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.Feril capì che ormai Liya aveva deciso di optare per un attacco frontale e che non avrebbe potuto farle cambiare idea sulla sua decisione di affrontare la dominatrice nera in un attacco frontale.
Così allora le disse "Buona fortuna." E corse insieme a Ragh ad avvertire David e Dhamon di quello che stava succedendo, sperando che almeno se ne fossero accorti da soli.
Quando li trovò in due lati opposti a fissarsi in malo modo, gli disse. "Ma che state facendo? Se non ve ne siete accorti, Sable sta arrivando, e Liya ha deciso di combatterla con un attacco frontale. Ma se la dragonessa nera non è da sola allora Liya ha bisogno del nostro aiuto."
Dhamon a quelle parole si arrabbiò con David. "Hai visto? Lei sta arrivando e tu perdi tempo con questa litigata."
"Io? Sei tu che mi ha portato qui, per sgridarmi, e mi hai aggredito quando non ti è piaciuto quello che ho risposto."
"Cosa? Vi siete messi a litigare e ad azzuffarvi?" disse Ragh sconvolto
"Ci siamo già messi in questa battaglia difficile. Non complichiamoci ulteriormente le cose."
David e Dhamon, con lo sguardo, si ripromisero di rimandare a dopo quella discussione. Ed allora si avviarono a vedere cosa succedeva.
Rimanendo nascosti per vedere quello che accadeva. Videro una dragonessa nera enorme, lunga 60 metri, arrivare in volo seguita da altri molti altri draghi più piccoli di lei. Ed insieme a quei draghi c'erano anche una miriade di esseri come Ragh, ma neri e con le ali. Alcuni erano come lui, ma altri erano deformi, e difettosi nell'aspetto. La grande dragonessa nera disse guardando Liya con arroganza e divertimento.
"Facevo bene a sospettare che fosse una trappola quando ho sentito la distruzione del mio totem. Non capisco perché un drago cromatico si sia alleato con quel drago che mi ha causato tanto fastidio nella mia palude. E osare sfidarmi così apertamente non so se tu sia molto coraggiosa o molto stupida. Ma adesso verificheremo."
E a quelle parole tutti gli alberi della palude presero improvvisamente vita, e si avventarono su Liya e su tutti gli altri, che si erano nascosti nel mezzo di essi. David e Feril, usarono il loro potere per contrastare quello di Sable (farlo fu molto faticoso per quanto la magia di Sable fosse potente) quanto bastava per uscirne fuori, costringendo l'elfa a salire in groppa a David, mentre Ragh in groppa a Dhamon, e i due draghi si alzarono in volo, uscendo dalla vegetazione pericolosa. Istintivamente David posò lo sguardo su Liya, per vedere cosa era successo, con una preoccupazione enorme per lei. Quella Sable era davvero potente, e lui sperava davvero che Liya sarebbe riuscita almeno a tenerle testa. Odiò se stesso per averle preso l'ametista nel momento più sbagliato possibile, e sperò che questo non si ritorcesse contro di loro. In questa sfida sarebbe stata una vera seccatura non poter comunicare mentalmente in modo che potessero suggerirsi le mosse e le strategie, evitando che il nemico potesse sentirli.
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Finalmente erano faccia a faccia. Aveva chiesto a Feril di richiamare gli altri per eventuali seccatori extra, e in effetti Sable si era portata dietro mezzo esercito.
"Ma quale trappola, ho improvvisato" le rispose sfrontata sollevandosi in volo.
Sogghignò quando la vegetazione si mosse per aggredirla, sembrava di aver a che fare con un David molto più grande e anche più potente. Quella creatura era veramente molto grossa, quasi dieci volte lei. Questo però non la preoccupava, era pronta contro qualunque avversario.
Balzando rapidamente in aria si tenne lontana dalla minaccia delle piantine impazzite e cominciò a sorvolare l'area circostante, essendo troppo pigra per farlo in anticipo, così da controllare quali punti d'appoggio avrebbe potuto sfruttare per balzare rapidamente e colpire in linea retta. Per il momento le sarebbe stato sufficiente studiare l'avversaria, quindi si limitò a far saettare la coda da cui generò alcune lame d'aria che si diressero rapide contro Sable. Non pretendeva di danneggiarla in quel modo, ma non era solita adottare strategie particolari.
