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Nicholas aveva acquisito dei nuovi clienti. Essendo una persona sempre positiva aveva accolto tutte le richieste. C'era un sacco di lavoro da fare e quindi sarebbe stata l'occasione anche per assumere un aiutante. Certo, nessuno aveva poteri come i suoi ma in fondo gli bastava che l'aiutante fosse forte. Non un gigante però, non ci sarebbe stato nel laboratorio. Magari un elfo o un altro essere umano comunque come prima cosa il giovane fabbro aveva scritto l'annuncio di cercarsi aiutante su un foglio in bei caratteri verdi e l'aveva appesa fuori dalla porta. L' annuncio era semplice e specificava i suoi requisiti. Recitava che cercava un aiutante non troppo alto. Se fosse stato basso come un nano sarebbe andato bene.
Sbrigata questa faccenda si era fermato a osservare il cartello e adesso avrebbe pensato ad aprire il laboratorio. Aveva già aperto le finestre peraerare,rientrò per rinchiuderle, si mise sulla schiena il cappotto e girò il cartello.
Aspettava dei clienti quindi si sistemò il cappotto, si diede una pettinata poi controllò di avere i materiali che gli servivano per le armi. Aveva un elenco dei metalli che avrebbe ordinato, alcuni li aveva già richiesti e a volte gli era stato risposto che costavano. In quei casi faceva delle spedizioni nelle miniere per procurarsi quello che gli serviva.
Nicholas adorava le miniere, le trovava luoghi affascinanti e insoliti. A volte estraeva pure lui stesso i metalli che gli servivano nonostante non fosse un esperto e infatti la maggior parte delle volte si faceva male. Comunque sopravviveva.
Quindi avrebbe rassicurato Meno Zell che i metalli sarebbe anche andato a prenderli personalmente.
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La spedizione nella foresta era andata bene e male allo stesso tempo. Bene perchè erano riusciti a trovare le tracce che cercavano prima che la pioggia le cancellasse, male perchè le tracce che avevano trovato non erano quelle che si aspettavano di trovare. Oltre ad aver trovato le impronte residue del Teramin, con ancora evidenti le sue tracce ematiche, avevano rilevato delle impronte di due draghi, un felino e di qualcuno che aveva i piedi a sei dita, come Meno Zell. E c'erano ben poche creature ad avere zampe così. Lui e la sua controparte positiva. Se era vero che Zell aveva trovato Leamhan assieme a dei draghi, era più che possibile che lo strano equino decidesse di avere vendetta sul draghelfo negativo usando quello positivo come alleato. Il draghelfo negativo e il licantropo decisero che, una volta tornati a Kerus, avrebbero fatto raddoppiare la sorveglianza della loro base operativa. Prima di rientrare fecero tappa a Knawr, dove Nicholas aveva il suo laboratorio per riparare e modificare le loro armi. Giunsero nella cittadina che era metà pomeriggio, e pioveva ancora; Meno Zell guardò con disprezzo la grande quercia che dominava Knawr.
"Non ho mai visto un albero così grande...." pensò l'ibrido, pregustando già la sua demolizione.
Le due creature bipedi non ci misero molto a trovare il laboratorio di Nicholas, che aveva anche un annuncio di lavoro appeso fuori dalla porta.
"Buon pomeriggio Nicholas! Come vedi sono riuscito a fare una visitina al tuo laboratorio..." esordì l'ibrido negativo entrando nella bottega assieme al licantropo. Il suo sguardo gli cadde subito sulla fornace che ardeva rovente nell'angolo del laboratorio, troppo invitante per un draghelfo zuppo con i vestiti zuppi.
"Possiamo stare qui vicino al fuoco? Abbiamo bisogno di scaldarci ed asciugarci! chiese Meno Zell prendendo già posto accanto al fuoco assieme al licantropo.
