Le due di notte

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  1. Tirannosaurorex
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    Splendore celeste

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    Il rampino si stagliò contro il cielo stellato per qualche istante, per poi entrare nella finestra aperta con una parabola perfetta. Jill tirò la corda, così da tenderla il più possibile, e ne legò l'estremità opposta sul camino dietro cui si era riparata fino a quel momento. Si accertò che il suo cappuccio fosse calato sul viso e che la maschera fosse ben aderente. Al suo fianco la fialetta aperta avrebbe nascosto il suo odore a chiunque l'avesse cercata e, se fosse andato tutto liscio, non avrebbe avuto bisogno di tirare fuori dal marsupio altri dei suoi gadget. Un lavoro pulito, sarebbe dovuto essere. Entrare e uscire con la refurtiva. Semplice.
    Non sarebbe mai potuta essere più pronta di così, si disse mentalmente. Eh.
    Poteva essere pronta quanto voleva, eppure non si sentiva così sicura: aveva la sensazione persistente che ci fosse qualcosa a cui non aveva pensato. Nonostante le informazioni e le risorse fornite dal misterioso committente, sentiva che non le sarebbero bastate ad uscirne indenne con ciò che cercava. Ok che era da parecchi mesi che non vestiva i panni del pesce pagliaccio, ma era la prima volta che non aveva un chiaro obiettivo in mente.
    Sospirò e scosse la testa. Era colpa di Velka, senza dubbio. Il suo ritorno improvviso l'aveva scossa più di quello che avrebbe mai voluto ammettere... in ogni piano c'era sempre un dettaglio che sfuggiva, che fosse un errore imprevedibile o la sfortuna del momento. Anche questa consapevolezza non l'aveva mai fermata. E cos'era cambiato dall'ultima volta? Il fatto di non farlo per se stessa ma per qualcun altro? E allora!? Se era riuscita nell'impresa di organizzare quel colpo senza che zio Rodd si rendesse conto delle sue intenzioni, allora era in grado di fare qualsiasi cosa.
    Forse. Probabilmente.

    Lanciò un'ultima occhiata verso il basso, così da accertarsi che la freccia non avesse allertato nessuno. Per esperienza sapeva che le guardie avevano la stupida tendenza a non guardare mai verso l'alto, ma era meglio evitare di farsi scoprire in modo tanto idiota. Recuperò un manubrio di legno portato apposta per l'occasione e lo passò sopra la corda. Si lanciò nel vuoto reggendosi al manubrio e si lasciò trasportare silenziosamente fino all'altro edificio, attutendo poi l'impatto con le gambe. Dopo un'ultima occhiata verso il basso, si issò su e dentro la finestra.
    L'aria nella stanza era tanto fredda quanto quella all'esterno e, mentre si guardava attorno, si chiese se non avesse sbagliato ad aspettare così tanto prima di entrare: sarebbe stato difficile trovare un nuovo accesso se qualcuno della servitù se ne fosse accorto e l'avesse chiusa.
    La stanza era una camera da letto vuota e la poca luce che la illuminava filtrava direttamente dall'esterno. I pochi elementi del mobilio che si intravedevano apparivano disposti con eleganza, anche se l'oscurità li dipingeva più tetri di quello che sarebbero dovuti essere. Non sembrava che fosse stata utilizzata di recente; il letto era fatto e sembrava pronto per l'uso, ma probabilmente le lenzuola erano state aggiunte da tempo e solo per evitare che il materasso prendesse polvere.
    Jill si avvicinò alla finestra aperta, tagliò la corda che l'aveva condotta nel palazzo e ne osservò il moncone che si perse nell'oscurità, fino alla facciata dell'altro edificio usato come rampa di lancio. Era vero che le guardie si aspettavano solo attacchi frontali, ma non voleva rischiare di essere scoperta solo per un caso fortuito. Se un qualche uccello notturno si fosse appollaiato là sopra, avrebbe allertato anche le sentinelle più tonte.
    Si chiuse la finestra alle spalle e nascose rampino, arco, corda e manubrio, pronti per essere utilizzati per scappare a furto compiuto. Erano troppo ingombranti da portare appresso, e aveva studiato la mappa del palazzo a sufficienza per sapere come ritrovarli.
    Sospirò, non restava altro che avventurarsi per i corridoi del palazzo. Temporeggiò giusto mezzo secondo davanti alla porta, prima di aprirla e uscire dalla stanza.

    Chiedo venia per il ritardo, ma almeno sono dentro all'obiettivo di una risposta per anno ^^"

    Per coerenza con quanto ho scritto nello scorso messaggio, Jill è arrivata 20-30 minuti dopo Lyuda. Dato che è rimasta appollaiata sul tetto per un po' e non ha visto nulla, non potevo inventarmi ora che si era appisolata per quei due minuti che servivano al tuo pg di intrufolarsi. Non ha nessun motivo di sospettare qualcun altro possa essersi infiltrato oltre a lei, è l'ultima cosa che le verrebbe in mente.


    Edited by Tirannosaurorex - 5/12/2021, 16:30
     
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