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Pronti per papiro infinito di Aleph? Si signor capitano! OHHHH *parte la sigla di spongebob*
Allora, secondo me le caratteristiche del campo di battaglia avranno un’influenza decisiva sull'esito di questo scontro. La città fantasma è un luogo presumibilmente vasto e labirintico che si articola su più livelli, e per questo avvantaggia decisamente una strategia di guerriglia o di logoramento piuttosto che un approccio diretto. Credo quindi che mi convenga analizzare le caratteristiche dei contendenti in funzione delle caratteristiche del luogo in cui avverrà la battaglia, poiché sarà decisamente avvantaggiata la coppia che saprà sfruttarle al meglio.
Squadra Mitar-Nicolai:
Mitar, oltre ad essere molto potente fisicamente, è un guerriero esperto temprato da numerose battaglie. Forte nel combattimento corpo a corpo grazie alla sua ascia e alla sua forza bruta, è inoltre dotato di alcuni attacchi a distanza e della possibilità di rendersi invisibile per cogliere il nemico di sorpresa. Mitar dispone delle seguenti tecniche:
Potere speciale: “Invisibilità. Questa dote permette a Mitar di richiamare a se il potere delle tenebre divenendo completamente invisibile all’occhio nudo.” Ci troviamo in una città abbandonata, luogo ideale per tendere agguati e per cogliere l’avversario di sorpresa: inutile dire che la capacità di rendersi invisibili potrebbe rivelarsi decisiva in questo scontro. Tuttavia non è specificata la durata dell’invisibilità e l’energia che Mitar deve spendere per attivarla.
Catene d’ombra: “questa tecnica permette alla creatura di generare dalla tenebra delle immense catene dalle estremità aguzze della forma che desidera, con cui imprigionare o tagliuzzare i suoi nemici. Può muovere le catene telepaticamente a suo piacimento.” In realtà, in questo caso le catene non hanno le estremità aguzze. Ma, seppure potenzialmente meno fatale rispetto alla sua versione potenziata, questa è a mio parere comunque una tecnica potente e versatile. Immagino che catene possano infatti essere utilizzate non solo immobilizzare l’avversario, ma anche per colpirlo come fossero fruste metalliche, per afferrare oggetti distanti o persino per agganciarsi a punti d’appoggio stabili e utilizzarle quindi come liane o rampini. Non è specificata la lunghezza massima delle catene, ma suppongo si estendano almeno per 5 o 6 metri.
Clone di tenebra: “la tecnica consente alla creatura di generare fino a 2 sue identiche copie, che non saranno più di illusioni viventi, che si dissolvono al contatto.” Tecnica che in questo scontro ha un enorme potenziale, a mio parere. Non solo Mitar può diventare invisibile sfruttando la conformazione frastagliata della città per tendere agguati e attaccare gli avversari senza essere individuato, ma con questa tecnica può anche ingannare facilmente gli avversari rispetto alla sua posizione. Le possibilità sono infinite: può servirsi dei cloni per far credere al nemico di essere fuggito in una certa direzione mentre in realtà si trova ancora lì, invisibile e pronto a colpire; può confondere l’avversario attaccandolo da più posizioni contemporaneamente; può far credere al nemico di trovarsi dentro un edificio mentre in realtà si trova in un altro; può usare il clone come esca; eccetera.
Ululato del berserker: “Durante la notte scatenando il suo ululato, in Mitar viene evocata la furia guerriera. Le sue doti fisiche e capacità amplificate. Forza, velocità ed olfatto aumentano notevolmente.” Questa tecnica può essere utilizzata solo di notte, ma potrebbe rivelarsi per Mitar la carta vincente nel momento in cui decide di sferrare l’attacco finale alla squadra nemica. La sua forza e la sua velocità aumentano notevolmente, permettendo a Mitar di brandire la sua ascia con la velocità di un fioretto e la forza di un martello da guerra. Direi che, in questo stato, un colpo d’ascia sufficientemente ben piazzato basti e avanzi a Mitar per uccidere sul colpo più o meno chiunque.
