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.SPOILER (clicca per visualizzare)Role per Tiziel... ed eventualmente qualcun'altro in seguito.
Intanto iniziamo
Quanto ci metteva a tornare? Erano già due giorni che quella rimbambita di sua sorella si era diretta verso Kerus, era mai possibile che perdesse tempo anche quando le cose erano urgenti? Poco male, lì bastavano ed avanzavano loro.
L'uomo si alzò dalle radici su cui si era seduto, incamminandosi verso l'interno del tratto di foresta circostante. Era stufo di attendere, ma non si dicesse mai che fosse uno che amava starsene con le mani in mano. Almeno quando fosse tornata avrebbero perso il meno tempo possibile e, trovando la cena pronta, avrebbe fatto anche meno storie riguardo tutte le stupidaggini che aveva in testa. Non si sa come, ma quella ragazza ne aveva sempre una nuova.
Probabilmente i suoi abiti del tutto scoperti, con braccia e gambe completamente nude e soltanto una maglia di seta blu senza maniche a coprirgli il fisico snello e poco sviluppato, non era il massimo in mezzo alla foresta.
Anche le braghe corte potevano rivelarsi maledettamente inadatte all'ambiente, ma considerando che era più bestia degli animali che vivevano lì nei dintorni... c'era poco da sperare. Lui stesso se lo riconosceva.
I suoi occhi nocciola individuarono qualcosa muoversi fra le fronde, non molto distante dal punto in cui si trovava. Da prima pensò che probabilmente non avrebbe dovuto camminare molto per imbattersi in qualcosa di gustoso, ma quando si rese conto di chi era sbuffò spazientito.
"Ancora tu Noxas?"
"E bravo Shian, non sei sprovveduto come dai a vedere" Disse una voce all'interno di un groviglio di cespugli, un attimo prima che un'enorme creatura dal candido piumaggio splendente si levasse dalla vegetazione e gli si gettasse incontro.
L'uomo non riuscì ad evitare l'impatto nonostante si fosse protetto con le braccia, e gli artigli del volatile lo ferirono sul gomito destro.
"Accidenti a te stupida Roc, ma quando la smetterai di darmi fastidio?" Esclamò, indietreggiando.
Voleva rispondere con un bel calcio di quelli come-si-deve, ma sapeva che non avrebbe sortito effetto contro quella bestiaccia insolente.
Prima o poi gliel'avrebbe fatta pagare; per il momento però preferiva restarsene tranquillo, nonostante la tentazione di tirar fuori la magia fosse forte.
Atterratagli di fronte, la Roc lo scrutò con gli oceani d'ametista dei suoi occhi, per poi ricominciare a deriderlo.
"Devo prenderti da mangiare?"
"So procurarmelo da solo, vattene"
"Te l'ho detto già un infinità di volte, è inutile che continui a comportarti così... tanto in missione dovrai tornarci con me, quindi vedi di accettare la cosa"
"Ma con il tubero che hai al posto della testa che ci ritorno con te! Per poco non ci rimango secco"
L'uccello mosse un'ala e drizzò le piume, mostrando un tratto di membrana tra di esse per metà lacerato.
"Cosa credi, a me non è andata meglio. Se tu fossi stato un compagno meno incapace non avremmo avuto tutti quei problemi! È colpa tua se abbiamo perso la gemma"
Shian si portò una mano dietro alla nuca, grattandosi i radi capelli biondicci e cercando di rispondere con calma.
"Ksefira tornerà presto con nuovo materiale, non preoccuparti"
Il volatile attese un attimo, volgendo l'attenzione a qualche piccolo roditore che zampettava nei dintorni.
"Sei tu che dovresti preoccuparti"
Se continuava ancora se le sarebbero date davvero. Il momento dei cazzotti però era finito, o meglio non era ancora ricominciato, l'importante per il momento era mettere qualcosa sotto i denti e aspettare.
Un passo alla volta, solo così si può conquistare l'obbiettivo.
E loro lo sapevano bene.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Mitar viene da qui dove ha di certo imparato a stare attento a ciò che fa XD
Interi giorni, interi giorni di viaggio e poi, eccomi finalmente giunto. La foresta di Ahsnaeris.