Si lanciò sulla scia delle sue lame taglienti ed evitò gli sgherri alati. Cabrò all'ultimo istante, sollevandosi ulteriormente e capovolgendosi sul dorso enorme della dragonessa nera. Cercò di incornarla posizionando le zampe in avanti, così da poter saltare via un attimo dopo averla colpita. Anche se sarebbe rimasta volentieri cinque minuti a fare un sonnellino sulla sua schiena. Cercò l'ametista con la mente per comunicare con David, ma si ricordò di non averla con sé. Inizialmente la cosa le diede un leggero senso di smarrimento, ormai era abituata ad averla tra le squame. Poi però si rese conto di quanto la cosa le conferisse una rinnovata sensazione di libertà, di sfida. Era lei contro Sable, non voleva intromissioni.
"Di ai tuoi scagnozzi qui attorno di non interferire, mandali a cercare il drago che tanto detesti. Si trova nascosto qui nelle vicinanze. Voglio affrontarti da sola". -
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Sable fu molto colpita dall'insolenza di quella dragonessa azzurra. Doveva essere molto coraggiosa, o molto sciocca, da rivolgersi così a lei in modo tanto sfrontato senza provare nei suoi riguardi il timore e il rispetto che le era convenuto. Si chiese poi per quale motivo le avesse detto dove si trovava quel drago guastafeste che le aveva causato questi problemi. Ma non era un suo alleato? Per questo, con un cenno della zampa ordinò ai suoi seguaci di andare dove aveva detto lei, per vedere se era vero.
"Credi forse di avere qualche possibilità contro di me da sola? Decisamente ti stai sopravvalutando. Continuo a non capire le tue ragioni, ma non vivrai abbastanza per raccontarle."
A quelle parole. La dragonessa nera spalancò le alì e un'enorme oscurità avvolse entrambe. Poi degli spuntoni neri cominciarono a piovere a gran velocità verso Liya.*
David, Dhamon, e Ragh videro come si erano messi nei guai come i draghi e gli Spawn e gli abomini li stavano circondando in volo. Feril era davvero scomoda in quella situazione, dato che odiava volare. Per quanto riguardava Ragh invece, non volle nascondere come si stava lamentando.
"Lo dicevo che era una pessima idea. Dobbiamo scappare prima che sia troppo tardi."
"No." Rispose David "Non intendo lasciare la mia compagna. Vedrete che troveremo il modo di uscire fuori da questo guaio."
E si misero in posizione pronti a combattere.. -
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"Addirittura?" fece Liya sorniona, generando oscurità a sua volta. "Vediamo se sei tutta fumo e niente arrosto come credo"
Le tenebre si avvolsero a vicenda, ma Liya sfruttò quelle generate da Sable per non sprecare inutilmente energie. Scese velocemente verso il basso e deviò di lato, rimanendo all'interno dell'ombra generata dalla sua avversaria ma evitando i grossi spiedi che stavano per infilzarla.
Volò sospinta dal cielo, rimanendo completamente calma e respirando in concentrazione. Muoveva le ali con leggerezza, pronta a colpire. Mosse il vento verso Sable e ne aumentò sempre più l'intensità per sbilanciarla. Più grossi sono più rumore fanno, no?
Caricò la folata sempre di più, finché non divenne tempesta e esplose in un boato assordante. Una violenta raffica di vento investì la grande dragonessa nera, mentre Liya si era già lanciata in alto fuori dalla portata delle sue grosse zampe assassine.
Da quell'altezza scrutò la nube nera che aleggiava sotto di lei. Era minacciosa certo, ma niente che le incutesse timore. Sable non era la sola a dominare le ombre.
Mosse ancora la coda e generò altre lame d'aria, cominciando a scagliarle una dopo l'altra verso il grosso grumo oscuro. Le intrise di molta più energia di poco prima, avrebbero lacerato anche la pietra se avessero centrato il bersaglio.
