Arrivo a Krynn

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    Dhamon prese quella dichiarazione come un'offesa delle più gravi. Come osava chiedergli una cosa simile dopo quello che stava facendo? La situazione era di certo fuori controllo. Tutto quello che le disse fu

    "Sei terribile e disgustosa. Quel David è un semplicitto ingenuo estremo che prova dei sentimenti davvero forti per te e tu gli stai facendo questo. Oltretutto pensi davvero che potrei mai stare davvero con un drago? Per quanto riguarda quegli uomini, mi danno retta solo perché non sanno chi sono veramente. Dubito che mi ascolterebbero se sapessero la mia vera identità."

    Non volendo dire altro, dato che non c'era altro da dire, la attaccò subito con un alito velenoso.

    Intanto David e Gale si stavano scambiando i pensieri tra di loro. David poteva vedere di come in passato il rapporto con il drago e Dhamon fosse davvero fraterno, ma di come poi fosse stato Dhamon a voler recidere i loro legami. Questo ovviamente alimentò il disprezzo di David per Feril. Dhamon aveva compiuto un gesto davvero estremo per stare dalla parte dei buoni, come appunto tradire e rovinare un rapporto di sincera amicizia con un amico che gli era caro quanto un fratello, e lei e tutti gli altri in risposta a questo lo avevano buttato nel fango appena ne avevano avuto l'occasione. David invece poté mostrare quanto i suoi sentimenti per Liya e il suo desiderio di rimanere drago fossero veri, profondi, e sinceri, e questo riuscì a colpire in modo positivo il drago ceco.

    Notevole. Gli trasmise. Mi sorprende che il tuo desiderio di stare con Liya ed essere uno di noi sia così intenso e sincero. Di solito voi umani ci tenete così tanto a rimanere umani. Tu invece sei più che disposto a privarti del tuo corpo originario ed accetti Liya per il drago che è invece di imporle di essere umana come è sempre successo in passato nelle relazioni tra draghi ed umani.

    In effetti, nonostante il fatto che Gale continuasse a vedere David, come un nemico, non poteva non notare che lui era comunque diverso da qualunque umano avesse incontrato. Non poteva commettere inganni complessi perché era troppo buono per farlo. Oltretutto, nella loro conversazione, aveva anche letto che se ci fosse stato lui al posto di Dhamon, anche lasciando l'ordine dei cavalieri delle tenebre, lo avrebbe portato con lui invece di lasciarlo da solo, abbandonandolo. Un pensiero decisamente ingenuo, ma perlomeno mostrava quanto ci tenesse a coloro che amava. David d'altro canto riuscì ad evitare di rivelargli dei suoi genitori e di dove si trovassero, non volendo dargli un'arma che poteva usare contro di lui ma, nonostante questo, la loro fu comunque una conversazione molto aperta e sincera. David, nonostante volesse davvero fermarlo e, nonostante sapesse che la cosa più ovvia fosse ucciderlo, voleva provare a salvare anche lui in qualche modo. Gale rifutava ovviamente la sua pietà ma, allo stesso tempo, vide che non si trattava solo di questo, ma di un desiderio sincero di aiutare il suo prossimo, e la sua totale ed assoluta mancanza di pregiudizio verso le creature delle tenebre.

    "E come pensi di salvarmi, sentiamo? Ti illudi di essere così potente da ridarmi la vista? E, se anche lo fossi davvero, pensi che questo basti per farmi superare l'odio che mi logora dentro?"

    "Non lo so." Rispose lui "Ma di certo voglio davvero provarci. Sarebbe sbagliato se non facessi davvero un tentativo, indipendentemente dal fatto che funzioni e ci riesca oppure no."

    Gale non si sorprese più di tanto. Le sue erano delle belle parole, ma in fondo chiunque avrebbe potuto dire delle belle parole. Ma non tutti riescono a mantenere i loro buoni propositi, indipendentemente da quanto siano convinti di farlo. Perché c'è chi li molla appena vede che le cose sono più difficili di quanto sembrino, cambiano idea e mollano. David sarebbe riuscito ad andare fino in fondo, o si sarebbe tirato indietro appena capito che il tutto non era così semplice come pensava.
     