La boscaglia riuluccicava della luminosità di piccole creature che abitavano quel luogo. Intorno a me una serie di pacifici animali, si affacciava dalle loro tane per per scrutarmi morbosamente. Ne avevano il diritto, dovevano sapere se fossi minaccia o amico. Non avevano nulla da temere da me.
Portavo sulla schiena una gigantesca ascia sporca di sangue , così come anche il mio corpo lo era. Ma quel sangue era vecchio ormai, di giorni.
Mi spinsi ad Ahsnaeris per una ragione ben precisa, mi servivano risposte sul potere che m'impediva di ritrasformarmi in uomo al sorgere del sole, e mi donava capacità sovrumane che non erano legate alla mia razza. Avevo sentito parlare di strani avvenimenti nella magica selva. Ma nonostante fosse quella la ragione che mi spinsi fin laggiú, la mia mente era ancora concentrata su ciò che avevo fatto pochi giorni prima. Avevo generato involontariamente una sfera d'oscuritá che sembrava possedere una propria forza di gravità.
Nell'avanzare fra le fitte foglie, ed i possenti rami udii delle voci. Il pensiero su ciò che dovevo fare era istantaneo, decisi di rendermi invisibile.
Avanzai con la mia silenziosità tipica verso la fonte di quei rumori. Non una foglia si muoveva al mio passaggio, l'unico allarme poteva essere dato dai piccoli animali inferiori che percepivano la mia presenza.
Osservai un volatile accanirsi contro un uomo, ignoravo il motivo della lite. Ritenni fosse il caso di guadagnarsi un po' d'informazioni, e sfruttai lo stesso trucco di cui mi ero munito nella città maledetta.
Creai un clone di tenebra e mi posizionai alle sue spalle, muovendo la sua bocca all'unisono con le mie parole, così da accertarmi che non vi fossero pericoli, perr quanto ne ero dubitante. Ahsnaeris era stato sempre un luogo piuttosto pacifico da quel che si diceva, anche se non gradivo trovarmi nel suo abbraccio azzuro, per via della presenza di quei gatti troppo cresciuti, che portavano il nome di Creimvell.
Salve a voi
Dissi con tono amichevole muovendo la bocca bavosa della mia copia.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)ahahahah si immagino che abbia imparato a stare attento a quel che fa xD comunque, solo per dire, il Roc è l'uccello arabo bianco enorme con una forza spropositata e in grado di volare parecchio in alto. Noxas è un roc femmina...
magari lo hai capito già, ma era meglio chiarire. Se vuoi informazioni in più c'è anche nell'enciclopedia
Shian ignorò il commento della creatura, facendo per rimettersi a camminare come nulla fosse stato, pronto per una battuta di caccia di quelle serie: in santa pace con nessun dannato uccellaccio fra i piedi.
All'improvviso però qualcosa si manifestò senza preavviso, silenziosamente e in maniera abbastanza snervante.
Come mai non era riuscito a sentirlo per la miseria? Eppure era abbastanza abituato a...
oh no, decisamente non era abituato a vedere lupi bipedi armati con tanto di sguardo minaccioso e probabilmente la voglia di fare a botte.
Perché pensava sempre alle botte Shian? In fondo poi era anche un tipo tranquillo, chi sa cosa gli frullava per la testa quando gli veniva in mente il fare a cazzotti. Dato che anche lui stesso se lochiedeva... beh... la cosa era preoccupante.
Ora però si trovava davanti un qualcosa di assai insolito, che oltre tutto parlava.
Puntando il suo sguardo sul lupo, senza rimanerne né intimorito né stupito, si limitò a rispondere:
"Salve a te, che ci fai qui?"
Nell'osservarlo meglio notò che un po' di sangue rappreso era rimasto sul suo corpo in seguito ad una qualche recente battaglia, o a qualcosaltro di simile. Che fosse lì per chiedere aiuto e medicamenti?
In tal caso aveva ben poco da offrirgli.
Noxas però non prese l'arrivo del lupo, se poteva essere definito tale, con lo stesso entusiasmo; con tutta la calma del mondo gli si avvicinò, studiandolo in una maniera che a Shian stesso non piaceva. Non capiva se volesse mangiarselo o se lo stesse solamente scrutando, ma in emtrambi i casi lo stava facendo con troppa intensità.