"Devo dire che non scherzavi affatto, caro Nicholas. Il tuo laboratorio è grande e ben operativo...guarda quante belle armi....e ottimi attrezzi da lavoro!" aggiunse Nidhorn, guardandosi attorno assieme a Meno Zell.
L'ibrido negativo rimase affascinato dal laboratorio del ragazzo, non si era aspettato un'officina da fabbro così ben organizzata. L'unico problema era che si trovava un pò troppo distante da Kerus.
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Nicholas accolse i suoi ospiti con il calore con cui accoglieva chiunque. Buon pomeriggio a voi, accomodatevi. Volete del tè con biscotti? O preferite una birra?chiese loro perchè sì avrebbe fatto le armi ma secondo lui nulla era mai troppo per persone che gli avrebbero permesso di incrementare i suoi guadagni. E che gli avevano promesso del legno dalla foresta quindi ecco il ragazzo che li guidava nel loro laboratorio.
Qui da qualche parte ci dovrebbero essere i filtri mentre le bottiglie sono di sopraaggiunse gurdandosi intorno. Aveva già cominciato a fare qualcosa come si vedeva dalla fornace accesa e dai pezzi di metallo appogiati sugli scaffali.
Sì, andate pure vicino al fuoco. Qui ci sono delle sedie,ne prese tre e le dispose a cerchio vicino alla fornace.Immagino che abbiate beccato un pò di neveosservò. Una delle sedie aveva una gamba riparata da lui e tenuta su da un pezzo di ferro.
Grazie mille. Anche se non sono certo il fabbro più famoso,me la cavo. C'è una sedia a cui ho riparato la gamba con i miei poteri ricoprendola poi con del ferro così è più resistente.
Era la prima volta che parlava dei suoi poteri con loro e lo fece con naturalezza. In fondo anche un ibrido negativo e un drago li avevano. Avrebbe quindi spiegato allegramente perchè gli servivano.
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La proposta di birra venne subito accolta dalle due creature malvagie, che presero le sedie e si sedettero accanto al fuoco acceso. Meno Zell, seppur orgogliosamente cattivo, faceva delle leggerissime fusa per sentire il calore del fuoco che gli asciugava le scaglie e i calzini neri zuppi appoggiati accanto alla fornace ma sempre addosso alle sue zampe.
"Una birra non si rifiuta mai, grazie! Anzi, due birre!" Nidhorn accettò la birra, prendendo parola anche per il suo capo scaglioso.
"Magari se nevicasse...abbiamo preso solo della noiosissima e bagnatissima pioggia. Nella mia terra nativa nevica per sei mesi all'anno!" aggiunse Meno Zell, riguardo le condizioni meteo di Kengard. La pioggia era forse l'unico momento in cui l'ibrido negativo si lavava il corpo, anche se non volontariamente, difatti Meno Zell aveva lanciato parecchie acide imprecazioni quando venne sorpreso dal maltempo, bagnandogli tutte le scaglie.
Mentre il ragazzo andava a prendere le birre, i due malviventi si guardarono intorno, studiando di più l'ambiente.
"Dimmi una cosa, caro Nicholas. Come fai a spostarti così velocemente da Kerus a Knawr e viceversa? Io e Nidhorn abbiamo già preventivato di passare la notte in una taverna di Knawr. Non mi va di pigliare di nuovo la pioggia durante il volo di ritorno!" chiese il draghelfo negativo, estremamente curioso di sapere come faceva quell'umano, da solo, a spostarsi da un capo all'altro con delle pesanti armi al seguito.
E sono curioso pure io, visto che tra Knawr e Kerus c'è una catena montuosa grande come le Alpi e separate da una distanza che è circa Roma-Berlino 
Edited by ZellDragon6 - 23/1/2021, 15:28
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Ok, aspettate qui, le vado a prendere di sopra. Nicholas salì le scale che portavano al laboratorio. La sua casa era originale fatta un pò di pietra e un pò di legno. Quelle scale erano di pietra che sbucavano in salotto,un ambiente allegro e colorato con tanti cuscini. Prese le birre posate sopra a una finestra aperta e le portò nel laboratorio.