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    "Probabile" disse Liya a Dhamon, sghignazzando. "So quel che sono e so cosa sto facendo. Non serve che tu arrivi a dirmelo"
    Liya finse di provare ad evitare il colpo. Sì lanciò di lato e muovendo la coda generò una folata con cui deviò il veleno. Il soffio però la sfiorò ad un'ala e con quelle sostanze anche un tocco poteva essere fatale. Strinse le zanne e attese un altro attacco.
    "Adesso David proverà senz'altro ad aiutare anche Gale come ha fatto con te. È proprio questo mio essere terribile ad aver avvicinato creature come Gallintus, Sable e anche te. Io non sono come David, non ci metto niente a farti sentire in colpa"
    L'ala sfrigolava. Il soffio velenoso faceva male.
    "E lui sa che per me è un gioco e che in fondo non lo tradirei mai. Però tu ne sei convinto e questo mi rende molto orgogliosa, significa che sto giocando bene"
    Emise un grugnito di gola e si rimise in posizione.
    "Anche tu hai tradito, non puoi giudicarmi. Non potresti in ogni caso. E se quegli uomini sapranno che li hai aiutati o chiuderanno un occhio o... saprai che non vale la pena avere il loro perdono. O capiranno, o sarai comunque libero di fare ciò che vuoi della tua vita. Ci guadagnerai comunque. Visto che non sono così terribile?"
    Ghignò sorniona e si preparò a lasciarsi ferire.
    "Fammela pagare se sono così terribile" concluse, passandosi la lingua fra le zanne.
     
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    Dhamon proprio non riusciva a capirla quella dragonessa. A che gioco stava giocando? Che sperava di ottenere? Oltretutto non riusciva proprio a capire come mai David si impegnasse così tanto, invece di mollare come aveva fatto lui in generale, o come aveva fatto Fiona quando lui l'aveva ingannata e tradita invece di aiutarla. E perché addirittura voleva aiutare Gale, nonostante quello che aveva fatto? Iniziò perfino a chiedersi cosa avrebbe fatto David se fossero successe a lui tutte quelle cose che lo avevano trasformato da nobile ed onorevole a zotico egoista. La cosa lo stava confondendo come non mai. Per questo, quando Liya lo sfidò, e Dhamon passò all'attacco, incertezze e confusione, che si mostravano sul suo muso. Non era più sicuro di niente, e non era certo nemmeno di cosa avrebbe potuto fare in quel momento. Tutto quello che accadeva lo stava portando in confusione. Quindi anche a combattere non era lucido, perché non sapeva con certezza se quella fosse o no la cosa giusta da fare.
     
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    Era venuto il momento di concludere quella follia. Dhamon aveva perso il desiderio di combattere ed era confuso. Attaccava a caso. Era diventato noioso affrontarlo. Oltretutto non era assolutamente convinta che parlare con lui avrebbe cambiato le cose. Sapeva di essere di difficile intuizione per una mente abituata alla fuga come la sua, ma anche David era ingenuo. Eppure era riuscito in qualche modo a non lasciarsi trasportare. Così, mentre Lasciava che David scambiasse i propri pensieri con Gale, si espose e lasciò che Dhamon la colpisse. Ovviamente attaccò a sua volta, non doveva sembrare una resa. Come aveva anticipato, Liya aveva agito in modo che tutto fosse diverso da una semplice recita. Aveva combattuto davvero, si era lasciata andare e si era divertita. Ora restava da vedere cos'avrebbero fatto le guardie e i reggenti della città. Bastava che Dhamon la consegnasse a quella gente. era stato lui a salvarli in fondo, lo stesso Dhamon che avevano odiato e creduto morto. Si leccò le labbra e si preparò alla più grande sfida di quella giornata.
    "Vedrai che andrà tutto per il meglio" lo rassicurò con uno sbuffo dalle fauci.
    Questa volta era evidente che non stesse mentendo.
    "Ma devi metterci del tuo. Non posso farlo da sola. E smetti di giudicare gli altri dalle apparenze, non siamo tutti come credi. Né David è del tutto stupido, né io del tutto crudele. In fondo sto rischiando la vita per aiutarti, se usassi la testa lo capiresti. Mi vien da pensare che tu sia molto, molto più stupido di David"
    Si voltò verso Gale. Era ancora alle prese con i dubbi che avevano colto anche Dhamon.
    "Sono sicura che anche Gallintus dopo aver parlato con David abbia cominciato a sospettare che non esiste soltanto l'odio. Immagino tuttavia che tu ti stia domandando qual è il mio obbiettivo, piccolo stupido umano dal corpo di drago. È inutile io te lo spieghi, non capiresti. Ma vedila così... io provo una continua smania di sfidare il destino. Tu ti sei arreso, ma io non l'ho mai fatto. E non per un capriccio o per mero eroismo, ma perché so che posso farcela. Dovresti pensarlo anche tu. Non puoi continuare a nasconderti, non senza aver provato a farti accettare da coloro che temi. È probabile che non ti perdoneranno, ma cosa ti costa provare? Tanto dovresti comunque fuggire. Le persone cambiano, e anche se ci sono leggi uguali per tutti voi bipedi è anche vero che molti misfatti vengono perdonati se si è in grado di mostrare pentimento"
    Non erano andate in modo molto diverso le cose per lei. era fuggita, sì, ma era tornata a chiedere perdono per le stragi compiute. In pochi avevano accettato il suo cambiamento, ma coloro che l'avevano fatto avevano capito di aver fatto la scelta giusta.
    "Loro avranno molti più vantaggi ad avere un drago vivo come alleato piuttosto che un Dhamon morto. Se per loro sei già morto non hanno un vero motivo per giustiziarti. In fondo, quel Dhamon è morto davvero"
    Si leccò dove il veleno le aveva colpito l'ala e rimase in attesa della sua mossa.
    "Non ti attaccherò piu e non mi difenderò. Ormai mi sono presa le mie soddisfazioni. Combattere con te non mi interessa piu"
     
