Kengard: Creature da oltre i confini

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    Quel Kurama sapeva sicuramente gettare carbone nella sua ciminiera:questo, era quello che il serafico Lesothos stava pensando, osservando il caos provocato di una creatura volpina...non esattamente incline alla mera ragione, quanto più che alla soddisfazione delle proprie necessità. E quella sua reazione improvvisa all'ultimo secondo? Se doveva essere onesto con se stesso...non era la prima volta, per l'ibrido del gelo che si ritrovava in una simile situazione:ciò che è meglio fare, spesso è evitare di reagire all'iniziale attacco, e rispondere soltanto se l'intenzione di offesa è seria. Perseverare avrebbe solo aperto un ulteriore ostilità...un ostilità sicuramente inutile, considerando la presenza di un ferito, che aveva al più presto bisogno di venir curato. La risposta, a quel punto non poteva che essere una sola. E questo...accadde:
    Un sottile strato di ghiaccio apparve, attorno all'intera zona, sboccando anche nei punti anche solo sfiorati, dall'azione apparentemente ostile dell'al momento ostile Kurama. Ben presto ogni, minuscola possibilità di un incendio, così facendo si ridusse notevolmente...anche se tutti cominciarono a percepire un leggero calo della temperatura. Così, poi la creatura serafica sospirò, e si mise al centro dei presenti, aldilà di Liya e Zephiros...
    Signori cari...è per me alquanto scortese, dover interrompere le vostre conversazioni, dilemmi personali...ed altrettanto personalissime opinioni. Ma sono della sempre più evidente opinione...che il tempo si stia opponendo, alla risoluzione di queste opzioni...e certamente non desidererei mostrare la scortesia di interrompervi, se non esistessero problemi che dovrebbero trovare risoluzione in un breve tempo limite. Perciò, se mi è possibile optare per una scelta in particolare... disse, così il serafico ibrido, che senza proferire ulteriore parola, rendendosi conto che, in buona parte esse si sarebbero rivelate praticamente inutili...andò da Zell ed al teramin, dopo il suo apparente tentativo di un attacco, guardandolo con un minuscolo senso di...dispiacere, girando in seguito lo sguardo verso i due ed osservandoli da vicino con un lieve sorriso, il più possibile rassicurante nonostante la chiaramente calda situazion:ci avrebbe pensato lui, a prendersi cura della creatura in pericolo per il viaggio che adesso si prefissava.
    Zephiros, al contrario di s...eehm, del suo opposto non fu così calmo:se non fosse stata per l'azione immediata, di Lesothos avrebbe certamente minacciato l'essere volpino con la forza, per farlo desistere, non usare una simile strategia passiva...ma sì dovette calmare, posando lo sguardo sul teramin in pericolo, rendendosi conto che l'ultima cosa di cui quell'essere aveva bisogno...era di ulteriore caos. Lesothos ci stava ben pensando, alla situazione:adesso doveva concentrarsi su questa dragonessa, sulla quale così posò lo sguardo...tuttavia ritrovandosi a considerarla quantomeno interessante, sentendo della sua storia. Non si aspettava, qualcosa del genere:una persona che uccideva pur di farsi largo, una guerriera indomita...una persona, però molto facile da annoiare, apparentemente...ma anche qualcuno che sembrava aver trovato il cambiamento, nel suo cuore: Zephiros non si aspettava, una nota altruista, da lei. Quando qualcuno cominciava a parlare in termini similari ai suoi spesso non voleva saperne, di ulteriore benessere se non il proprio. Era davvero inaspettato...
    ...suppongo che fornirti questa offerta, a questo punto non sarà abbastanza. Come desideri...grande e sicuramente abbastanza onorevole guerriera:quel villaggio fu un esempio del mio fallimento come oratore in passato, per cui non passa giorno senza che io mi senta in colpa. Io non posso prendermene cura, visti i miei numerosi viaggi per aiutare Kengard a modo mio...ma una creatura come te, che ha sicuramente delle buone connessioni, se non può farlo da se può affidare quella cittadina a qualcuno che sarebbe disposto a prendersene cura e persino a viverci, avendoci solo di che guadagnato, poiché non desidero che essa crolli come un mero cumulo di macerie. Meritava molto di più...ma ti guiderò in quella postazione soltanto se accetterai di aiutarci:in ogni caso tu non ci perderai nulla, ma se ci aiutassi sia entrambi noi che anche gli altri potremmo effettivamente guadagnarci. disse il mezzo drago carboncino, che la guardò deciso, pronto a sentire di un possibile rifiuto...e alla possibile delusione che ne deriverebbe: fortunatamente riuscì a contenere quella...strana scintilla verde che gli era spuntata negli occhi, di cui adesso non vi è più alcun cenno...
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    Zephiros faticava enormemente, a tenere contenuto qualcosa che già era a metà strada per la sua emersione:un energia negativa, che non sentiva forse da troppo tempo, prorompente e...cattiva, se si può un termine semplice, per descriverla. E se avesse dato la risposta che intendeva fornire, vuoi per distrazione, vuoi per istintiva mancanza di simpatia nei confronti di colei a cui chiaramente non gliene importava niente davvero di quello che lui diceva, senza interruzione alcuna...forse sarebbe stato ancora più probabile, che tale energia lo avrebbe avvolto...ma così non fu:già accorto della parziale mancanza di accordo degli altri, in merito all'umano non poté che girate l'occhio, quando vide e sentì sorgere...Kurama, al suo posto. Alchè sbatté le palpebre, fermandosi a pensare per qualche secondo...tornando finalmente a concentrarsi un po' di più sulla situazione attuale, e non su...questo. Così, dopo aver aspettato alcuni secondi, per comunicarle cosa voleva dirle (anche se questa si stava ora concentrando perlopiù sul fantasma della notte) alza leggermente il capo e ci riprova, guardando l'entità volpina sorgere...anche perché, dopo tanto tempo...c'era qualcosa, che aveva sepolto nella memoria, che per quelle ultime parole della dragonessa erano riemersi nella sua mente:qualcosa che forse l'avrebbe convinta ad aiutarli...
    Ti spieghi...bene:vedi un guadagno, e vai a prenderlo a discapito di tutto.
    Per qualche istante...lo scintillio verde balenò nuovamente nei suoi occhi, guidando i suoi stessi pensieri con la sua strana influenza: nemmeno lui, se si fosse guardato si sarebbe spiegato un simile cambio repentino di umore(ed onestamente Lesothos, che li stava guardando, anche se seguiva il discorso generale ne era leggermente preoccupato...).
    Forse abbiamo degli interessi che hanno valore nella stessa fatica.
    Lui...si mise ad abbozzare con l'artiglio, nel terreno...quello che sembrava il disegno di un villaggio abbandonato, fatto a quadratini, come ad indicare il fatto che...fosse fatto di un qualche genere di metallo?...
    Non sempre sono riuscito a salvare tutti quanti:un villaggio, nascosto nel folto della foresta ​alla vista di quasi ogni "esterno" non ha avuto questa fortuna, e i suoi abitanti sono stati costretti a scappare, prima del mio arrivo. Li aiutai, ma loro si rifiutarono di tornare, per paura dei predoni:predoni che non sono mai nemmeno arrivati, quando andai a controllare. La protezione che si erano lasciati alle spalle era incredibile, e persino un adepto mago avrebbe avuto difficoltà. E un drago avrebbe desistito, perché troppo "intricato e impegnativo", da cercare. Ormai quel villaggio altro non è che uno scheletro, di ciò che era un tempo, e nessuno vuole tornarci, ne lo vuole reclamare, non importa quanto avessi cercato di convincerli. Non mi piace, offrire quella che era un tempo la casa di qualcun'altro così...ma tu, e forse anche la Nebbia potreste averlo per intero,con tutto ciò che esso contiene:è grande come una cittadella, e conteneva numerosi metalli, nonché casse chiuse che non ho mai aperto.
