a spiegare tutto. Così i due ibridi si guardarono l'un l'altro. E,dopo venti secondi passati in quel modo...fu il mezzo roc a voltare nuovamente lo sguardo verso Zell e Zenon,guardandoli intensamente con i propri occhi di color giallo zaffiro.
    Quando siamo arrivati lì,trovando tutto quanto quasi completamente raso al suolo...abbiamo analizzato ciò che era successo sulla scena. Ed abbiamo scoperto che proprio un drago bipede,dotato di poteri elettrici era il responsabile di tutto ciò,assieme ad un suo seguito. Dopodiché ce ne siamo andati di lì,per poter trovare altre prove che potessero rivelarci la loro esatta posizione. Ed a quel punto abbiamo trovato le tue impronte,che sembravano comptibili con lui...solo che le tue rivelavano la tua tipologia di zampe,mentre quelle del colpevole erano mascherate da delle calzature. Inoltre il tuo odore era solo vagamente simile al suo. Nonostante questo abbiamo comunque creduto che fossi tu... rispose Zephiros,guardando mortificato il drago bipede.
     
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    Zell, mentre il drago-roc spiegava cosa fosse successo al Torrente Celeste, fece un'espressione di puro terrore e cercò di dissipare l suo timore guardandosi le zampe penzoloni dal grosso ramo su cui era seduto. Non ci credeva. Quel drago bipede malvagio e puzzolente era arrivato a Kengard per devastare l'ambiente di quella bellissima isola e per cercare Zell. La descrizione redatta dal drago-roc calzava perfettamente la sua controparte negativa. Il draghelfo positivo era così terrorizzato che si mise a tremare leggermente.
    "Tutto bene?" gli chiese il Creimvell.
    Zell guardò il felino metallico e poi i due draghi-roc.
    "Ho capito chi è il colpevole...." disse Zell con voce timida.
    A quella rilevazione, Zenon fece scattare le orecchie.
    "Immaginavo che lo conoscessi...."
    Zell iniziò a spiegare, agitando nervosamente la coda e facendo strusciare i piedi l'uno contro l'altro.
    "Se siete sulle sue tracce vi consiglio di stare molto attenti, è un avversario pericoloso. Avete rilevato le sue tracce e avete scoperto che sono quasi compatibili alle mie. Questo è perchè lui è quasi identico a me ma non è il mio gemello, è il mio opposto! Io mi chiamo Zell, lui si chiama Meno Zell. Siamo uguali ed opposti al tempo stesso e ci odiamo a vicenda. Lui si differenzia da me per avere le scaglie e le ali con colori più cupi dei miei e per indossare guanti e calzini che fanno schifo! Io mi occupo della protezione della natura e lui la devasta per il gusto di farlo o per portare il suo amato progresso....non immaginavo che fosse arrivato a Kengard...probabilmente ora mi sta cercando! Lui non uccide la gente, se non in caso di estrema necessità, ma umilia, schiavizza e tortura! Gli servono degli schiavi per i suoi luridi obiettivi."
    Il draghelfo guardò di nuovo tutti i presenti, in maniera molto preoccupata.
    "E dovete sapere una cosa importante....se lo uccidete....uccidete pure me....io e quel puzzone malvagio siamo....collegati!" concluse l'ibrido positivo.
    "Questo Meno Zell è un tipo davvero spregevole e io ti credo...tu invece sei buono ed amichevole" commentò Zenon.
    Il felino metallico credeva che quei due ci conoscessero ma non immaginava mai un legame di quel tipo tra i due draghi bipedi.
    "Ora che volete fare?" chiese Zell a Zenon, il quale aspettò la risposta dai due draghi-roc.
     