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    Le parole di Liya lo colpirono nel profondo. Tutta questa storia lo aveva scosso nel profondo. Quel David non doveva essere affatto un debole se appunto aveva spinto una come lei a volerlo aiutare. Oltretutto aveva anche evidenziato un fatto molto importante. Per quanto David desiderasse salvarlo più di quanto avessero mai voluto tutti quelli che lo avevano conosciuto, era anche vero che alla fine era lui che doveva salvarsi da solo, cosa che, se ripensava a tutta la sua vita, non aveva mai provato a fare. Si era sempre lasciato trascinare da tutto e da tutti, senza mai opporre resistenza. Forse doveva davvero smetterla di strisciare e cominciare a rialzarsi davvero. Per questo decise di mettere fine a quella sfida e di completare la farsa. Per questo si gettò addosso a Liya per poterla buttare a terra schiantandosi tra gli alberi. In questo modo avrebbe potuto darle la possibilità di andarsene.

    *



    Percependo lo schianto degli alberi, Gale capì che quella poteva essere un'occasione per colpire a tradimento Dhamon approfittando di come fosse distratto dalla lotta contro di lei. Ma, d'altra parte, capì che David non glielo avrebbe mai permesso. Così allora decise di mettere alla prova i suoi ideali. Gli rivelò allora mentalmente di essersi accoppiato con Liya, chiedendogli, se voleva davvero essere un drago, cosa era disposto a fare per tenersi la sua compagna.

    "Molto bene." Rispose lui. "Voglio ancora salvartil e non cambio idea su questo, ma devo darti una lezione per esserti preso certe libertà con la mia compagna. E la darò anche a lei dopo che avrò finito con te."

    Ovviamente lui amava ancora Liya, ma di certo aveva fatto quello che aveva fatto per metterlo alla prova e vedere quanto poteva essere geloso e possessivo. E lui le avrebbe dimostrato che sapeva esserlo eccome.
    Per questo si avventò contro Gale per vedere se avrebbe accettato un attacco frontale senza magia. Solo zanne e artigli. Si schiantò su di lui, ed i due draghi iniziarono a mordersi e a graffiarsi. A questo atteggiamento Gale non poté che portare rispetto. Questo umano si stava davvero impegnando per riuscire a diventare un vero drago in tutto e per tutto.
     
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    Dhamon aveva recepito. Liya non si oppose e volarono verso un fitto di piante con un gran tonfo. Si rialzò velocemente con una giravolta rasoterra prima di essere spinta troppo indietro e si rimise sulle zampe. Mentre stava per balzare via, si voltò velocemente verso Gale impegnato ancora nel suo scontro. Se le stava dando pesantemente con David.
    "Buona fortuna Dhamon" disse spiegando le ali. "Dì a Gale che lo aspetto nella sua caverna e a David che lo aspetto questa notte dove abbiamo riposato l'ultima volta, quando ci hai visti giocare. Credo non avrà difficoltà a ritrovare la strada"
    Si lanciò in aria e si diresse verso la tana di Gallintus, nel deserto. Le ali le inviavano di tanto in tanto qualche fitta fastidiosa e prudevano da morire sulla membrana. Avrebbe dovuto fare metà del percorso correndo. Le dispiaceva lasciare Gallintus da solo. Non temeva davvero per la sua incolumità, non se c'era David di mezzo, ma avrebbe potuto pensare che lei stesse scappando o chi sa cos'altro. Dhamon doveva cavarsela da solo, non poteva continuare a sperare che David lo sospingesse e che lei gli desse le risposte. Doveva trovarle da solo. Per Gale era diverso, era stata lei a mettergli in testa certe insinuazioni. Non aveva alcuna intenzione di abbandonarlo. Anzi, anche lui sarebbe potuto diventare più forte se fosse rimasta al suo fianco. Sia lui che David potevano prendere molto da Liya Neratempesta, anche se probabilmente entrambi sarebbero stati arrabbiati con lei per motivi diversi e avrebbero desiderato farle pagare i suoi debiti.
    Erano entrambi ambiziosi e maschi, con intenzioni né troppo diverse né del tutto affini. Questo rendeva le cose molto divertenti.
     