    Aaaah, Mulan:alla fine la tua abilità commerciale è proprio tornata utile, al tuo mezzo drago prediletto, eh? Nemmeno lui lo avrebbe mai detto, ma a quanto pare stava facendo proprio come alcuni umani di una realtà a noi tutti più affine:convinzione graduale con la spartizione di danari. Il mezzo roc si giustificava, nella sua mente pensando che nessuno avrebbe mai trovato quel posto, e perciò non lo avrebbe mai usato, come rifugio. Ed inoltre, semmai gli altri presenti non ne fossero stati del tutto convinti...sarebbe potuta servire come base di controllo, per tenere sott'occhio questa organizzazione non del tutto...sana. Ma non comunicò agli altri, meno che mai a colei con cui poco prima stava parlando, questo:non sapeva perché...ma non se la sentiva, di tradire ulteriormente qualcuno a cui lui, ha fatto in piccola parte del male. Lì aveva sbagliato lui...e questo era un modo come un altro anche per rimediare a quello sbaglio...
    Nel mentre il mezzo grifone stava ascoltando, ed osservando la situazione corrente...con molta, pazienza:nonostante le sue parole, e quello che i presenti si erano finora detti non si era ancora raggiunto un accordo preciso...ma fu Zell, a fargli tirare mentalmente un sospiro di sollievo:finalmente qualcuno che aveva trovato uno straccio di decisione comune, cosicché tutti potessero cercare di farci appiglio.
    Il tuo suggerimento è per me bene accetto, Leamhan:non è per il momento consigliabile, attrarre attenzioni indesiderate da parte di quella spregevole creatura. Temo che, sebbene ci siamo prolungati nella dovizia del confronto delle nostre idee non sarebbe certamente una cattiva idea, avere un ulteriore fase di raccoglimento:in questo stato potremmo persino cadere vittime del nostro disaccordo. Come già detto:sarei tentato di dare a...la nostra entità dai caldi colori, e all'umano che parrebbe contenerlo, qui una possibilità, poiché affidarsi quasi esclusivamente ad una serie di dubbi, relegati a qualcheduno che non abbiamo modo di conoscere in modo completo, se non da alcuni pettegolezzi, alla fine della questione risulta prematuro. Inoltre... disse il mezzo drago candido, che poi osservò Liya, sorridendole il minimo sindacale.
    Da un punto tattico mi ritrovo d'accordo con l'eroe qui accanto a noi presente:qualunque sia l'avamposto di cui lui parla...nutro seri dubbi, che nell'eventualità di alcune trappole che queste possano in modo alcuno trattenere una creatura...potente come lei. disse l'ibrido serafico, un commento che il suo più orgoglioso omologo scuro, con tutta probabilità non avrebbe davvero aggiunto.
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    Devo fare qualcosa, per queste notificazioni:il mio indirizzo email non mi avvisa più come una volta. Comunque...eccomi ordunque finalmente qui, a rispondere...

    Fortunatamente, da quella discussione fu trovata almeno una, soluzione concreta, anche se Lesothos la trovò... lievemente affrettata, e presentante poca fiducia per il seppur "imputato" Kestrel, per cui lui credeva fermamente avrebbero dovuto concentrarsi di più nel comprendere, poiché chiaramente più fornito di sfumature di quanto si sarebbe potuto intuire, ma...oh beh:la decisione era stata presa, e almeno i soggetti sarebbero stati avvisati non solo quella di Kestrel, ma anche(personalmente il candido sperava solo) di quella di altri individui che chiaramente non intendevano intavolare nessun genere di discorso, e che ancora più chiaramente volevano massacrarli per chissà quali ragioni. Così, anziché dedicarsi a questo precoce, ma in un certo qual modo giusto avviso...decise di concentrarsi nuovamente sull"ammazza-draghi". E dopo averlo fatto, sebbene potesse essere comunque una decisione controversa, da intraprendere...sapeva, ormai che non si parlava di una situazione in nero e bianco, ma di un grigio... possibilmente tenue, nello spettro del ragazzo. Fu con tali considerazioni, che prese infine parola...
    Il rischio è...assai grave, per un individuo di cui non abbiamo l'assoluto vantaggio di riconoscere totalmente...ed almeno una buona dose di tutti noi ha avuto la sfortuna, ma anche l'opportunità di apprendere il prezzo dell'eccessiva fiducia, e assai...ma è altrettanto giusto ragionare su un ulteriore particolare, che i molti, in codeste terre non riescono spesso a ricordare, o a prendere semplicemente nella propria considerazione:che la terra di Kengard...non si compone soltanto di estremi dello spettro della giustizia e delle varie reputazioni, ma anche di tonalità assai grigie, talvolta tendenti da una parte, ma talvolta così indistinguibili da non essere decifrabili. Ciò che voglio a tutti enunciare, con questa mia minuscola considerazione, perciò...è che le voci vi precedono, ragazzo, e fino ad ora non avete dimostrato, nemmeno nei più ridotti momenti la malignità che molti temono possa da te e dal tuo compagno provenire. È altresì vero che possediamo i nostri interessi:interessi del cui compimento potrebbe derivare un vostro futuro prossimo, di conseguenza, perciò anche di vostra rilevanza, ma per cui in fondo non avete alcun obbligo a prender parte. Se desideri il nostro sostegno, in qualche modo dovrai prenderti l'impegno morale e spirituale di seguirci in questo compito, poiché se non dovessi rispettarlo...vivresti con la consapevolezza di non esser degno della fiducia che anche per errore persone che non sono consapevoli di te potrebbero darti:questa, aldilà di una vendetta più diretta sarebbe una punizione più che sufficiente, per te. Perdona la mia apparente mancanza di tatto...ma comprenderai anche tu la posizione in cui i miei alleati scrutano il vostro essere, spero. In ogni caso, se intenderai procedere in solitudine...puoi sempre ritirarti concluse il mezzo grifone, con una delle due tante...risposte brevi, e non del tutto programmate, ma che riteneva necessarie, sperando nel raccoglimento interiore di colui che principalmente era andato a ricercare...che tuttavia non stava tanto dimostrando, nell'interagire con quella dragonessa:Zephiros...era assolutamente irritato, da quelle sue ultime insinuazioni, e per qualche breve momento...si poterono vedere le punte dei suoi denti, altrimenti ben coperte sotto le sue squame e piume nere...mentre il suo corpo, contraendosi lievemente sembrò quasi emanare...del vapore, per qualche vago secondo? Difficile a dirsi, visto quanto la cosa fosse poco percettibile...ma certamente era chiaro che stesse "fumando", in un certo qual senso, anche a dimostrazione del suo sguardo giallo che stava mostrando...diversi riflessi verdi, suscitando la sempre crescente preoccupazione del suo compare più riflessivo...
    Che vengano:ho delle conseguenze da affrontare. In ogni caso... disse lui, che poi continuò, giocandola su una carta che mai, mai prima di allora aveva davvero utilizzato, nemmeno quando aveva saputo delle particolari attitudini di quella che sarebbe dovuta essere la sua fidanzata ad interim:buttarla in extremis...su una strana forma di personale presa in giro.
    ...non che possa giovarmi poi tanto, fare l'azzurrino:è un miracolo che mi sia anche solo spiumato. Non so nemmeno dire delle buone battute, per dirne una. Eheheheheh...sai che noia, che sarebbe stata per lei, giusto? disse lui, alquanto...strambo, ed in un evidente tentativo forzato di dialogo, con un...assai strano sorrisetto:qualunque bizzarro stato lo stesse prendendo era chiaro che cercava di trattenersi, e l'essere il più ragionevole possibile, in un modo o nell'altro, per qualcosa che sapeva chiaramente essere colpa sua, e che...davvero lo colpiva, in un periodo in cui si stava sentendo nuovamente solo, per un motivo o per un altro. Era alquanto chiaro, che era tutto un suo tentativo di non incavolarsi con le provocazioni di lei...
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    La situazione...non era proseguita esattamente come Zephiros aveva propriamente pianificato:fra tutti coloro che più lo preoccupavano...erano Zell, e coloro che avevano a che vedere con la Nebbia Argentata. Il primo...poiché effettivamente lo stava facendo riflettere sul problema dell'aiutare qualcuno che, sebbene accidentalmente avrebbe potuto utilizzare la propria arma per uccidere la razza a cui, per metà apparteneva...e i secondi per via del tremendo incidente che poteva ammetterlo:era decisamente colpa sua...e mai si sarebbe perdonato, per questa ragione:tutto quello che poteva fare...era eventualmente farsi perdonare, in metodi che non richiedessero chissà quale metodo illegale, o chissà che cosa altro ancora di per lui eccessivo...forse anche scusarsi direttamente con lei, per quanto banale potesse questo sembrare. Ma che cosa altro avrebbe potuto fare?...
