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Kurama, partito all'assalto come al suo solito, non l'aveva fatto per avventatezza o inesperienza. Non era nel suo stile studiare prima l'avversario, preferiva carpire le informazioni nel bel mezzo dello scontro e adattarsi di conseguenza. Quando si accorse che il drago non avrebbe evitato il colpo, anziché fermarsi Kurama impresse nel proprio impeto più potenza e mirò alla cresta dorsale come Zarthial voleva, proiettandosi con un balzo sul suo dorso. Qualcosa lo colpì al petto e non si accorse neanche di cosa fosse successo, lanciato com'era a tutta velocità. Una fiamma guizzò dal suo corpo, poi ringhiò per il dolore.
Il drago l'aveva colpito sotto la zampa approfittando dell'apertura, ma era rimasto immobile. Kurama non perse tempo e avvolse le code attorno al suo collo così da tirarlo a terra. Voleva soltanto ribaltarlo, come in una prova di forza tra titani. Per riuscirci dovette scendere dalla sua schiena e strattonarlo bruscamente. Ci mise tutta la sua forza e sperò che Zarthial non lo deludesse. Se il bestione verde avesse provato a colpirlo con gli artigli delle zampe o delle ali era pronto ad incassarli, da quella posizione era comunque in vantaggio. Ciò che più temeva era la sua coda robusta e acuminata, lei come le zanne potevano creargli non poche difficoltà. Era curioso soprattutto di confrontare il rosso delle loro fiamme. Erano diverse nella loro natura tanto nel calore quanto nell'energia che le effondeva. Sapeva che Zarthial fosse in qualche modo legato al fuoco, l'aveva percepito fin da subito, anche se l'energia con cui l'aveva ferito era diversa. Strinse con l'ammasso di code quanto bastava per convincerlo che stava facendo sul serio e sogghignò.
"Mi sdebiterò per questa opportunità"
Kestrel sapeva che Kurama non avesse mai ringraziato, né ovviamente aveva mai ricambiato ad un favore. Quelle parole erano insolite dalle sue fauci. La frenesia di sfidare un drago lo aveva cambiato, quasi corrotto, al punto di destare anche la sua parte più pacata che era necessaria per tenere a freno quella istintiva. Aveva da tempo oltrepassato i limiti di sopportazione di Kestrel; il suo corpo aveva cominciato a risentirne anche a livello fisico. A giudicare dal modo in cui Zarthial sembrava rapportarsi con i bipedi, se gli avesse raccontato cosa era accaduto a Kestrel negli ultimi tempi probabilmente il drago ne sarebbe stato entusiasta. Per il momento, però, voleva solo combattere.
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L'attacco lucente di Zarthial andò a segno, dato che sentì il kitsune ringhiare di rabbia e dolore, evidentemente non si aspettava un attacco dal basso.
La successiva mossa di Kurama fu quella di avvolgere le folte code volpine attorno al collo del drago, forse voleva strangolarlo ma evidentemente il Kitsune non conosceva l'anatomia dei draghi, che avevano la trachea disposta in modo da evitare lo strangolamento come gli umani o altre creature. Per riuscire a soffocare un drago avvolgendogli il collo ci voleva una forza molto maggiore. E se voleva ribaltarlo o trascinarlo, il risultato fu lo stesso, difatti il drago smeraldino nemmeno si scompose, facendo persino delle risate gutturali per fargli capire che era ben lontano da strozzarlo, strangolarlo, ribaltarlo o altre cose simili. Subito dopo, il drago verde iniziò a correre, prendendo un'andatura sempre più veloce e dalla traiettoria curvilinea, puntando sulla sinistra e portandosi dietro il kitsune con se, come se fosse legato con una corda, a meno che non avesse lasciato la presa con le code.
Giunto nei pressi di alcuni alberi dal tronco massiccio, Zarthial frenò bruscamente e fece una rotazione su se stesso, sempre verso sinistra, di quasi centottanta gradi, in modo da far schiantare il suo avversario contro l'albero usando contro di lui la propria energia cinetica e la forza centrifuga generata dalla corsa e dalla rotazione. Per evitare lo schianto, Kurama avrebbe dovuto mollare la presa.