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    Il piano a quanto pareva aveva funzionato, e Liya se ne era andata. Probabilmente tutti l'avrebbero creduta morta o in fuga, se andava bene. Intanto David stava ancora combattendo contro Gale, scambiandosi con quest'ultimo graffi e morsi. Improvvisamente, durante la lotta, percepì l'arrivo di Dhamon, ed allora capì che ormai Liya se n'era andata e che era rimasto solo. Non volendo rischiare in un due contro uno, si liberò dalla presa di David, con una scarica di elettricità, per poi volare via andandosene, cercando di localizzare la dragonessa. Dhamon riferì a David il messaggio di Liya, e David a sua volta disse a Gale dove lei lo stava aspettando. Gale allora si recò alla caverna, mentre David, dato che aveva tempo, poteva contrattare per la vita di Dhamon. In effetti Gale aveva da discutere su Liya per il fatto di essersene andata. Ma comunque, tornato alla sua tana, si mise ad aspettare l'arrivo di lei per vedere cosa sarebbe successo.
     
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    Liya impiegò un bel po' per arrivare a destinazione. Fermatasi all'ingresso del territorio di Gallintus, ruggì per annunciarsi. Il suo era un verso piuttosto insolito per un drago, si perdeva nel vento come un grido roboante. Quando raggiunse la tana entrò senza aspettare che qualcuno la invitasse.
    "Eccomi" disse appena fu di fronte al drago azzurro. "Capisco che tu possa essere in collerà con me. Ma lasciami spiegare, poi potrai punirmi se vuoi"
    Non lo disse sogghignando come al solito. Era dispiaciuta per aver dovuto agire in quel modo. Non aveva accontentato nessuno in un certo senso, ma al contempo aveva aiutato sia Dhamon che Gale. L'avrebbero capito presto.
    "Dhamon deve affrontare una sfida ben peggiore della morte adesso, ucciderlo sarebbe una liberazione per lui. Ora che il suo passato gli è ricomparso di fronte al muso vedremo se avrà il coraggio di agire. E tu" disse, stendendosi ad una parete, "puoi diventare molto più forte. Mi hai detto che a muoverti è la vendetta. Temo che dopo averla compiuta non ti resterà che un mucchio di polvere non avrai obbiettivi che ti spingeranno oltre. Quindi ti propongo di diventare più forte. Vorrei che tu mi seguissi a Kengard. Lì troverai avversari potenti, territori da conquistare e luoghi adatti al tuo esercito. Voglio mostrarti il deserto dove nascono i fulmini, sembra la copia più movimentata della tua terra. E voglio affrontarti al massimo del mio potere, senza secondi fini. Prima però vorrei chiederti Cosa ne pensi di David, ora che anche tu hai avuto a che fare con lui"
    Pensò poi che Gale possedeva ancora l'ametista. Gli tese una zampa e si protese in avanti.
    "La pietra. Potrei riaverla?"
    Aveva organizzato le cose perché alla fine una tornasse a David. Ora doveva riavere indietro l'altra. Se Gale si fosse rifiutato ci avrebbe pensato in seguito.
     
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    Gale ascoltò quello che disse la dragonessa, quando la sentì entrare. In effetti era arrabbiato, ma aveva detto qualcosa di importante sul fatto che poteva diventare ancora più forte, e gli aveva fatto un'offerta interessante. E riusciva a sentire che era sincera e non c'era alcun trucco. Anche la prospettiva di diventare ancora più forte er allettante. Forse poteva rimandare la sua vendetta e riprenderla in seguito, dopo essere diventato più potente. Per questo, senza fiatare, passò la pietra con la coda nella direzione da cui sentiva la voce di quella dragonessa.