Alto 1,70m, in forma ma non particolarmente forte e muscoloso: nella sua forma umana, si può dire che Nicolai sia un uomo nella media. Nella sua forma mannara le cose cambiano radicalmente, essendo alto 2,10m e dotato di un fisico decisamente più massiccio e potente. Tuttavia la sua trasformazione avviene solo con l’avvento della notte, fattore che deve necessariamente tenere grande in considerazione. Nicolai dispone delle seguenti tecniche:
Cambio il corpo, l'anima e la magia: “Nicolai è un licantropo e la sua capacità di trasformarsi non influenza solo il suo corpo e la sua mente, ma anche la sua magia. Questa infatti, tende a divenire più selvaggia nella trasformazione del mezz'uomo, così i suoi poteri acquisiscono un lato più oscuro.” Le caratteristiche di Nicolai cambiano con l’alternarsi del giorno e della notte, ed egli assume la sua forma mannara esclusivamente nella seconda. Questo significa che egli dovrà adattare il suo piano d’azione a seconda dell’ora del giorno, poiché tecniche che gli sono disponibili di giorno non lo saranno di notte e viceversa. Di notte diventa poi un avversario temibile nella lotta corpo a corpo, mentre di giorno non è minimamente in grado di reggere il confronto con gli altri contendenti.
Fabbricare/Contorcere: Da umano: “Può usare la sua magia su diversi elementi come il rame e il ferro permettendogli di modellarli come fossero di argilla o un liquido. Quando lavora i metalli, riesce addirittura a farli levitare a pochi centimetri dalle sue mani. Inoltre, se si applica, con tempo e concentrazione, può trasformare un elemento in un altro, ma per il momento, i suoi poteri si limitano ad raggiungere solo metalli semplici come il ferro, il rame, stagno e qualche lega fra loro possibile.” Nello scenario di guerriglia/logoramento che immagino per la battaglia, questa tecnica può tornargli utile per fabbricare armi da utilizzare la notte quando è in forma mannara. Altrimenti potrebbe servirsene per creare delle trappole, magari trasformando materiali innocui in miscele esplosive (ammesso che possa farlo) o modificando la composizione chimica delle travi che tengono insieme un edificio con l’intento di renderlo pericolante per poi indurre gli avversari ad entrarvi (prenderebbe una penalità, ma vabbè).
Da licantropo: “usa la sua magia per difendersi, sabotando le armi nemiche rendendole a poco a poco incandescenti (non abbastanza per fonderle), sufficienti a provocare profonde ustioni a guerrieri testardi. A volte può essere un po' crudele per chi indossa un armatura e per fortuna i suoi poteri, per non eccedere ad un esagerato dispendio di forze, si limitano a poter colpire solo un'area proporzionabile con la dimensione del manico di una spada.” Questa tecnica può rivelarsi a mio avviso fatale contro Elenthyr. Essa potrebbe infatti rendere temporaneamente inutilizzabili le spade che l’elfo utilizza per tutte le sue tecniche, senza le quali diventerebbe sostanzialmente inoffensivo.
Alta qualità/Bassa qualità: Da umano: “immagazzinando le energie per un lungo lasso di tempo, gli è possibile rilasciarle in un seguente più breve per modificare e migliorare le statistiche di un materiale puro (metalli, pietre, minerali) o complesso (cuoio, scaglie, pelliccia). La tecnica si può attivare solo se l'artefice rimane a contatto con il materiale. Una volta innescata, deve rimanerne nelle vicinanze. Dopo circa 5 minuti o se si allontana troppo, il potere si annulla all'istante.” Questa tecnica potrebbe essere utile per potenziare l’ascia e l’armatura di Mitar e le armi che ha creato per se stesso durante lo scontro utilizzando la prima o l’ultima tecnica.
