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.SPOILER (clicca per visualizzare)Role con Pallad...
io userò Flyn, un grosso licantropo bianco con gli occhi gialli dall'aspetto di un semplice lupo di dimensioni maggiori del normale. L'ho già utilizzato in Un libro aperto, puoi leggere la sua role precedente se vuoi saperne di più. Con lui c'è Xaviher, un suo compagno dal pelo grigio sul dorso e sul resto del corpo eccetto che sulle zampe e sul ventre. Sono gli unici sopravvissuti del loro branco. Se non ti piace come location la tundra la sposto altrove... la preferivo per poter riutilizzare un PNG che avevo già creato e non doverne sfornare un altro a caso
Flynn fiutò l'aria gelida, presagendo qualche novità in procinto di manifestarsi.
Da quando Nessuno si era allontanato, lasciandogli tanti di quei dubbi da confondergli la mente tutte le volte che si stendeva prima di dormire, le cose si erano dimostrate più tranquille.
Xaviher sembrava essersi lentamente ripreso, tra una corsa e l'altra, battute di caccia alternate a battaglie con Flyn stesso; tutto aveva contribuito a restituirgli il vigore di un tempo.
Era incredibile, quel demone aveva saputo ridargli la vita e i due lupi non avrebbero mai potuto dimenticare ciò che era accaduto poche lune prima: pensare che una creatura simile fosse devota alla cura e alla malattia era assurdo, eppure Xaviher si stava ristabilendo sempre più con il trascorrere dei giorni.
Ancora risentiva di quello che aveva passato, non gli era facile resistere alla fatica per più di qualche minuto e sforzi eccessivi non giovavano al suo corpo e alla ferita dell'operazione, ma tutto sembrava disposto a risolversi a breve.
Dovevano tuttavia pensare anche al futuro, dovevano cercare nuove compagne e formare un nuovo branco, seppur sarebbe significato tradire gli amici caduti. Era risaputo che, in seguito allo scioglimento di un branco, crearne uno nuovo per la loro famiglia veniva considerato quasi al pari di un reato, ma non aveva più alcuna importanza.
Non avevano più nulla, né da perdere né di fronte a sé; tanto valeva ricominciare a vivere, anche se sarebbe stato difficile trovare altri licantropi simili a loro, lupi in tutto e per tutto con una forza ed un'intelligenza superiore alla norma.
Non potevano demordere, dovevano riuscirci... eppure la tundra, con le sue distese infinite di bianco splendente, sembrava così deserta da far venire i brividi. Poche erano le creature incontrabili, ancora meno quelle da considerarsi simili a loro. Andando a cercare delle ipotetiche compagne il numero si riduceva a qualcosa di molto vicino allo zero.
"Ti sbrighi?" incalzò Flynn, spintonando Xaviher con il muso e facendolo capitombolare sulla neve.
"Non eri tu... a dirmi di non esagerare?"
"Si, ma la stai prendendo come una scusa secondo me"
Xaviher gli sferrò un morsetto su una zampa, tirandolo a terra e piombandolo sul manto nevoso che rivestiva il suolo della tundra. Una volta salitogli sopra, gli si distese addosso e rimase lì con il muso appoggiato alla sua spalla, come avrebbe fatto un cucciolo qualunque.
"E ora che fai?"
Flyn non si mosse, limitandosi a mugulare qualcosa.
"Sei proprio un lupetto..."
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+1 .
Alnair fu molto sorpreso che nonostante la neve, sentiva meno freddo di quanto avrebbe dovuto sentirne. Probabilmente la cosa era dovuta al suo nuovo corpo di unicorno. In effetti non era mai stato dentro un ambiente freddo dopo la sua trasformazione. Quindi non sapeva quanto poteva sopportare. Nonostante questo odiò se stesso per dove era finito. Era appena arrivato in quella che doveva essere Kengard, che già si era perso, ed oltretutto era arrivato nel posto peggiore possibile.
"Fra tutti i posti che ci sono a Kengard, perché dovevo finire proprio in quello con la neve?!"
Si lamentò tra se e se. Lì non c'era nulla di verde da mangiare, rischiava quindi di morire di fame se non trovava un altro posto.