Eccole quidisseallegro porgendo i boccali agli ospiti. Le ho appena prese dal davanzale della finestra quindi sono un pò freddedisse loro. Una volta serviti i suoi ospiti si sedette porgendo le mani alla fornace per scaldarle.
Nevica per sei mesi all'anno? Oh,mi piace la neve anche se è un pò fredda. Anche la pioggia è bella a suo modoosservò Nicholas pacifico. Era un bambino, gli piaceva guardare nevicare e anche costruire i pupazzi di neve, alle vacanze li aveva fatti. Ora capisco perchè siete zuppi ma non vi preuccupate,la fornace scalda, c'è dentro un pò di palladio che.,..oh, deve essere sciolto. Si sentì un ping proveniente da un orologio sveglia a pois appogiato su uno scaffale. Nicholas si alzò dalla sedia, si mise un grembiule e dei guanti rivestiti di rame poi aprì la fornace.
Ecco qui, è pronto ma la lascio accesadisse estraendo una specie di calderone che emanava fumo poi lo appoggiò su un tavolo.
Ora deve raffredarsi poi posso lavorarlo. Con questa dichiarazione si tolse i guanti.
Bè, mi sono inventato una macchina volante piuttosto veloce. Non sapevo dove metterla ma alla fine l'ho sistemata nel magazzino di casa quindi poi ve la farò vedere.
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Nidhorn e Meno Zell presero i bicchieri di birra ed iniziarono a bere con gran gusto ma quest'ultimo mancò poco che si strozzasse quando sentì dire dall'umano che aveva inventato una macchina volante veloce e che con quella risolveva i problemi di distanza. Seguì una serie di scariche di tosse accompagnate da una serie di scintille elettriche spruzzate dalle narici.
"Ehi ehi capo! Piano!! Così ti strozzi!" il licantropo intervenne subito in soccorso del suo superiore, battendogli le spalle, per evitare di conficcarsi le zampe lupine negli spuntoni acuminati che percorrevano tutta la colonna vertebrale del draghelfo negativo, il quale si riprese quasi subito, facendo un cenno di ok al suo alleato peloso.
Meno Zell, a crisi passata, tornò a guardare il ragazzo, che aveva appena tirato fuori il palladio dalla fornace incandescente. L'odore di metallo fuso e magma permeava tutto l'intorno.
"Perdona il mio momento d'imbarazzo, Nicholas, ma non mi aspettavo che tu potessi costruire addirittura una macchina volante. Non è per sottovalutarti, anzi tutt'altro! Mi sorprendi sempre di più! Sono proprio curioso di vederla..e magari anche di provarla. E' molto più comodo spostarsi senza sbattere le ali di continuo. Per tutti i draghi, questo sì che è progresso!" e il draghelfo negativo diede un altro sorso di birra.
"Fai comunque attenzione a cosa sorvoli. Le montagne pullulano di draghi incavolati ed inferociti che non esitano ad abbattere una cosa volante che non riescono ad identificare." aggiunse, mettendo in guardia l'umano.
"Parli così dei draghi? Condividi la loro razza per metà!" gli chiese Nidhorn, ridacchiando sotto i baffi.
"La maggior parte di loro sono creature selvagge ed istintive! Si reputano orgogliosi e saggi quando sono i primi ad aver bisogno di una bella dose di sana educazione civile! E' molto più facile dialogare e ragionare con umani, nani e licantropi. Quindi spero per te, Nicholas, che tu abbia equipaggiato la tua macchina con qualche arma di difesa." aggiunse, sempre più curioso.