Da licantropo: “immagazzinando le energie per un lungo lasso di tempo, gli è possibile rilasciarle in un seguente più breve per modificare e peggiorare le statistiche di un materiale puro (metalli, pietre, minerali) o complesso (cuoio, scaglie, pelliccia). La tecnica si può attivare solo se l'artefice rimane a contatto con il materiale. Una volta innescata, deve rimanerne nelle vicinanze. Dopo circa 5 minuti o se si allontana troppo, il potere si annulla all'istante.” Questa tecnica potrebbe essere utilizzata per impedire ad Elenthyr di utilizzare le sue lame, ma mi sembra una mossa che non vale il rischio che comporta, dato che la tecnica si può attivare solo se l'artefice rimane a contatto con il materiale. Nicolai ha a disposizione modi ben più semplici e meno rischiosi per rendere inutilizzabili le armi di Elenthyr, ossia la tecnica “Contorcere” e la tecnica “Scorificare”. Questa tecnica potrebbe volendo essere utilizzata per creare trappole simili a quella che ho decritto poco sopra, ma al momento non mi pare di intravederne altri usi.
Scorificare/Generare: Da umano: “Questo incantesimo è di notevole potenza e richiede abbastanza energia da poter essere impiegato solo una volta al giorno. Anche se molto potente, il tutto si risolve in breve tempo. Si tratta di un incantesimo capace di distruggere un qualsiasi equipaggiamento. E per gli oggetti magici: ne libera il loro contenuto energetico con forza fino a farli consumare da essi stessi. Funziona anche su marchi di maledizioni.” Questa tecnica potrebbe essere l’arma definitiva a disposizione di Nicolai per rendere definitivamente inoffensivo Elenthyr, in quanto gli permetterebbe di distruggere le armi che lui utilizza per effettuare tutte le sue tecniche. Non viene specificato il raggio d’azione dell’incantesimo né il tempo esatto necessario a lanciarlo, tuttavia, a meno che non necessiti del contatti fisico con l’oggetto bersaglio, esso può rivelarsi potenzialmente fatale per Elenthyr. Oltre al limite di utilizzo giornaliero, questa tecnica ha però un altro grosso difetto: Nicolai può utilizzarla solo informa umana, ossia di giorno. Questo significa che, anche qualora riuscisse a rendere inutilizzabili le lame di Elenthyr, si troverebbe a dover combattere come umano al fianco di Mitar contro due licantropi disarmati, di cui uno… beh, è Pharnasius. Immagino che Elenthyr, seppure disarmato, in forma di licantropo possa sconfiggere un semplice umano con relativa facilità. Mitar si troverebbe quindi a dover combattere sostanzialmente da solo contro due avversari, e dubito che Nicolai possa fare molto per aiutarlo anche se tentasse di combattere tendendosi a distanza utilizzando una balestra o un arco da lui precedentemente creati tramite la magia di alterazione.
Da licantropo: “Questo incantesimo è di notevole potenza e richiede abbastanza energia da poter essere impiegato solo una volta al giorno. Anche se molto potente, il tutto si risolve in breve tempo. Si tratta di un incantesimo capace di creare un qualsiasi equipaggiamento di dimensioni a portata di umano e (se ha a disposizione un volontario che gli fornisca il suo elemento/la sua magia) può mescolarli insieme al metallo creandone un forte legame con essi, e dandone la possibilità di reagire se sollecitati.” Questo incantesimo permette a Nicolai di creare dal nulla un qualsiasi equipaggiamento, volendo anche specializzato nell’essere utilizzato insieme ad un elemento. Dubito che Mitar sia disposto a far sostituire la sua ascia, ma grazie ad esso Nicolai potrebbe munirsi di un’arma da brandire in forma mannara. Può utilizzare questo incantesimo una sola volta al giorno, ma non credo che questo scontro si risolva in una giornata.
Squadra Pharnasius - Elenthyr:
Pharnasius è un licantropo femmina dal manto blu. Agile e allo stesso tempo potente, è una combattente assai temibile nella lotta corpo a corpo, dove si affida ai suoi artigli per lacerare le carni del nemico e alla sua rigenerazione per limitare gli eventuali danni subiti.