"Tu porti energia oscura e potente con te, cosa ci fai ad Ahsnaeris?" Chiese la Roc, inchiodandogli addosso i suoi grossi occhi viola.. -
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Non avevo neanche cominciato le mie ricerche e già venivo tempestato di domande, domande che avrei dovuto porgere io. Era necessario che mantenessi l'anonimato sulla mia identità ed il mio scopo. Destare dei sospetti era un rischio, non potevo permettermelo.
Varie possibili strade si aprivano difronte alla mia mente, dovevo fare attenzione a scegliere la più sicura.
Il biondino pareva calmo, sarebbe stato piuttosto semplice raggirarlo. le mie preoccupazioni andavano verso la roc, incredibilmente sospettosa. Come biasimarla, i nemici giurati abitavano quel luogo. Ma forse lei non ne era consapevole.
Rimanevano silente, mentre scrutava minuziosamente, quasi come in preda ad un morbo, la mia copia. Aveva sentito l'emanazione della tenebra di cui era composto il mio gemello, sarebbe stato meglio essere cauti e scegliere ogni parola.
In secondi che sembravano minuti, elaborai il modo più credibile per non rivelare le mie intenzioni. Con calma mossi il volto del mio gemello, per dargli un'aspetto meno minaccioso. Muovendo le sue labbra, parlai all'unisono per rispondere ai due.
Sono qui per cercare una persona, un caro amico
In parte era vero, solo che a quel caro amico avrei staccato volentieri la testa dal collo.
Evitai di soffermarmi oltre sui miei doni oscuri, non volevo che si scoprisse il mio effettivo scopo.
Mentre parlavo all'unisono con la mia copia, degli insetti cominciavano a volteggiarmi attorno. La loro presenza suscitava le mie narici, che cercai di trattenere. Con una mossa silenziosa mi portai l'invisibile zampa al naso, stringendolo con forza. Non potevo lasciare che un così banale imprevisto mandasse in fumo il compito che mi ero posto.
Una foglia di colore bluastro, cominciò ad avanzare verso di me sospinta dal vento. Muovendomi ancor più silenziosamente la evitai, in modo che non si posasse su di me, rivelando la mia invisibile presenza.. -
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Noxas lasciò perdere le ostilità al momento, per fortuna di tutti... altrimenti lì si sarebbe scatenato il putiferio.
C'era qualcosa in quel tipo che non la convinceva, come se nella sua impassibilità cercasse di nascondere qualcosa o una qualche emozione, ma finché non era intenzionato ad attaccare non c'erano problemi.
"Amico? Ad Ahsnaeris? Non ho visto nessuno simile a te, si tratta forse di un altro lupo?" Gli chiese la Roc, senza troppe remore.
Non era mai stato il suo forte quello di farsi gli affaracci suoi, ma era proprio quello che la rendeva utile in certe situazioni, Shian lasciava sempre quel genere di faccende a lei.
Se c'era qualcosa da scoprire ci metteva poco e niente,qualunque fosse l'interlocutore. Se si considerava la sua forza accanto alla sua prorompente capacità di denudare le emozioni altrui... Noxas era un vero e proprio demonio.
L'uomo poi percepì uno strano movimento lì vicino, ma non ne comprese la fonte e non individuò nulla di pericoloso. Noxas probabilmente si era limitata ad ignorare la cosa, ma era ovvio che si fosse accorta dello spostamento d'aria o di qualunque cosa fosse stata.
Shian si diede una veloce ripulita hai vestiti e si rivolse a sua volta alla creatura appena giunta, non ancora tranquillo.
"Io sono Shian, e lei è Noxas. Qual'è il tuo nome?"
"Potevo presentarmi da sola dannato essere umano" Commentò il volatile, gettandogli un'occhiata abbastanza truce.. -
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Quell'uccello stava facendo troppe domande, dovevo elaborare in tutta fretta una risposta che mi consentisse di ragirare possibili sospetti nei miei confronti.
Non un mannaro, un uomo
Bastava semplicemente dire la verità in quel caso, nient'altro che la verità.
Un raggiro sarebbe potuto essere fatale. Sembravano in chiacchiere, le menzogne possono essere ingigantite solo da altre menzogne, non era il caso di mettersi in una situazione sgradevole quando dire esattamente le cose come stavano sarebbe potuto tornare molto più utile.