    Zell non avrebbe tutti i torti:ridargli la spada potrebbe essere pericoloso...ma purtroppo questo è chiaramente qualcosa di simile alla scelta di dare o meno un arma a qualcuno per difendersi, e sperare che non la usi per altri scopi. E inoltre vi è un problema più grande...perfino della possibile morte di altri draghi... disse il mezzo drago colore del carbone, il cui sguardo si fece deciso, mentre dedicò un occhiata proprio al draghelfo, girando leggermente il collo verso di lui...salvo poi trasformare suddetta espressione in una di preoccupazione:per quanto il rischio peggiore potesse essere grave...vi era qualcosa di ancora più grave, all'orizzonte. E sperava di poterglielo far capire, in qualche modo.
    Le azioni del tuo doppio malevolo, Zell:tu, meglio di chiunque di noi dovrebbe conoscerlo. E non credo che con le sue manipolazioni intenderebbe fermarsi ai soli draghi:tutte le razze, a Kengard e forse oltre potrebbero essere in grave pericolo. Non possiamo permettere, che continui:se aiutarlo a riprendersi la spada ci darà quantomeno indicazioni per trovarlo...e, se lo sosteniamo, noi che siamo almeno per metà di sangue draconico...potrebbe cambiare idea:vederci sotto tutta un altra luce, dandogli i suoi tempi:è sicuramente molto meglio redimere qualcuno in qualche modo, che ucciderlo e semplicemente vivere con le conseguenze delle sue azioni passate...lo so, che è difficile, lo è anche per me!...ma se possiamo ricavare ulteriori piste, per trovare una minaccia più grande allora penso che dovremmo prendere quest'occasione... disse ancora il mezzo roc, respirando pesantemente ad ogni sua frase, in una interiore difficoltà etica, sul dilemma...questo, finché non intervenne Lesothos, che ancora una volta si era, nel mentre premunito di osservare a lungo la situazione corrente, dopo le proprie precedenti parole:esattamente come una colonna di ghiaccio, che resta statica e gelida, di fronte al movimento di qualunque creatura gli trascorra, possibilmente permettendo ad esse di riflettersi.
    Comprendo la difficoltà che stiamo localizzando nella cooperazione, e nessuno dei presenti è certamente obbligato a seguire il medesimo percorso karmico...ma vi chiedo di fare corretto uso dell'opportunità di riflettere sul vantaggio comune:tutti noi avremmo l'opportunità di neutralizzare un entità che per noi tutti, nessuno rappresenta solamente un comune svantaggio, e che non ricercherà alleanze se non per pugnalare chiunque di noi alle spalle, e ricominciare dall'inizio:non essendo in possesso di piste migliori...localizzare lo strumento del signor Kestrel è la sola opportunità certa che al momento possediamo, di ottenere ulteriori informazioni, con la non indifferente possibilità che esso possa effettivamente cambiare, quantomeno parzialmente il proprio punto di vista. disse l'ibrido candido, che osservò con attenzione, ma anche leggera severità sia l'altro ibrido di simile copertura che quello dalle fattezze umanoidi, volendo chiaramente fare intendere qualcosa di importante, che esplicò subito dopo.
    Talvolta, per avere l'opportunità di fare la cosa giusta...bisogna tuttavia prima eseguire scelte difficili, ma senza le quali il nostro vero io non può essere rivelato, ne essere messo alla prova:come alcuni umani, compresa la mia saggia madre enuncerebbero...il problema è nel credere, ed eseguire il dai molti temuto salto della fede. aggiunse infine il mezzo grifone, che respirò molto lentamente, facendo uscire del vapore dalle sue narici, sebbene il clima non fosse tanto gelido:che avesse a che vedere con la natura del suo elemento?...domande per un altra occasione, nella mente dell'ibrido più estroverso...poiché, senza nemmeno avere il tempo di fermarsi a riflettere a dovere una...dragonessa, esattamente come un demone tentatore si era messa a domandarsi che cosa Noxas ci avrebbe potuto vedere, in lui...varcando un altra, "misteriosa" opzione che forse non avrebbe dovuto considerare. Cercò di non risponderle, ne in generale di reagire, nemmeno quando lei si premunì di annusarlo a distanza...fin troppo ravvicinata...ma non riuscì a trattenersi dal farlo, dopo un po', e con un espressione amara sul suo muso, dando sfoggio dei suoi denti sempre accuratamente puliti e puntando severamente il suo occhio destro e giallo su di lei...la guardò, e disse:
    Le volevo bene...non sapevo ancora, per che cosa avessi firmato, quando l'avevo seguita. Ma ero stupido ed ingenuo, un eroe perlopiù spensierato, allora...solo poi, tempo dopo aver perso la strada ho capito. Se la Nebbia Argentata, e soprattutto lei stessa hanno ancora dei conti in sospeso con me allora sono pronto a subirne le conseguenze...ma smettila di insinuare chissà cosa sul mio conto:io non sono, un menefreghista come potrebbe sembrarti...capito?
    Quell'ultimo..."capito"...emerse con un leggero scintillio...verde, che per breve tempo rimpiazzò il tipico colore giallo dei suoi occhi, cosa questa che era impossibile da non notare, da vicino. Ma per menti abbastanza argute e allenate, come quelli dello spettro in bianco...questo era addirittura percepibile. E lo sguardo di quest'ultimo era chiaramente preoccupato, sebbene solo leggermente severo.
    Più tempo mal utilizziamo, a discutere il nostro disaccordo fra di noi, signori...più elevate saranno le possibilità che Meno Zell compia atti irreparabili:se avete l'intenzione di prendere una decisione...allora vi suggerisco di farlo prima che altri morti, o corruzioni di qualunque genere...possano avvenire... disse ancora, non aspettandosi di dover ulteriormente prender parola, facendolo, tuttavia per quell'improvviso scintillio che aveva visto in Zephiros, che per niente gli era gradito:era chiaro, che l'ibrido più scuro, in realtà si considerasse esso stesso male, sebbene lui stesso cercasse di concentrarsi soltanto sulla situazione corrente...ma quando hai dei demoni interiori, e ad essi si aggiungono degli anche minimi dubbi chi sei tu, per riuscire opportunamente a controllarti?...

    Edited by Elker Errani - 26/1/2022, 14:08
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    Era comparsa veramente molta gente, nell'arco di semplicemente alcuni minuti...e i due mezzi draghi si erano, fin da subito limitati ad osservare la situazione, con la più grande neutralità possibile, per non appiccare inutili fuochi, che sarebbero potuti anche sfociare, nel giro di poco in discussioni anche violente:non era assolutamente ciò di cui nessuno di loro aveva necessità, al momento, specialmente adesso che dovevano trovare quel caspita di essere negativo, e fermarlo quando ancora non stava compiendo...troppo, male al resto di Kengard, in chissà quale modo a loro misterioso.
    Così, mentre si premurò di confermare a Leamhan ancora una volta il suo sostegno Lesothos decise di lasciare agli altri il compito della conversazione, anche ma soprattutto per cercare di concentrarsi sui dintorni, sfruttando a dovere le sue orecchie simil-aquiline, per sentire i suoni di sottofondo che accompagnavano le loro parole...finché non volse la testa verso l'alto, notando...una bizzarra signorina, seguita da.....lei.
    Per il primo non significava troppo...ma per Zephiros, quando questa alla fine nominò una certa "Nebbia Argentata"...tutti quanti poterono vedere il mezzo roc, i cui occhi color giallo zaffiro si ridussero a delle fessure, cercando di non farsi notare, e addirittura fingendo di star osservando come il suo compagno bianco i dettagli, anche intriganti del paesaggio...ma lui non glielo lasciò fare, ed anzi...usando un ala sbarrò la strada all'eroe errante, guardandolo con decisione, e facendogli comprendere soltanto con uno sguardo che, qualunque problema avesse non doveva certamente nascondersi...e forse si dissero anche qualcosa, come avevano fatto prima. Ma questo non si riuscì a comprendere, in quei pochi secondi. Così, sospirando l'ibrido dal colore scuro si volse verso i due, appena arrivati membri di quella poco raccomandabile gilda e, un passo lento ed incerto verso l'altro arrivò a pochi metri di distanza da loro, cominciando finalmente a parlare.
