Kengard: Creature da oltre i confini

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    Zenon era così intento a dialogare con il serpente umanoide che si dimenticò totalmente del drago bianco, andando in giro per il bosco a suo rischio e pericolo di imbattersi nell'ammazzadraghi. Sharrak, ovviamente, offrì il suo aiuto nel cercare l'ammazzadraghi citando anche un suo amico e sfoggiando le sue abilità di spadaccino e di creatura velenosa. Il Creimvell fu ancora più incuriosito nel sapere che fosse quel suo amico e sul quale fosse il suo asso nella manica. Fu ancora più sorpreso nel sapere che il serpente umanoide aveva incontrato di persona Meno Zell e ovviamente non fu un incontro piacevole.
    "I miei amici stanno assoldando quante più creature possibili per rendere innocuo Meno Zell e rinchiuderlo in qualche segreta. L'ammazzadraghi umano è meno pericoloso di Meno Zell però dobbiamo comunque trovarlo e neutralizzarlo, anche se io non ho la benchè minima idea di come sia fatto, può anche passare qui davanti a noi senza saperlo riconoscerlo. Per ora vorrei mettere in guardia quanti più draghi possibili! Specialmente le dragonesse che hanno la cova! Uova e cuccioli sono obiettivi purtroppo molto ambiti dagli ammazzadraghi."
    Zenon stava per chiedere a Sharrak maggiori dettagli riguardo al suo amico e al suo asso nella manica ma il felino metallico venne sorpreso dal ritorno del drago bianco che sputò davanti a loro una piccola creatura pelosa del bosco, di aspetto molto buffo e carino.
    "Ma no...che vuoi che faccia un batuffolo di pelo come questo? Dove l'hai trovato? Volevi mangiartelo?" chiese al drago bianco mentre il peloso finì dritto contro del muschio.
    Con delicatezza, Zenon lo mosse piano con la zampa, per capire se fosse stato sbranato dal drago ma ad una prima analisi sembrava intatto.
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    Zell rimase fermo a guardare l'umano che, di punto in bianco, decise di spogliarsi delle sue vesti, mettendo a nudo il suo ridicolo corpo. Che intenzioni aveva? La risposta non si fece attendere. Un'esplosione fiammeggiante seguì lo spogliarello e un kitusne fiammeggiante apparve al posto del debole umano. L'ibrido del fulmine si mise istintivamente di mezzo tra Kurama e Leamhan, per fargli da scudo, non senza mostrare un'espressione di pura sorpresa. Sorpresa sì ma paura no, non si fece intimorire da quella trasformazione.
    "Sei un kitsune!" fu la frase sorpresa di Zell che si ritrovò muso a muso con la creatura.
    "Va bene! Ho capito! Non sei un essere umano, ora calmati! Perdona se ho dubitato di te ma ho visto nella mia vita troppe volte gli esseri umani uccidere creature come cuccioli di draghi, volpi e anche kitsune!"
    ed evidenziò ad alta voce la parola kitsune.
    "Vorrei volentieri fare allenamento con te, Kurama, ma ora le priorità sono altre. Leamhan ora è in fin di vita e dobbiamo portarlo al suo villaggio. Gli scagnozzi di Meno Zell potrebbero tornare da un momento all'altro, ma con tutti queste creature presenti non credo che possano fare molto. Ora devo occuparmi di questo povero ferito..."
    Zell prese in braccio il Teramin con estrema delicatezza mostrando una protezione paterna, aggirò la volpe a nove code e si diresse dai due ibridi draghi-roc.
    "Dobbiamo muoverci! Leamhan è sempre più debole e dobbiamo raggiungere il suo villaggio nella Tundra del Bianco Meriggio, a sud di qui. Uno di voi due potrebbe tenerlo a bordo? Possibilmente senza farlo cadere. Dobbiamo volare, a piedi sarebbe troppo lungo e troppo pericoloso! Dopo che si sarà rimesso in forze, potremo elaborare un piano per stanare Meno Zell!" il draghelfo positivo incitò Zephiros e Lesothos a levare le tende quanto prima. Il tempo era contro il Teramin e non potevano di perdere un alleato così importante. E un nuovo amico.