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    Dopo aver dato le dovute spiegazioni...i due si rivelarono leggermente sorpresi(visto che in parte se lo aspettavano),del fatto che Zell conoscesse personalmente il responsabile di tutto ciò. Ma decisamente li lasciò praticamente sorpresi quello che rivelò a suo riguardo subito dopo:coloro che cercavano...era il suo odiato opposto ed il suo nome era Meno Zell(per maggiormente accentuare la sua natura negativa,questo era semplice da capire...). Al contrario del drago-elfo aveva delle scaglie del corpo più scure e tendeva ad indossare guanti e calzature(confermando,così i loro sospetti su di lui). Mentre il primo amava e proteggeva la natura il secondo voleva distruggerla e sviscerarla per il puro piacere di farlo o per portare avanti il proprio progresso. A quanto pare,però questo suo opposto non arrivava ad uccidere,se non quando veramente necessario,visto che sembrava aver bisogno di schiavi per poter adempiere ai suoi obbiettivi(il che confermò altri loro sospetti). Per quanto potente essere,tuttavia un essere tanto spregievole non meritava altro che l'eliminazione...o almeno questo pensavano i due mezzi draghi...prima di venire a sapere anche che,se fossero riusciti ad ucciderlo...avrebbero poi ucciso anche il suo opposto positivo,cosa che li fece guardare in basso dall'indecisione iniziale. Indecisione che non fece che aumentare,quando a quei due venne chiesto cosa avessero intenzione di fare. Ma tuttavia,dopo appena un minuto...lo sguardo di Zephiros si fece deciso,con lui che si mise a tendere i muscoli,per un attimo. E poi,guardando il creimvell ed il drago-elfo...
    Cosa vogliamo fare? È semplice,cosa vogliamo fare:vogliamo seguire le sue tracce,trovare lui ed i suoi accoliti e sistemarli tutti come si deve. E visto che non possiamo,purtroppo ucciderlo lo imprigioneremo,possibilmente in un carcere di massima sicurezza apposito. Non possiamo permettere che un male simile continui a dilagare per Kengard:deve essere sradicato immediatamente,come una ferita a rischio di infezione. rispose il mezzo drago,più deciso che mai.
    ...mi credi,se ti dico che non ho avuto alcuna notifica e non ha di certo aiutato,il fatto che sono stato sommerso di compiti ed imepgni,in questo periodo?...
     
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    Zell annuì alle parole del drago-roc. Quella squadra composta dai due draghi ibridi e dal Creimvell erano determinati più che mai a trovare Meno Zell e ad imprigionarlo, visto che non potete ucciderlo.
    "Avete un'idea di dove si trovi Meno Zell?" chiese.
    "Pensiamo che si trovi a Kerus" rispose Zenon.
    "A Kerus? Non mi sorprende affatto che sia andato lì. Quella città è corrotta fino al midollo e dove c'è criminalità e corruzione, c'è Meno Zell. Io non metterei mai zampa laggiù! Avete detto che non è da solo e che ha già assoldato degli alleati. Avrà già trovato dei loschi figuri a fargli da schiavetti o da guardia del corpo." aggiunse il draghelfo.
    "Vicino alla devastazione, assieme alle sue tracce, abbiamo trovato impronte appartenenti ad un drago marino, ad una viverna, ad una sirena e a un naga. Crediamo che siano suoi alleati o schiavi e che il tuo opposto abbia creato quella devastazione per dimostrare agli altri quanto sia forte e pericoloso."
    Tutto quadrava. Era da Meno Zell disboscare e bonificare gli ambienti naturali per far vedere agli altri di cosa è capace. Zell ci meditò su e poi spiegò agli altri le sue deduzioni.
    "Se volete sbatterlo in cella, non sarà facile. Ora Meno Zell non sarà da solo. Con ogni probabilità si sarà stabilito in qualche palazzo di Kerus sorvegliato dai suoi scagnozzi, dove progetterà le sue prossime mosse. E anche se riuscite a catturarlo, dovete privarlo dei suoi poteri. Oltre all'elettricità, elemento comune ad entrambi, lui possiede poteri di radianza molto pericolosi. Come io ho poteri della Natura che mi consentono di curarla, lui usa la radianza per sterilizzare il terreno ed impedire la ricrescita della Natura. Ci vuole uno stregone o qualcuno che sappia risucchiare i poteri magici ed elementali. Uno stregone potente. Solo dopo avergli tolto i suoi poteri, sarà debole abbastanza da sbatterlo in cella. E anche lì, dovrà essere tenuto d'occhio. Penserà ogni giorno a come evadere."
    L'ibrido positivo poi passò ad osservare i due draghi-roc.
    "Non ho capito come vi chiamate" chiese loro, infine.
     