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Uhm, forse un bicchiere d' acqua risolverebbe il problema.Vedendo il suo ospite tossire Nicholas si precipitò subito a prendere un bicchiere ma poi lo posò su un ripiano vedendo Meno Zell che soccoreva il drago. Questa soluzione è più rapida, devo diredisse per poi tirare fuori il palladio dalla fornace.
Bè, ti ringrazio dei complimenti ma in realtà ho solo preso ispirazione da un disegno di mio nonno, lui era un invetore e un esploratore così ogni tanto creava cose bizzarre per rendere la vita più comoda. E la sua macchina volante era sicuramente migliore e più attrezzata della mia che uso solo per spostarmi a grandi distanzi cosa che non succede spesso. Te la farò provare
Succedeva solo per le feste e alcuni viaggi d' affari ma essendo anche un pò pigro Nicholas non la usava sempre. Per andare alle fonderie della città gli bastavano i suoi piedi e qualche nave.
Grazie per l' avviso e capisco,i draghi sono territoriali. Per fortuna mio nonno mi ha lasciato anche precise istruzioni in questi casi ossia prendere delle altre direzioni, i percosi alternativi sono tutti segnati su una mappa.
Mappa a cui il ragazzo dava solo delle occhiate veloci se faceva dei nuovi percorsi. Uhm, suppongo di doveterla dare, Meno Zell, quando proverai la macchina volantedisse poi prese un bicchiere e si versò la birra anche lui. Si sedette quindi con gli altri due.
Sì, la macchina ha uno spara petrolio, uno bello scherzo per qualunque drago attraversi la mia stradae Nicholas ridacchiò all'idea.Sporca solo un pò ma sopratutto acceca il drago. Mio nonno così come me aveva molto rispetto per la vita di qualunque creatura quindi questa soluzione gli è sembrataun giusto compromesso tra la necessità di difendersi e il non uccidere.
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Di nuovo, Meno Zell fu alquanto sorpreso dalle parole di Nicholas, ma stavolta non si strozzò con la birra ma rimase fermo immobile con il bicchiere in mano a fissare incredulo il ragazzo come se stesse guardando un essere del tutto alieno e sconosciuto.
"La tua macchina spara petrolio? Incredibili...fantastico! E dimmi, dove lo vai ad estrarre il petrolio? A me interessa parecchio!!" chiese Meno Zell.
"Petrolio? Che cos'è sta roba?" chiese invece il licantropo, che era visibilmente confuso, come se fosse stato catapultato nel futuro.
"Lo dice la parola stessa, caro Nidhorn. E' un olio nero che si trova nel sottosuolo tra le rocce. Se lo sfrutti ti da molta più energia rispetto alla legna o al carbone, quindi il petrolio può essere usato anche per molti altri scopi, oltre che a tirarlo in faccia ai draghi per accecarli..anche perchè uno schizzo di petrolio negli occhi ad un drago non è che sia così salutare per il drago stesso. " spiego l'ibrido negativo.
"Ah interessante! Quindi con questo petrolio puoi anche mettere in moto cose come la macchina volante di Nicholas? Strano che nessuno a Kengard ne sia venuto a conoscenza di questa risorsa."
"Perchè a Kengard sono quasi tutti dei primitivi che vivono ancora sugli alberi e che non vogliono progredire! Ci vuole gente forte come me e il qui presente Nicholas per portare avanti il progresso. Che ne pensi?" Meno Zell si rivolse nuovamente al ragazzo. Ora i loro affari sembravano andare oltre.
Edited by ZellDragon6 - 27/1/2021, 19:14
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Mio nonno mi ha lasciato un barile di petrolio e siccome non uso molto la macchina è ancora pieno....più o meno. Comunque se ce ne fosse bisogno lo prenderò dalle navi che lo perdono, sarebbe anche un buon modo di proteggere i gabbiani. Nicholas già si immaginava sotto una nave petrolifera con un secchio gigante per raccogliere il contenuto. Ma non valutava mai i rischi anche se era certo sarebbe riuscito nell'impresa.