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Giuro che Forumfree non mi aveva mai avvisato di questa notifica, porca paletta! Comunque ora ho più tempo libero e risponderò più di frequente.
Kurama era totalmente euforico (citazione necessaria) dalla resistenza che il drago stava dimostrando. Sapeva sarebbe stata una sfida difficile, ma ne rimase comunque colpito. Il bestione non aveva risentito della sua stretta e anzi se l'era trascinato dietro di peso, partendo in corsa contro un albero per schiantarlo sul tronco. Kurama non si staccò finché Zarthial non si ritrovò quasi a contatto con la vegetazione e aspettandosi una brusca virata si issò con forza in piedi sul suo dorso. Balzò verso una delle chiome e con violenza ricadde giù spingendosi con le zampe posteriori su un robusto ramo per darsi lo slancio, ricadendo a picco sul drago ad artigli sguainati. Voleva caricare un colpo infuocato di quelli veramente problematici, ma forse sarebbe stato meglio aspettare un momento più propizio. Si preparò dunque a ricevere l'impatto, che fosse con le squame del drago o con il suolo se la creatura si fosse spostata all'ultimo istante. Con quella mole difficilmente ne avrebbe avuto il tempo. In ogni caso era pronto a colpire ancora. Avrebbe usato il terreno erboso come una seconda base di lancio, perché Kurama poteva usare il mondo come trampolino e nessuno avrebbe avuto da ridire. Mirò al dorso squamoso del bestione e ghignò soddisfatto.
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Il kitsune riuscì a salvarsi dallo schianto contro gli alberi balzando sul dorso di Zarthial e successivamente sulle chiome degli alberi, mostrando un'agilità più tipica di un felino che di un canide. Ovviamente, il drago smeraldino seguì con lo sguardo ogni mossa del suo avversario e non si fece cogliere indifeso quando questo si gettò giù dagli alberi ad artigli sguainati per graffiargli il dorso.
Zarthial portò la coda sul suo dorso nel punto dove sarebbe atterrato il suo avversario, in modo da pungergli le zampe in caso fosse finito sugli spuntoni del dorso o della coda. Allo stesso tempo delle fiamme avvolsero il corpo del drago a mò di cupola, così da cucinare le zampe del kitsune. Anche se era dello stesso elemento, il simpatico pelosetto multicode si sarebbe comunque scottato i "paddini" delle zampe e bruciacchiato qualche pelucchio.
Zarthial attese e si preparò, senza muoversi di li.
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Kurama si capovolse in picchiata, ma non riuscì ad evitare le fiamme. Il drago si era circondato di fuoco e si era preparato all'assalto dall'alto. Gli atterrò addosso senza frenarsi, usando le code come cuscino e protezione. Le fiamme di Kurama non erano della stessa natura di quelle di Zarthial. Questo era sia un guaio che un vantaggio. Il drago avrebbe sofferto la sua energia come lui avrebbe subito il calore del fuoco. Il bruciore alle zampe lo fece schizzare via e Kurama si ritrovò di nuovo al punto di partenza. Con gli occhi rossi d'inferno scrutò la creatura di squame e senza distogliere lo sguardo concentrò il calore tra le fauci. Si distanziò di qualche passo, pronto a colpire. Con un ringhio addensò l'energia convogliata e attese il momento giusto per attaccare. Se si fosse preso addosso la teriosfera neanche un drago ne sarebbe rimasto illeso. Forse Zarthial lo stava sottovalutando e questo per Kurama non era altro che un bene. Cominciò a correre e si nascose fra gli alberi, balzando da una parte all'altra per disorientare l'avversario. Al passaggio accendeva di scintille le cortecce le quali tuttavia non si incendiavano, a testimonianza della diversa natura del suo fuoco rosso. D'improvviso si lanciò di nuovo all'attacco in una corsa sfrenata, balzando addosso a Zarthial pronto a rilasciare la sfera. Se si fosse spostato, in volo o di fianco, l'avrebbe sparata seguendo la sua traiettoria. Il drago sembrava molto potente, ma non era veloce quanto era resistente. Non sarebbe riuscito ad evitare il colpo. A quel punto Kurama si sarebbe ritrovato in difficoltà con l'energia residua, ma non era ancora il momento di preoccuparsene. La sua intelligenza andava a farsi benedire di fronte all'istintivo desiderio di battaglia.