    Noxas...e-ero ancora confuso, quando accadde mesi fa che necessitasse del mio aiuto...lo dissi anche quando la incontrai:se non tornai più era soltanto perché avevo perso la strada. La verità è che non ho un buon senso dell'orientamento.
    Capendo, fin troppo chiaramente che quella situazione stesse prendendo una piega umiliante anche il mezzo grifone, finalmente si decise a prendere parola, e guardò solenne i nuovi arrivati.
    Sono bene a conoscenza che la vostra fiducia, così come quella di almeno alcuni di noi non è ben riposta. Devo tuttavia specificare che nessuno di noi intende veramente essere una minaccia, così come suppongo nemmeno voi per noi. Ogni battibecco, o problema passato di sorta può essere discusso in seguito, o se proprio adesso con la calma della ragion pura:ciò che intendiamo veramente fare è semplicemente trovare un individuo che sta causando numerose problematiche all'intera Kengard, che è nell'interesse di tutti fermare il prima possibile, affinché non provochi ulteriori danni, possibilmente irreversibili. Vi saremmo inoltre umilmente grati, se ci potreste sostenere in questo compito. In caso contrario...vi astengo semplicemente dall'usare contro di noi i vostri mezzi, quando non ve ne è la reale necessità:suppongo che sarebbero più utili in altre occasioni, nevvero? disse, con tutta la calma del mondo il drago lucente della notte, con l'altro che prese a sua volta parola, e disse:
    Noxas fu...una grande amica, suppongo, nonostante il poco tempo che condividemmo. E cercherò in ogni modo, di farmi perdonare da lei. Ma quello che ha detto il mio compagno di viaggio è vero:è inutile crearsi problemi in questo preciso momento. Ed ogni problema può essere discusso quando quello per noi più grande sarà risolto...
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    Fai con calma,cara:anche io mi devo meglio organizzare per fare il mio ritorno su questo forum:siamo un po' tutti rintronati,sai com'è,eheeh...
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    Lesothos,a quanto pare ebbe infine una risposta che trovò oltremodo soddisfacente,per i frutti del suo lavoro...più duro di quanto tutti gli altri non potessero immaginare. Di fatto...fu anche peggio di come lui stesso,avrebbe immaginato:stava usando tantissime tra le sue capacità,quel giorno. E tutte quante richiedevano un incredibile concentrazione psico-fisica,in una quantità di tolleranza degna di un monaco umano,se non di più. Ma non lo disse...no:semplicemente prese dei profondi e silenziosissimi respiri,per tutto il tempo,limitandosi a rispondere al suo piccolo "paziente" con un cenno della testa,e un sorriso semplice quanto enigmatico. Tempo che Zephiros utilizzò,invece...per presentarsi,visto che,effettivamente...si accorse di non averlo ancora fatto,in tutto questo(Caspita:con quella situazione tesa,e quel clima di più o meno calma a seguire gli era proprio passato di mente:doveva davvero fare pratica,con le sue avventure:si sentiva come un vecchio che aveva perso lo smalto...)...
    Ed io sono Zephiros,eroe errante delle terre di Kengard,ormai da tanti anni. Ed è per me una notizia fantastica,sapere che ora stai bene,anche grazie alle cure di Lesothos. disse il mezzo drago nero,cercando di fare un po' finta di niente...sentendosi in realtà alquanto imbarazzato,di non aver rivelato prima,questa informazione. E mentre Leamhan li ringraziò(in modo molto breve,c'è da dire,ma che i due esseri piumati trovarono,in realtà molto gradevole,poiché per loro veniva comunque dal cuore del teramin,ed era perciò per loro più che sufficiente),parlò a Zell direttamente del legame che lui aveva col suo omologo negativo e parlò di formulare un piano,contro di lui,ma solo dopo essersi ripreso a dovere,visto anche che era parecchio stanco...il mezzo roc non potè però fare a meno di notare tutto il tempo qualcosa:il portamento del suo simile,ora più disinvolto di prima.
    Concordo con voi... disse semplicemente lui,chiaramente preso dall'ibrido bianco. Era una minuscola differenza,quella del portamento, che non molti avrebbero notato,al suo posto...ma non era possibile che sfuggisse,ai propri occhi allenati, giallo zaffiro come i suoi:si era fin troppo bene accorto,del fatto che cercasse di dissimulare la sua stanchezza con la propria compostezza(che era comunque maledettamente convincente. E lui l'aveva capito solo perché aveva avuto milioni di esempi,di compostezze efficienti. Ed anzi:dal suo punto di vista c'era anche la buona possibilità che si potesse sbagliare. Ma avrebbe preso quella "buona",per così dire secondo cui aveva ragione). Ma,al tempo stesso,col sorriso che era divenuto compiaciuto,per pochi secondi si accorse, a sua volta che lui aveva capito. Ed era così concentrato,in lui che non si accorse nemmeno,inizialmente delle carte da gioco disseminate tutte intorno a loro,ne del corpo dello gnomo che avevano trovato...fu proprio il mezzo grifone a riportarlo sulla giusta linea di pensiero.
    Sono consapevole,del fatto che sei preoccupato per me. E che ti si sono formate molte domande,sul mio conto. Gli altri possono non vederlo,perché concentrati su faccende di gran lunga più importanti...ma ti rivelerò una cosa:percepisco le emozioni altrui. E le tue incertezze diventano involontariamente di mio appannaggio,così come quelle degli altri,anche se faccio di tutto,per evitarlo... disse lui,col pensiero,cominciando una conversazione telepatica col suo simile più scuro,che gli altri non poterono sentire...sebbene la preoccupazione dell'ibrido nero si potesse quasi percepire,come quando si sente un odore pungente nell'aria...
    Dovevo immaginarlo, che fossi empatico:questo spiega perché sei sempre così gentile e contenuto. E...ha stranamente senso,che tu sia dell'elemento del ghiaccio.
    La comprensione ed un grado più che basilare,di empatia sembrano anche di tuo appannaggio,Zephiros.
    Hhhm...ma dimmi:perché ti contieni così? Non c'è bisogno,di nasconderlo: possiamo aiutarti,magari. Deve essere stancante,usare queste capacità...
    Molto più di quanto non potrebbe sembrare,effettivamente. Ma sono parte integrante del mio essere. Non sono un problema duraturo...
    Stai eludendo il discorso,Lesothos...
    Temo di doverti contraddire:lo sto posticipando. Ora non è il momento,di preoccuparsi di me,o di rispondere a domande per cui avremo tutto il tempo di parlare amabilmente in seguito. Starò bene,credimi:puoi bene intuire,che non ti sto mentendo. E avrai delle risposte...ma non è questo,il luogo,o il tempo:concentriamoci,per il momento...sul sentirò di carte da poker disseminato attorno a noi,e a quel malcapitato gnomo privato del dono della vita,in un modo assai brutale.
    Nel dirlo l'eroe errante finalmente se ne accorse,sbarrando gli occhi,mentre cominciò ad analizzare rapidamente ad occhio l'intera scena...dicendo, però un ultima cosa,allo spetto sfuggente.
    Riprenderemo questo discorso molto prima di quanto non potresti credere...e per favore:non sforzarti troppo per forza...
    Il suo interlocutore sospira rilassato,prima di volgere la sua attenzione a Zell,Zenon e Leamhan,avendo sentito che i primi due intendevano interrogare il terzo, subito dopo che si sarebbe ripreso,il che era giusto...ma senza esagerare e imporre pressioni involontarie.
    Ne sono ben consapevole,eroe errante. Ne sono ben consapevole. disse lui,col pensiero,prima di rivolgersi a parole ai tre.
    Se posso permettermi,signori...questo non è il modo giusto di approcciarsi:il nostro onorevole compagno teramin risponderà di sicuro. Ma non vi è necessità di forzarlo. Farlo,in ogni caso non ci farà guadagnare davvero del tempo,ma solamente della tensione,rispetto al chiederlo con calma:questo Meno Zell,volendo o nolendo richiede una dovuta preparazione, dopotutto,il che ci porta a comprendere che sia necessario toccare con calma la faccenda. Per cui ti prego di dirci,carissimo Leamhan...che cosa puoi rivelarci,che possibilmente solo tu sai,su ciò che è avvenuto prima del nostro arrivo? Anche il più piccolo particolare può esserci molto utile. disse semplicemente il giustiziere della notte,cercando di far sentire l'essere senza organi dediti alla vista normalmente definibile più ad agio possibile.