"Le mie ragioni? Voglio divertirmi, come te. Potremmo anche andare d'accordo"
Il vento sospirava attorno a Liya e alle sue pazzie. Era seriamente capace di allearsi con quella creatura infernale, ma rimaneva impossibile leggere le sue intenzioni. Come per David, così per Dhamon e Sable, Liya restava un mistero.. -
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Sable non sapeva proprio come inquadrare Liya, ma di certo era o coraggiosa o folle da insultarla accusandola di essere tutto fumo e niente arrosto e provare a batterla sul suo stesso campo, l'oscurità. Quella dragonessa insolente tentò perfino di farla cadere, con i suoi attacchi, ed in effetti fece una mossa decisamente astuta nel controllare l'aria in modo da sbilanciarla e farla cadere. E lo schianto le avrebbe fatto decisamente male, ma lei aveva già la contromossa pronta, e fece crescere gli alberi della palude perché la afferrassero bloccando la caduta. Quando si rimise in piedi, guardando come la dragonessa azzurra attaccasse il grumo di oscurità in alto, in risposta a questo, con un cenno della zampa, innescò un'esplosione gigantesca che causò una grande onda d'urto distruttiva con l'intento di far scaraventare a terra la dragonessa, proprio come quest'ultima avrebbe fatto con lei. Ovviamente non aveva dimenticato né ignorato, quello che aveva detto, ma avrebbe aspettato un momento diverso per risponderle, semmai il suo attacco fosse andato a segno. *
La battaglia contro quei draghi era davvero terribile. David dovette alzare delle colonne d'acqua per evitare che i draghi si avvicinassero troppo e lo avvinghiassero, non era facile né con la magia né con gli attacchi fisici abbattere gli altri draghi. Gli Spawn e gli abomini invece erano più facili, e si abbattevano come mosche. Però anche così gli spruzzi d'acido erano fastidiosi, e rovinavano ad entrambi le squame. Questo gli fece apprezzare ancora di più l'essere diventato un drago perché se non avesse avuto le squame a proteggerlo, chissà come quell'acido avrebbe potuto fargli qualcosa di terribile. Ricordandosi all'improvviso di aver dato a Dhamon la gemma con cui comunicare, e così approfittò per parlare con Dhamon, vedendo come anche lui stesse faticando per affrontare tutti quei draghi insieme.
"Dhamon, mi è venuta un'idea. Se mischiassimo la mia acqua con il tuo veleno, forse potremmo generare un attacco efficace e dannoso contro tutti gli altri draghi."
è una buona idea. Magari potrebbe funzionare. Proviamoci. Rispose Dhamon sorpreso dalla trovata che aveva avuto.
I due draghi si avvicinarono l'uno con l'altro e, tenendosi con le zampe anteriori, generarono dell'acqua sporca per via del veleno che la contaminava, e cominciarono a scagliarla contro gli altri draghi.. -
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Anche David e gli altri si stavano dando da fare. Se si fosse trovata più in basso l'avrebbe raggiunta anche qualche schizzo d'acqua. Aveva continuato a sferrare colpi per un bel po', mulinando la coda per generare lame d'aria a ripetizione. Si fermò solo quando si accorse che non stavano centrando il bersaglio.
Non udì alcun suono di taglio o di impatto, quindi Sable doveva essersi allontanata. Improvvisamente l'oscurità esplose con un boato. Drizzò le ali istantaneamente per resistere, ma la spinta la scagliò comunque all'indietro facendole perdere per un pugno di secondi l'assetto di volo.
Drizzò il collo cercando di individuare la dragonessa nera e la vide poco più in basso, stoica e ancora nel pieno delle sue forze. Ci sarebbe stato da divertirsi. Si lasciò cadere e solo quando fu a pochi metri dal suolo si capovolse, generando un soffio di vento che fu sufficiente ad attutire l'atterraggio.
Appena fu con le zampe a contatto con il suolo si avvicinò senza abbassare la guardia, a passo misurato. La sua coda ondeggiava sinuosa, mentre le ali raccolte ai fianchi fremevano dalla brama di condurla di nuovo in cielo per proseguire in quella battaglia.
"Neanche tu vaneggiavi, sai cosa stai facendo. Potremmo decisamente andare d'accordo" sottolineò con aria superba.
La sua mente già stava elaborando ogni singola eventualità, per un attacco o per una reazione. Il suo corpo sapeva come muoversi, i pensieri dovevano solo coadiuvare i suoi venti e non guidarli. Sarebbero stati loro a condurla implacabile al bersaglio.
