Incontroluce

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  1. Tirannosaurorex
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    Splendore celeste

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    La cosa che sorprendeva di più Rek, era che l'altro drago non sembrava tanto nervoso quanto lui si sentiva. Anzi, a dirla tutta, non sembrava nervoso. Punto. Rek lo osservò mentre cancellava le due lettere del suo ultimo messaggio, mentre intingeva l'artiglio nella fanghiglia e mentre bloccava il suo artiglio per aria, come se dovesse riflettere su come continuare la loro conversazione epistolare. Anche se si ritrovava nella sua stessa situazione, non appariva per nulla indeciso o imbarazzato, ma conservava tutta la dignità e fermezza che un drago come lui (o Rek) avrebbero dovuto dimostrare.
    Il drago si voltò verso di lui e Rek, improvvisamente scoperto a fissarlo senza alcun ritegno, fece scattare lo sguardo verso la parte opposta della grotta. Non aveva nessun bisogno di lanciargli delle occhiate veloci per controllare se l'altro continuasse ad osservarlo: Rek sentiva il suo sguardo sulle squame... era come se ogni millimetro esposto scottasse, mentre il drago arancione lo squadrava dalle corna alla punta degli artigli. Rek cercò di dissimulare il suo nervosismo il meglio che poteva (cioè malissimo) e iniziò a fissare con estrema attenzione una stalagmite accanto alla parete laterale, con un'intensità tale che avrebbe potuto conficcarci un chiodo se solo ce ne fosse stato uno.
    Fu solo quando il drago portò finalmente l'artiglio verso la superficie su cui avevano scritto fino a quel momento, che Rek interruppe il contatto visivo con quell'interessantissima struttura rocciosa. Abbassò lo sguardo per leggere quanto l'altro stava scrivendo e... se fosse stato possibile arrossire per un rettile dal sangue freddo come lui, sicuramente lo avrebbe fatto.
    Oh, un attimo... ma per lui era possibile arrossire!
    Rivolse al drago arancione un sorrisone tutto zanne e gli fece cenno con una zampa, come per dirgli "Ehi, amico, guarda cosa ti caccio!". Chiuse per un istante gli occhi e cominciò a concentrarsi: il colore delle sue squame cominciò a mutare. Dapprima diventò dello stesso colore delle rocce attorno a loro, diventando pressoché indistinguibile dallo sfondo; poi variò rapidamente alternando tutti i colori dell'arcobaleno. Quando ritornò al suo normale colore bianco, rivolse all'altro un sorrisetto entusiasta.

    Edited by Tirannosaurorex - 9/3/2020, 12:45
     
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13 replies since 27/1/2020, 11:32   1537 views
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