Dovevo allontanarmi in fretta prima che scoprissero le mie intenzioni. Gli alleati del mio nemico mi erano ignari, coloro che si trovavano difronte al mio muso potevano essere innocui, così come potevano essere ostili. Meglio rimanere anonimi. Ma questa speranza si estinse come fuoco da campo al mattino, quando l'uomo mi porse la domanda.
Sbuffai, quasi rishiando di rivelarmi, muovendo all'unisono il muso del mio gemello per riuscire a nascondere ad occhi indiscreti il mio vero corpo.
Muovendo il braccio del clone verso il petto , per indicare se stesso come se stesse gestiocolando, in modo da rendere più realistica quell'interpretazione, dissi.
Io sono Mitar
Il mio nome non era poi così famoso, non avevo di che preoccuparmi. In oltre, avevo generato quel costrutto proprio per evitare di espormi apartamente a dei rischi. Se mai si fosse venuti a far parlare l'acciaio, avrei avuto un leggero vantaggio.
Strofinavano silenziosamente la zampa sul manico dell'ascia, fremente per l'attesa. Ero arrivato molto vicino al mio obiettivo, dovevo solamente essere paziente e scegliere bene le parole.
Ogni tanto fiutavo l'ambiente, azione che veniva imitata dal mio gemello, per evitare che il rumore apparisse fuori luogo. Non vi era nulla apparte il particolare odore delle foglie bluastre, e delle piante che ornavano quella foresta. Avevo memorizzato chiaramente l'odore del liquido che mo aveva maledetto, sentirlo nell'aria sarebbe stato il primo passo. Se solo avessi avuto una traccia.. -
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All'improvviso comparve il metà drago metà roc Zephiros,che stava volando alto nel cielo usando le sue ali piumate. Era da una settimana che viaggiava ininterrottamente,fermandosi solo quando doveva cacciare,mangiare e bere. Volando vide altre creature,così decise di atterrare vicino ad esse. Appena atterrato li vide e così girò il suo collo da roc verso di loro e li osservò con i suoi occhi gialli da drago.
Edited by Elker Errani - 11/7/2016, 08:45. -
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E ti pareva... adesso pure un altro tizio doveva manifestarsi improvvisamente, un... o santi angeli dell'antico folclore, cosa diavolo stava succedendo? Era la giornata degli ibridi?
Senz'altro Noxas alla vista di quella creatura fu la più... in un certo senso... turbata, ma allo stesso tempo stranamente attratta.
Shian si mise una mano nei capelli quando capì cosa stava per succedere.
"No, ti prego... perché..."
E Noxas partì neanche fosse stata pugnalata, con il suo solito impeto assurdamente inadeguato in tali frangenti.
Che casino stava succedendo... due insolite creature contemporaneamente, che si conoscessero? Che facessero parte della combriccola della sgangherata-triade-di-creature-strane? E che nella triade ci fosse dunque qualcun'altro?
La roc si lanciò a tutta velocità verso il nuovo arrivato, fermandosi solo quando gli fu a pochi centimetri dal muso.
"E tu... si può sapere cosa caspita sei? E cos'hai da guardare?" Stridé sul muso alla splendida creatura, giunta volando da non si sa dove.
In tutto ciò Shian si limitò ad avvicinarsi a Mitar, così diceva di chiamarsi il mezzo-lupo, con tutta la calma e la cautela del mondo.
"E come potremmo aiutarti noi? In effetti siamo soliti dare qualcosa in cambio di qualcos'altro dalle nostre parti, ma per questa volta possiamo anche lasciar perdere. Tu però non essere diffidente. Stai chiedendo aiuto a dei quasi ricercati che fanno parlare male di sé ovunque, non penso tu abbia molto da nascondere" Concluse, con un mezzo sorrisetto in parte soddisfatto.
Si, era fiero di far parte della sua famiglia, della sua casa ad Ahsnaeris o in qualunque altra parte dell'isola ci fossero stati i suoi compagni. Non aveva niente da temere, né da celare, tanto valeva che anche Mitar si scoprisse e smettesse di trattenere le parole.SPOILER (clicca per visualizzare)Elker benvenuto, dato che è la tua prima role:
1-cerca se riesci di scrivere un po' di più, non devi fare poemi ma almeno stendere un post un pochino più corposo.
2-mi dispiace se ti ho lanciato subito Noxas alla carica, ma ci stava troppo bene ahahahaah xD dalle nostre parti è così, o scleri o scleri ^^. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)elker era il mio turno ^^" stavo scrivendo quando hai risposto.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa.