Avrebbe vinto quello scontro con calma, lentamente, apprendendo e impartendo con la grinta di quando faceva sul serio. Non aveva alcuna fretta, non ora che aveva imparato a dosare le forze per non rimanere sguarnita quando ve ne fosse stato bisogno. Sable inoltre era fin troppo sicura di sé e non sembrava curarsi di risparmiare le energie.
Si lanciò contro di lei frontalmente, a fauci spalancate, per poi saltare verso l'alto e dissolversi in una nube di fumo nero. Ricomparve sotto al suo ventre e con un balzo cercò di incornarla al costato, infilsandole le squame con gli artigli. Si spostò immediatamente di lato, sfruttando Sable stessa per spingersi via con le zampe, e si ritrasse tornando a terra prima di venir schiacciata e ridotta ad un cumulo di ossa. Ne approfittò per rilassare gli arti e prepararsi al colpo che sarebbe arrivato di lì a poco.
L'avrebbe azzannata, anche solo per sentire il suo sangue sulla lingua, ma non ne aveva avuto tempo. Ogni volta che si avvicinava percepiva un'aura minacciosa incombere, non poteva rimanerle addosso per più di qualche istante. In ogni caso sapeva cosa fare. Snudò le zanne, pronta a riceverla.. -
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Sable fu sorpresa di vedere di nuovo la dragonessa blu che le chiedeva di andare d'accordo. Anche se ovviamente non si sarebbe limitata a parlare, visto che con una mossa astuta riuscì ad incornarla, e a ferirla. Niente di troppo grave, ma in effetti era molto sorpresa della forza della sua avversaria. E quindi, volle chiederle dopo quell'attacco.
"Non sei affatto male. Devi aver ucciso molti draghi durante l'epurazione per aver ottenuto un potere simile. Se vuoi che andiamo d'accordo, allora uccidi quel drago che mi ha causato tanti problemi." concluse indicando Dhamon, che stava ancora lottando insieme a David contro gli altri draghi di Sable.
In effetti la strategia di Dhamon e David fu utile. Alcuni draghi infatti furono colpiti e avvelenati dall'acqua velenososa dei due compagni di lotta. Ma quelli che capirono il trucco, si videro bene dall'evitarla e stare lontani da essa. Anche se era comunque un vantaggio utile per tenerli lontano ed attaccare allo stesso tempo. Ora dovevano solo trovare una strategia per eliminarli del tutto, in modo da potersi liberare da quella situazione, e aiutare Liya contro Sable, a meno che lei non avesse voluto il contrario.. -
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"Chi ha mai detto che voglio andare d'accordo con te. Ho detto che andremmo d'accordo, tutto qui"
Ghignando si voltò verso Dhamon e gli altri, dove un altro scontro si stava consumando. Avrebbe voluto chiedere la pietra a David, ma non poteva in quel momento. Aveva solo una cosa da dirgli, poi se la sarebbe anche potuta tenere.
"Non che lui significhi qualcosa per me. Non ci guadagnerei nulla però in un'alleanza, non credo tu abbia da offrire qualcosa di mio interesse. Preferisco semplicemente vincere, poi me ne andrò e tu tornerai alla tua tana"
L'allusione era tutt'altro che velata. Liya si sentiva superiore e non si sarebbe trattenuta nel dimostrarlo.
"Una sola cosa prima, cos'ha combinato quel Dhamon per portarti così tanti guai? Tutti ti temono da queste parti, ma non sei riuscita a sbarazzarti di lui. Dev'essere a causa dei suoi compagni, Dhamon non pare molto sveglio. In fondo era umano"
Si preparò quindi a riceverla qualora avesse attaccato.. -
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Quell'affermazione fu una grande sorpresa per la dominatrice nera. Quindi ecco chi e cosa era quel misterioso drago che aveva causato tanti problemi a lei.