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    Mi prenoto io per settembre...deciderò quando aprirai la role su che pg usare (o png)...così ti tengo sulle spine un mese! :i6wl7r:
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    Il turno curativo dei due amici bipedi fu fondamentale ma "la barra verde dell'HP che si vede nei videogiochi" non si riempì come loro due avrebbero sperato. Zell ed Aesiril si sentirono meglio e videro parte delle loro ferite rimarginarsi ma non come avevano previsto. Ovviamente, sia i vestiti dell'elfo che le scaglie dell'ibrido positivo attenuarono gli attacchi del rebbit.
    "Va meglio ma non è abbastanza!" disse Aesiril controllandosi le ferite.
    Intanto, la situazione attorno a loro non migliorò, anzi tutt'altro. Sentirono le ali del drago rosso sbattere nell'aria, segno che Gix aveva abbandonato la sua posizione e che si era spostato in un altro angolo del campo di battaglia e questo fece defluire i fastidiosi scheletri verso loro due, distogliendoli dal loro obiettivo: il rebbit. Come se non bastasse, sia la fastidiosa musica che la nebbia aumentarono ancora, distraendoli e mettendo alla dura prova la pazienza e i nervi dei due guerrieri.
    "Mi è venuta un'idea ma ho bisogno che tu mi faccia da scudo contro questi scheletri schifosi!" annunciò Zell mentre guardava nella direzione verso la quale doveva trovarsi il rebbit nascosto dalla nebbia.
    "Lascia fare a me!" l'elfo della Natura annuì deciso ponendosi tra il draghelfo positivo e il reggimento di scheletri che affluiva nella loro direzione.
    All'inizio sembrò non succedere niente ma lentamente il terreno sotto gli scheletri, da roccioso e compatto, si tramutò in una sorta di fango paludoso, che fece impantanare e rallentare gli scheletri. Quelli che defluivano da dietro spinsero tutti gli altri, facendoli cadere nel fango e più ne giungevano e più finivano distesi in quella sorta di sabbie mobili letali. Quei pochi scheletri che riuscirono a superare la palude vennero prontamente falciati dalla spada verde di Aesiril. Dall'altra parte, Zell non perse tempo e plasmò un fulmine globulare sul palmo della mano sinistra (dato che con la destra reggeva la spada) concentrandosi per pochi attimi (in maniera anche pericolosa per lui) ad occhi chiusi per percepire l'aura elettrica del rebbit, individuandolo in un punto in alto a destra sulla parete rocciosa. Anche se era accecato dalla nebbia, il draghelfo riuscì a "vedere" l'avversario attraverso il suo elemento e, prima che potesse muoversi, lanciò il fulmine globulare nella sua direzione, pronto a muoverlo a comando se il rebbit si fosse spostato.
    Gli scheletri finiti nella palude, invece, vennero incontro ad una fossilizzazione precoce; quando tutto il reggimento finì nel terreno molle e fangoso, Aesiril interruppe la sua tecnica, facendo tornare la terra al suo stato naturale, bloccando così gli scheletri dentro la dura roccia. A guardarli, le ossa e i crani che affioravano sembravano spuntoni di roccia bianca.
    "Per un pò non ci daranno più fastidio..." fu il commento di Aesiril, rimirando il suo lavoro, per poi voltarsi verso Zell che stava dirigendo un fulmine globulare al comando della sua mano, si vedeva benissimo il bagliore dietro la cortina di nebbia.

    Aesiril usa la tecnica VII: Zero coesione
    Zell usa la sua tecnica VI: Fulmine globulare
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    Le parole difensive di Kestrel sul suo amico ammazzadraghi ebbero l'effetto opposto su Zell rispetto a quello che l'umano avesse sperato, o almeno così ne era convinto.
