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Prima che Meno Zell si alzasse dalla sedia, la sua mano fece in tempo a scrivere un ultimo brevissimo messaggio.
SARA’ FATTO.
Dopodiché, con fare raffinato e cerimonioso, Meno Zell si congedò con l’invisibile Capo e cedette il posto a Will. Il giovane sicario, che probabilmente non si aspettava di essere convocato a colloquio quella sera, appariva un po’ teso. Le dita della sua mano destra tamburellavano nervosamente sul piano ligneo del tavolo, producendo un lieve picchiettio smorzato.
< Buonasera Capo. A cosa devo il piacere? >, esordì con un fare disinvolto che suonava un po’ forzato, sfoggiando un ampio sorriso affabile sotto i baffi. Il suo braccio destro venne immediatamente posseduto dalla solita presenza senza corpo. Dopo aver riposto in un angolo del tavolo il foglio sul quale poco fa Meno Zell aveva scritto, si diresse verso il calamaio, vi intinse la penna d’oca ed iniziò a scrivere sulla pagina bianca.
HO SAPUTO CHE NELL’ULTIMA MISSIONE E’ RIMASTO UN TESTIMONE.
Will sbiancò.
< Un testimone… Ah, intende il cavallino! > Ce la stava mettendo tutta per dissimulare la propria agitazione, ma le gocce di sudore freddo che gli imperlavano la fronte tradivano il suo reale stato d’animo. < Si, purtroppo abbiamo perso le sue tracce… Ma Capo, posso assicurarle che quel tizio non ci darà problemi. >, aggiunse gesticolando vistosamente con la mano sinistra, libera dalla morsa immateriale del Capo. < Hehe... Si figuri, è anche ciec- > Will non riuscì a terminare la frase: improvvisamente, una forza invisibile schiantò la sua testa sulla superficie del tavolo, come se una mano lo avesse afferrato per la nuca e spinto con violenza in avanti. Tramortito, il sicario emise un gemito strozzato; un profondo taglio si era aperto sul suo sopracciglio destro, dal quale iniziò a spillare sangue in abbondanza. Scivolò giù dalla sedia, ma quella stessa presa invisibile che stringeva il suo braccio destro gli impedì di stramazzare a terra. Mentre Will gemeva inerte, tenuto a penzoloni per un arto, la sua mano destra riprese a scrivere.
NON SI LASCIANO MAI TESTIMONI.
La qualità della grafia, data la posizione decisamente scomoda del sicario, era ancora più grossolana del solito.
MAI
MAI
MAI
La mano di Will continuava a tracciare la stessa parola con crescente violenza. La stretta che serrava il suo braccio si faceva sempre più forte, tanto che le dita con cui teneva il pennino stavano iniziando a piegarsi in maniera innaturale, come se fossero sul punto di spezzarsi. Millia, dal canto suo, osservava la scena sforzandosi di apparire distante e impassibile, ma il colore cereo del suo viso e l’appena percettibile tremore delle sue mani erano indizio di emozioni ben diverse.
MAI
MAI
MAI
MAI
Quando il Capo s’interruppe, il pennino d’oca era talmente rovinato da essere ormai quasi servibile; le ultime parole scritte erano a malapena leggibili, anche perché il foglio era macchiato di sangue in molti punti e lacerato in altri. Poi, improvvisamente, la morsa invisibile che serrava il braccio di Will si dissolse, e così il sicario stramazzò al suolo in maniera non dissimile a come avrebbe fatto un sacco di patate. Ci mise un po’ a ricomporsi: rimase lì per mezzo minuto abbondante, ansimando. Poi, ancora tremante e imbrattato di sangue da capo a piedi, si alzò lentamente da terra e prese posto sulla sedia.
< Mi… mi d-dispiace Capo. >, balbettò. < Andrò… andrò a cercarlo personalmente. Invierò anche i miei uomini. >
La mano di Will si animò ancora una volta; afferrò il pennino, o piuttosto quello che ne restava, ne intinse nel calamaio la punta ormai compromessa e ricominciò a scrivere.
TROVALO VIVO. INTERROGALO. POI UCCIDILO. SCOPRI SE HA PARLATO. SCOPRI CON CHI. VALUTA SE ELIMINARE ANCHE LORO. CHIUNQUE SA DEVE SPARIRE. LA SEGRETEZZA E’ TUTTO.
< Va bene Capo. Sarà fatto. >, acconsentì a testa china il sicario.
SEI UN BRAVO AGENTE, WILLIAM. TRA I MIGLIORI. COMPRENDERAI CHE NON POSSO ACCETTARE SIMILI ERRORI DA UN PROFESSIONISTA DEL TUO CALIBRO. POTETE ANDARE.
< Grazie Capo. Mi onora sapere che la pensa in questo modo su di me. Non accadrà più. > Will si alzò in piedi. Afferrò i fogli di carta sui quali lui e Meno Zell avevano ricevuto le comunicazioni del Capo e li portò sopra la fiamma della lampada ad olio, la quale li divorò in pochi secondi non lasciandone altro che cenere; fece lo stesso con la piuma d’oca, che bruciò con uguale rapidità. Dopodiché prese il calamaio, lo richiuse con il suo tappo di sughero e se lo infilò in una delle ampie tasche laterali delle braghe da popolano che aveva indosso. Infine prese la lanterna ad olio, la spense e raggiunse Millia e Meno Zell che lo attendevano li vicino, accanto alla porta del magazzino.
< Bene signori. > disse freddamente rivolto ai suoi due colleghi, < Da qui in poi ognuno per la sua strada. >
Ottimo, adesso anche Leamhan è ricercato dall’Organizzazione, così siamo pari. Comunque, a meno che Meno Zell non abbia altro da fare o da dire, per me possiamo anche chiudere con il tuo prossimo post. Ah, Meno Zell era abbastanza vicino da leggere quello che scriveva il Capo a Will. Per quanto riguarda la questione del disboscamento di Ahsnaeris ti spiego qui in breve cosa avevo in mente, in modo tale che tu possa gestirtela come preferisci. Tra esattamente una settimana Meno Zell riceverà una lettera da parte di una delle famiglie nobiliari più influenti di Itios, la quale lo informerà del fatto che Lord Tizio (a te la scelta per il nome ) ha intenzione di estendere il commercio di armi per cui è noto il villaggio di Varshart, e per far ciò ha deciso di avviare un progetto per la costruzione di nuove vie commerciali che connetteranno il villaggio con gli altri principali centri abitati dell’isola, Kerus compresa. Le nuove strade attraverseranno la foresta di Ahsnaeris, che dovrà dunque essere sottoposta ad una sostanziale opera di disboscamento. Meno Zell è stato suggerito a Lord Tizio (non si sa bene da chi) come profondo conoscitore del terreno della foresta ed esperto nella pianificazione di opere di disboscamento, per cui è stato invitato per un incontro ufficiale per valutare la sua idoneità ad essere messo a capo del progetto. Ok, questa è un’idea buttata giù in due secondi, se ti viene in mente qualcosa di meglio fai pure. Il concetto di base è che le pressioni politiche messe in atto dall’Organizzazione hanno persuaso qualche ricco signorotto locale ad avviare un progetto di disboscamento della foresta allo scopo di costruire nuove strade. u_u Aprila pure tu la role, così chiunque abbia voglia di unirsi per provare a fermare (o, perché no, aiutare u_u) Meno Zell sarà libero di farlo. Usa pure quanti png dell'Organizzazione ti pare, anche inventati ovviamente.
Edited by -Aleph- - 8/11/2020, 11:53
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