Corso di Alimurgia Magico-medicinale 2

Perché le erbe non vanno in vacanza...

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    In collaborazione con: Pasta di Aes, l’ideale per le tue spaghettate con amici e nemici. :)
    Messaggio pubblicitario con finalità promozionali, leggere le avvertenze prima della sottoscrizione.

    Ed eccoci giunti al secondo appuntamento con il Corso di Alimurgia Magico-medicinale!
    Vi avviso: ne leggerete delle belle!



    Artemisia

    artemisia-3


    L’Artemisia, altresì conosciuta come Tabacco del marinaio, se bevuta sotto forma di decotto, aiuta ad aprire la mente prima di cimentarsi nell’arte della divinazione. Particolarmente indicata anche per i sogni profetici e le illuminazioni, la tranquillità, i bagni caldi e le consacrazioni. Si precisa che i sogni profetici e le illusioni si ottengono bruciando l’erba; in caso contrario, essa allontanerà gli spiriti maligni, l’epidemie e le avversità.
    I Celti la coglievano tra l’aurora e l’alba, camminando all’indietro per confondere le proprie impronte con quelle delle forze malefiche. Infine, i fili raccolti venivano legati insieme e li ponevano sul capo delle ragazze vergini per regolarne le mestruazioni. (Questo è solo l’inizio :paninozzo: )
    Correva voce che sotto le radici della pianta di Artemisia crescesse un tipo di carbone in grado di preservare il terreno e le case circostanti dai fulmini, dai demoni e dalla peste; una pratica abbastanza diffusa fra i cristiani era quella d’indossare cinture costruite con questo vegetale per proteggersi dal diavolo.
    Sempre secondo i cristiani, la pianta fiorì per la prima volta lungo il sentiero che doveva percorrere il Serpente del Peccato con il chiaro intento di ostacolarne il cammino e preservare gli uomini dal peccato. Da qui l’abitudine di mettere le sue foglie nelle scarpe, in modo da prevenire la stanchezza ed evitare d’imbattersi in animali feroci o altri incidenti che avrebbero potuto compromettere i viaggi.

    Camomilla

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    Fin dall’epoca primordiale, la Camomilla è nota come rimedio per calmare il mal di stomaco, il mal di testa, il nervosismo e l’insonnia. Tra l’altro, si pensa che favorisse la venuta delle mestruazioni, per questo motivo, le donne erano solite masticarne le foglie. Inoltre, gli impacchi fatti con tale erba sono ottimi quando abbiamo gli occhi arrossati, mentre gli infusi schiariscono i capelli.
    E’ stato scientificamente dimostrato che i popoli del passato avevano ragione quando dicevano di raccogliere i fiori della camomilla tra maggio e giugno, in quanto, durante questo periodo i principi attivi contenuti nei boccioli hanno un’efficacia sei volte maggiore (niente sette… Tutta colpa della scienza! :( )
    Magicamente, è al centro dei rituali volti a portare prosperità, pace, guarigione, armonia e felicità.
    Nella mitologia egiziana, il fiore di camomilla era dedicato al Dio del Sole, Ra, non per nulla, alcuni mazzi furono messi nella tomba del faraone Ramses II per dargli coraggio, ma soprattutto, calma per affrontare il viaggio nell’aldilà, visto che in vita era stato un gran attaccabrighe nei confronti di Mosé e non era il caso che facesse scoppiare una rivoluzione nel mondo ultraterreno. :D
    Nel Medioevo, si bruciavano le piante appassite per far allontanare la peste e la tubercolosi… bastava bruciare delle piante di camomilla per sconfiggere la peste… Ok! :)

    Cannella

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    La Cannella possiede una grande quantità di energia, pertanto, aggiungetene un pizzico in una bevanda o in un piatto (possibilmente un dolce XD) e incrementerete il vostro livello di potenza (ricordatevi anche di assumere dell’aglio come i soldati greci).
    Questa spezia ha un ruolo chiave negli incantesimi che coinvolgono il denaro, oltre che su quelli che hanno a che vedere con la crescita dei capelli. Come accade anche per altre erbe, essa è utilizzata anche nei riti che favoriscono il successo, la guarigione, la protezione, la purificazione, l’energia, l’amore e la prosperità.
    Già nel 3000 A.C., gli egizi l’adoperavano per le imbalsamazioni.
    I Greci e i Romani, invece, credevano che essa fosse raccolta in oriente mediante procedure bizzarre: infatti, lo scrittore Erodoto racconta che la cannella nascesse in un lago poco profondo sulle cui rive vi erano degli uccelli simili a pipistrelli pronti ad aggredire chiunque vi si avvicinasse; pertanto le persone dovevano coprirsi il corpo con la pelle di bue per raccoglierla.
    Sempre nell’antichità, questo prodotto veniva utilizzato per la cura della tosse, del mal di gola, del raffreddore, dei disturbi associati alla digestione e dei reumatismi e, in effetti, c’è chi ancora segue tale tradizione. In aggiunta a ciò, i medici della scuola di Salerno dichiararono, in un saggio, che la cannella: ”Eccita il coito con il latte fresco di vacca… aumenta sempre gli stimoli dell’amore, rafforza l’intelletto.”