    "Ah si, umano? Di una cosa sono certo: voi umani siete molto bravi nella menzogna. Mentite molto spesso per coprire le vostre vere intenzioni e per cercare di fuorviare gli altri. Chi mi assicura che tu stia dicendo la verità? Chi mi assicura che il tuo compagno non sia malvagio? Chi mi assicura che lui si limita solo a fare a botte e invece non infila la spada nel cuore di ogni drago che incontra? Spiacente ma le tue parole non mi bastano. Ho visto troppi umani mentire proprio ai draghi per ucciderli, è nella natura dei guerrieri umani prendersela con i draghi e io non ho mai capito cosa vi abbiano fatto del male! E per questa serie di validi motivi, ritengo giusto che il mio amico Zenon metta in guardia quanti più draghi possibili!" e dopo aver esternato il suo allarmismo verso il compagno di Kestrel, il draghelfo finalmente si sedette un pò più tranquillo su di un ramo, lasciando la coda penzoloni.
    Ne seguì poi una lunga chiacchierata tra la dragonessa blu e il drago-roc candido, così complicata che Zell si perse nel labirinto del discorso e rivolse al Teramin un 'espressione facciale che diceva "ci stai capendo qualcosa?" senza effettivamente capire se le sue parole avessero avuto effetto e quale sugli altri.
    Fu proprio Leamhan a riportare Zell al presente, e saltò di nuovo giù dal ramo, affiancando il Teramin con fare protettivo.
    "Uh sì giusto, perdonami Leamhan.....Ehmehm...allora...priorità assoluta ora che il mio amico Teramin, ha bisogno di cure e di cibo e dobbiamo portarlo in un posto sicuro da malintenzionati, quindi voi altri avete diverso tempo per decidere se aiutarci o no. Finchè Leamhan non si sarà ripreso non andremo da nessuna parte e la spada può aspettare, ovunque essa sia." si rivolse il draghelfo positivo, un pò a tutti.
    "Accetto il tuo suggerimento, amico, ma spero che il tuo villaggio natale non sia molto distante da qui, sei ridotto piuttosto male e necessiti di cure direi....urgenti!" aggiunse Zel, rivolgendosi al malconcio equino.
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    Zell camminava avanti e indietro, visibilmente nervoso, con gli artigli che aravano il soffice terreno e con la coda che si muoveva a destra e a sinistra. Da una parte voleva mettere in guardia i draghi di Kengard, dall'altra voleva trovare un comune accordo per velocizzare i tempi e muoversi per stanare Meno Zell, che i draghi-roc consideravano, a ragione, molto più pericoloso dell'ammazzadraghi. Il fatto che Kestrel avesse evidenziato che il suo amico combatteva i draghi senza ammazzarli non faceva attenuare il nervosismo del draghelfo positivo.
    "Dobbiamo stanare Meno Zell il prima possibile, questo è certo ma il pensiero che in giro per Kengard c'è un ammazzadraghi che potrebbe uccidere i draghetti e distruggere le uova mi rende molto nervoso. Uno di noi deve avvisare i draghi di Kengard e tutti i loro alleati, in modo da metterli in guardia. Così hanno il tempo di portare le uova in un luogo sicuro e tenere d'occhio i cuccioli già nati! E avvertire anche i migliori amici dei draghi, vale a dire gli elfi!" propose il draghelfo positivo, come se in giro ci fosse un esercito di ammazzadraghi e non solo uno.
    "Vado io! E' molto più sicuro anche per me. Se affrontassi uno come Meno Zell potrei anche non farcela mentre voi siete più adatti. Conosco bene i draghi e ho già fatto loro da messaggero. Tra tutti noi, io sono il più adatto a svolgere questo compito, così ti tolgo un pensiero dalla testa." si offrì Zenon.
    "Sei sicuro di andare da solo?"
    "Ho viaggiato per Kengard in lungo e in largo da solo per molto tempo, so arrangiarmi. Non preoccuparti per me, Zell. Mi assicurerò io stesso che i draghi prendano tutte le precauzioni necessarie per fronteggiare, e anche eliminare, la minaccia! Riferirò loro anche di Meno Zell!" rispose tranquillamente il felino, senza nascondere il fatto che l'amico di Kestrel potesse effettivamente venir bruciato e/o folgorato e/o assiderato e/o sciolto nell'acido e/o affogato e/o sotterrato e/o sbranato e/o divorato da un drago infuriato.