    "La tua offerta è molto allettante. Penso che accetterò. Questa Kengard mi intriga, e posso lasciare qualcuno che regni in mia vece mentre sono via. E se Dhamon nel frattempo affronterà un'esperienza peggiore della morte, tanto meglio. Per quanto riguarda quel David, penso che sia uno sdolcinato sensibile. Ma non nego che si sta impegnando davvero tanto per riuscire a diventare un drago in tutto e per tutto, e sembra che si impegni anche ad essere realista, nonostante non rinunci ai suoi ideali. Quando gli ho detto che ci siamo accoppiati, voleva farmela pagare, ma senza per questo cambiare idea sul suo desiderio di ravvedermi. Mi ha anche sorpreso per il fatto che ti desideri come drago. Qui su Krynn, come avrai visto con l'elfo e la dragonessa d'argento, alcuni draghi finiscono con l'innamorarsi dei bipedi, ma sono sempre loro a voler cambiare, rinnegando la loro natura di drago. Dall'idea che mi sono fatto di David, non ti chiederebbe mai una cosa del genere. è come drago che ti vuole e ti desidera. Non ho mai visto un bipede complitamente privo di qualunque attaccamento alla propria umanità come lo è lui. Ma dimmi, come è successo? Tra tutti i veri draghi che ci sono al mondo, come mai hai voluto proprio l'umano trasformato come compagno? Cosa provi davvero per lui? E come è nata la vostra relazione?"

    Ed attese la sua risposta.
     