    Maggiorana

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    Simile all’Origano, ma ha un sapore più dolce e mite. Trova spazio nei riti che propiziano l’amore, la felicità, la gioia e la protezione, soprattutto in ambiente familiare, perché è sempre bene tenersi buoni i parenti con un po’ di maggiorana.
    Fonti storiche riportano che il suo nome abbia a che fare con le sue origini: essa, infatti, era conosciuta come Erba persa, in quanto inizialmente si pensava che crescesse soltanto in Persia; il secondo significato, invece, fa riferimento al fatto che questa pianta, se non ben curata, muore abbastanza in fretta.
    I greci la utilizzavano per incoronare le coppie appena sposate. Inoltre, si credeva che il succo di maggiorana, se versato in modeste quantità nell’orecchio, alleviasse i dolori e prevenisse la sordità, mentre, se lo stesso distillato veniva aspirato con il naso, stappava le narici chiuse dal muco e dava conforto al cervello.
    Altri usi comprendevano la cura di contusioni, delle malattie oculari, i morsi dei serpenti, i reumatismi e i dolori muscolari.
    Pare che la prima a coltivare quest’erba fosse Afrodite, la dea dell’amore e, forse, proprio per questo, le ragazze greche solevano mettere un rametto di maggiorana sotto il cuscino con la speranza di vedere il volto del loro amato designato dal fato.
    Nel Medioevo i rametti di tale pianta venivano impiegati per contrastare l’irrancidimento del latte.

    Menta

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    La Menta è stata sempre impiegata come rimedio per stimolare l’appetito, favorire la digestione, il raffreddore e dare sollievo al mal di testa. (Domanda d’esame: elenca tutte le erbe che hanno azione analgesica sul mal di testa, poi creaci un composto e vedi che cosa accade. :D )
    Coltivate quest’erba se volete aumentare le vostre finanze, il successo, la prosperità e la fertilità.
    Una leggenda narra che una ninfa degli inferi di nome Minta ebbe una relazione clandestina con il dio Ade, il quale era sposato con la dea Persefone. Costei, dopo aver letto i messaggi su Whatsapp presenti nel telefono del marito, trasformò la fanciulla nella pianta che tutti noi conosciamo, dopo di che, la sua collega Demetra la rese sterile, così che non potesse generare frutti. Allora, Ade, come ultimo gesto d’amore, le conferì il tipico profumo fresco.
    Una seconda versione del mito racconta che fu Ade stesso a tramutare la giovane in una pianta fredda, dal momento che lei aveva rifiutato il suo amore.
    Le spose greche e romane usavano intrecciare le foglie della suddetta pianta per creare le corone nuziali; peraltro, si riteneva che esse stimolassero i futuri compagni durante le prime notti di nozze.