    "Ci vediamo, Zell, Zephiros, Lesothos e Leamhan. Mi raccomando, neutralizzate quel puzzone!" e senza attendere oltre, il Creimvell del metallo prese una decisa direzione e sparì nella foresta a gran velocità.
    "Bene signori, sono sicuro che i draghi saranno messi in guardia il prima possibile. Mi fido del felino! Ora possiamo procedere? E se.....?" l'ibrido positivo formulò un'idea.
    "Usassimo la spada ricercata come arma per combattere Meno Zell? SENZA ucciderlo!" rimarcò la sua idea, sottolineando il fatto che non dovevano ucciderlo anche ai nuovi arrivati.

    Zenon esce

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    Meno Zell e Nidhorn annuirono.
    "Saremo puntuali!" confermò il draghelfo negativo.
    I tre al tavolo continuarono a confabulare su armi, aerei e altri oggetti innovativi mentre mangiavano il lauto e meritato pasto accanto al caminetto acceso.
    Draghelfo e licantropo sbranarono tutta la carne, lasciando l'osso a forma di T perfettamente liscio e pulito nel piatto, per poi rilassarsi sulle sedie e usando un pezzetto di legno per pulirsi i denti.
    "Bene Nicholas, io e Nidhorn andiamo a riposarci. Ci vediamo domani alle quattro ora di Knawr!" disse poi Meno Zell alzandosi dalla sedia, seguito a ruota dal suo scagnozzo peloso.
    "A domani! Non vedo l'ora di provare la mia nuova katana!" aggiunse Nidhorn.
    Entrambi congeradono rispettosamente Nicholas e salirono al piano di sopra della locanda, seguiti dall'elfa che aveva consegnato loro il foglietto con l'appuntamento.

    Meno Zell e Nidhorn escono, grazie per la role :3 :zumzumzum:
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    Meno Zell ridacchiò per i complimenti di Nicholas ed osservò la pallina di carta venir incenerita dal fuoco. Poi tornò ad occuparsi del suo boccale di birra, che assaporò con gran gusto. Il calore del focolare, intanto, faceva il suo dovere e scaldava le scaglie del draghelfo e il pelo del licantropo asciugandoli, con grande piacere di entrambi.
    Davanti alle rispettive birre, i due delinquenti di Kerus continuarono a parlare con Nicholas di vari argomenti, compresi gli aerei e le armi, ricordando al ragazzo che doveva rimettere a posto le armi della sua banda, finchè arrivarono le portate per gli affamati avventori. Due bistecche al sangue che potevano essere definite "alla Fiorentina" per Meno Zell e Nidhorn, delle fumanti patatine fritte e una costata per il ragazzo.
    "Buon appetito, amici!"
    "Altrettanto, capo!"
    I due amici non umani iniziarono, naturalmente, a mangiare in maniera animalesca, ignorando le posate e prendendo le bistecche con le mani, strappando la carne sanguinolenta con le loro zanne affilate.
    "Complimenti alla taverna, la bistecca è davvero buona!" fu il complimento di apprezzamento del draghelfo negativo.
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    Il turbamento di Zell crebbe sempre più, stringendo la sua mano-zampa a sei dita sull'elsa della sua spada, leggerissime scintille sprizzarono dal suo pugno chiuso sull'arma dalla lama blu. Il suo sguardo fulminante si poso su Kestrel quando affermò di essere in amicizia con un ammazzadraghi e di far parte della Nebbia Argentata, la coda del draghelfo positivo continuava a muoversi nervosamente e Zenon dovette spostarsi per non essere colpito.
    "Hai ragione amico, non c'è da fidarsi di questi qui. L'umano ha affermato di essere in combutta con gli ammazzadraghi...e vuole cercare una spada....."
    "...per trucidarli uno dopo l'altro...a cominciare da questa dragonessa....sì sì è palese come il giorno!" confabularono l'ibrido scaglioso e il felide.
    Zell e Zenon continuarono a seguire con lo sguardo Kestrel, pronti a intervenire qualora lui o gli altri avessero attaccato i due draghi-roc o il Teramin. La presenza della dragonessa blu non rassicurava il draghelfo perchè sapeva benissimo che c'erano draghi corrotti che collaboravano con gli ammazzadraghi, anche se erano pochissimi. Proprio in quel momento, la dragonessa blu scese dall'albero e si avvicinò ai due draghi-roc, chiedendo loro delucidazioni riguardo alla loro appartenenza alla Nebbia Argentata, in particolare Zephiros.