Per cui continuò a camminare sentendo il gelo della neve sugli zoccoli. Probabilmente il clima rappresentava il suo stato d'animo. Era andato via da poco, ma già sentiva enormemente la mancanza di Apuovia. La principessa gli aveva detto di andare a Kengard e trovare il suo destino, e lui le aveva fedelmente ubbidito. Ma lui voleva veramente sbrigarsi a trovare il suo cosidetto destino, così avrebbe potuto tornare a vivere nel suo paradiso. Fare quello per cui era venuto ed in seguito tornare ad Apuovia. Questo era l'obiettivo che si era prefissato. Ed era determinato più che mai a riuscire a mantenerlo. Per cui andava avanti con tutta la determinazione che poteva riuscire a trovare da dentro di se.
All'improvviso sentì un rumore. C'era forse qualcuno da quelle parti? Forse dei soccorritori, se era fortunato. Ma avrebbero soccorso un unicorno parlante? Beh, lo avrebbe scoperto presto. Si, non sapeva se poteva fidarsi, ma data la sua situazione, non aveva di certo altra scelta. Per cui li chiamò.
"Ehi! C'è per caso qualcuno da queste parti?"
Ed attese una risposta e di vedere se si sarebbero fatti vivi.. -
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A poca distanza da loro si manifestò una cena, pronta per essere servita e per dar spazio al momento della giornata che preferivano: la caccia con cui avrebbero iniziato il pomeriggio.
Prima erano soliti comunicare con la mente, adesso ad entrambi veniva spontaneo usare la voce, per qualche strana ragione.
Eppure non ne avevano mai avuto bisogno.
"Aggiralo" disse Flynn a Xaviher, allontanandosi da lui e puntando la preda che si trovava non molto distante dal punto in cui si erano appostati.
Il bianco della neve e del cielo confondevano la strana figura dell'animale, eppure sembrava una renna. Quella del lupo non era tra le più efficaci la vista diurna, confondere i colori non era poi così insolito, anche se c'era qualcosa di strano.
Il lupo bianco si preparò a balzare, avvicinandosi in silenzio e con circospezione. Man mano che si avvicinava si accorgeva sempre più dello strano aspetto dell'animale, e dell'effettivo colore blu che caratterizzava il suo strano corpo.
Anche la forma delle sue zampe non era esattamente quella che si era immaginato, ma non aveva più importanza. Quella era la loro preda!
un attimo dopo Flynn partì all'attacco, correndogli incontro, e allo stesso tempo Xaviher urlò mentalmente al lupo bianco gridandogli di fermarsi, inutilmente.
Dovette intervenire fisicamente e colpirlo a mezz'aria buttandolo a terra, perché ormai Flynn era sul punto di azzannare la creatura al collo. L'impatto li fece di nuovo rotolare sulla neve, mentre Xaviher uggiolava leggermente di dolore per la botta che si era preso in pieno muso. Fermare Flynn alla carica non era facile, tanto più se feriti e debilitati.
Il grosso lupo bianco lo aiutò a rialzarsi e gli leccò la guancia destra, aspettando che si rimettesse sulle zampe prima di lasciarlo.
"Scusami... ma..."
Non terminò la frase
, la vicinanza con la creatura che si trovava di fronte lo distrasse.
Adesso che la osservava meglio, con quello strano pelo, quegli zoccoli e quel muso... non gli sembrava affatto né una renna, né un'altra bestia a cui era abituato.
A risaltare erano i lunghi peli, del colore dei licheni, che gli ricadevano dalla testa e dal collo; elemento che, tra le tante cose, contribuiva a conferirgli un aspetto insolito.
"Non è una preda" commentò mentalmente Xaviher, mentre si avvicinava barcollante al nuovo venuto.
Lo studiò per un attimo, indeciso se aprire bocca e accennare un dialogo o se aspettare una conferma, da parte sua, che conoscesse la lingua parlata.. -
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Alnair rimase ad aspettare una risposta, continuando naturalmente a muoversi per non prendere freddo. Ora doveva solamente sperare che non fosse un pericolo. All'improvviso venne colto di sorpresa da quello che sembrava un lupo. Non fece in tempo a difendersi che esso venne intercettato e fermato da quello che sembrava un lupo ancora più grande. Lo spavento fu terribile.