    Origano

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    L’Origano deve il suo nome a un giovane ragazzo di nome Amaraco, che alloggiava presso la corte del re di Cipro. Un giorno, quest’ultimo gli ordinò di portare un’ampolla contenente un profumo la cui fragranza avrebbe dovuto stupire i nobili che venivano a fargli visita nel suo castello. Purtroppo, non appena egli entrò nella sala da pranzo con in mano l’oggetto, inciampò e addio ampolla con essenza del momento.
    Il poveretto era talmente dispiaciuto per l’accaduto che morì di crepacuore. Fu così che gli dei, commossi da tanto pentimento, trasformarono il suo corpo in una pianta profumatissima che avrebbe preso il suo nome. In spagnolo Amaraco significa, appunto, origano.
    Come la Maggiorana, anche questa pianta veniva regalata ai novelli sposi e, nel caso in cui, la fiamma dell’amore avesse smesso di ardere negli anni, era buona cosa circondarsi di ghirlande costruite con i suoi fiori più freschi.
    Essa, inoltre, aiutava le anime dei defunti a trovare pace e per questo motivo veniva collocata vicino alle tombe.
    Mediante tale erba, secondo Plinio il Vecchio era possibile curare le punture dei ragni e degli scorpioni; mentre Catone Unicense la consigliava alle persone che riscontravano difficoltà nrll’andare in bagno. A tal fine, aveva elaborato una ricetta interessante, ovverosia un vino a base di: origano, miele e incenso.
    Nel Medioevo si pensava che preservasse dalle maledizioni delle streghe, dagli spiriti cattivi e dai folletti.
    Il poeta Gabriele D’Annunzio, in uno dei Madrigali dell’estate, riferendosi a una bella ninfa, scrisse: ”Nella sua saliva assaporai l’odore dell’origano e della menta.” :P
    Il chimico francese Niccolò Lamery affermava che l’origano era indicato contro lo sporco, contro le malattie respiratorie, contro l’isteria e contro l’asma. Senza contare che è un buon rimedio per innescare il sudore e aumentare la produzione di latte nelle mammelle.

    Timo

    timo


    Il nome Timo deriva dal greco Thymos, che tradotto significa vitalità, respiro, facendo, dunque, riferimento al cuore e ai polmoni. Per i greci, infatti, questa pianta simboleggiava il coraggio, l’ardor e l’ira funesta.
    Il popolo egizio, invece, aveva la consuetudine di mettere fiori di timo nelle tombe dei faraoni e dei personaggi di spicco, poiché si pensava che le loro anime risiedessero proprio in quella parte della pianta. Con essa, inoltre, preparavano degli oli utilizzati nell’imbalsamazione
    La civiltà romana si serviva dell’erba in Questione per conservare gli alimenti e per dare più gusto ai piatti, soprattutto ai formaggi. Un altro uso abbastanza diffuso era quello di spargerla negli ambienti chiusi per purificare l’aria e, talvolta, bruciarla per allontanare gli scorpioni, che giustamente, facevano paurissima. :shifty:
    Indicato persino per curare le morsicature e il mal di testa; bastava mischiarlo con un po’ d’acqua calda e passarselo sulle tempie o sulle ferite.
    Santa Hildegard di Bingen Che ritorna perché lei è famosa!!! :D
    Orbene, Santa Hildegard adoperava il timo contro la lebbra, pidocchi, asma, infezioni dell’apparato genitale, infezioni a livello della vescica e i batteri gastrointestinali.
    Nei periodi in cui serpeggiava la peste, le persone erano solite fabbricare un aceto a base di Timo, Rosmarino, Salvia e Lavanda, proverbiale per scacciare l’epidemia dai corpi degli ammalati.

    Zenzero

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    Il calore della radice di zenzero rivitalizza l’energia associata al lavoro e qui si apre un mondo! ^_^ Inoltre, è utilizzata nei rituali che fanno ripartire l’amore, stimolare la crescita delle finanze e aumentare le probabilità di successo in qualsiasi cosa.
    Dal punto di vista della medicina popolare, quest’erba è un toccasana contro il raffreddore, il mal di stomaco, la nausea, vomito e impotenza; è anche un buon antidolorifico.
    Testi storici provenienti dall’Asia rivelano che Confucio riteneva che lo zenzero schiarisse la mente e allontanasse le impurità (Ingerite zenzero e pimento tutto in una sola volta e vi si spalancheranno subito i cieli).
    Lo studioso greco Pitagora la pensava diversamente: secondo lui, infatti, questa spezia fosse un antidoto al morso dei serpenti. Ma gli arabi affermarono di meglio: lo zenzero rendeva, come dire… più gradevoli e appaganti le prestazioni sessuali. Del medesimo avviso erano gli esponenti della Scuola Saleternitana, i quali sostenevano che la radice della pianta inducesse i giovani ad amare e da questo fatto nacque una pozione i cui ingredienti sono i seguenti: cannella, zenzero, chiodi di garofano, pangrattato e acqua di rose.
    Sulla stessa scia era il poeta francese Francois Villon, in uno dei suoi testi, scrisse che la radice di zenzero aveva la proprietà di far congiungere gli organi genitali dei due sessi…
    Propongo di chiudere con un bel bicchiere di Ginger, che ne dite? :D *tira fuori una giara piena del liquido*
    Questa bevanda viene preparata con dell’acqua, dello zucchero, estratto di zenzero e arancia. Chin Chin! ;)



    Edited by Tirannosaurorex - 28/3/2021, 11:08
     
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