    Zell rimase alquanto basito sul momento, come poteva quel buon drago-grifone appartenere alla Nebbia Argentata? Il drago-roc scuro in poche parole spiegò la sua breve appartenenza alla banda e il suo simile candido prese subito le sue difese, spiegando agli altri il vero motivo per cui erano li.
    Infine intervenne Leamhan, spiegando il motivo per cui ci fosse tutto quel caos in una foresta apparentemente tranquilla e proponendo loro di aiutarli a trovare la spada ricercata in cambio di informazioni riguardo a Meno Zell.
    "NO!" tuonò Zell puntando la spada verso Kestrel.
    "Lo avete sentito tutti! E' in combutta con un ammazzadraghi! E la spada che sta cercando poi la userà per trucidare tutti i draghi di Kengard, quindi no! Non vi offriamo aiuto per cercarla...anzi...è meglio che la troviamo noi! Per il bene di tutti i draghi!" aggiunse Zell, sempre teso e con la spada in pugno.
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    La cameriera umana prese le ordinazioni e sparì nella cucina dietro al bancone, dalla quale proveniva un buon profumo di carne cotta e patate che fece tuonare ancora di più lo stomaco del draghelfo negativo e del licantropo.
    "E' stata un'ottima giornata, caro Nicholas! Quando si trova gente in gamba come te è sempre una buona giornata. Non ho mai visto qualcuno che ci sa fare con così tante cose...dalle armi agli aerei! disse Meno Zell, battendo con amicizia la spalla del ragazzo, gesto che il draghelfo usava fare pochissime volte.
    Subito dopo la cameriera portò le tre birre al tavolo, schiumanti e in grandi boccali di vetro grezzo e spesso.
    "Al capo e a Nicholas!" Nidhorn alzò il boccale e brindò facendolo tintinnare assime agli altri due, poi entrambi i malviventi trassero un lungo sorso.
    "Davvero buona! Complimenti alla casa!" fu il gradito commento del licantropo, confermato poi dall'ibrido negativo.
    Prima che arrivasse il mangiare, un'elfa dai capelli argentati si avvicinò al tavolo e richiamò l'attenzione di Meno Zell.
    "Buona serata. Lei dev'essere Meno Zell, giusto?" chiese con fare molto formale.
    "Sono io!" rispose il draghelfo.
    "Mi chiamo Larnerin e sono la sorella di Milia. Ho un messaggio per te da parte mia e di alcuni nostri amici di Knawr." si presentò, parlando in modo pacato da non farsi sentire dagli altri avventori.
    "Di che si tratta?" la coda dell'ibrido si muoveva, testimoniando curiosità.
    L'elfa porse al draghelfo negativo un piccolo foglietto, che srotolò davanti a se e al licantropo. Il messaggio era scritto in runico.
    -Dopo cena ci vediamo al piano di sopra. Stanza numero sette. Tu e il licantropo alloggerete nella stanza numero nove. L'oste ti porterà le chiavi a fine pasto. Brucia questo foglietto dopo averlo letto-
    Dopo aver letto ed inteso, Meno Zell ridusse il foglietto ad una pallina di carta e la lanciò con estrema precisione nel fuoco, strizzando poi d'occhio a Larnerin, che era tornata a sedersi al suo posto.
    "Come vedi, caro Nicholas, mi sono già fatto degli ammiratori qui a Knawr!" fu il commento del draghelfo negativo elettrico-radioso.
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    Meno Zell, Nidhorn e Nicholas giunsero alla taverna chiamata "Lo scoiattolo nero", che aveva ancora i segni visibili di una riparazione seguita ad un incendio. Nonostante il rogo e le riparazioni fatta un pò alla buona, il locale era comunque aperto e funzionante, già dalla strada si poteva sentire l'allegro vociare della clientela e si poteva scorgere il bagliore del caminetto attraverso le finestre ricoperte dalla condensa.