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    "Non sei il primo che mi fa questa domanda" disse Liya recuperando l'ametista. "ma voglio tu sia il primo a cui dirò le cose come stanno. Non ho mai mentito a riguardo, ma ho tralasciato un punto fondamentale"
    In realtà, anche a Gale aveva già spiegato come stavano le cose. Ma era lecito che i suoi interessi a riguardo si fossero rafforzati. E non c'era niente di sbagliato a parlare di David in quei termini.
    "L'ho incontrato, come già ti avevo raccontato, quando era da poco diventato un drago. La cosa lo estasiava, anche se lo preoccupava per banalità come i pensieri dei suoi genitori e il doversi adattare ad una vita lontana da quella che conosceva. Io ero da poco parte di Kengard, poco abbastanza da non aver ancora digerito il mio passato. La mia nuova famiglia, la Nebbia argentata, mi ha accolta quando sono atterrata sull'isola in seguito ad una tempesta più forte di me. Ero disperata, in fuga da una delle stragi più atroci che avessi mai compiuto. Per merito loro sono cambiata, e così ho avuto l'occasione di conoscere David sulla spiaggia di Knawr. Era stata un'umana della mia famiglia a trovarlo, ma vedendolo in difficoltà come un naufrago mi ha proposto di aiutarlo. È stata una sorpresa scoprire che non conosceva niente di noi draghi e che fosse in realtà umano. Quindi ho deciso di insegnargli. Una sfida diversa da insegnare ad un cucciolo. Lui doveva dimenticare prima di apprendere. Non voglio una famiglia, quindi mi pareva un'occasione da non perdere. È stato divertente e nel frattempo lui si è innamorato di me. Per così dire ho risposto a questo amore, ma non per desiderio di avere un compagno. Volevo conoscerlo meglio, capire perché mi volesse così tanto, e ne ho approfittato per insegnargli anche ad agire da drago in quei frangenti. Lui mi ha preso molto sul serio quella volta, al punto da diventare possessivo come un maschio rispettabile. La cosa non mi infastidisce, anzi è divertente vederlo sforzarsi così tanto con me. Mi ha anche aiutato ad allontanare i pensieri di odio che provavo per me stessa, il mio era un insieme di ombre oscure che non hanno da invidiare niente a quelle di Dhamon. Ho ucciso molte più creature di quante se ne possano contare in tutta Kengard. Ho distrutto isole, sterminato popoli e stroncato generazioni intere. Poi questo ha cominciato a tormentarmi in seguito ad un particolare episodio, quello da cui sono fuggita prima di raggiungere Kengard. David mi ha fatta sentire meno sola. Solo per questo ho cominciato ad amarlo a mia volta. Tuttavia..."
    Si stese di fronte a Gale dandogli la schiena, voltandosi verso l'esterno. Per lui non doveva essere importante venir fissato negli occhi.
    "il vero motivo è un altro. La sua smania di volermi tenere stretta a sé è entrata in contrasto con il mio enorme potere. Mi temono tutti, anche coloro che mi rispettano o mi considerano amica. David è stato il terzo essere vivente a non aver avuto mai paura di me e il primo ad aver avuto il coraggio di desiderarmi. Non riesco ad ignorare quanto lui si sforzi per continuare a migliorare, pur sapendo probabilmente che sono un traguardo molto lontano. Per questo vorrei che anche tu migliorassi, come fa lui ogni giorno. Quello che nessuno sa, è che se c'è qualcosa che mi preoccupa è il non riuscire a trovare qualcuno più potente di me. Per questo accetto ogni sfida. Ho affrontato e sconfitto Sable sperando di essere sconfitta almeno una volta. Mi ha portata al mio limite, al punto che ho dovuto regredire al mio stato originale. David pensa che ciò sia stato un crucio, ma per me... è stato fantastico. Dopo molto tempo ciò che mi circondava poteva mettermi in pericolo davvero. Ho affrontato te, Sylvara e Dhamon per ritrovare il brivido del combattimento a rischio della vita. Ora sto tornando al pieno delle forze, ma ancora non ho raggiunto ciò che ero fino allo scontro con Sable di alcuni giorni fa. Recupero velocemente, ma ancora David potrebbe essere in grado di sopraffarmi. Con lui è diverso che con chiunque altro. Anziché con un vero combattimento, spesso finiamo per affrontarci e giocare un po' quanto basta perché lui si senta abbastanza forte da avermi e io possa approfittare di qualche momento in cui non ho il controllo della situazione. Per questo mi piace quando cerca di saltarmi addosso in quel modo, al punto di utilizzare i suoi poteri contro di me per sottomettermi. È sia un gioco che un modo d'essere, lui fa di tutto per raggiungere il suo obbiettivo e io vengo a patti con la mia forza"
    Poi si voltò verso Gale e sorrise.
    "Oltretutto sono una creatura capricciosa. Non mi faccio scrupoli ad avvicinare chiunque sia attratto da me. So che questo è immorale, ma per me la lealtà è vivere la vita al massimo e divertirsi ogni volta che se ne ha modo. Questo non fa altro che accentuare il desiderio che David prova nei miei confronti e la cosa per una dragonessa come me è estremamente divertente. Alla fine soddisfo chiunque voglia qualcosa da me. Sono in molti ad ammirare la mia potenza e a desiderarmi. Lo stai facendo anche tu. A me piace tutto questo. Il lato di me che brama un maschio viene appagato dalla parte oscura di me che vuol inumare le atrocità che ho causato. Il punto è che non voglio gli altri si fidino di me. Vivo una vita da drago al limite di quella che i bipedi chiamano legalità. A un confine tra bontà e crudeltà, dove per ottenere del bene devo fare del male. Così agisce la mia famiglia, a rischio della vita abbracciando il disonore. Se David si affidasse totalmente a me rischierebbe di fare la mia stessa fine. Con ciò non ho intenzione di giustificarmi, io adoro farlo impazzire e divertirmi con altri draghi. Diciamo però che questo è il motivo principale per cui mi comporto con la più assoluta libertà. David sa che alla fine tornerò da lui e che metterlo continuamente alla prova è il mio divertimento. Se un giorno si stuferà di me e mi considererà una traditrice lo capirò, il mio modo di vivere non è per niente lodevole. Ma sono fatta così e non cambierò per nessuno, amo essere me stessa"
    Era tanto che non parlava così schiettamente a qualcuno. Forse proprio David era stato l'ultimo ad averla ascoltata fino a quel punto. Non aveva avuto altre occasioni di aprirsi. Si ritrovava spesso a mentire o a nascondere parte della verità, esprimersi senza inibizioni le risultava alquanto insolito. Non ricordava l'ultima volta che aveva raccontato così tanto di se. Non temeva alcun giudizio, gli altri potevano pensare quel che volevano, tuttavia esporsi così poteva essere rischioso. Non aveva intenzione di mostrare quanto si sarebbe infuriata se qualcuno avesse fatto del male a David al suo posto. Con Gale però volle essere sincera.
    "Non voglio che David soffra. Solo io posso farlo impazzire. Lui crede che io sia sua ma alla fine è lui ad essere mio. Probabilmente ne è consapevole, o lo capirà presto. Nessuno deve permettersi di togliermi qualcosa dagli artigli. Ho accettato di venire qui per affrontare Sable, ma anche perché non voglio che soffra per aiutare gli altri. Rischierebbe di farsi seriamente del male, non solo fisicamente. E non voglio questo accada"
    Non era semplice comprendere e condividere il modo d'essere di Liya Neratempesta, ma questo era necessario. Non voleva che la sua mente avesse più punti deboli del suo corpo.
    "So che posso permettermi questo anche grazie alla mia forza. Sprecarla e rischiare che l'amore mi indebolisca non è nei miei piani. Per questo non voglio un figlio e non lascio che l'amore per David mi distolga da ciò che mi circonda. Sarebbe un rischio troppo grande. Ormai molti mi temono e mi conoscono come la Nera tempesta, se si venisse a sapere che ho una famiglia chi sa cos'accadrebbe. Potrei ritrovarmi in pericolo, sotto ricatto, a dover salvare un ostaggio. E so che a quel punto salverei me stessa. Forse puoi capirmi: se venissi uccisa non potrei provare più il brivido di essere a rischio della vita. E non voglio che altri soffrano a causa mia"