Potere speciale: Manto d’argento. “Il corpo di Pharnasius si circonda di una luce argentea, che si trasforma in scia luminosa se si muove a grande velocità. In questo stadio, che dura per poco più di cinque minuti, la sua velocità è triplicata e i suoi movimenti sono così rapidi che anche lei a volte fa fatica a calibrarne la direzione. Nel momento in cui la fiamma si esaurisce le sue energie scemano vertiginosamente, per un po' quindi non sarà in grado di combattere.” Il suo potere speciale la rende una macchina da guerra sostanzialmente inarrestabile per 5 minuti. Già decisamente potente nel combattimento ravvicinato, grazie al suo potere Pharnasius diventa una sorta di frullatore vivente che sminuzza con i suoi artigli qualsiasi cosa incontri lungo il suo cammino. Tuttavia, un simile potere viene a caro prezzo: terminati i 5 minuti di potenziamento, Pharnasius non sarà in grado di combattere per un po' di tempo. Questo relega l’utilizzo di questo potere ad ultima risorsa, poiché qualora l’avversario non sia sconfitto le cose si metterebbero per lei molto male.
Luce crescente: “Niente di eccezionale, solo una tempesta di artigli e zanne che causano sangue e morte ovunque giungano. Il nome della tecnica è dovuto al fatto che, accompagnata da una possente carica impetuosa, può sollevare un avversario di dimensioni medio-piccole (cioè poco più grandi di lei) e continuare la raffica di artigliate e morsi anche mentre è in aria, atterrando su di lui al momento della discesa.” Ok, questa tecnica è uno dei motivi per cui Pharnasius è così temibile nella lotta corpo a corpo. La sua raffica di artigliate è tanto intensa da sollevare in aria l’avversario, rendendo praticamente vano ogni suo tentativo di difendersi o di divincolarsi.
Novilunio: “Abilità che le permette, concentrandosi sulla propria energia interiore, di rimarginare le ferite più superficiali e ricaricare le forze. Questa tecnica, se in fase attiva, necessita di qualche minuto per essere efficace. Normalmente però la sua natura le permette di guarire le ferite più in fretta del normale, caratteristica su cui però non ha nessun preciso controllo. Il processo non allevia comunque il dolore.” Questa abilità consente a Pharnasius di guarire dalle ferite subite molto più velocemente del normale. Non credo che risulterebbe decisiva nel corso di una furioso lotta ad artigliate, tuttavia siccome questo scontro è probabile protragga per ore e forse giorni, sarebbe assai utile per riprendersi rapidamente dalle ferite subite nel corso di un agguato o di uno scambio di colpi terminato senza una chiara vittoria.
Cuspidi scarlatte: “Attacco estremamente ravvicinato, che sferra solo se è certa che il suo bersaglio sia a portata d’artiglio. Un fendente fulmineo con i quattro artigli di una delle zampe anteriori, diretti contro una zona ben precisa del corpo dell’avversario. L’estrazione degli artigli è altrettanto rapida, una tecnica degna di un’assassina spietata, cosa che lei non vorrebbe essere. I danni causati possono andare dalla semplice ferita superficiale allo squarcio di tessuti interni.” Seppure in questo scontro la tecnica sia leggermente meno efficacie di come è descritta in quanto privata del potenziamento, suppongo sia comunque piuttosto letale. Qualora vada a segno è in grado di infliggere seri danni e un tremendo dolore, il che la rende lo strumento ideale per dare il colpo di grazia all’avversario.
Elenthyr è un giovane elfo capace di trasformarsi a comando in licantropo. Agile e veloce nei movimenti, è assai abile nel brandire le sue lame gemelle, il che lo rende un avversario mortale nella lotta corpo a corpo.
Potere speciale: Controllo adrenalinico. “Elenthyr tramite la mente, riesce ad aumentare la produzione di adrenalina, per un breve periodo, grazie al quale i suoi movimenti acquistano una maggiore velocità. Quando si muove così velocemente egli riesce ad anticipare le mosse degli avversari.” Il potere speciale di Elenthyr è simile a quello di Pharnasius. Seppure sia meno potente rispetto al suo, una volta terminato l’effetto di potenziamento non subentra uno stato di spossatezza tale da impedire al suo utilizzatore di proseguire a combattere, fattore che lo rende più versatile.
