Overlord for swamp

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    Non c'è pace per certi morti...

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    Eidous Entra... di nuovo.
    I koboldi sul ponte sembravano piuttosto a disagio per le pretese di Zakrina, uno con sguardo un pò sottomesso sospirò e si affretto lungo il ponte, ci mise circa un oraa tornare e con lui c'era Eidous che non aveva dormito abbastanza.
    eccomi! Che succede!? È morto qualcuno!?
    Chiese Eidous che aveva concesso ai due una notte di riposo e pure lui voleva riposare per il resto del pomeriggio ma venne richiamato d'urgenza di nuovo sul ponte.
    "non è successo niente signore.. Le due reclute volevano vederla con urgenza."
    Spiegò mortificato il koboldo che l'aveva richiamato indietro.
    Il barone sbadigliò di nuovo usando una mano per coprire la bocca, stropicciarsi dopo gli occhi.
    "che ore sono?"
    Chiese il barone.
    "ormai sono le 19:34"
    Si affretto a rispondere uno dei coboldi che fortunatamente aveva una meridiana da polso.
    "capisco..."
    Fece neutro il vampiro stiracchiandosi, lo faceva sempre appena svegliato, ma sperava di riposare di più, gli sembrava piuttosto ingiusto da parte di Zakrina svegliarlo a un orario così irragionevole, il sole non era nemmeno ancora tramontato, ridicolo, davvero ridicolo.
    "Si può sapere che vi ha preso a farmi richiamare tanto presto? Se non riposo ab abbastanza non riuscirei ad amministrare questa città, dopo cena non avete idea quante scartoffie devo timbrare o firmare, il maestro del vuoto non vi ha detto che ci saremmo comunque visti a cena alle 20:30 nella torre della gola?"
    Fece il vampiro che di certo non voleva essere svegliato così presto, vabbè che il maestro, Kenshin e Zakrina avevano passato l'intero pomeriggio in città però Pultroppo il maestro a causa della sua malattia: La veggentite, credeva di avergli detto gli orari perché si ricordava di averli detto, ma in realtà quel ricordo era una visione e non un vero ricordo quindi non aveva mai detto effettivamente ai due di venire alle 20:30 alla torre della gola, la seconda più bassa e larga del castello per cenare con Eidous.
    tutto calcolato :3 (come no...)


    Edited by Master of Void - 2/8/2017, 11:41
     
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    Seguì Zakrina fino al ponte, proprio nel punto in cui erano arrivati inizialmente. I coboldi parevano avere un'aria fin troppo sottomessa dinanzi alle parole dell'umana e, il piccolo rettile si affrettò a percorrere il ponte, forse nella direzione del castello di Eidous.
    Kenshin nel frattempo (dato che aveva intuito che forse il coboldo a fare ritorno ci avrebbe messo più del previsto con quelle zampette corte) decise di schiacciarsi un sonnellino accoccolato contro le mura del ponte. La mano era appoggiatra contro l'impugnatura della spada, ormai era abituato a riposare in quel modo.
    Dopo circa un tempo che lui non sapeva come quantificare, si destò nel momento in cui udì dei passi avvicinarsi. Quando il drago aprì l'occhio, notò che il coboldo di prima era tornato con Eidous.
    "Non dovevamo dare una lezione al troll che ci avevi detto?" domandò il samurai che si stiracchiò e si alzò in piedi.
    "Comunque no, il Signore del Vuoto... Il drago strano... Volevo dire, il Maestro del Vuoto non ci ha detto niente di ciò." Si grattò la nuca imbarazzato per il fatto che aveva sbagliato il nome della divinità-Maestro-drago-quellocheera.
     
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    Eidous chiese chi fosse morto.
    Non era morto ancora nessuno, ma probabilmente sarebbe rimorto lui stesso se si lamentava ancora per molto.
    Ovviamente, appena arrivato il barone si era alterato. Non pareva così prodigo di parole in quel momento, il che le faceva strano.
    Era una sensazione nuova, decisamente; Eidous quasi silenzioso era come un drago dell'ghiaccio con il raffreddore.
    Non che lei ci capisse molto di elementi, aveva conosciuto un drago dell'acqua, uno del fulmine e uno del fuoco di cui neanche ricordava più il nome, senza contare il maestro.
    "Ora ti amministro io, sbrighiamoci! Ti riposerai in viaggio, ti porterò io in braccio se serve ma... sbrighiamoci"
    Sembrava che li stesse prendendo in giro, se si sarebbero dovuti incontrare dopo meno di un'ora sai quante ore di sonno in più si sarebbe fatto quel vampiro da strapazzo.
    Si appoggiò ad una delle barriere del ponte e attese le direttive, cacciando uno sbadiglio indotto da quello di Eidous.
    Si chiese perché i vampiri dovessero sbadigliare, e soprattutto perché dovessero dormire, ma poco le importava in fondo.
    L'importante era che fosse fresco come una rosellina fritta (?) per la missione.
    Sembravano loro a dover guidare lui, il che era folle.
     