    Ammetto di trovarmi semplicemente d'accordo con voi:visto quello che sta accadendo con Meno Zell è necessario aspettare,per non creare incongruenze. Possibilmente potremmo anche mettere degli ostacoli, nelle forme di cose,persone ed animali,per rallentarli. Una sorta di missioni secondarie in un videogioco,se capite dove voglia arrivare
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    Lesothos,soddisfatto da ciò che sentì riaprì gli occhi,rilassandosi e tenendo così le sue difese su un medio livello di attenzione ai dettagli dell'ambiente circostante. Zephiros,invece si rilassò decisamente di più,dimostrando il sollievo che provava con un ben udibile sospiro:tutto ciò lo aveva rassicurato,in quel momento più di quanto non avrebbe dovuto. Il teramin era perciò dalla loro parte,anche se non fu propriamente il loro approccio,a vincere quella serie di incomprensioni...ma quest'ultimo era ferito. E,lentamente stava inevitabilmente scivolando nell'immensità dell'oblio. E,come anche gli altri fecero loro notare dovevano fare qualcosa. Perché,se lo non avessero fatto al più presto...lui sarebbe morto,rendendo il loro tentativo di anche solo preoccuparsi di lui,in primo luogo completamente vano. Il mezzo roc non aveva mezzi curativi,malauguratamente. Solo un paio di conoscenze mediche,che in quella situazione sarebbe stato impossibile,sfruttare a dovere,se non dopo un tempo troppo lungo,per lo stato del poveretto,che nel mentre avrebbe tranquillamente fatto in tempo a spirare tre volte,come minimo. Ma il mezzo grifone...mmmh...forse lui aveva qualche altro asso,nelle sue maniche quasi "angeliche".
    Forse,caro compare teramin...posso aiutarvi in questo dilemma. disse lui,tranquillo,in quel momento come solo un angelo poteva esserlo,che avvicina il muso a quello del per lui piccolo interlocutore,toccandone la fronte con la punta:molto indelicato...ma era purtroppo una procedura necessaria,per quello che intendeva fare...
    Devo stabilire un contatto psico-fisico. E per farlo essere in contatto con la tua mente è il metodo più congeniale,per riuscirci. Per cui ti prego di,possibilmente non muovere una singola articolazione,mentre proseguirò:è un processo che,come puoi ben immaginare richiede molta concentrazione. disse il mezzo drago bianco,calcolando perfettamente il tempo e la gravità delle sue ferite. E perfino gli intervalli del dolore che lui provava,scegliendo le sue parole di conseguenza. Poi...i suoi occhi diventarono azzurri. E,così il corpo del diretto interessato si circondò di un alone dello stesso colore,che,lentamente potè sentire la mente del serafico ibrido connettersi alla sua,usando i suoi ricordi piacevoli,per creare nuovi scenari,nella sua testa che potessero tranquillizzarlo a dovere...allo scopo,praticamente di anestetizzarlo,mentre l'umidità dell'aria(stando attento a non prendere alcun genere di agente infettante dentro di essa) viene da lui condensata in acqua,che fluttua così in aria. Acqua che poi...schizza verso le sue ferite e...si congela sopra di esse,formando delle vere e proprie lastre di ghiaccio,che si fondono con ogni sua singola lacerazione,provocando un dolore assurdo,che i ricordi dovrebbero essere bene in grado di non fargli sentire. È un peccato,comunque...che non fu nemmeno una procedura tanto sbrigativa:richiedete la bellezza di ben quattro,lunghi minuti...in cui il ghiaccio si fondeva sempre più,col suo corpo. Poi,all'improvviso,dopo tutti quei minuti...semplicemente si sciolse,trasformandosi in acqua mista al suo sangue,che così...guarisce le sue ferite,senza cicatrici o quant'altro rimasto a segnalare ciò che era accaduto...incredibile...
    Allora,mio caro...come ti senti?
    Lui...lui ha...eh:impressionante,Lesothos... disse il mezzo drago nero,osservando l'accaduto,sorridendo,sempre più impressionato...riconoscendo,però qualcosa che non quadra propriamente:il modo in cui ha disposto il ghiaccio...è esattamente lì stesso in cui lui avrebbe messo delle ipotetiche bende. Lo stesso,identico modulo. Mmh...forse si stava facendo troppe paranoie...

    Edited by Elker Errani - 28/2/2021, 20:26
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    Diavolo... disse semplicemente Zephiros,storcendo il muso,contrariato,mentre vide il loro interlocutore improvvisato agitarsi così,addirittura evocando degli ideogrammi ematici...grandioso. Ma per il mezzo grifone,invece la reazione del teramin era alquanto prevista,malauguratamente:sapeva bene,purtroppo che sarebbe stato difficile,convincere una creatura in un simile stato psico-fisico,semplicemente a parole. Lo sapeva. E,di fatto non si aspettava per nulla al mondo,di risolvere la cosa con un semplice monologo. No,affatto. Servivano tempo,calma,una ferma sopportazione della tensione ed assoluta dedizione,per l'obbiettivo che voleva raggiungere. Così non battè ciglio,non muovendo un solo muscolo del suo intero corpo,nel vedere quegli ideogrammi apparire. E il poveretto agitarsi,credendo che fossero complici di quello che lui credeva essere proprio Meno-Zell. Così si mise,semplicemente ad attendere l'occasione giusta per tornare a parlare,prestando attenzione ad ogni mossa,così come ad ogni parola,di Zell. E non appena finì...lo spettro sfuggente riprese parola,con una calma tale da farlo quasi sembrare un morto...uno spettro,per l'appunto.
    Sono interessato nel metterti al corrente che,nell'eventualità di un rifiuto...saranno obbligati a proteggere la nostra incolumità. Ma in seguito,se ce ne darai la possibilità continueremo sul nostro cammino in separata sede:non è nelle nostre intenzioni,sottrarre al tuo corpo il dono del respiro. Siamo desolati,per questo spiacevole malinteso. E per dartene dimostrazione...non ti recherò alcuna offesa psico-fisico. Ne ti controbatterò. Qualunque cosa dovesse mai avere luogo. Un destino di libertà è ancora veritiero,nei riguardi della tua esistenza,menbro della razza dei teramin. Ma sta solo a te,comprenderlo. disse semplicemente lui,che...abbassò completamente ogni sua difesa,chiudendo gli occhi,lasciandosi completamente scoperto,arrivando al punto che perfino una semplice spada avrebbe potuto ferirlo con estrema facilità:in realtà la sua guardia era ancora sufficientemente alta,per evitare inutili tragedie...ma il guerriero notturno sapeva simulare a dovere,un qualunque stato fisico ed emotivo,in caso di necessità. Ed era francamente impossibile,dire che stesse solo recitando. Non vi era nemmeno la più minuscola differenza,ad una reale dimostrazione di sottomissione e vulnerabilità.
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    Non...fa niente... disse Petrie,tirando un sospiro di sollievo,al pensare anche un minimo,che non sarebbe diventato un naufrago,uno sperduto in mezzo al l'immensità del Grande Mare:che tragedia sarebbe stata,se fosse successo davvero...
    Visto? Hhhmph... disse Tricky,sbuffando con uno sguardo di sufficienza,verso il ragazzo umano,piena di se in modo particolare,in quel momento. Davvero un bell'errore,alimentare un ego così smisurato come il suo...
    Oh sì sì:quello l'abbiamo proprio capito,Nicholas! È che non capivo tanto bene tutto il resto,oh no no no... rispose e precisò la piccola rettile dal becco ad anatra,mentre Spike li guardò leggermente confusi,capendoci ancora meno di naufraghi,punti cardinali e quant'altro. Roba troppo complicata,per qualcuno che spesso e volentieri vorrebbe solo un po' di pace e tranquillità...e infatti si sedetto subito a mo' di orso,parecchio confuso.