"Dhamon? Ti riferisci a quel Dhamon Grimwulf? Tu non sei di queste parti, vero? Ora comincio a capire. Quando noi draghi abbiamo cominciato a reclamare il nostro dominio sugli umani dopo la scomparsa degli dei, lui dopo e, quando era ancora uno di loro, aveva radunato dei seccanti eroi per ostacolarci, e a causa loro Malystrix non è riuscita a diventare una divinità in modo da consolidare il dominio di noi draghi sugli uomini. Oltretutto lui un tempo era un cavaliere delle tenebre, ma ha tradito l'ordine a cui aveva giurato fedeltà ed ha anche accecato il suo stesso drago nel tentativo di ucciderlo, nonostante avesse un legame fraterno con quest'ultimo. Poi, non soddisfatto di questo, ha tradito i cosiddetti eroi con cui si è schierato e si è dato al crimine e al furto. Tradire è la sua specialità, ha tradito e fatto del male a chiunque fosse intorno a lui, e se continui ad avere e succederà anche a te se continui a stargli vicino. Per quello che riguarda me, dopo la sua cosiddetta trasformazione, ha causato molti problemi nella mia palude. Ha rubato i mie tesori, rivendicato possesso di parte del mio territorio come se avesse il diritto di reclamarlo come suo, e poi ha attaccato le mie truppe, minando la mia autorità. Quando sei al comando non devi permettere a nessuno di sfidarti, né grande né piccolo. E infatti intendo farne un esempio dopo averlo ucciso." Ed attese di sapere la sua risposta.
Intanto David aveva sentito tutto, ma non disse nulla per evitare di dire qualcosa di sgradevole. Non sapeva se Feril, Ragh, o Dhamon avessero sentito qualcosa. E in quel momento non gli importava. Doveva solo uscire vivo da quella situazione. Dopo avrebbe cercato un modo risolvere quella situazione ignominiosa sopratutto ora che conosceva più dettagli. Ma purtroppo gli semrbava davvero difficile risolvere tutto, e non pensava che uccidere Sable potesse bastare.. -
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Liya ascoltò le parole di Sable con più interesse di quello che lei stessa si sarebbe aspettata. Con un ghigno si avvicinò di un passo e rimase immobile alzando il muso.
"Io non ho niente a che vedere con lui. Dalle mie parti i traditori finiscono male"
Stese i muscoli e si mostrò con la guardia abbassata, abbastanza da sembrare temporaneamente meno ostile agli occhi di Sable.
"Anche se quel che hai detto potrebbe farmi cambiare idea" Sottolineò voltandosi verso il gruppo impegnato con gli scagnozzi della bestia nera.
Dovette riconoscere quanto in quel momento stesse davvero pensando che un umano avrebbe dovuto pagare per aver accecato un drago, indipendentemente dalle circostanze. Non era solita approcciarsi ai punti di vista, le salì una notevole voglia di infilare gli artigli fra le squame del drago traditore.
Tornò poi a fissare Sable e snudò le zanne.
"Non uccido se non ve n'è motivo ormai da tempo. Credo che il mio... compagno... voglia far cambiare idea a Dhamon e se io te lo lasciassi uccidere lui ci rimarrebbe male, quindi dovrai desistere per il momento"
Snudò le zanne e fece vibrare le ali, schioccando la coda sul terreno.
"Da parte mia, trovo solo tu sia un avversario interessante. Ti propongo un piccolo gioco, o un patto se preferisci. Se riuscirai a sconfiggermi sarò tua alleata e provvederò a togliere di torno Dhamon e i suoi compagni, potrai farne quello che vuoi. Altrimenti..."
Rimase in silenzio qualche secondo, poi sbuffò un refolo d'aria fresca dalle fauci.
"Altrimenti mi diletterò a far notare a tutti che Liya Neratempesta ha avuto la meglio su di te. La tua autorità ne risentirebbe, dunque vedi di impegnarti"
Voleva davvero lei desse il meglio in quella battaglia, Liya Neratempesta voleva essere presa sul serio. Non vedeva niente di davvero sbagliato in Sable, stava solo portando avanti il suo regno con le sue leggi e non era neanche troppo sicura che fosse in errore nel voler imporre il suo dominio sugli umani. Molti di loro avevano cercato di sopraffare coloro che consideravano inferiori, per quanto tutti gli individui non fossero uguali certe volte si finiva per rimaner coinvolti dalla follia dei propri simili. Anche lo starsene in silenzio ed in disparte poteva essere condannato.