    L'ibrido negativo del fulmine fu il primo ad entrare, spalancando la porta di accesso facendo come suo solito del rumore per attirare l'attenzione; difatti i vari avventori umani e non si girarono verso l'ingresso per vedere chi fosse entrato con così poca delicatezza, credendo che fossero le guardie venute ad arrestare qualche malvivente.
    Quando videro che si trattava del draghelfo già famoso nell'ambiente si misero a confabulare tra loro guardando rispettosamente Meno Zell. Una giovane cameriera umana in tacchi e minigonna venne subito ad accogliere i nuovi arrivati con un sorriso.
    "Un tavolo per tre, possibilmente vicino al fuoco, signorina." fu la richiesta dell'ibrido che venne accontentato.
    La ragazza condusse il trio ad un tavolo quadrato che si trovava accanto al caminetto acceso, nel punto giusto per scaldarsi ed asciugarsi. Meno Zell, ovviamente prese il posto a sedere più vicino al fuoco, che venne prontamente alimentato con un grosso ciocco di quercia. La cameriera prese subito le ordinazioni.
    "Per me una buona bistecca al sangue e una grossa birra!" richiese l'ibrido negativo che già aveva l'acquolina in bocca.
    "Lo stesso per me!" aggiunse il licantropo, scrollando e agitando il pelo per farlo asciugare più velocemente.
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    Appena atterrarono i due bipedi malvagi si stiracchiarono per sgranchirsi i muscoli, con dei sonori schiocchi.
    "Non devi disturbarti, caro Nicholas. Indicaci la taverna e mangiamo là...offro io in cambio del tuo incredibile volo! Spero che questo incendio di cui tu parli non abbia distrutto la taverna. Se c'è una cosa che si deve preservare da incendi e guerre, questa è proprio la taverna!" disse goliardicamente Meno Zell mentre si dirigevano lungo le vie di Knawr ormai avvolte nel buio della sera e con uno strato di circa tre centimetri di neve al suolo.
    "Facci strada! Però evitiamo di passare davanti la biblioteca. Oggi sono di buon umore e non mi va di attaccare briga col vecchio!" aggiunse, sempre in tono allegro, condizione alquanto rara in un tizio come lui.
    "Ma bene, stasera il Capo è di buon umore! L'umore giusto per tessere amicizia con qualcuno di questa cittadina!" rispose il licantropo, mentre camminavano fianco a fianco. Ovviamente tessere amicizia equivaleva a dire cercare la criminalità della città e gettare le prime alleanze, la notizia di un nuovo capo banda a Kerus era già sicuramente trafelata anche nell'apparente tranquilla cittadina di Knawr e se qualcuno avesse riconosciuto Meno Zell, lo avrebbe chiamato ed accettato subito.
    Così il trio composto dal ragazzo, dal licantropo e dal draghelfo negativo si incamminò per le stradine di Knawr sotto la neve.
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    Dopo aver discusso in lungo e in largo di Maleyes e su come si trasformino, Nicholas decise di rientrare alla base.
    Il tempo non dava cenni di miglioramento e continuava a nevicare, sia il pelo del licantropo che le scaglie del draghelfo negativo erano già parzialmente coperti dai candidi fiocchi, fondendosi poco dopo a causa della temperatura corporea.
    "Concordo con te, Nicholas! La dimostrazione del volo è stata ottima! Ora è meglio atterrare, il tempo non migliora e sta per calare la sera. Ora abbiamo bisogno di una buona taverna dove possiamo ristorarci, scaldarci e riposarci. Sapresti consigliarci un buon posticino, Nicholas?" fu la seguente richiesta di Meno Zell.
    "Concordo con te capo! Il mio manto è fatto apposta per resistere alla neve e al freddo ma beccarsela in volo è ben diverso che sentirla a terra!" concordò Nidhorn che si stava già pregustando un tris composto da birra, carne al sangue e caminetto acceso.
    L'aereo di Nicholas era già in fase di atterraggio e stava scendendo gradualmente verso la sua officina.