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Zarthial ridacchiò con versi gutturali quando vide il suo avversario scottarsi e balzare lontano da lui, come un gatto spaventato da un petardo.
"Ti sei scottato i paddini? Oh ma che peccato!" lo schernì Zarthial seguendolo con lo sguardo.
Il kitsune però sparì alla vista del drago smeraldino e questo lo fece inquietare ed arrabbiare. Se c'era una cosa che odiava quando combatteva contro avversari più piccoli di lui era che questi potevano nascondersi facilmente, tenendo sempre d'occhio lui.
Per non farsi sorprendere a terra, Zarthial decise di alzarsi in volo sempre avvolto dalla sua barriera di fiamme, per costringere così il suo avversario a venire allo scoperto. O almeno lui così sperava.
"Dove ti nascondi? Avanti, vieni fuori!" urlò Zarthial all'indirizzo del suo avversario e portandosi ad una discreta altezza da terra.
Purtroppo le sue fiamme, assieme al vento prodotto dalle sue ali per decollare, provocarono un principio d'incendio sull'erba e sui rami di alcuni alberi che si trovavano vicini al drago. Aesiril e Lenrian decisero di intervenire senza comunque intralciare il combattimento tra le due creature. L'elfo della Natura soffocò le fiamme seppellendole sottoterra e privandole di ossigeno mentre il drago arancione soffiò verso i rami una luce verde che riuscì effettivamente a spegnere le fiamme.
"Dannazione, Zarthial, fai attenzione. Ti avevo avvertito!" mormorò a voce bassa Aesiril, guardando il drago smeraldo che ora si era levato in volo, avvolto dalle fiamme come una cometa che stava per colpire la terra.
Lenrian usa la sua tecnica Verde, Aesiril usa Ruggito di Herdex, Zarthial sta ancora usando Muro di Fiamme potenziato. |
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Kurama si era oramai lanciato alla carica. Non si sarebbe fermato solo perché il drago si era alzato in volo. Al suo passaggio le cortecce si creparono, i rami caddero, l'aria s'incendiò. L'impatto tra i loro colpi avrebbe generato un'esplosione tremenda, tale che nessun elfo della natura sarebbe potuto intervenire per placarla. Dopo aver lavorato a dovere l'energia fra le fauci così il volpo scagliò la sfera d'energia splendente, non appena Zarthial fu a portata di tiro. Il vantaggio di un attacco come quello era la velocità, impressa sia tramite la corsa sia tramite la forza prorompente del calore. L'enorme proiettile d'energia infuocata si diresse implacabile e fulmineo sul drago, che in volo con quelle dimensioni avrebbe dovuto fronteggiarlo anziché schivarlo. Oppure Zarthial era un uccellino super rapidissimo?
Questo lo scopriremo nella prossima puntata!
Kurama usa la sua Teriosfera in pieno stile Naruto. Forse un po' meno devastante dai, voglio Kengard ancora intera xD |
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Zarthial continuava a sorvolare il boschetto con il muso rivolto verso il basso pronto a catturare ogni minimo movimento proveniente da terra. Il primo che avvertì fu quello di Aesiril e Lenrian che andarono a spegnere le fiamme provocate da lui stesso.
"Accidenti...non voglio incendiare questo posto..." pensò tra se e se.
Subito dopo, un bagliore catturato dalla coda dell'occhio accompagnato da un rumore di sfrigolio catturato dalle sue orecchie fecero voltare di scatto il muso a Zarthial che vide una sfera infuocata venire diretta verso di lui molto velocemente e, se non fosse stato per la distanza, il drago verde sarebbe stato colpito in pieno. Zarthial agì di puro istinto usando il poco ma sufficiente tempo per difendersi soffiando il proprio proiettile di fuoco potenziato contro il proiettile avversario, come se fosse un missile per intercettare un altro missile. I due proiettili si scontrarono frontalmente a poca distanza da Zarthial che venne sbalzato dall'esplosione ma almeno non fu centrato in pieno muso o in pieno petto.