    Edited by Aesingr - 29/7/2021, 21:04
     
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    Gale ascoltò attentamente quello che disse Liya. A quanto pareva quel David era qualcosa da coccolare per trovare sollievo per le sue colpe passate. Dato che non aveva mai avuto rimpianti nella sua vita non poteva capirla. Ma se quel David l'amava nonostante le atrocità che aveva commesso, doveva avere un cuore davvero buono. Questo lo incuriosiva. Ora voleva davvero vedere come questa storia si sarebbe sviluppata. Liya sembrava volere anche lui, e dover competere con un umano, anche se in un corpo di drago, era qualcosa di strano ed interessante. Per questo alla fine rispose.

    "Riguardo questo dovremmo vedere fino a che punto quel David sia disposto a spingersi pur di stare con te. Secondo te pensi che potrebbe essere disposto a corrompere il suo animo pur di continuare a starti vicino? Pensi che potrebbe anche cambiare dentro pur di stare con te ed essere alla tua altezza? Ed immagino che non ti dispiacerebbe vedermi competere con lui per chi di noi due dovrebbe avere il diritto di averti. Forse mi consideri migliore di lui ma devo guadagnarmi il diritto di averti, oppure mi stai solo usando per aiutarlo a migliorarsi e diventare ulteriormente un drago alla tua altezza. In entrambi i casi, riuscire a migliorarmi e diventare più forte è decisamente qualcosa che voglio fare. Per quanto riguarda il possedermi, vedremo chi di noi due possiederà l'altro quando sarà giunto il momento."

    E Gale non stava scherzando. Quella Liya era decisamente un drago interessante. Ed averla come compagna poteva essere bello. Anche se per ora lei non voleva cuccioli, forse un giorno anche lui, come David, avrebbe potuto decidere di fecondarla. Dopotutto doveva pur procurarsi un erede che avrebbe ereditato il suo dominio, quando sarebbe venuto il momento, per quanto fosse lungo. Ma, per il momento avrebbe tenuto questo pensiero per sé. Dopotutto se lei non voleva, non sarebbe stato saggio forzarla.
     
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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Quelle ultime parole la fecero sorridere.
    "Non dire cose del genere, mi salgono gli istinti se ti atteggi in quel modo.In questo vi somigliate"
    Drizzò il collo e lo colpì con il naso sul mento, poi si ritirò nella posizione precedente.
    Gale era effettivamente su un altro livello rispetto a Dhamon e David, faceva le domande giuste. Non si aspettava che fosse già arrivato a vagliare alcune ipotesi per considerarne altre.
    "Penso che pur di stare con me compirebbe qualche follia, ma non fino al punto di corrompersi. E io non glielo permetterei. Per quanto riguarda te... direi entrambe le cose. È ovvio che voglio sfruttarti per far crescere David, ma ciò non esclude che io voglia anche te. Ho meno preoccupazioni rimanendo vicino ad un drago come te, già sei incline al male e questo tuo lato oscuro e vendicativo mi fa stare tranquilla. Il tuo modo di agire mi piace, non mi reputerò responsabile se dovesse accaderti qualcosa. David invece prende scelte ingenue e stupide, continuerà a farlo e io desidero proteggerlo. Restare al suo fianco mi metterà alla prova, sarebbe più semplice essere soltanto tua. Ma ormai ho preso il mio impegno e lo manterrò, non lascerò David al suo destino. Né te al tuo"
    Si rannicchio con le zampe sotto al ventre e fissò l'ingresso della tana.
    "Credo che David riuscirà a fare qualcosa per Dhamon, io non mi impiccerò più delle loro questioni. Appena avranno finito potremo tornare a Kengard. Vuoi unirti a noi? Sarà divertente volare con voi due insieme"
    Due draghi rivali, uno puro e semplice e l'altro malvagio e vendicativo, con lei nel mezzo. Già pregustava l'idea. Ora doveva aspettare la sera, ne avrebbe approfittato per riposare un po'. Gale non sembrava particolarmente arrabbiato, forse avrebbe passato il resto della giornata in pace senza dover riprendere a combattere. Mentre raggiungeva la caverna si era preparata anche all'eventualità che lui la aggredisse, ma in qualche modo le cose avevano mantenuto la giusta piega. In ogni caso era pronta a scattare a qualunque segnale di pericolo.
     