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    Dopo aver aspettato che Zenon parlasse a Zell dei dettagli da loro scoperti su dove si trovi,cosa abbia fatto e con chi sia la nemesi di quest'ultimo i due ibridi ascoltarono ciò che proprio il draghelfo positivo ne pensava a riguardo:ovviamente non sarebbe stato facile sconfiggerlo ed imprigionarlo dove sarebbe stato giusto che fosse rimasto in eterno,per tuto quello che aveva fatto ed ancora avrebbe sicuramente voluto fare. Quello che non era ovvio e che fu sicuramente importante sapere,però è che non era uno sprovveduto qualsiasi che si circondava di scagnozzi per avere un senso di sicurezza. Era potente da se e sapeva perfettamente dove andare a piazzarsi:probabilmente lui ed i suoi associati si saranno piazzati in un palazzo di quella città malfamata che era Kerus. Ed in più Meno-Zell,oltre a dei poteri elettrici,stando alle parole della sua nemesi positiva era dotato anche di pericolosi poteri radioattivi(principali mezzi,questi ultimi per devastare la natura attorno a se). Zell suggerì di privarlo dei suoi poteri,magari tramite l'ausilio di un qualsivoglia stregone. Poi imprigionarlo da qualche parte e tenerlo sotto costante sorveglianza,visto che,non essendo uno sprovveduto si sarebbe sicuramente messo a pensare ad un piano per poter scappare e tornare a portare disfatta come prima. Sembrava un buon piano,in fondo. Ed i due ibridi si trovarono decisamente d'accordo.
    I nostri nomi? Li avevamo già rivelati al cui presente felino. Ma presentarmi nuovamente non è certo una cosa che mi infastidisce:io mi chiamo Zephiros. Un mezzo drago,mezzo roc,eroe errante di Kengard da alcuni decenni,che cerca di portare la pace in queste terre in costante conflitto.
    Molti mi hanno chiamato in molti modi. Spettro sfuggente è uno di questi. Ma il mio vero nominativo è un altro. Ed avendoti studiato attentamente,in questi ultimi minuti sono giunto alla conclusione che mi è possibile rivelartelo senza che tu possa tradire la mia fiducia:il mio nome...è Lesothos. Grifone da parte di madre e drago da parte di padre.
    E sai cosa ti diciamo? Il piano può decisamente funzionare,Zell! Adesso...Lesothos. disse Zephiros,che guardò con i suoi occhi gialli come zaffiri l'altro ibrido.
    Di che cosa hai bisogno,Zephiros? domandò Lesothos,con voce cordiale,ma decisa,ricambiando il suo sguardo con il proprio. Sembravano proprio essere in una strana sintonia,sebbene si fossero incontrati da poco tempo. Come se...si conoscessero da una vita. Era molto strano,per non dire altro...
    Puoi cercare di rintracciarli a Kerus,come hai fatto prima con le tracce? È molto importante,come hai ben capito. rispose il mezzo roc.
    Mi rincresce,Zephiros. Ma la ricerca delle tracce energitiche delle creature viventi è un abilità molto più complessa di quanto possa sembrare ad occhio inesperto o comunque non abituato. Non mi sarà possibile farlo,se non dopo un altro giorno di attesa. rispose il mezzo grifone,con tono leggermente dispiaciuto.
    Dannazione... disse il drago nero dalle ali piumate,che guardò in basso,sbuffando e sbattendo la coda sul terreno.
     