Il drago smeraldino atterrò diversi metri più in là, per riprendersi dal fastidioso fischio nelle orecchie provocato dal'esplosione a distanza ravvicinata. La posizione scelta per atterrare era comunque distante dal punto dal quale provenne l'attacco ma rimase sempre in guardia.
"Pensavi di fregarmi eh?"
Zarthial usa la tecnica II potenziata - proiettile di fuoco |
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Non immaginava un risvolto come quello. Il drago l'aveva sorpreso. Non si aspettava una risposta efficace anche tanto improvvisa, dato il poco tempo che aveva lasciato all'avversario per studiare una contromossa. Trovò decisamente notevole quel contrattacco e snudò le zanne. Forse Zarthial non l'avrebbe ammesso, ma si stava palesemente divertendo almeno quanto lui. Kurama sapeva riconoscere i guerrieri navigati e sempre pronti alla battaglia. Uscì dal caos generato dall'esplosione con tutta calma, tornando dal drago a passo lento e pacato. Il boato aveva generato un frastuono pazzesco, ma nessuno dei due ne era rimasto coinvolto. Avvicinatosi a sufficienza sollevò una zampa artigliata e emise un sospiro di calore rosso fuoco.
"Io sono soddisfatto. Non mi capitava una sfida come questa da quando ero un'entità mostruosa. Adesso riesco a godermi la battaglia fino in fondo e tu sei un grande avversario. Insistendo ancora potremmo ferirci seriamente"
Ciò detto si voltò a controllare il disastro che avevano combinato. Tra una fiammata e l'altra gran parte degli alberi avevano preso fuoco. L'intervento dei compagni del drago impedì la devastazione.
Kurama riprese fiato e alzò il muso al celo, rimanendo immobile. In breve sarebbe tornato all'interno di Kestrel.
"Spero di poterti sfidare ancora. Magari con meno vegetazione intorno" concluse con un ghigno.
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Come se l'avesse chiamato, il suo avversario si palesò, uscendo fuori dalla boscaglia che stava prendendo fuoco; incendio però che cercava di venir domato dalla luce verde soffiata da Lenrian che si stava improvvisando drago-pompiere.
Zarthial si rizzò sulle zampe muovendo nervosamente la coda, senza staccare gli occhi di dosso dal Kitsune che si stava avvicinando a lui senza il minimo timore, il drago smeraldo era così teso che fu un miracolo che non soffiò una fiammata quando vide il suo avversario alzare una zampa, temendo un attacco a sorpresa come quello precedente. Il suo avversario invece decise di fermare l'allenamento e di ritenersi soddisfatto, parole che comunque non fecero rilassare Zarthial del tutto, lasciandolo sempre con la guardia leggermente alzata. D'altra parte, però, le lusinghe del suo avversario fecero gonfiare il petto del drago smeraldo, linguaggio del suo corpo che significava che lui stesso si stava gonfiando d'orgoglio.
"Lo stesso posso dire di te! Mi hai dato un pò di filo da torcere e devo ammettere che ti ho un pò sottovalutato. Sei davvero forte e se un giorno dovessimo combattere contro un nemico comune, potrei chiedere il tuo supporto. Sei forte come avversario ma saresti ancora più forte come alleato! Kengard ha bisogno di guardiani come noi..." lo sguardo di Zarthial passò dal Kitsune all'elfo della terra che si stava dirigendo verso di loro.
"Siete davvero dei formidabili guerrieri e avete fatto bene a fermare il combattimento. Non è un buon posto per due creature di fuoco che combattono. " disse Aesiril.
"Tuttavia, Zarthial ha ragione. Da alleati sareste decisamente formidabili, due creature di fuoco così forti sarebbero pericolose per ogni nemico...e se ci aggiungiamo anche io e Lenrian, diventeremmo dei veri protettori di questa bellissima terra!" aggiunse l'elfo, inneggiando ancora di più la bellezza e la forza di quelle due creature.
"Motivo in più per allenarci ancora...ma senza ferirci troppo, Kengard ha bisogno di guerrieri...interi!" ridacchio Zarthial.
Intanto, Lenrian finì di spegnere tutti i focolai rimasti accesi e si accinse anche lui a raggiungere la compagnia, seppur con timidezza.
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