Oppure potrei andare in una miniera a estrarlo con la mia solita imbracatura. Posso individuare facilmente i punti dove sgorga. E...bè, mio nonno e io vogliamo solo fermare i draghi, non far loro del male. Dici che in questo modo sbaglio? Nessun problema, si possono sempre trovare soluzioni alternative.
L' ottimismo sempiterno di Nicholas si manifestava ancora una volta e lui si mise subito a pensare ad altenartive al petrolio. Gli venne in mente un'idea ancora più stravagante, lanciare dei cocomeri o dei palloni ai draghi. Sì, dei palloni.
Dite che sono l'unico a conoscere il petrolio? Sono disposto a mettere a disposizione le mie conoscenze. Nella mia famiglia siamo sempre stati un pò bizzarri e il petrolio è una cosa su cui mio nonno ha studiato. I suoi appunti dovrebbero essere non ricordo dove ma ricordo dov'è il barile di cui parlavo prima.
Nicholas indicò un grosso contenitore blu in un angolo del laboratorio. Eccolo qui. Adesso vediamo quanto c'è n'è. Si avvicinò, guardò dentro il barile e poi disse: centoundici litri, ancora per una settimana basteranno.
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Navi che perdono petrolio? Quando mai si erano viste a Kengard? Meno Zell aveva pattugliato tutta la costa dell'isola e aveva visto solo stupidi vascelli di legno oppure velieri si eleganti ma comunque non idonei a trasportare merce preziosa come lo è il petrolio. Anche perchè, un incendio su una nave composta interamente da legno e petrolio non era il massimo della sicurezza. La miniera, invece, era una fonte ben più credibile, ma anche in questo caso, Meno Zell non era riuscito a trovare nessuna miniera di petrolio o pozzo di estrazione che sia. Evidentemente il posto doveva essere ancora quasi del tutto sconosciuto. L'ibrido negativo già si pregustava l'orda di schiavi pronti a lavorare nelle miniere e nei pozzi fino allo stremo.
Per dimostrare le sue parole, comunque, il ragazzo tirò fuori un barile di petrolio zeppo fino all'orlo di oro nero liquido e Meno Zell si avvicinò al barile come una falena attratta dalla lanterna. Il draghelfo annusò il contenuto come se stesse annusando un fiore profumato.
"Perfetto! Ottimo! E' un petrolio di primissima qualità! Trova quegli appunti e io potrò assicurarti il personale per il lavoro di estrazione!" disse Meno Zell, avvinghiando il barile con la coda.
"Ma quanto puzza!! Sei sicuro che questa roba porti progresso? Nemmeno la palude di Andorix puzza così!" fu invece il commento schifato di Nidhorn quando il suo olfatto sensibile venne stuzzicato dall'olezzo del petrolio.
Il commento del licantropo, invece di offendere il suo capo o Nicholas, fece spalancare gli occhi all'ibrido elettrico-radioso.
"Andorix...Andorix!! Ma certo!!!" gli occhi di Meno Zell si illuminarono ancora di più.
"In base agli studi sappiamo più o meno come si forma il petrolio. Se facciamo un buco sotto la palude di Andorix, possiamo far schizzare fuori il petrolio! Ecco dove si trova! Sotto la palude!!" l'ibrido negativo sorrise a Nicholas.
Ecco perchè non aveva mai trovato il petrolio. Andorix era il luogo di Kengard che aveva evitato di più. Odiava mettere zampe su quel terreno perennemente fangoso e puzzolente e voleva bonificare tutta la palude. Ora che sapeva che nel sottosuolo poteva esserci il petrolio, la voglia di trasformare l'area in una grande piattaforma di estrazione con tanto di raffineria era sempre più grande. Ovviamente, era consapevole che gli indigeni non avrebbero approvato il suo progetto di rilancio dell'area.