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Dal cielo giunse un'immensa creatura come non ne avevo mai viste. Era alta, decisamente alta.
Il suo aspetto sembrava incrociato fra un dragone ed un volatile. Che fosse anche lui vittima degli esperimenti del mio ex-carceriere, ed anch'egli come me fosse venuto a cercare giustizia? Mi limitai a salutare con un gesto della mano.
La scontrosa roc conosciuta come Noxas, non attese a scagliarcisi contro. Fissai quella quasi divertente scena, interrogandomi su quale fosse la ragione dell'aggressività. Nemici naturali, o semplice antipatia.
Quello che passasse nella testa di quell'essere alato mi era ignaro, tenevo sempre le catene oscure apportata di mano, qualora fosse accaduto qualcosa.
Le sue parole mi lasciarono piuttosto incuriosito. Diceva di essere un criminale, che conoscesse l'uomo che stavo cercando? Ovunque vanno fanno parlare male di se, era la descrizione adatto di coloro che stavo cercando. Prima di affrettare conclusioni però presi altro tempo. Non potevo fare una domanda diretta, dovevo estorcere quell'informazione molto pazientemente, o strangolarlo finché non mi avrebbe detto ciò che volevo. Ma la prudenza non è mai troppa
Non ho chiesto il tuo aiuto
Ci fu un attimo di silenzio, l'unica cosa che si udiva era il vento soffiare sulle foglie. L'uomo non pareva particolarmente ostile, forse potevo strappargli qualche informazione
Ma forse puoi aiutarmi. Come ti dicevo cerco un'amico, un alchimista. Ne conosci?
Mentre muovevo le fauci del mio gemello, strofinavo l'artiglio corazzato. Sentivo un po' di ruggine , probabilmente dovuta alla non-cura che stavo avendo della mia armatura durante il viaggio. Non avevo tempo per occuparmene.
Sul resto della mia corazza vi erano ancora i segni dei denti lasciati da quei crimini contro la vita che avevo affrontato nella maledetta città di Klenrung. Sentivo ancora le loro zanne che mi agguantavano la carne, una sensazione che preferirei dimenticare per sempre.
Annusai ancora una volta l'aria, in modo da focalizzare l'odore del rapace draconico che era appena giunto, semmai conoscere quell'odore sarebbe potuto tornare utile in futuro. Il mio fiuto mi permetteva di vantare una capacità d'orientamento superiore a molte creature. Dovevo solo sentire nell'aria un'odore simile a quello della bevanda della tenebre, e tutto poi tutto si sarebbe semplificato.. -
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Mi chiamo Zephiros. Vedo che tu fai parte della specie di mia madre. rispose Zephiros,che osservò la roc,abbastanza afascinato da essa. Gli ricordò sua madre,che aveva dato la vita per salvarlo da degli esseri umani che volevano uccidere sia lui che lei. Ed era colpa loro se ora non aveva più nessun parente. In un certo senso aveva anche l'aspetto della madre:in fondo era della sua stessa specie.
Vi osservavo perchè incuriosito. rispose ancora il mezzo drago. Ed era vero:era incuriosito da quegli esseri di varie forme e specie.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi dispiace,ma non mi veniva altra ispirazione.
Edited by Elker Errani - 11/7/2016, 14:48. -
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Shian considerò la possibilità di giocare un po' con il lupetto, rendendosi conto dopo poche parole del genere d'individuo che si trovava davanti.
Probabilmente Mitar stava sbagliando qualcosa in quella conversazione, ma sarebbe stato troppo facile farglielo capire.
"Se dici di non aver chiesto il mio aiuto non capisco il motivo della tua presenza qui. Perché non ignorarci e passare oltre? Comunque..."
Fece una piccola pausa, tirando un mezzo sospiro e osservando i movimenti della creatura, in parte strani in qualcosa che non riusciva a decifrare.
"potresti essere anche più specifico. Di alchimisti ce ne sono molti tra di noi, uno più stupido dell'altro. Il fatto è che... nessuno di loro ha un amico come te, al massimo qualche nemico"
Probabilmente stava azzardando un po' troppo, ma era assai divertente cercare il guizzo di stupore in coloro che capivano di star parlando con quello che magari gli aveva -così si sentiva dire in giro- sterminato la famiglia o distrutto il villaggio.