Generò un vento impetuoso e si scagliò contro Sable, ma questa volta la oltrepassò e cercò di colpirla dopo averla superata. Non aveva intenzione di attaccare alle spalle, ma non credeva si sarebbe lasciata cogliere di sorpresa facilmente. Il vento crebbe d'intensità e esplose sulla dragonessa con un boato, divenendo poi una violenta tempesta nera. Con un ruggito Liya spinse con una tale vigoria da demolire un'intera città, dipanando l'energia della tempesta tutt'attorno in un delirio oscuro.
"Avanti Sable! Mostrami cosa sai fare!". -
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Sable fu molto sorpresa della risposta di quella dragonessa Azzurra. Ma cosa le passava per la testa? D'altra parte in effetti non poteva rischiare di perdere contro di lei, altrimenti, come lei stessa aveva detto, avrebbe potuto minare la sua autorità. Ed era anche la ragione per cui era venuta di persona a uccidere Dhamon Anche se doveva ammettere che era pure ingenua? Davvero non aveva capito che questo era un combattimento all'ultimo sangue? Nel caso fosse riuscita a sconfiggerla senza ucciderla probabilmente le sarebbe tornata utile, e quindi le conveniva accettare. Ma, nonostante ciò, c'era ancora qualcosa che non quadrava. Quella dragonessa aveva detto che il suo compagno aveva intenzione di far cambiare idea a Dhamon e che quindi lo stava facendo per lui. E la cosa era decisamente strana e sospetta.
"Quindi mi stai dicendo che tutto questo è un'idea del tuo compagno? E perché lui dovrebbe voler aiutare un uomo che ha sempre tradito e causato la morte di chiunque gli stesse attorno? Deve essere folle o stupido. Credimi, Dhamon probabilmente tradirà e causerà anche la sua morte. Dalle informazioni che ho ricevuto è sempre così. Chiunque stia vicino a Dhamon Grimwulf rischia sempre la morte o la corruzione. E mi sembra che per il tuo compagno è già cominciato, visto come si è lasciato coinvolgere da tutto questo. Perché lui vorrebbe rischiare tanto per aiutare qualcuno che ha fatto cose tanto orribili? Se morisse nessuno in questo continente lo piangerebbe. Perché il tuo compagno dovrebbe farlo?" Poi aggiunse. "Comunque ok. Accetto la tua proposta. Mi assicurerò di impegnarmi al massimo con tutte le mie forze."
Quando la sua avversaria la attaccò, la dominatrice nera, capendo cosa avesse in mente di fare, nel preciso istante in cui cominciò a sorpassarla, fece, un balzo in avanti per tentare di evitare l'attacco. E contemporaneamente evocò dei rami per attaccare dietro di lei nel tentativo di afferrarla con grande velocità. Doveva catturarla per sottometterla e portarla dalla sua parte. Ma non si sarebbe trattenuta con lei. Quindi la cosa sarebbe stata davvero una sfida interessante.
Edited by l.pallad - 4/9/2020, 15:07. -
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Le energie oscure si scontrarono. La tempesta che Liya scagliò contro Sable impattò con la tecnica della grande dragonessa. Dal basso giunsero rami acuminati, ma per quel genere di attacchi era pronta e schizzò in alto, deviando in avanti e capovolgendosi in aria verso la sua avversaria.
Intrise gli artigli d'energia e nuovamente li fece vibrare, ma questa volta il suo attacco sarebbe stato ben più deciso. Si avventò sul corpo di Sable senza timore di trovare una montagna ad attenderla e sferrò fendenti con le zampe, le ali e la coda, muovendosi tanto rapidamente quanto le sue ali le permettevano e danzando in una spettacolare sinfonia di squame e morte.
In fondo quella creatura cominciava a starle simpatica, le sarebbe rincresciuto toglierla di mezzo. Non che avesse mai avuto davvero intenzione di ucciderla.
Ringhiò e fece scintillare le zanne candide, mentre i suoi occhi d'ametista scrutavano negli abissi di Sable. Non si sentiva piccola, ma di fatto lo era in confronto a lei. Probabilmente anche troppo, o almeno più del previsto.
Non poteva concedersi errori.
"David è stupido, io non condivido il suo punto di vista. Se vuoi saperlo il mio è più simile al tuo. Quel drago è ingenuo, o forse dovrei dire umano dato che anche lui come Dhamon sembra aver subito un processo di metamorfosi simile"
Rimase sospesa di fronte a lei alcuni secondi, poi scattò indietro.