"Ma quanto sono fortunato."
pensò con sarcasmo
"Sono andato via da Apuovia da poco tempo e non solo finisco in un posto freddo e senza cibo, ma vengo pure circondato da dei predatori."
Stranamente però l'altro lupo, che era pure più grande del precedente, non si stava comportando come se volesse attaccarlo. Ma Alnair naturalmente non voleva correre rischi. Si mise quindi in posizione difensiva e, guardando il lupo con attenzione, gli disse senza nemmeno essere sicuro che riuscisse a capirlo
"Che cosa vuoi allora? Intendi forse mangiarmi?"
La tensione era piuttosto alta, e l'unicorno desiderava solo riuscire ad uscire fuori da quella situazione il prima possibile. Non credeva proprio di essere venuto a Kengard solo per finire nello stomaco di qualche lupo. Doveva assolutamente uscire vivo da quella situazione.. -
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Xaviher se ne restò immobile a fissare l'animale, finché questo non parlò. Perfetto, sarebbe stato più semplice.
"Oh no... no, mi dispiace. Perdonaci, ci siamo accorti troppo tardi che non sei una delle nostre prede. Sai è raro trovare creature diverse da quelle che cacciamo, tu... tu ecco... sei nuovo?"
Come al solito parlava troppo, cosa che Flynn non faceva. Quest'ultimo piuttosto si limitò ad avvicinarsi a sua volta e a chinare il muso in segno di scuse, seppur non fosse solito farlo.
Ilsuo pelo bianco si confondeva con la neve circostante, a risaltare era solo il suo giallo luminescente sguardo ferino.
Xaviher invece aveva accorciato le distanze che lo separavano dal nuovo arrivato e, come al suo solito, aveva ricominciato a parlare.
"Tu... forse... non so, non è che stai soffrendo il freddo? Non sei abituato a questo luogo giusto? Hai un posto in cui andare?"
Flynn gli diede una spallata per farlo zittire, il lupo grigio parlava sempre senza ragionare e a sproposito.
"Se stai per fare ciò che penso ti ammazzo" commentò mentalmente a Xaviher, lasciando però che facesse come voleva.
Contraddirlo significava litigare e, almeno adesso che si erano ritrovati, non ne aveva alcuna voglia.. -
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Il lupo più grosso rispose a quello che gli aveva detto affermando che non voleva mangiarlo, e gli chiese anche scusa per quello che era successo prima. Alnair tirò un grosso sospiro di sollievo per questo. Anche l'altro lupo chiese scusa, ma con i gesti invece che con le parole. Quello fu un doppio sollievo. Magari era stato fortunato ed aveva trovato qualche creatura amica. Ed il che era una fortuna fuori da Apuovia.
Il lupo più grande gli aveva chiesto se era nuovo, e lui non aveva ancora risposto. Per educazione decise di dire la verità. Ma prima che potesse farlo esso gli fece una nuova domanda.CITAZIONE"Tu... forse... non so, non è che stai soffrendo il freddo? Non sei abituato a questo luogo giusto? Hai un posto in cui andare?"
Anche questa di sicuro era una domanda cui era giusto rispondere dicendo la verità.
"Beh, si. Io sono nuovo di queste parti. E no. Non ho un posto dove andare e non sono abituato a questo freddo. Sono venuto a Kengard perché dovevo venire, ma adesso non ho la più pallida idea di che cosa fare."
Se volevano magari aiutarlo ad ambientarsi e magari dargli un rifugio, la cosa sarebbe stata un bene. Un po' di fortuna avrebbe decisamente fatto comodo.. -
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Xaviher, come sempre... niente peli sulla lingua.
"Ciò che hai detto non è chiaro, cosa ci fai qui se non sai perché ti trovi su quest'isola?"
Chiaramente non poteva aspettare una risposta, non era da lui.
"Neanche noi conosciamo molto di Kengard, conosciamo poco più di questa grande tundra e dei monti che la circondano"
Flynn, non sapendo come intervenire, si fece da parte, per socializzare c'era Xaviher che pensava a tutto.