    Sì:quei cardin-così sono veramente roba da mal di testa,aaaahaaaaah!... disse il piccolo rettile volante,che cercò anche visivamente,di pensarci su...fallendo miseramente...mentre Piedino si concentrò di più sulla richiesta di Nicholas,guardando tutti i bicchieri rotti che doveva ancora rimettere in sesto...concentrandosi in maniera piuttosto evidente,addirittura usando il suo lungo collo per guardarli uno ad uno da vicino,emettendo un continuo "hhhm",nel mentre.
    Io,onestamente non riesco proprio a capirlo! Oh no no no...
    Sta cominciando a stancarmi,con quel suo "hhhm" continuo...
    Dopo un po' di tempo...ecco che alla fine il piccolo collolungo arrivò finalmente ad una conclusione. E,sorridendo ampiamente,entusiasta,con lo stesso modulo di un qualsiasi bambino della sua età comunicò il risultato del suo conteggio.
    Credo che ne devi riparare ancora sette,Nicholas. Secondo te sono sufficienti,per farti finire di lavorare? rispose e domandò infine lui,sorridendogli innocentemente.
    Citazione non casuale,il numero sette,per questi giovani rettili,eheheh
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    Meno male che mi ha avvisato...dopo quasi un mese,del messaggio. Grazie,ForumFree. Grazie davvero!

    Zephiro era già pronto a dare le sue considerazioni,sugli esatti metodi in cui si sarebbero dovuti nascondere e trovare con tutta calma e con la dovuta pazienza il loro obbiettivo maligno,neutralizzando lui e tutti i suoi scagnozzi,che avrebbe coinvolto la cooperazione di tutti,specialmente quella dello spettro sfuggente che al momento stava riflettendo chissà come ad occhi chiusi. Non potevano perdersi troppo un chiacchiere,alla fin fine. Ed entrambi i draghi ibridi ne erano ben consapevoli. Ma qualcosa...qualcosa,di completamente inaspettato interruppe la corrente di pensieri e buona parte dell'attenzione per l'ambiente circostante di entrambi,riportandoli in buona parte alla realtà:una serie di rumori secchi ed immediati,provenienti dalle loro immediate vicinanze. Quasi come...come dei rametti d'albero che venivano spezzati nel giro di una serie di secondi. E non c'era dubbio su almeno una cosa:qualcuno era nei paraggi e bisognava andare a controllare.
    Aah...non importa:riferirò loro il mio piano in un altro momento più consono...
    Fu così,perciò che,in breve si diressero nella direzione del suono. E mentre lo facevano...trovarono delle tracce di sangue. Cosa che scatenò,in Lesothos uno strano genere di reazione:il suo sguardo divenne ben più concentrato,mentre le osservava,perfino più attentamente degli altri. Come se fossero una sorta di fonte dell'eterna giovinezza:qualcosa,in esse ed anche nella descrizione di Zenon lo stava prendendo particolarmente...finché poi,qualche minuto dopo,a terra,apparentemente incapace di alzarsi...eccola lì:un strana,piccola creatura,esile e nera,con delle zampe osse do colore bianco e il muso del tutto privo di alcun genere di espressioni...ma che,in qualche modo era evidente fosse immersa in un immensa sofferenza(anche se,in fondo non ci sarebbe di certo voluto un genio,a capirlo...).
    Hhhmm... esclamò semplicemente Lesothos,che aguzzò ancora di più lo sguardo e guardò per un secondo il mezzo drago scuro affianco a lui,in un modo che non lasciava spiraglio a fraintendimenti:voleva che facesse spostare tutti,da davanti la povera,piccola creatura. Perché? Perché l'essere bianco...sapeva bene,che genere di creature fosse. E di che genere di attenzioni avesse bisogno...
    Sì...noi sappiamo,che cos'è. Ed è per questo che vi chiediamo di farvi momentaneamente indietro. Da qui ci penserà lui,a gestire la faccenda. disse il mezzo roc,guardandoli tutti serio,uno alla volta coi suoi occhi di un giallo zaffiro. E nel mentre...il mezzo grifone,silenziosamente,senza che si potesse allarmare...cercò semplicemente di entrare in conttato mentale con la creatura. Ma non in modo aggressivo,no:il primo accenno,di contatto che cercò di stabilire fu semplicemente...quello di creare una serie di immagini e sensazioni calme e rilassanti,all'interno della mente della creatura,per calmarla,nemmeno cercando di usare i propri,di ricordi:cercò semplicemente d fare in modo che fosse la sua stessa mente,ad accettare quel suo contatto,creando immagini che solo lui nello specifico,potesse trovare abbastanza rilassanti. Poi,solo tempo dopo essersi assicurato che si fosse calmato abbastanza...comincuò lentamente e dolcemente a parlargli,con tutta la calma e la tranquillità del mondo.
    I miei più sinceri omaggi,o splendido e maestoso teramin. Chiedo gentilmente il diritto di presentare la mia persona,se per te è un ipotesi contemplabile:sono una creatura ibrida,che si prodiga come possibile,ad eliminare le ingiustizie di queste terre e a sostenere chiunque abbia bisogno di sostegno. E,onestamente...io e i miei alleati sentiamo che ne avresti bisogno. Se ce lo permetterai,perciò...saremmo disposti a rassenerare il tuo animo,da qualunque cosa lo turbi. E,possibilmente...ad allontanarti da questo perimetro:devi di fatto sapere che siamo alla ricerca di un essere spregevole,che si fa chiamare Meno Zell. E sarebbe indicato istituire un opportuna evacuazione di ogni creatura innocente,che potrebbe rimanere coinvolta nello spiacevole conflitto che potrebbe seguire,per fermarlo. disse telepaticamente l'ibrido chiaro al teramin,che in realtà aveva subdolamente letto la sua mente,senza che potesse accorgersene e sapeva così,in realtà cosa fosse a spaventarlo...ma gli parlò in quel modo per fargli capire che non erano nemici. E anche,possibilmente per spronarlo a fargli dire qualcosa in più di quel poco che ha visto,limitato ai suoi timori.
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    Quindi...usate il vetro,nonostante sia fragile perché è molto utile per portare acqua e altri liquidi? Siete veramente intelligenti. E...e forse ho capito,cosa significa vendere:voi vi scambiate le cose...in un certo modo... disse Piedino...che apparì comunque parecchio confuso:anche se era colui che quasi sicuramente dirigeva il gruppo ed era,fra tutti forse anche il più curioso e votato all'avventura questo,purtroppo non voleva necessariamente dire che potesse imparare tutto quello che c'era da sapere su anche solo le piccole cose,della civiltà umana in cinque minuti. Purtroppo,per quanto intelligente poteva sembrare anche lui aveva dei chiari limiti.
    Pacifici! Meh:allora suppongo proprio che Piedino la usi parecchio,questa diplomazia. Ma se c'è una cosa che il mio papà mi ha insegnato è che non si può risolvere tutto a blaterare! Bisogna tirare fuori le corna! E comunque...si può sapere che caspita sarebbe,un coniglio arrosto? disse e domandò Tricky,decisamente poco interessata alla diplomazia,non appena ne scoprì il significato quantomeno parziale,o al fatto che volesse fare loro da guida in qualche modo,ma comunque decisamente sospettosa,nel sentire che avrebbe nutrito un Denti Aguzzi con un qualcosa che sembrava avere il nome di una creatura:un altra cosa molto evidente,di tutti loro è che hanno un ideologia parecchio pacifista(sebbene per qualcuno,nel gruppetto potrebbe non sembrare). E sacrificare una vita che non sia vegetale,in un qualunque modo sembra decisamente scuoterli:non sono abituati nemmeno lontanamente,alla normalità onnivora di molti esseri civilizzati...
    Guida? Che bello! Davvero! Così ci mostrerai tante cose...e magari non con tanta fretta come ci è capitato finora,oh no no no...Per esempio ci hai già suggerito dei nomi belli...o strani! Adoro così tanto,il nome verde marino! Suona bene,sì sì sì! disse Ducky,tutta contenta,mentre saltellò un pochetto sul posto,per poi fermarsi dopo dieci secondi,così tanto entusiasta...solamente per aver appreso piccole cose come questa:sebbene abbiano i loro limiti è comunque denotabile un vasto interesse,per quello che riescono a comprendere. Specialmente e senza dubbio quella minuscola cucciolina.