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Devono essere qui da qualche parte gli appunti, grazie per l'offerta, la accetto volentieri comunque questo petrolio è stato conservato per anni, è uno dei materiali più resistentiosservò Nicholas alle parole di Meno Zell. Poi ridacchiò all'osservazione dell'altro.Sì, puzza perchè deve farlo, possiamo metterci dei fazzoletti sul naso per non respirare l'odore.
Detto fatto ne prese uno pulito da un cassetto e se lo mise sul naso. Servitevi pureinvitò con gentilezza i suoi clienti nonchè ospiti e nuovi amici.
Poi il suo sguardo si illuminò alle parole dell'ibrido. Ah sì mio nonno l'ha fatto estrarre da quella palude solo con un piccone. Anche io posso farlo, se ci è riuscito lui quindi quando il barile sarà vuoto lo farò. In fondo mi serve solo per la mia macchina volante e poco altro, ho provato anche a modellarlo con le dovute preucazioni ma non veniva nulla allora lo uso mischiato ad altri elementi. Però lo faccio poco perchè nessuno vuole una pietra neradisse pensieroso. Si chiese se i suoi ospiti fossero interessati a una pietra nera. O posso aggiungerlo a un' arma perchè il petrolio ha già la capacità di rallentare un avversario
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Nidhorn accettò molto volentieri il fazzoletto offerto dal ragazzo e lo mise immediatamente sul suo sensibile naso lupino, mentre Meno Zell rimase a sniffare il petrolio come se stesse annusando delle rose appena sbocciate.
La deduzione dell'ibrido negativo riguardo alla provenienza del petrolio fu corretta: in effetti era stato estratto da Andorix, con dei semplici picconi.
"Mio caro Nicholas. Se trasformiamo quella palude in una piattaforma di estrazione di petrolio, porteremo il progresso su tutta l'isola e tu potrai avere così tanti soldi da permetterti un laboratorio ben più grande di questo, dove potrai sfornare le più incredibili invenzioni!" e con quelle parole, Meno Zell diede dei colpetti amichevoli alla spalla destra dell'umano.
Il licantropo invece rimase sulle sue, con il fazzoletto premuto sul naso, a guardarsi sempre attorno.
"Muoio dalla curiosità di vedere la tua macchina volante, vorrei vederla!" fu la successiva richiesta di Meno Zell.
La coda a punta di freccia dell'ibrido faceva degli scatti a destra e a sinistra, così come facevano le ali dal color verde palude, segno che il draghelfo era più che voglioso di vedere e provare un veicolo che non si sarebbe mai aspettato di vedere, toccare e magari salire a bordo.
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Alle parole di Meno Zell Nicholas si immaginò quello che disse. Ti ringrazio della proposta, porterebbe vantaggi anche a me ma io vivo nella semplicità. Non cerco la grandezza o la ricchezza, sono felice di quello che ho. Però mi sarebbe comodo estrarre comunque il petrolio, potrei metterlo nelle poche lampande che ho.Nicholas prese uno dei fogli contenuti in un cartone sopra uno scaffale,la matita lì davanti e si mise a disegnarare il processo. Dunque, si estrae il petrolio, lo si mette in un contenitore poi si smonta la lampanda e ce lo si mette dentro la lampadinaragionò tra sè. Sì, potrebbe funzionare,voi che ne dite?chiese ai suoi ospiti. Spesso Nicholas aveva delle idee ma non sempre erano abbastanza efficaci o furbe da realizzare. Anzi,diciamo pure che erano bidlacche. Lui ragionava in un modo tutto suo e non considerava i dettagli più noiosi. Perchè avrebbe dovuto studiare e la cosa non gli andava. Ecco perchè faceva anche dei disastri. Mettere il petrolio nelle lampade non gli sembrava una cosa poi così impegnativa quindi per lui era anche sicura.
Ok, la puoi vedere anche subito, è nel mio magazzino di sopra. è abbastanza grande da contenerla,devo solo prendere un pò di petrolio per farla funzionare.