"In ogni caso puoi venire con noi, così puoi parlarci al caldo di te! Intanto... io sono Xaviher, e lui è Flynn. I nostri nomi hanno ben poca importanza, solitamente non... tendiamo ad usarli. Sono il poco dell'influenza umana che è rimasta dagli antenati della nostra specie. Non siamo lupi puri come sembra... tu chi sei?"
Il lupo grigio scodinsolò un po' e girò attorno alla creatura con allegria, l'esatto contrario di Flynn che invece se ne stava impassibile ad attendere il risvolto di quella situazione.
Solo una domanda uscì dalle fauci del lupo bianco, quando Xaviher si fu zittito.
"Più che altro cosa sei..."
Quando Flynn si espresse con quella domanda ad alta voce Xaviher gli dedicò un'occhiataccia per la frase inopportuna.. -
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Alnair fu lieto dell'offerta. Ora doveva solamente spiegare le sue ragioni. Era veramente un peccato che non potesse andarsene subito da quel posto freddo. Ma almeno faceva comodo incontrare qualcuno che conoscesse la zona in modo da potersi orientare e trovare un rifugio al caldo. I due lupi fecero anche le presentazioni, anche se affermavano di avere un'influenza umana dentro di loro. L'unicorno gli credette, dato che dovevano essere in parte umani. Questo avrebbe spiegato perché sapevano parlare. Comunque i due lupi volevano sapere chi e cosa fosse, e quindi lui glielo avrebbe detto.
Beh, io mi chiamo Alnair invece. E sono un unicorno. Un unicorno è un cavallo che però ha un corno magico sulla fronte con cui fare magie.
Spiegò indicando il corno con lo zoccolo.
"Comunque anch'io ho qualcosa di umano in me. Perché appunto non sono nato unicorno. Un tempo ero un essere umano ma, non so come, sono stato trasformato in un unicorno. Per quanto riguarda cosa ci faccio qui, diciamo che mi ci hanno mandato per trovare il mio destino. Non ho idea di cosa sia, ma intendo trovarlo, così poi, quando lo avrò realizzato, potrò tornare da dove sono venuto. Vi spiegherò il resto dei dettagli quando saremo in quel posto caldo che mi avete promesso.". -
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"Si d'accordo, non ci ho capito nulla, ma non importa" si espresse Xaviher, con tanto di squotimento del muso.
"Andiamo!"
Allegro e pimpante, a grandi falcate sulla neve, fece strada al cosiddetto unicorno che li seguì fin dentro la loro tana. Durante il tragitto Xaviher fece un paio di domande mentali a Flynn, del tipo... "cos'è un cavallo?" "magie? dobbiamo fidarci?"
Sapevano ben poco della magia, per questo la temevano. Il loro branco aveva combattuto con zanne, artigli e forza selvaggia fino ad allora, non volevano aver nulla a che fare con qualcosa di origine magica. Quel tipo comunque non aveva l’aria di essere pericoloso.
Fu di nuovo il lupo grigio a parlare, mentre Flynn non aprì bocca per tutto il tragitto.
“Siamo quasi arrivati”
Quando finalmente raggiunsero il fianco del monte nel quale avevano scavato la loro grotta, vi si addentrarono e continuarono a camminare in profondità, dove il freddo non arrivava… o comunque arrivava molto meno intensamente.
Era stato così tanto male da aver avuto bisogno di ben altro che un riparo tiepido, gli era servito tutto il calore di Flynn oltre che quello di una grotta che andasse ben più in là di quelle a cui un lupo era abituato.
Andarono ad infilarsi in uno stretto cunicolo sotterraneo che portava ad un altro vano, completamente buio, ma caldo e spazioso. Lì il freddo della tundra non poteva raggiungerli, ed essendo abituati alla notte non temevano certo l’oscurità.
“Emh… ecco, qui è un po’ buio. Però almeno non patirai il freddo”
La voce di Xaviher rifletteva il dispiacere per non poter offrire di più al suo ospite, mentre il grosso lupo bianco si era acquattato in un angolo e, dopo pochi secondi, si era disteso sulla pietra.
Xaviher si avvicinò ad Alnair e, accostandosi a lui, lo condusse verso un cumulo di ramoscelli e frasche flessibili sul quale lo invitò a sedersi, sicuramente più comodo della nuda roccia.