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    Il ragazzo oggetto di interesse da parte delle altre creature, obbedì alle richieste e consegnò la propria arma in direzione di Leamhan, il quale la mise in sicurezza, per lui. Inoltre, declinò l'offerta da parte del drago-roc nella ricerca di quella "fantomatica" spada ed ammise chiaro e tondo di voler fare da solo.
    Il draghelfo stava quasi per liquidare l'umano e dirgli di andare per la propria strada lasciando in pace il suo gruppo quando udì il rumore inconfondibile di ali di drago in volo in avvicinamento.
    "Sta arrivando qualcun'altro!" confermò Zenon che drizzò le orecchie nell'udire il drago.
    Subito dopo, infatti, un drago blu apparve nel cielo sopra gli alberi e venne ad atterrare nella radura dove si trovava il gruppo sempre più numeroso, lasciando atterrare in malo modo la sua cavalcatura. Ignorando, per il momento la femmina di drago che aveva deciso di appendersi per la coda ad un pioppo, Zell rimase a seguire con sguardo e spada la femmina di umano scesa dalla dragonessa.
    "Aaaaaaaaah!!! La signorina dei cucchiai!!" lo strillo di Zell fu decisamente più acuto e prolungato di quello di Nairy alias la signorina dei cucchiai, puntandole contro l'indice artigliato della zampa sinistra.
    "Chi è? Perchè questo strano nomignolo?" chiese il felide peloso al draghelfo elettrico e la sua domanda venne seguita da quelle uguali ma diverse da parte del Teramin. Lo strillo di Zell fu alto abbastanza da essere udito da tutti i presenti, dragonessa appesa compresa, e con esso il nomignolo che il draghelfo positivo aveva allegato all'umana.
    "Non fidatevi nemmeno di lei, è una spia! Non di Meno Zell, spero, ma di una sua banda che non mi convince. Non ho nessun genere di rapporto con lei, Leamhan. Questa qui si è nascosta assieme ai suoi complici dentro la casetta di V......ehm di un mio carissimo amico. E ha osato spiarci! E a me non piacciono le spie!" rispose il draghelfo, tralasciando il nome di Void ma sintetizzando quello che era successo durante il loro ultimo incontro e menzionando chiaramente la sua controparte negativa per cogliere un segno in lei. Per quanto riguarda la dragonessa blu, Zell non ebbe ricordi di lei. Quando la signorina dei cucchiai aveva invaso la casetta di Void non c'era quella dragonessa, quindi si chiese chi potesse essere e come poteva collaborare così tanto con gli umani tanto da portarsene uno sulla schiena.
    "Allora....cosa volete tutti quanti?" chiese alla signorina dei cucchiai, ma anche alla dragonessa e al ragazzo, visto che quel trio era assieme.


    Oook...Nairy conosce Zell....signora Lia no ma conosce Meno Zell X3
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    Nicholas non sapeva che i Maleyes potevano trasformarsi da lupi a draghi e viceversa, assumendo l'una o l'altra forma a seconda della situazione ricorrente. Di norma usavano la loro forma lupina, era quella principale e quella che consumava meno energia. In combattimento, invece, assumevano la forma draconica, per avere vantaggio e maggiore forza fisica, oltre al fatto di poter combattere in volo. Tuttavia, la forma draconica richiedeva un maggior dispendio di energie.
    Il licantropo, che più di tutti avevano visto i Maleyes lupi, iniziò a descrivere com'erano nella versione pelosa.
    "I Maleyes assumono forma da draghi e da lupi ma la forma lupina è quella che assumono più spesso. Sono molto simili ai comuni lupi ma sono più grossi e hanno il pelo con colori insoliti...per esempio bianco a strisce azzurre, fulvo a bande verdi, nero con motivi rossi e così via. Di solito gli appartenenti ad uno specifico branco hanno tutti i colori simili. Per esempio, quelli che ho visto ora erano di colore bianco ma avevano anche dei motivi dorati su zampe e coda, e solo dopo ho scoperto che si trattava del branco chiamato Neve dorata". spiegò nei dettagli Nidhorn, aggiungendo anche le caratteristiche sopra descritte.
    "Hai sentito Nicholas? A te non servono i libri. Io e i miei collaboratori sappiamo tante cose che potresti imparare!" aggiunse poi Meno Zell.
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