Il ragazzo si tolse il grembiule, lo guardò poi lo mise nella cesta in cui metteva i grambiuli sporchi. Al momento c'è ne erano solo due essendo rimasto senza clienti per tutto questo tempo. Vi chiedo per favore di aiutarmi a prendere il petrolio. è una cosa un pò rischiosa quindi meglio se lo facciamo in tredisse ai suoi ospiti. Prese poi tre cucchiai grossi e una ciotola grande.
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Nicholas si mostrava un ragazzo modesto, al quale non interessavano le ricchezze deviate dall'estrazione di petrolio.
"Come vuoi tu...ma se estraiamo il petrolio in gran quantità possiamo accendere molte più lampade, in maniera più veloce. Lo sai che dal petrolio puoi ricavare la corrente elettrica, la quale puoi utilizzare per accendere la luce? Tutto con un semplice click. Basta collegarle ad un interruttore con dei cavi di rame." . spiegò Meno Zell, come se fosse un essere venuto direttamente dal futuro.
Nidhorn invece non capiva niente, nè sulle lampade, nè sul petrolio, nè tanto meno sul la corrente elettrica, ed era meglio lasciare che fosse il suo capo a parlare, dato che si dimostrava particolarmente esperto in materia.
I due malviventi seguirono il ragazzo verso il luogo dove si trovava la macchina volante, quando Nicholas chiese loro di aiutarlo a prendere il petrolio per fare il pieno, fornendoli di ciotola e cucchiaio.
"E' sempre un piacere aiutarti, Nicholas!" accettò subito il draghelfo negativo.
"Potresti prestarmi un grembiule, per favore? Non vorrei inzaccherarmi il pelo con il petrolio! Sembra un qualcosa difficile da lavar via, se macchia! E non vorrei puzzare di petrolio!" chiese il licantropo.
"Vuoi anche chiedergli di farti il bagno, se ti sporchi il pelo?" lo schernì Meno Zell.
"Non sono l'unico ad aver bisogno di un bagno, visto che qualcuno qui non conosce la tinozza! Per fortuna la pioggia ha un pò lavato via il suo odore!" fu il pensiero mentale di Nidhorn, ovviamente rivolto al suo capo scaglioso bipede.
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Davvero dal petrolio si può ricavare la corrente elettrica? Cavolo, questo sì che è interessantedisse Nicholas con il suo solito candido stupore nell'apprendere cose che veramente non sapeva.Interrutore con cavi di rame? Li posso realizzare anche artigianalmente, quindi? E poi dentro si mette il petrolio. Davvero straordinarioosservò. Sorrise poi a Meno Zell.
Grazie di avermi fatto scoprire questa cosa, lo segno subito nelle cose da fare. Su uno scaffale c'erano due scatole di cartone. Una era contrassegnata con la scritta "cose da fare" e l'altro con quella " cose fatte." Vicino c'era una penna che il giovane fabbro usò per segnare l'idea del petrolio e della corrente elettrica. Lui era un ragazzo davvero distratto e disordinato ma almeno quegli elenchi gli davano la sensazione di un pò di ordine. Anche se poi non badava all'ordine.
Grazie a voi dell'aiuto e certo, ora vi procuro i grembiuli. Non ho mai fatto il bagno a un lincatropo quindi sarebbe un' esperienza nuova per me comunque se ce ne fosse bisogno le docce sono di sopra. E di grembiuli puliti ce ne sono quanti ne vuoi. Nicholas parlava con sincera disponibilità,l'umoriso cinico non faceva parte di lui quindi passò il grembiule a Meno Zell.Ok,ora che siamo tutti pronti possiamo cominciare l'estrazione del petrolio. Ci vogliono cinque tazze e credo che questa sia la quantità giusta.
Nicholas riempì una ciotola per metà facendo vedere ai suoi ospiti.
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