“Magari il luogo da cui vieni è più accogliente di questo, ma per il momento dovrai accontentarti” gli disse con uno dei suoi strani sorrisetti amichevoli, dandogli una pacca sulla spalla destra, o meglio provandoci: la creatura era abbastanza più alta di lui da impedirgli di arrivare a centrarlo sulla spalla, si accontentò quindi della zampa.. -
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Alnair fu un po' deluso dal fatto che Xaviher non avesse capito nulla, ma per il momento non era importante, come aveva detto lui. Alnair li seguì anche dentro la loro tana, perché tanto, se avessero voluto mangiarlo, lo avrebbero fatto quando ne avevano avuto l'occasione. Si addentrarono molto in profondità, fino a che non fece troppo buio. Ma almeno lì' il freddo non arrivava. Si lasciò anche guidare da Xaviher fino a quello che al tatto sembrava un gruppo di ramoscelli e frasche flessibili, decisamente più comodo della pietra e gli disse CITAZIONE“Magari il luogo da cui vieni è più accogliente di questo, ma per il momento dovrai accontentarti”
per poi dargli quella che doveva essere una pacca sulla zampa.
Alnair rispose
"Beh, grazie. Il buio non è un problema. Ecco qui infatti la luce."
Ed usò l'incantesimo lampo abbagliante, regolandolo poco in modo da non accecare nessuno, facendo solamente un innocua luce che illuminasse il buio della tana. Poi aggiunse
"Per quanto riguarda la mia storia, ora posso raccontarvela. Come vi ho già detto, prima ero un essere umano. Non mi ricordo come sono stato trasformato in un Unicorno. Mi ricordo solamente che sono arrivato in un posto chiamato Apuovia, ed è successo. Non mi ricordo nemmeno come ho fatto ad arrivarci o la mia vita prima della mia trasformazione. Ho un totale vuoto di memoria. I miei ricordi sono piuttosto confusi. Comunque, Apuovia è un mondo bellissimo, molto pieno di magia, e dove le creature magiche vivono in pace ed in armonia, guidati dal calore dell'amore e dell'amicizia. Io infatti sono stato felice lì, e non mi importava più di nulla. Del mio passato, del fatto di essere un unicorno. Volevo solo trascorrere lì il resto della mia vita ed essere parte di quel mondo per sempre. Purtroppo però un giorno una delle principesse unicorno del posto mi è venuta incontro. Mi disse che dovevo andare, di venire qui a Kengard, e di trovare il mio destino. Io naturalmente non volevo andarmene, ma lei era la principessa, e doveva avere le sue ragioni per questo. Ed oltretutto di sicuro non era un esilio. Probabilmente dopo aver fatto quello che dovevo fare sarei anche potuto tornare. Così appunto sono venuto a Kengard passando per un portale magico. Ed ora eccomi qui. Non so ancora quale sia il mio destino, ma intendo appunto scoprire il motivo per cui sono venuto qui, in questo modo potrò svolgere il mio compito e così potrò finalmente tornarmene ad Apuovia, il mio piccolo paradiso."
Concluse con un tono un po' nostalgico.. -
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Trattennero entrambi un verso di stupore quando il loro antro venne illuminato da una luce sovrannaturale, per poco Flynn non balzò indietro con le fauci scoperte.
Il lupo grigio era sempre molto più calmo del suo compagno alfa, ma in quel momento anche Xaviher dovette reprimere l'impulso di guaire di fronte a quell'improvvisa manifestazione magica. Seguì tutto il discorso dell'unicorno con vivido interesse, e alle parole della creatura anche Flynn drizzò le orecchie.
Quanto stava raccontando aveva dell'affascinante e dell'inverosimile, anche se, nella loro ignoranza, c'erano termini che non potevano comprendere; oltre alla natura della lingua e del dialogo, in loro non espressa al massimo delle potenzialità, vi era una mancanza anche dal punto di vista concettuale per quanto riguardava "portali" o "principesse".
Potevano dire di avere una vaga idea dell'argomento attorno a cui ruotava la conversazione, ma era la curiosità a farla da padrone in certi frangenti.