    Spike è il mio fratellone,ma l'ho trovato io,nell'uovo:era così carino!...anche se era un po' pigro,a uscire:abbiamo dovuto usare delle bolle dolci,per farlo venire con noi,quando ancora stavamo cercando la valle incantata! Sai:quelle cosette piccole,tonde e rosse che crescono col cibo verde! Ama davvero tanto,mangiare,oh sì sì sì!
    Posso dire la verità? Il nostro nome sembra più bello! disse Petrie,sinceramente contento,solo leggermente sfrontato,rendendo chiaro che pensava in maniera del tutto innocente,che il loro metodo di chiamare quella stella fosse il più indicato. Anche se in fondo entrambi i nomi non sono poi brutti.
    No:noi,con Misterioso Aldilà vogliamo dire semplicemente quello che c'è al di fuori della nostra valle. Quello in cui siamo nati. Quindi,in un certo senso...siamo effettivamente nel Misterioso Aldilà. Ti ringrazio tanto,per il tuo aiuto,ma...beh,non so nemmeno cosa sia una mappa:come ci dovrebbe aiutare?... rispose e domandò il piccolo collolungo,un pochino ancora malinconico,per via di quell'argomento. Chissà che cosa stavano pensando le loro famiglie. Quanta agitazione,quanta disperazione. Era perfino peggio di quella volta in cui finirono su un isoletta,per un giorno buono,rischiando la vita con i genitori di un loro amico...
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    Oh,interessante! Cose come queste ci farebbero veramente comodo,da noi! Sai,dove gli alberi stella cescono veramente in abbondanza. Però posso essere sincero? Avrei due altre domande:che cosa vuol dire "vendere"? E perché usate il vetro,se è così vulnerabile? disse Piedino,tutto sorridente,in tutta la sua innocenza e bontà d'animo,con la quale guarda senza vergogna il ragazzo umano dritto negli occhi.
    Grazie ancora,per i tuoi complimenti e per le tue scuse. Ma credimi:piaceresti di più a loro...come portata principale. Sia mai,poi che non si trovino qui anche da voi. Al solo pensarci...hhh! Tremendo...e comunque ti andrebbe cos'è questa "diplomazia" di cui tutti mi hanno parlato,quando ho detto cose come questa? Mi sta irritando,il fatto che debba sempre succedere una cosa dietro l'altra che impedisca loro di darci una buona spiegazione! disse Tricky,con il suo muso a rinoceronte che assume un espressione decisamente disgustata e irritate,tanto da sbuffare quasi come un bisonte.
    Beh,ecco,no no:non mi da fastidio. È solo che è strano! Ma verde Marino mi piace tanto tanto tanto,sì sì sì sì! E non ti preoccupare per Spike:la gente ci scambia di continuo per dei mostri. Ma noi non siamo mostri,oh no no no! disse lei,applaudendo da sola,addirittura e tenendo la coda alzata,tutta sorridente,prima di ascoltare il resto di ciò che quel particolare umano voleva dire loro,mentre Spike,in maniera del tutto improvvisa ed inaspettata...comincia a leccare,facendo versi gioiosi il viso del ragazzo,tutto sorridente.
    Tu gli piaci,eheheheheh!
    In un giorno particolare del Grande Cerchio! Sai:la sfera lucente che splende tutti i giorni! Lo facciamo quando splende di meno,al tramonto,così che tutti possano prestare più attenzione a noi,che al giorno! rispose Petrie,riferendosi chiaramente a quello che gli umani chiamano Sole,tutto sorridente ed orgoglioso,sicuramente pronto a dimostrare il proprio valore in quel giorno particolare. E già sta per dirgli qualcos'altro...finché lui non parla di nuovo,facendo una fatidica domanda:"Se questa non è la vostra casa da dove venite?". Nessuno ebbe davvero il volere di rispondere. Solo il piccolo collolungo,fra tutti prese abbastanza coraggio,da parlarne apertamente con lui:a quanto pare era un argomento piuttosto toccante,per loro...
    Veniamo da molto,molto lontano da Kengard. Noi non sappiamo se sia un isola anche il posto in cui viviamo o meno. Ma sappiamo la parte in cui viviamo da qualche anno. E che abbiamo tanto faticato,per raggiungere,a nostro tempo,del nostro mondo:la Valle Incantata. La nostra casa,l'unico posto che noi e le nostre famiglie abbiamo,per difenderci dai denti aguzzi. È un posto magnifico,sempre verde e pieno di cibo. Ma...per un incidente siamo finiti qui:stavamo scappando da dei Denti Aguzzi piccoli e veloci,dopo che eravamo andati nel Misterioso Aldilà,quello che c'è al di fuori della Valle,perché credevamo che un uovo con un fratellino o sorellina di Ducky fosse stato rubato dal suo nido,cercando di rimetterlo al suo posto prima che i grandi se ne accorgessero. Siamo riusciti a nasconderci in un tronco,dopo che avevamo scoperto che non c'era niente,fuori posto...ma poi è crollato in un fiume e noi siamo svenuti. E quando ci siamo svegliati...il Grande Mare ci aveva portati sul vostro mondo. Sono passati tre giorni. E da allora stiamo vagando da queste parti,non sapendo cosa fare e come poter tornare a casa. Chissà quanto saranno preoccupate le nostre famiglie. Eh....sai:scommetto che a molte persone qui piacerebbe...anche se non ci sono mai stati "umani" lì da noi. E alcuni dei tipi strani che abbiamo incontrato dicono che non ci dovremmo fidare,di tutto e tutti. Ed è giusto. Ma...io credo sia sbagliato,al tempo stesso diffidare di chiunque. E poi tu mi sembri una persona di cui fidarsi davvero,Nicholas. E forse...forse ci potrai aiutare a tornare dai nostri genitori... rispose alla fin fine quello che era ormai chiaro fosse il leader del gruppetto,guardando malunconico il ragazzo,cercando di sorridere un po',alla fine...ma riuscendoci solamente in minima parte.
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    Mi sento come Amazo in Justice League:sparisco per non tornare più. Maledizione:credevo di aver già risposto...

    I due mezzi draghi stavano analizzando già da qualche minuto,quel campo di battaglia intriso del fetore dell'opposto negativo di Zell,osservando con discrezione ogni singolo corpo di ogni singolo caduto che si ritrovassero di fronte:diversi alberi,non propriamente convenzionali sembravano caduti. Molti umani erano morti. Fra i due rettili alati Zephiros controllò nello specifico,a tatto ogni singolo corpo,mentre Lesothos fece uso di un approccio ben più cauto,di quello del suo omologo nero:usò...una sorta di alone azzurro,con cui avvolse ogni corpo,in una sorta di analisi tecnica(ma senza i termini tecnici di un analizzatore di DNA o la sua meccanicità. Ed era inoltre molto più rapido. Ma era comunque abbastanza speculare a quel genere di analisi).
    Hhhmm...pensi anche tu quello che penso io,spettro sfuggente?... domandò il mezzo drago nero all'altro,guardandolo serio negli occhi.
    Temo proprio di sì,eroe errante:questi individui non hanno avuto il tempo specifico di ingaggiare una vera e propria battaglia. Le loro vite...
    Si sono concluse molto prima...
    E ciò che è più gravoso...è che,se ben morti rapidamente abbiamo comunque conosciuto un indicibile sofferenza,prima di ciò...
    Poi,poco dopo i due vennero richiamati all'attenzione dai loro due piccoli compagni,che denotarono un orco quasi del tutto...decapitato,con un evidente espressione di sofferenza,sul suo sguardo e...il chiarissimo odore dell'elemento della radianza(con cui il mezzo roc non aveva avuto,prima d'ora che un paio d'incontri...tutti quanti quasi conclusisi con la sua sconfitta:fu solo grazie alla sua forza di volontà e velocità nell'agire,che evitò sempre conseguenze gravi per gli altri e per se stesso. Quindi aveva una certa esperienza negativa,con tale elemento...). E,dopo alcune conclusioni,nonché l'evidente fatto che era tutto avvenuto da poco(e che perciò l'essere maligno poteva ancora essere tranquillamente nei dintorni) ai due venne chiesto se sapessero riconoscere chi fosse il mezz'orco morto. Fu qui,che il mezzo grifone entrò nuovamente in scena,usando quella scia azzurra...anche sull'ormai deceduto malcapitato,a distanza di sicurezza...