Era ancora più divertente vedere come, dopo aver scoperto la verità, alcuni si scusassero o addirittura si affiancassero a loro senza pensarci due volte.
Noxas invece era troppo indaffarata con il mezzo drago per pensare ad altro, la sua risposta non la convinceva. Si calmò solo dopo aver ricacciato l'impulso di staccargli la testa, limitandosi ad arruffarsi le piume come un qualunque uccello.
Quando era nervosa era solita fare gesti inutili, quello era uno dei tanti.
"Tua madre è un Roc e tuo padre un drago?"
La sua furia prorompente aveva lasciato posto alla curiosità, in poche parole si stavano studiando a vicenda.
Tornò a terra e si portò di fronte a Zephiros, rendendosi conto di quanto fosse più grande anche di lei. Prima di vedere una creatura come quella si sentiva gigantesca... probabilmente perché aveva avuto a che fare sempre con umani, nani e alcuni elfi. Richiuse le ali e continuò a scrutarlo con i suoi occhi d'ametista, cercando nella sua espressione qualcosa che potesse delinearlo.
Era giunto perché incuriosito... e aveva incuriosito anche lei. Quando si accorse che Shian stava intrattenendo una conversazione poco rassicurante con il lupo si chiese se fosse meglio allontanarsi o far finta di nulla, la razionalità non era il suo forte ma non voleva combattere contro Zephiros, per più di un motivo.. -
+1 .
Le sue domande si facevano sempre più inopportune. Dovevo cercare di mantenere la calma, quello era un luogo pacifico, non credo avessero bisogno di un mannaro non più notturno che anima quella così mite vegetazione con le urla di dolore di un uomo troppo indisponente.
Accenai ad un ringhio, stava diventando irritante. Perdevo tempo, il mio ex-carceriere si sarebbe già potuto allontanare. Tanto valeva rivelarsi una volta per tutte, ed aprirsi una strada a colpi d'ascia se necessario.
Semplice desiderio di conoscenza verso la popolazione
Il mio gemello si dissolse in un fumo oscuro quanto la notte più profonda. Mentre le ombre avvolgevano quella piccola parte del territorio il mio braccio, non più ricoperto dalla tenebra, sembrava materializzarsi davanti ai suoi occhi, come se provenissi da un altro piano di esistenza.
Appena il mio corpo fu del tutto visibile ruggí con ferocia a scopo intimidatorio. Avevo lo sguardo fisso su quell'uomo, e le saliva che colava dalle fauci come se mi trovassi in presenza di un appetitoso daino.
Non cerco un giovincello che appena può essere un assistente. Qui è giunto giravoce, un maestro dell'alchimia nera. Lui è una mia vecchia conoscenza che è in debito con me, vorrei riscuotere questo debito. Se sei anche tu un suo conoscente e non ti ha parlato di me, allora evidentemente non gradisce parlare dei suoi debiti.
Ero tentato di afferare l'ascia e devastare la foresta finché non avrei scovato la mia preda, ma era solo una fantasia dettata dalla mia mente leggermente suscitata dall'ira. Punire quello splendido luogo per un crimine che non era suo, era totalmente insensato.
Annusai ancora una volta l'aria in cerca di una traccia. Approfittai per assimilare l'odore di Shian, forse poteva tornarmi utile in futuro.. -
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Sì,era così. rispose Zephiros,che notò il fatto che Noxas lo stava studiando,cosa che stava facendo anche lui. Era davvero incuirosito in fondo ad aver trovato una della specie di sua madre,rendendosi conto di come fosse più piccola di lui. Non si sarebbe mai aspettato in vita sua di incontrare qualcuno che avesse un comportamento come quello della roc in questione ma,sopratutto,prima di allora non si sarebbe mai aspettato di incontrare qualcun altro che fosse così simile alla sua genitrice. Con i suoi occhi gialli da drago continuò a scrutare la creatura piumata davanti a se. Quei suoi occhi viola erano un qualcosa di abbastanza attraente per il mezzo roc,che,tra le tante cose della creatura piumata,scrutava anche quelli. SPOILER (clicca per visualizzare)La frase che ho fatto dire a Zephiros "sì,era così" non è un errore ma è voluto.
Edited by Elker Errani - 12/7/2016, 09:37.
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