"Credo di capire, cercheremo di aiutarti" rispose Xaviher, avvicinandosi ad Alnair e sedendosi al suo fianco. "ma... come hai fatto a generare luce dal nulla? Io... cioè, è davvero incredibile! Cos'altro sai fare?"
Il suo tono entusiasta coinvolse anche Flyn il quale, per quanto in disparte, sollevò il muso a fissare i due in attesa di qualche emozionante e assurdo sviluppo.
Il lupo grigio si domandò se sarebbe veramente stato in grado di aiutare Alnair come aveva appena detto, ma senza dubbio ci avrebbe provato.. -
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Alnair aveva finito il suo racconto e stava aspettando la reazione dei due lupi. Sperò che fosse positiva. Alla fine Xaviher disse, mettendosi al suo fianco, che avrebbero cercato di aiutarlo. E poi chiese CITAZIONE"ma... come hai fatto a generare luce dal nulla? Io... cioè, è davvero incredibile! Cos'altro sai fare?"
Alnair su questo rispose
"Beh, è magia. Non c'è una vera logica su come funziona. Per quanto riguarda le altre cose che so fare, posso decontaminare acque velenose e estrarre veleno dalle ferite, e curare le malattie che non sono di nascita, anche se ho bisogno di conoscerle per poterlo fare. Poi so anche curare le ferite e generare delle catene di luce con cui intrappolare i nemici. Per ora so fare solo questo, ma col tempo sono sicuro di poter imparare altro. Comunque grazie per la tua offerta. Sono pronto ad accettare tutto l'aiuto che mi darete."
Quei due lupi erano davvero gentili. E lui voleva davvero tornare ad Apuovia. Chissà, forse se si sarebbero rivelati abbastanza simpatici, quando sarebbe giunto il momento, avrebbe potuto invitarli a venire con loro, anche se probabilmente ora era ancora troppo presto per decidere se quei due erano degni o no di vivere in quel mondo. Oltretutto nemmeno era detto che avrebbero potuto o voluto seguirlo. Ma non c'era nulla di male a fare semplicemente teorie e supposizioni.. -
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Flynn finalmente parlò, puntando gli occhi gialli su Alnair e squadrandolo per qualche secondo.
"Non posso essere sicuro di ciò a cui tu ti riferisca, ma se si tratta di faccende complicate come destini e magia dovremo chiedere all'anziana del branco. Ci ha abbandonati mesi fà, quindi si è salvata... e penso di sapere dove si trova adesso"
Il lupo bianco fece una pausa, poi aggiunse:
"sempre sia intenzionata ad aiutarci..."
Xaviher invece era sempre più emozionato dalle parole dell'unicorno, curare malattie? Estrarre veleni? Catene di luce?
Strabiliato da tutto quello che la creatura gli stava rivelando, iniziò a fomentarsi come non lo era da tempo e volle chiedere ad Alnair un'altra dimostrazione, esprimendo ciò che stava provando con un'espressione di pura soddisfazione.
"Si, senza dubbio lo farà. Però prima... ti prego, fammi vedere qualcos'altro!" esclamò emozionato, alzandosi in piedi e mettendosi a pochi metri da lui. "è la prima volta che assisto a qualcosa di così incredibile!"
Era sempre stato un lupetto nel corpo di un adulto, un cucciolo abbastanza forte da meritare il titolo di Alfa, lasciato però a Flynn volontariamente.
"Puoi anche provare su di me, va bene tutto... ma voglio vederti ancora all'opera!"
Il lupo grigio pareva impazzito, scalpitava neanche gli avessero detto che il cielo limpido in realtà era indaco e non azzurro.. -
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Alnair ascoltò la risposta di Flynn. CITAZIONE"Non posso essere sicuro di ciò a cui tu ti riferisca, ma se si tratta di faccende complicate come destini e magia dovremo chiedere all'anziana del branco. Ci ha abbandonati mesi fà, quindi si è salvata... e penso di sapere dove si trova adesso"
A quanto pareva c'era qualcuno da cui poteva andare per chiedere qualche consiglio, anche se ovviamente non era certo che avrebbe aiutato. Ma sarebbe comunque stato meglio di niente. Quindi si. Sarebbe di sicuro andato a parlare da lei. Bastava solamente che chiedesse dove si trovasse. Quindi stava per chiederlo quando Xaviher gli chiese di fargli vedere qualche altro incantesimo. A quanto pareva non conosceva la magia. Altrimenti perché tutto questo entusiasmo? Voleva vedere di più. E Alnair l'avrebbe accontentato.