    Vi prego di stare cortesemente indietro, così che il processo possa proseguire correttamente e senza la minima possibilità di errori:vi prometto che non richiederà parecchio tempo. disse lui,mentre si concentrò sul cadavere,guardandolo attentamente con i suoi occhi color giallo zaffiro,mentre la scia azzurra lo avvolgeva completamente...dissolvendosi solo dopo una ventina di secondi,dopo i quali il giustiziere bianco osservò uno ad uno gli altri tre,con serietà,prima di rispondere adeguatamente.
    Ho modo di riferirvi solamente quello che ha percepito e decantato la sua anima. Ossia che il suo nome...era Odwilk. Odwilk trincia...non è un nome consono. Ma è in riferimento agli organi addetti alla riproduzione. Costui faceva parte,assieme agli umani di un battaglione di guardie a difesa di una non troppo lontana cittadina,andato in esplorazione per assicurarsi che i confini fossero abbastanza sicuri. E dopo un accesso diverbio...non ebbe purtroppo luogo una vera battaglia...
    Ma una strage. Una pura,semplice,orribile strage. Dobbiamo immediatamente metterci in guardia,nasconderci e metterci nel mentre anche a rintracciarlo,pensando ad un metodo per sottometterlo rapidamente,visto anche che potrebbe aver lasciato qualcuno indietro a controllare. O essere per l'appunto qui vicino o addirittura di ritorno. Forse,anche se non è molto opportuno...un agguato improvviso potrebbe essere la migliore delle soluzioni. Altrimenti...sarà un enorme problema. E vorrei non dover ricorrere,ai miei poteri,per risolvere la cosa:sono più dispendiosi di quello che potrebbero sembrare... disse il drago dalle ali da corvo,sospirando pesantemente,mentre cominciò di già ad aguzzare lo sguardo intorno a se,tendendo i muscoli,muovendo rapidamente la coda e restando aperto ad ogni,singolo suono o movimento attorno a loro.
    Devo concordare con lui,tristemente:non possiamo permetterci di abbassare la guardia. E dovremmo evitare ogni utilizzo eccessivo delle nostre energie,in favore di una migliore tattica di vittoria. disse il mezzo grifone,che chiuse gli occhi,concentrandosi su ogni singolo rumore o presenza nell'ambiente circostante.
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    Non fa niente:ti ritornerà tutto in mente quando Lesothos dirà a Zephiros quell'altra cosa che aveva nominato all'inizio. Per allora dovrebbe essersi tutto più chiaro

    La successiva rivelazione lasciò praticamente di stucco Zephiros:quella di Zenon...poteva benissimo essere l'unico branco di creimvell dell'elemento del metallo,cosa che lasciava il giovane...come uno,se non l'unico creimvell di quel genere rimasto per tutta Kengard...
    Io...mi dispiace,Zenon. disse il mezzo drago,che lo guardò dispiaciuto,prima di ascoltare il resto del suo discorso,nel quale diceva di conoscere delle creature dell'elemento della Natura che erano,essenzialmente capaci di rimediare alla devastazione dal quale stavano per allontanarsi e,nel caso ne avessero incontrato una avrebbero potuto chiedere ad essa di farlo,seguendo il tutto con un "andiamo".
    Ok,capitan Zenon!disse il mezzo roc,ridacchiando,mentre il felino blu-argenteo iniziò,così a guidarli lungo tutta la foresta che percorreva il Torrente Celeste,per chilometri e chilometri e per diverso tempo...fino a che non passò la mezzanotte,con Lesothos sempre impassibile e composto,ma con il suo simile dai colori opposti che sbattè più volte gli occhi dalla stanchezza. E proprio quando si trovarono a passare in mezzo ad una parte di foresta piuttosto fangosa...il creimvell ordinò loro di fermarsi,facendo loro notare qualcosa che poteva essere decisamente importante,per quella che era praticamente diventato il loro obbiettivo primario:delle impronte dalla forma umana,ma dalle dimensioni decisamente aldilà di ognuno di loro,nonché con sei dita,invece che cinque,tutte artigliate.
    Mi sa che ho capito di chi sono queste orme... pensò fra se e se il drago nero dalle ali piumate...che vide subito dopo il suo dubbio confermato proprio da Zenon:il drago bipede doveva essere passato da quelle parti. Il creimvell chiese poi loro di restare in silenzio,mentre lui andava a controllare e di intervenire,ma solo nel caso si fosse messo a miagolare ad alta voce,rivelando anche di essere abbastanza confidente nelle proprie abilità.
    Fai attenzione,Zenon:ci sono molti modi in cui una vita può volgere al termine. Abbassare la guardia è uno dei molteplici esistenti. disse il mezzo drago candido,che,assieme al mezzo drago nero si mise ad aspettarlo. E ad ogni minuto un certo nervosismo si palesò sempre di più nel mezzo roc...che scemò del tutto quando si vide tornare il felino blu-argenteo davanti,che disse loro che aveva trovato...proprio il drago bipede,che disse aver visto riposarsi in una casetta poco distante da lì:non aveva quelle calzature e,a quanto pare era riuscito a lavarsi via quel tremendo fetore che avevano sentito,ma il felino dell'elemento del metallo era sicuro si trattasse di lui:le sue zampe avevano le stesse identiche dimensioni delle impronte,presentevano lo stesso odore secondario e,di fatto aveva perfino dei tatuaggi a forma di fulmine. E lui,sicuro delle sue intuizioni chiese anche di usare i loro poteri e di prendere di sorpresa il drago bipede. Ma non poteva essere così facile...e i due ibridi si ritrovarono a riflettere...
    Questo non mi convince:sappiamo che aveva dei collaboratori,no? Ed abbiamo scoperto che era andato fino a Kerus,giusto? Allora perché si troverebbe qui,da solo,in una fragile casetta di legno e facilmente esposto? Non credo che possa essere tanto sicuro di se e delle sue capacità da lasciarsi esposto in questo modo. No:non so come hai fatto ad arrivare fino a lì...ma potrebbe comunque essere una trappola... disse il drago ibrido nero.
    Sono d'accordo con Zephiros. Inoltre,cosa non da meno è un drago a sua volta:anche lui potrebbe essere perfettamente capace di sentire i nostri stessi odori. Quindi anche lui si sarà accorto che il suo odore secondario sarà rimasto. È decisamente più complesso liberarsi di questo genere di odori...ma è ancora possibile. Mi risulta incomprensibile il motivo di una tale trascuratezza. È tutto troppo semplice. E in più potrebbe non trattarsi dello stesso drago. Dobbiamo essere molto cauti ed attenti.
    Sono d'accordo. Qui c'è bisogno di un piano. Posiamo sì usare i nostri poteri...ma non dobbiamo essere precipitosi!
    Se per voi va bene...ci ho già pensato io,mentre stavamo parlando:come voi potrete aver intuito...io posso controllare il ghiaccio,tra le tante cose. In base a questo...ho suggerito un efficiente piano d'attacco:genererò uno spesso strato di ghiaccio attorno alla casetta,per impedire che possa crollare o che lui possa fuggire da qualche parte. Voi entrerete in silenzio dentro la casa,io ricoprirò anche la portà con il mio ghiaccio e useretr i vostri poteri per immobilizzarlo e porgli un interrogatorio. E non preoccupatevi:ho già pensato a questo. Dovunque voi passiate,nella casa avvertirò le vostre vibrazioni tramote il ghiaccio che la circonderà. E così potrò generare in tempo reale dei blocchi idonei di ghiaccio per salvarvi dal suo elemento elettrico,facendovi da scudo. E quando sarà tutto finito...potrò far sparire il mio ghiaccio come se non fosse mai nemmeno comparso
    Lesothos...sei veramente uno stratega eccezionale. Non mi stupisco,che ti abbiano denominato "lo spettro sfuggente":sarai sempre stato abbastanza furbo da riuscire quasi sempre a trovare un modo per dileguarti da attenzioni indesiderate. Non è forse così?
    Ti ringrazio,amazza-dei. E dì:la tua intuizione è corretta. Mi sembra di comprendere che il mio piano è di tuo gradimento. Tu,invece che cosa ne pensi,Zenon? È una strategia abbastanza convincente,per te? domandò il mezzo grifone,che osservò con sguardo deciso il loro peloso alleato.

    Edited by Elker Errani - 30/11/2019, 12:03
52 replies since 27/12/2014
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