Lame leste: “Con questa tecnica eseguita a due lame, si può bloccare l'attacco dell'avversario con la prima spada mentre con la seconda si infligge il colpo. (possibile potenziamento attraverso la magia)”. Tecnica difensiva alla quale segue un contrattacco, potenzialmente utile per respingere l’ascia di Mitar. Non è tuttavia detto che le lame di Elenthyr siano in grado di bloccare del tutto un fendente sferrato da quest’ultimo, specialmente se egli si trova sotto l’effetto di “Ululato del berserker”.
Turbine di spade: “Elenthyr inizia a ruotare velocemente su se stesso tenendo le spade lateralmente, così facendo trancia tutto ciò che incontra sul suo cammino. (possibile potenziamento attraverso la magia).” Tecnica corpo a corpo capace di infliggere ferite multiple allo stesso avversario o colpirne due contemporaneamente.
Elenthyr lame di forbice: “Con questa tecnica Elenthyr incrocia le due lame, e così può sia pararsi dai colpi avversari, sia eseguire un attacco a forbice prendendo l'avversario tra le due lame, potrebbe tagliare di netto la parte lesa. (possibile potenziamento attraverso la magia)” Tecnica allo stesso tempo difensiva e offensiva, è in grado di infliggere gravi danni a un singolo bersaglio, potendo persino mutilarlo.
Dall’analisi delle singole tecniche a disposizione dei contendenti, appare chiaro quello che differenzia le due squadre.
La coppia Mitar - Nicolai è dotata di una certa versatilità, ma è svantaggiata in uno scontro diretto due contro due. Se infatti decidessero di attaccasse la squadra avversaria immediatamente, Mitar si troverebbe a dover fronteggiare da solo due guerrieri entrambi specializzati nel corpo a corpo non potendo contare più di tanto sull’aiuto di Nicolai, che è un semplice umano armato di uno stiletto. Anche se ciò si verificasse di notte le cose non cambierebbero di molto, a mio avviso. Tuttavia, come ho già accennato, la coppia Mitar-Nicolai è assai versatile, e tra le due squadre è quella che secondo me è maggiormente in grado di sfruttare a proprio vantaggio la conformazione del campo di battaglia. Mitar e Nicolai avrebbero tutto di guadagnato dal prendere tempo. Nicolai avrebbe modo di fabbricare per se stesso delle armi che gli consentano di tenere testa alla coppia avversaria (magari una lancia, che gli consentirebbe di tenersi ad una certa distanza da loro), mentre Mitar potrebbe affidarsi alla sua invisibilità per spiare le mosse avversarie senza rischiare di essere individuato. Il potere di Nicolai di cambiare le caratteristiche dei materiali potrebbe consentirgli di creare trappole rendendo cedevoli certe parti critiche degli edifici, nella speranza di seppellire gli avversari sotto le macerie. Mitar, dal canto suo, grazie all’invisibilità e ai suoi cloni illusori può facilmente trarre in inganno gli avversari, magari inducendoli a cadere in una trappola preparata con l’aiuto di Nicolai.