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    I due draghi erano degli ibridi come Zell, con la differenza che loro erano degli ibridi tra draghi e grifoni. Quello nero si chiamava Zephiros ed era un guerriero errante con l'obiettivo di portare la pace a Kengard. Quello bianco aveva una storia decisamente più misteriosa e mistica che non rivelò agli altri la sua storia, si limitò a farsi chiamare Lesothos. Zell annuì deciso.
    L'ibrido nero fu d'accordo con il piano del draghelfo positivo sul suo piano, anche se non era proprio un piano, piuttosto una serie di consigli su come catturare il suo corrispettivo negativo. Il veloce dialogo tra i due draghi-roc però non trovò un comune accordo. Nel frattempo Zell meditava sul da farsi, guardandosi i suoi piedi artigliati a penzoloni dal ramo. Zenon si accorse dell'umore pensieroso di Zell.
    "Ti vedo pensieroso, Zell. A cosa stai pensando?" gli chiese il Creimvell.
    "Sto pensando che dovrò seguirvi. Uno degli obiettivi di Meno Zell è trovarmi quindi se ci avviciniamo a Kerus e io tento in qualche modo di attirare la sua attenzione o quella dei suoi scagnozzi, potrei fare da esca per tendere una trappola per catturarlo." suggerì sia a Zenon che ai due draghi-roc.
    "Questa mossa però potrebbe mettermi in pericolo. Se voi non riuscite a catturarlo o a fermarlo, io finirò nelle sue grinfie puzzolenti in quella puzzolente città e io non sarei per niente contento." aggiunse, con aria preoccupata.
    "Tranquillo Zell, fidati di noi. Elaboreremo un piano prima di metterti a fare l'esca, sempre se te la senti di svolgere questo ruolo"
    Il draghelfo positivo e il Creimvell poi guardarono i due draghi-roc, aspettando le loro risposte riguardo alla proposta di Zell.
     
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    Mamma mia:tu non sai chd brutto periodo ho affrontato,Zell:fra contrattempi,blocchi dello scrittore,mancanza di voglia,la scuola...perfino rimettere insieme due amanti che rischiavano di separarsi(non scherzo:ho veramente dovuto farlo) ed un altra novità che va avanti da ottobre mi sono veramente scordato di dover rispondere qui...maledizione...

    Dopo aver discusso di quella possibilità Zephiros e Lesothos girarono i propri colli serpentini ricoperti di piume verso i loro due compagni dalla statura decisamente più bassa,ascoltando quello che si dissero:Zell sembrava pensieroso sul fatto che lui sarebbe dovuto venire con loro,per poter...fare da esca ed attirare la sua controparte ed i suoi scagnozzi?! Un piano,che come fece subito dopo notare lui stesso...poteva benissimo concludersi in un completo fallimento,con lui che poteva finire catturato?! Cielo:quello sì che era un piano madornalmente rischioso! E ne il mezzo roc,ne tantomeno il mezzo grifone avrebbero permesso mai una cosa del genere. Nemmeno in un milione di anni. Pertanto si trovarono subito d'accordo,con quello che Zenon disse al draghelfo.
    Ovviamente ci inventeremo qualcosa,Zell:non lasceremo che tu possa rischiare così tanto! Pertanto stai tranquillo:hai la mia assoluta parola da eroe errante...che non ti accadrà assolutamente niente! disse il mezzo drago di colore nero,che piegò la zampa destra sotto al proprio corpo e chinò la testa fino al livello del suolo,come a voler fare quasi una sorta di inchino:certamente non stava mentendo...
    L'amazza dei è nel giusto,Zell:noi penseremo efficacemente ad un qualsiasi stratagemma che possa evitare un simile inconveniente. Non hai nulla di concreto da temere,sebbene sarebbe abbastanza saggio,ovviamente non sottovalutare la tja nemesi. disse il mezzo drago di colore bianco,che fece lo stesso:quei due sembravano proprio gocce d'acqua. Ed il dubbio,che sia semplicemente una coincidenza può certamente venire,ai loro due compagni:qualcosa di cui forse solo uno dei due è veramente a conoscenza...
     
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