Kappa

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    Il drago azzurro che puzza di pesce

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    Gli spiriti giapponesi, gli yokai, si rivelano spesso essere creature ambivalenti e enigmatiche. Il Kappa è probabilmente il massimo esponente di questa ambivalenza tra bene e male, o per meglio dire tra mansueto e pericoloso.

    Il kappa, o kawataro (figlio di fiume), è generalmente descritto come una creatura anfibia simile a una tartaruga o a una scimmia antropomorfa, con una pelle verde scuro o bluastra. La sua caratteristica distintiva è la testa a forma di scodella piena d'acqua. Questa cavità, nota come shirikodama, rappresenta la fonte della sua forza vitale, in alcuni casi anche delle sue abilità magiche, e racchiude una pietra preziosa.
    Sono in realtà diverse le descrizioni del kappa; queste in comune hanno soltanto l'habitat acquatico in cui la creatura trascorre gran parte del tempo, siano essi laghi, fiumi o stagni. Hanno infatti zampe palmate che permettono loro di nuotare agilmente, ma a differenza di altre creature legate unicamente all'acqua possono muoversi senza difficoltà anche sulla terra ferma. La loro pelle è scivolosa e liscia, una caratteristica che si dice li aiuti a non disidratarsi mentre sono all'asciutto.
    La vasca sulla sua testa può essere associata a diverse necessità, in base alla leggenda che si prende in esame: certe volte è lo scrigno di una pietra preziosa e fonte vitale, altre un contenitore di magia e poteri soprannaturali, altre ancora è soltanto il deposito di acqua che il kappa utilizza per non rimanere a secco quando è lontano dal suo habitat.
    Per quanto riguarda le loro abilità non è chiaro quanto e se facciano affidamento a poteri sovrannaturali, ma sembra che prediligano le arti marziali e il combattimento corpo a corpo. Quando vengono citati dei poteri magici si fa sempre riferimento a abilità di guarigione legate all'acqua sulla loro testa.

    Quello che li distingue maggiormente da un racconto all'altro è tuttavia l'aspetto caratteriale. Generalmente intelligenti e curiosi, si narra di kappa giocosi e vivaci quanto di creature fastidiose e pericolose. La loro peculiarità principale è tuttavia il rispetto delle sfide e del dovere. Pur di dimostrare di essere in grado di vincere uno scontro, di qualunque sfida si tratti, sono pronti a darci dentro in ogni momento e questo li porta ad interagire con umani e con altri spiriti in svariate situazioni. Sembra consuetudine per un kappa affrontare duelli amichevoli e gare alcoliche, che spesso in realtà finiscono per perdere, e che questa loro tendenza ad esagerare sia anche uno dei loro punti deboli. A questo si aggiunge la suscettibilità alla cortesia; un semplice inchino potrebbe riportare un kappa ostile sulla giusta strada e farlo desistere dal compiere qualche sciocchezza o vera e propria aggressione. Questo è il caso dei kappa visti come una minaccia, che attaccano i contadini e li derubano del loro raccolto. Portare loro rispetto e cortesia è sufficiente per difendersi da un assalto ed è proprio qui che entra in gioco la loro vera natura, malevola solo in apparenza.
    Più interessante è infatti la visione della creatura pacifica, che indica ai bambini sperduti la via per tornare dai genitori o conduce i viaggiatori allo specchio d'acqua più vicino. Non è chiaro se farsi amico un kappa abbia qualche influenza propiziatoria sulla pioggia o porti benefici alla pesca, ma sembra che in questi termini gli piacciano soprattutto metallo e utensili. Una leggenda racconta di un fabbro che, dopo aver costruito la statua di un cappa e averla collocata nei pressi della sua forgia, si sia ritrovato in breve a fare una fortuna grazie al proprio lavoro.
    L'amore per gli utensili del kappa è legato a quello per la cucina. Un'altra leggenda narra di un kappa che, dopo aver incontrato un contadino intento a cucinare una zuppa, propose all'uomo una sfida culinaria: chi avesse preparato la zuppa più buona avrebbe potuto chiedere all'avversario di esaudire un qualunque desiderio. L'uomo, che sapeva cucinare ma non si fidava della creatura sapendo quanto fosse pericolosa, riempì la zuppa di peperoncino fiammante e gliela diede da mangiare. Dopo una lunga sorsata il kappa fuggì in preda all'arsura. Da questo si deduce che non siano grandi amanti del piccante! Apprezzano piuttosto il sake e i cetrioli. Queste due caratteristiche si intersecano o si dividono nelle varie leggende, alcune legate alla pesca e altre alle coltivazioni. Infatti nella gran parte delle rappresentazioni negative sembra che per calmare o distrarre un kappa sia sufficiente lanciargli un cetriolo o offrirgli del buon sake, o ancora fargli trovare pronta una tazza di the verde. Quest'ultima peculiarità è associata ad una delle caratteristiche della pelle e del grasso del kappa, che si dice avere proprietà curative e benefiche se trattata e utilizzata per preparare un infuso.
    Il the verde come bevanda apprezzata dal kappa porta a uno dei racconti più interessanti che lo riguardano, quello di un contadino che, stufo di ritrovarsi derubato del suo raccolto di cetrioli, decise di affrontarlo faccia a faccia. Preparò un enorme pentolone di the verde e lo lasciò fumante vicino ad un cespuglio dove sapeva che il kappa spesso passava. Attratto dal forte profumo, il kappa si avvicinò senza troppa cautela e non si rese conto della trappola che il contadino aveva preparato. Tra le foglie infatti il contadino aveva nascosto una rete di corda, con cui riuscì a catturarlo e legarlo. Più che ucciderlo l'uomo voleva capire se poteva spaventarlo, infatti si limitò a chiedergli il motivo delle sue razzie. Il kappa ammise di averlo fatto solo per fame, e banalmente perché gli piacevano i cetrioli. Colpito dalla sua sincerità l'uomo decise di lasciarlo andare e tra i due nacque una strana amicizia, o per meglio dire un rapporto di reciproca comprensione. Il contadino avrebbe lasciato un po' di cibo nei pressi del fiume dove il kappa riposava, ma la creatura si sarebbe dovuta accontentare e non avrebbe dovuto più attaccare gli umani. In breve però i due cominciarono a conoscersi e il kappa prese a dare consigli al contadino su come rendere i propri campi più ricchi e fertili. Finì che tutti gli abitanti del villaggio in cui l'uomo viveva cominciarono ad ammirare la singolare alleanza tra i due e il kappa divenne parte integrante della loro comunità.
    Questo è probabilmente uno dei racconti che più avvicina la visione della creatura pericolosa a quella benevola, magari soltanto un po' troppo vivace e affamata. Sono infatti ben poche le storie dal finale tragico, perché nonostante il kappa sia generalmente considerato aggressivo pare in realtà essere uno degli yokai più facili da farsi amici.

    Edited by Aesingr - 31/5/2023, 08:58
     
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