Detto questo, ritengo che la strategia che Mitar e Nicolai adotterebbero potrebbe essere la seguente. Mitar e Nicolai si addentrano nei vicoli più remoti della città abbandonata, muovendosi il più silenziosamente possibile. Devono mettere a punto il loro piano d’attacco, ma affinché esso sia ultimato necessitano di almeno un paio di giorni. Grazie alla sua invisibilità Mitar può spiare gli avversari senza essere individuato, riducendo la probabilità che la sua squadra scada vittima di un attacco a sorpresa. Nicolai, ne frattempo, utilizza la sua magia per fabbricarsi degli equipaggiamenti. Magari una lancia e un’armatura metallica, possibilmente anche una balestra. Poi, utilizzando la sua magia di alterazione, indebolisce gli assi portanti del tetto di un edificio. Fatto questo i due aspettano che giunga la notte nascosti in un locale dello stesso edificio, chiaramente sufficientemente distante dalla zona nella quale il tetto è divenuto pericolante. Verso sera Mitar abbandona la sua postazione, lasciando di guardia Nicolai. La sua caccia ha inizio: saltando di tetto in tetto utilizzando le sue catene come rampini, Mitar batte velocemente al tappeto la città alla ricerca degli avversari. Dopo un’ora o poco più, finalmente li individua. Non ha tempo da perdere. Si butta immediatamente dal tetto dell’edificio nel quale si trovava appollaiato, fingendo di essersi nascosto li sopra con l’intento di tendere un’imboscata ai suoi avversari. Loro tentano immediatamente di circondare Mitar e, intuendo che la sua potrebbe essere una trappola, si tengono sulla difensiva. A questo punto Mitar fa immediatamente dietrofront e inizia a fuggire a tutta velocità in direzione dell’edificio in cui è appostato Nicolai. Il suo l’intento è quello di dare agli avversari l’impressione che la sua trappola sia andata a monte e che quindi stia tentando di fuggire per nascondersi di nuovo nei meandri della città fantasma. Giunto di fronte alla porta d’ingresso dell’edificio nel quale Nicolai lo attende, Mitar diventa immediatamente invisibile e genera un clone illusorio che continua a correre varcando la soglia. Schermato dalla sua invisibilità, Mitar si nasconde nella stanza accanto insieme a Nicolai, che con il giungere della notte si è trasformato in un licantropo. Non appena Pharnasius ed Elenthyr varcano la soglia dell’edificio, scatta la trappola: Mitar colpisce con le sue catene le travi del tetto precedentemente indebolite da Nicolai, provocandone il crollo. La coppia di avversari aveva però intuito il tranello, per cui riescono entrambi a scattare agilmente fuori dall’edificio senza essere coinvolti nel crollo del tetto. Ma è a questo punto che scatta la vera trappola: nascosto dalla polvere alzata dal crollo, Mitar genera un altro clone che corre a tutta velocità verso Pharnasius, la quale si mette immediatamente in posizione di combattimento immaginando un’imminente duello con esso. Mitar è in realtà divenuto di nuovo invisibile, e approfittando del diversivo causato dal clone carica immediatamente Elenthyr. L’elfo riesce tuttavia ad intuire l’inganno, notando delle impronte umanoidi in rapido avvicinamento che compaiono dal nulla. Ma è adesso che entra in gioco Nicolai. Nascosto dalla nube di polvere sollevata dal crollo, ha osservato l’intera scena dalla finestra della casa parzialmente demolita aspettando il momento giusto per colpire. Proprio quando Mitar ha quasi raggiunto Elenthyr, Nicolai utilizza la sua tecnica “Contorcere”, rendendo incandescenti entrambe le spade dell’elfo. Egli si era posizionato in modo da bloccare il fendente d’ascia di Mitar con entrambe le sue lame, il loro manico diviene improvvisamente così rovente che egli non può fare a meno di lasciare istintivamente la presa. L’elfo si rende immediatamente conto di essere spacciato: l’ascia di Mitar lo uccide istantaneamente piantandoglisi in mezzo agli occhi. Pharnasius, distratta dal finto attacco del clone, non ha fatto in tempo ad intervenire in difesa del suo compagno, accorgendosi troppo tardi di cosa è appena successo. Nicolai, armato di lancia e protetto da un’armatura che aveva creato nei due giorni precedenti, esce allo scoperto dal suo nascondiglio e si avvicina lentamente a Pharnasius sul lato destro. Mitar utilizza la sua tecnica “Ululato del berserker”, e si avvicina a lei da sinistra. Pharnasius realizza di essere in trappola: se attaccasse prima Nicolai potrebbe riuscire ad eliminarlo con relativa rapidità, ma si esporrebbe agli attacchi di Mitar; se invece attaccasse prima Mitar rimarrebbe impegnata a lungo nel confronto, per cui Nicolai avrebbe tutto il tempo per uscire dalla sua visuale e trafiggerla di sorpresa con la sua lancia. In entrambi i casi, è assai probabile che la partita finisca qui: scacco matto. Mitar e Nicolai spendono poi l’intera giornata successiva a ricostruire il tetto della casa che hanno demolito, così non si prendono la penalità. u_u
La coppia Pharnasius-Elenthyr si differenzia dalla squadra avversaria per la sua maggiore omogeneità: ambedue i suoi membri sono combattenti estremamente agili e decisamente efficaci nella lotta corpo a corpo, possedendo tra l’altro entrambi un potere speciale capace di incrementare temporaneamente la velocità e i riflessi. I due, al contrario di Mitar e Nicolai, sarebbero avvantaggiati in un confronto rapido due contro due, magari dopo aver inseguito e messo con le spalle al muro la squadra avversaria.