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    Gale ascoltò tutto quello che disse Liya. A quanto pareva la situazione si faceva sempre più intrigante. E quell'affermazione di Liya che le salivano gli istinti col suo atteggiamentio era una risposta intrigante. Per cui disse

    "Molto volentieri. Una volta organizzatomi, verrò con voi. Così potrò ricordarti costantemente cosa significa stare con un vero drago." Poi fece un ghigno malefico ed aggiunse: "Parlando di questo, che ne dici di far ingelosire il tuo David ancora di più? Non vuoi vedere cosa penserebbe di te compiendo qualche altra infedeltà nei suoi riguardi. In questo modo mi vedrebbe davvero come una minaccia, e non penserebbe che quanto accaduto tra di noi sia un evento più unico che raro."

    Nel dire quelle parole c'era un che di perverso. Non negava che sarebbe stato divertente percepire la reazione di David, sapendo che la sua compagna le era stata infedele due volte di seguito. Ma, oltre a questo, desiderava davvero assaporare di nuovo quella dragonessa così intrigante. E convincerla a concedersi a lui spontaneamente sarebbe stata una doppia vittoria.
     
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    Liya emise uno sbadiglio.
    "Se vogliamo dirla tutta, io ho giurato che avrei accontentato ogni tua richiesta eccetto far del male a David e agli altri. Quindi sono ancora la tua sottoposta e devo seguire i tuoi ordini. Ma non ho voglia di divertirmi con te adesso. Sono piuttosto stanca e voglio riposare"
    Si stese di nuovo a ridosso della parete e afferrò Gale per la coda, tirandolo verso di se e accucciandosi al suo fianco.
    "Posso far rilassare anche te però, sempre tu non abbia niente in contrario"
    Gli strofinò gli artigli sulla coda in mezzo alle squame e lo grattò sui fianchi e sul dorso, fino al collo. Per gioco lo punzecchiò dove la gola era più vulnerabile come a fingere di volerlo sgozzare, poi lo coccolò sul muso e gli poggiò le zampe sulle spalle. Con lunghi respiri cominciò a rallentare l'andatura fino ad adagiarsi tra il suo corpo e la parete, cominciando a perdere lentamente contatto con la realtà. Se Gale si fosse voluto divertire con lei al massimo avrebbe dovuto aspettare, ma allo stesso tempo avrebbe mantenuto la sua promessa e se lui le avesse chiesto di agire in un certo modo lo avrebbe accontentato nei limiti che aveva imposto. Niente che va contro i miei ideali, niente che non farei altrimenti. In quei termini non c'era niente che riguardasse accoppiamenti e altre stupidaggini simili, quindi lo avrebbe lasciato fare. Tenere il broncio era più che sufficiente. Mentre immaginava scenari bizzarri dove David si infuriava vedendoli accoppiarsi, si buttava nella mischia e succedevano cose strane, le venne ancor più sonno. In effetti si immaginava una battaglia all'ultimo sangue con lei come premio finale, con tanto di cenetta a base di cervo e gazzella. Sarebbe stato divertente.
     
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    Incubo infernale

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    Per chiarirti un dettaglio che mi sono dimenticato di dirti, in Dragonlance i draghi hanno due nomi. Il loro vero nome, che non dicono ai mortali, ed il nome che usano per i mortali. Gale è il nome per i mortali di quel drago, mentre Gallintus è il suo vero nome.


    Gale ascoltò le parole della dragonessa, e capì. Era stanca e debole, di conseguenza, se la voleva, doveva approfittare di quel momento, dato che probabilmente, una volta riposatasi e recuperate le forze, non glielo avrebbe permesso. Prima di tutto la lasciò fare, godendosi il contatto fisico di lei, e quello che gli stava facendo. Poi decise di agire, cogliendola di sopresa. Aspettò tranquillamente, lasciandola fare, e ricambiando i suoi graffi, le sue leccate, e le sue carezze, e poi, quando si fu bella che adagiata, le disse, tastandola per bene, in modo da avere un'immagine perfertta del suo corpo nella sua mente.

    "Proprio perché sai per bene quanto io sia incline al male rispetto a tuo David, allora non dovresti sorprenderti per il fatto che io agisca così."

    Dopodiché fece la sua mossa e agì pronto all'accoppiamento. Avrebbe preso Liya e l'avrebbe assaporata di nuovo, a scapito di quello che sarebbe successo. Poi avrebbe percepito la reazione di David nel sapere che la sua compagna si era di nuovo accoppiata con qualcun altro di diverso da lui. Sarebbe stato decisamente divertente sentire il suo stato d'animo, anche se non avrebbe potuto vederlo.
     
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294 replies since 18/1/2020, 08:28   3580 views
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