"Beh, si. Mi piacerebbe parlare con questa anziana del branco. Per cui andiamoci. Ma se tu Xavier vuoi prima vedere qualche altro trucco, ti accontento pure. "
Così all'improvviso dal corno partì una catena di luce che avvolse il lupo legandolo per bene completamente. Non gli avrebbe fatto del male, e lo avrebbe liberato subito. Ma nel frattempo gli avrebbe in questo modo fatto vedere qualcosa.. -
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Flynn annuì appena Alnair gli disse che avrebbe accettato, e osservò Xaviher che si metteva nei guai.
Il lupo grigio infatti era rimasto in piedi in attesa di una dimostrazione, e questa non si fece attendere perché l’unicorno emise un fascio di luce magica che in pochi secondi andò ad incatenarlo, buttandolo a terra ed impedendogli qualsiasi movimento.
Provò a divincolarsi senza nemmeno troppa convinzione, mentre Flyn si alzava da terra con lo sguardo che cominciava a farsi pericoloso e le fauci digrignate, ma il lupo grigio lo rassicurò.
“Stai calmo Flynn, non ci sono problemi, gliel’ho chiesto io”
L’alfa, non troppo convinto, restò in piedi mentre le catene svanivano e liberavano Xaviher dalla loro morsa.
Il lupo così si rialzò e con ammirazione si lasciò andare ad un’altra delle sue esclamazioni esageratamente convinte, ma era troppo felice per non farlo! Felice di aver incontrato qualcuno che gli avesse mostrato amichevolmente cosa fosse in grado di fare un potere elementale.
“Complimenti, la tua abilità è incredibile! Grazie per avermela mostrata”
Non poteva negare di esserne rimasto anche in parte spaventato, ma era stato tanto affascinante quanto incredibile.
“Possiamo andare?” commentò incavolato Flynn, dirigendosi verso l’uscita. Ovviamente il suo nervosismo era rivolto all’imprudenza di Xaviher, non ce l’aveva con Alnair. Anzi, era un tipo che, sotto sotto, non gli dispiaceva.
Non era solito ammettere quando gradiva la presenza di qualcuno, ma al momento l’unicorno non aveva dato modo di fargli pensare il contrario. Sperava solo di non doversi ricredere.
“Si certo!”
Xaviher attese che anche Alnair fosse uscito e, una volta ripercorso l’andito roccioso a ritroso, i tre si ritrovarono di nuovo all’esterno.
“Comunque anche Flynn sa fare qualcosa di diverso, qualcosa che accomunava tutti noi del branco. Lui è… era, il nostro alfa”
Il lupo bianco gli lanciò un’occhiata di quelle da far divampare la neve in incendi infernali, come per ammonirlo, ma ovviamente senza successo.
“Avanti smetti di fare lo scorbutico” continuò Xaviher, ora rivolto al compagno.
Flynn decise di far finta di niente e di accontentarlo anche quella volta, tanto valeva non avere segreti con qualcuno che poteva rivelarsi un buon alleato, o... un pericoloso avversario. Si concentrò dunque su Alnair, o meglio sulla sua mente, inviandogli delle immagini e la propria voce.
”questa è la vecchia Lehiua, la grande saggia del nostro popolo, antica quanto solo questi monti ricordano” trasferendo ciò alla mente dell’unicorno gli mostrò anche l’aspetto di una grossa lupa nera, dal manto lucido come la notte e dallo sguardo di duplice colore: un occhio verde, pieno di vivida conoscenza, ed uno giallo simile a quello di Flynn.
Si incamminarono dunque verso il luogo in cui sperava di trovare l’anziana lupa, anche se il timore che potesse rivelarsi un viaggio inutile un po’ infastidiva Flynn.
Per Xaviher invece era un modo come un altro per aiutare qualcuno, si sentiva felice nel poterlo fare. E poi cos’altro avevano di urgente da fare? Ah già, ripopolare un branco… va beh, potevano pensarci in seguito..
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