Detto questo, secondo me ai due conviene non perdere tempo: il loro non è un duello, ma bensì una caccia. Pharnasius ed Elenthyr battono al tappeto la città giorno e notte, riposandosi occasionalmente e sempre in orari e luoghi differenti, in modo da rendere i propri spostamenti imprevedibili. Non possono fare troppo affidamento alla vista, magari ponendosi sulla sommità di un edificio molto alto, poiché corrono il rischio di essere individuati e quindi evitati o peggio cadere in un’imboscata. Decidono quindi di affidarsi all’udito, all’olfatto e alla loro abilità nel seguire le piccole tracce lasciate dagli avversari. D’altronde Mitar dovrebbe avere un odore piuttosto riconoscibile, siccome odia bagnarsi e il suo manto è sempre macchiato di sangue. Seppure dividendosi avrebbero modo di ispezionare la città più rapidamente, Pharnasius ed Elenthyr decidono di rimanere sempre uniti. Si rendono conto che dividere le loro strade non è conveniente, poiché la loro forza sta proprio nel fatto di essere praticamente imbattibili finché combattono fianco a fianco, mentre se si separassero potrebbero divenire preda di eventuali trappole nemiche. Pharnasius ed Elenthyr continuano a dare la caccia ai loro avversari. La città è grande e piena di nascondigli, ma seppure non conoscano le abilità degli avversari i due hanno una pista da seguire: da quel che hanno potuto vedere all’inizio dello scontro Nicolai è almeno apparentemente un semplice umano e per giunta disarmato, mentre Mitar era già in forma ferina. Non sanno se Nicolai è anch’egli un licantropo e non conoscono le sue abilità, ma qualora lo fosse possono ipotizzare che non possa trasformarsi di giorno oppure che non possa rimanere trasformato per un tempo indefinito. Questo significa che nella squadra avversaria è probabilmente Mitar quello dedito all’esplorazione del campo di battaglia, poiché Nicolai da umano avrebbe difficoltà nel destreggiarsi rapidamente nei vicoli e nei tetti della città senza essere individuato. La loro ipotesi trova parziale conferma il secondo giorno: sparse per la città trovano diverse tracce dell’odore di Mitar, mentre di quello di Nicolai vi è ben poca traccia. Pharnasius ed Elenthyr concludono quindi che i loro avversari probabilmente si dividono nell’ispezionare la città, per cui è possibile tendere un’imboscata a ciascuno di essi singolarmente. È più probabile imbattersi casualmente in Mitar, poiché è lui l’esploratore della squadra avversaria. Tuttavia devono stare attenti ad eventuali imboscate e trappole. Data la sua composizione disomogenea, la squadra nemica potrebbe trovarsi in svantaggio in uno scontro diretto, ipotesi che trova conferma nel fatto che fino ad ora lo hanno sempre evitato accuratamente. Questo significa che con ogni probabilità stanno preparando una qualche sorta di tranello.
Per farla breve, se Pharnasius ed Elenthyr riescono a trovare Mitar e Nicolai prima che essi riescano ad organizzare un piano d’attacco efficacie probabilmente l’avranno vinta, specialmente se decidono di attaccare di giorno. Se rimanendo uniti incontrano Mitar o Nicolai singolarmente l’esito sarà il medesimo: game over per la squadra avversaria.
Ok, terminato il mio solito papiro infinito posso finalmente emanare il mio personale verdetto: non so chi votare. xD Aspetto di leggere le opinioni di qualcun altro prima di dare il mio voto, al momento non ho le idee totalmente chiare. u_u
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