"Ma a lui non farai del male, adesso sono io a proteggerlo"
Si sentiva a disagio nell'ammetterlo, ma soltanto perché aveva ancora idee confuse a riguardo. Forse era il fascino per il dubbio a spingerla a seguire ancora i ragionamenti sconclusionati di David; per quanto si sarebbe impegnata, non lo avrebbe mai potuto comprendere fino in fondo.
Ora però non aveva tempo di pensare. La tempesta nera vorticava attorno a lei. Era pronta ad attaccare ancora.
Edited by Aesingr - 4/9/2020, 07:36. -
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Dhamon e David continuavano a combattere contro i draghi, riuscendo anche ad ucciderne qualcuno, anche se avrebbero dovuto trovare una strategia più efficace, perché non potevano continuare a fare così all'infinito, o avrebbero finito le loro energie e sarebbero stati più vulnerabili e i superstiti avrebbero anche potuto ucciderli. Mentre loro pensavano tutto questo, Sable invece non riuscì a parare gli attacchi di Liya che andarono completamente a segno, facendole sgorgare del sangue nero dalle ferite. Per fortuna, grazie alla sua mole, non furono eccessivamente profonde. Purtroppo quello che era successo era inevitabile. Lei era anche più grossa di quella Liya, ma allo stesso tempo la sua mole la rendeva più lenta di quest'ultima, anche se allo stesso tempo più forte e con più energia. Quando la sua avversaria ebbe finito di colpirla e parlò di nuovo, la dragonessa nera ascoltò con interesse le parole che pronunciò. Quello che disse fu molto sorprendente. Anche il suo compagno quindi era un essere umano trasformato in un drago. La cosa era davvero strana. Chi mai avrebbe osato elevare a drago un comune essere umano? Che razza di magia avrebbe potuto compiere un atto del genere? Possibile che dei comuni esseri umani potessero entrare a far parte della razza più potente del mondo? Doveva assolutamente saperne di più su quell'incantesimo. Ma prima, proseguendo il combattimento, volle fare alla sua avversaria un'altra domanda.
"Se è vero quello che dici, che condividi più il mio pensiero che il suo, allora dimmi, perché stai con lui? E perché in generale hai voluto un essere umano, anche se nel corpo di un drago, come compagno? Che c'è sotto a tutto questo?"
Dopo averle detto questo, nella più totale ed assoluta confusione, dato che non riusciva a capire perché lei volesse un umano come compagno, e per di più stupido, Sable scatenò l'energia oscura verso la sua avversaria, e allo stesso tempo una gigantesca zampa di drago fatta d'acqua emerse dalla palude e si avventò contro Liya per afferrarla. Attaccarla con tutto quello che aveva era decisamente un'ottima mossa, e se fosse riuscita ad afferrarla fisicamente, sarebbe stata definitivamente in vantaggio, perché avrebbe potuto batterla del tutto in un combattimento corpo a corpo. Sapeva ovviamente che lei non sarebbe stata così stupida da farsi prendere. Quindi doveva trovare una strategia efficace per riuscire ad afferrarla. Solo allora sarebbe riuscita ad averla in suo potere. Naturalmente le ferite che le aveva causato gocciolavano ancora, ma lei le ignorò. Doveva concentrarsi sul combattimento, e non poteva apparire debole agli occhi degli altri draghi al suo servizio. Era uno dei draghi dominatori rimasti vivi, ed era anche la più potente dopo la morte di Khellendros, Malystrix, e Beryllinthranox. Quindi doveva apparire sempre forte in ogni circostanza.
Edited by l.pallad - 4/9/2020, 15:47. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Non hai scritto nulla riguardo ai danni causati o meno da Liya, già per la seconda o terza volta. Non posso continuare a ruolare a caso..
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.SPOILER (clicca per visualizzare)OOOPPS. Devo essermi distratto. Ok. Modifico allora entrambi gli ultimi due post che ho fatto. Ho già modificato il primo. Quando ti sarai adeguato alle modifiche che ho apportato, potrò modificare pure l'ultimo che ho postato. Scusa comunque per il pasticcio che ho combinato..
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