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    Eidous dava l'idea di essere abbastanza avilito per la reazione di Zakrina, era piuttosto su di giri, si chiese cosa avesse combinato nuovamente il maestro del vuoto.
    Lo conosceva la malattia del maestro; la veggentite, una malattia rara che colpiva chi come lui era dotato del dono della preveggenza, la malattia rendeva difficile distinguere i ricordi di eventi passati da quelli che devono ancora succedere, questo causa il fenomeno di mangiarsi le parole o le frasi, come in questo caso, rispondere alle domande non ancora formulate, ridere alle battute, come reagire imprevedibilmente prima di una determinata azione, e questo era imbarazzante per gli affari.
    "ah! Il solito dio divoratore di anime... Mi spiace per l'accaduto, ma se è così allora ho deciso che partiremo subito, voi sarete la mia scorta nel tragitto oltre che i miei ambasciatori."
    Fece Eidous sdegnato e indispettito a tal punto da parlare pochissimo rispetto a suo solito quando faceva discorsi di mezzora potenti come tecniche tranquillanti di pigih a random.
    Camminava deciso verso una meta che sembrava sapere solo lui, doveva essere piuttosto nervoso, non aveva una bella cera, pensava che intraprendenti com'erano i due avrebbero fatto tutto da soli, ma a quanto pare li aveva sopravalutati su tale frangente.
    "Oh e se mi manchi ancora di rispetto ti metto alla gogna, sono paziente e serafico, ma solo fino a un certo punto cara Zakrina."
    Fece Eidous continuando a camminare rispondendo alla provocazione della ragazza con un fermo rimprovero.
    Minacciare un suo superiore in quel modo, cose da pazzi, i giovani non hanno proprio rispetto per i più vecchi al giorno d'oggi, come allora a kengard.
    Eidous voleva bene a Zakrina, ma a volte gli provocava un giramento di gonadi piuttosto elevato, invece Kenshin era molto più onorevole e rispettoso, decisamente un vero guerriero e samurai che segue diligentemente la via del bushido, in fondo Zakrina era giovane, selvaggia e un pò ribelle, forse col tempo sarebbe diventata più "mansueta", ma fino ad allora Pultroppo il buon Eidous doveva sopportare quella pazza, forse era solo nervoso perché si era alzato dalla sua beata tomba col piede sbagliato, perciò continuava a percorrere il ponte imbronciato.
    Doveva attraversare la palude, quindi Andò nello spogliatoio nel edificio che ospitava la porta a ponte levatoio e lì depose dei bei vestiti.
    Non aveva nulla di troppo sfarzoso, ma Eidous non voleva sporcare quelle vesti che oltretutto erano inadatte per l'esplorazione palustre.
    Tornò scalzo e con solo un mantello andorixiano, uno zaino, la sua maschera d'ossa, un paio di pantaloncini incerati arancioni, comodi per correre o saltare e una cintura in pelle d'alligatore piena di arnesi e pozioni a tenere su i pantaloncini, se non fosse per il mantello praticamente sarebbe stato a torso nudo ma tanto chi se ne importava, prese anche una spada... Non si sa mai.
    "ok, sono pronto e i mantelli vi stanno bene. Vedrete che imparerete a usarli in fretta."
    Fece Eidous prima di scendere nelle acque oscure di Andorix.

    jpg
    È in giro così più o meno, comunque Eidous esce u.u
     
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    Kenshin, dalle parole del Barone, intuì che ci fu un malinteso e che il Maestro - divinità doveva dire a lui e a Zakrina l'ora esatta per andare in missione. Quindi dopo un po' di rimproversi a destra e un po' di minuti d'attesa che il vampiro impiegò per mettersi la roba adatta per andare nella palude sottostante, finalmente i tre partirono per la missione. Kenshin però rimase sconcertato quando vide il "re della Città dei Corvi" con indosso un solo mantello, un eccentrissimo paio di pantalonici arancioni (molto vistosi, tra l'altro), una spada e una cintura colma di roba quale strani arnesi e delle ampolle contenente vari liquidi.
    Il drago blu a tale vista alzò il sopracciglio dell'occhio buono. Rivolse inoltre il proprio sguardo verso Zakrina come volesse esprimerle, in modo scherzoso, il suo parere riguardo il look del vampiro.
    "Continuo a pensare che questo posto, così come la gente, è davvero bizzarra."
    Si aggiustò i lembi del mantello e iniziò a scendere nella palude mentre seguiva Eidous.
    Kenshin esce e va nella role "Dramma orchesco".
     
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    Come previsto, il maestro del vuoto aveva combinato un altro casino. Ma che accidenti era venuto a fare diamine? Aveva portato più scompiglio che altro.
    Il top però arrivò quando Eidous si cambiò. Zakrina stava per mettersi a ridere, sia per lo sguardo del samurai sia per l'effettivo aspetto del vampiro, ma evitò di farlo innervosire ancora.
    "Alla gogna?" ripeté lei, sorridendo. "l'ultimo che ci ha provato, solo per farmi uno scherzo, si è ritrovato in posti che neanche credeva di conoscere"
    Il barone pensava senz'altro di avere il controllo su di lei, ora che erano diventati suoi alleati. Credeva proprio si stesse sbagliando, e forse presto l'avrebbe capito anche lui stesso.
    Finalmente partirono, non serviva indugiare ancora. Non vedeva l'ora, le prudevano i piedi! Visitare luoghi improponibilmente insensati con quei due sarebbe stato uno spasso, inoltre l'entusiasmo di Eidous, anche quand'era assonnato e privo di una qualsivoglia espressione vivace, era troppo contagioso. Ma dai, chi si sarebbe vestito in quel modo per andare in missione sottola pioggia? Più che lo osservava e più che lo adorava, in simpatia ovviamente.
    Zak segue il gruppo e esce
     
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65 replies since 15/10/2016, 23:10   878 views
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