Nivael

Drago (in gioco)

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    Nivaelaxxir

    h9PZeNP

    Soprannome: Nivael
    Specie: Drago
    Sesso: Maschio
    Età: Giovanile
    Elemento: Vento

    Aspetto fisico
    mLPdhnVl


    Nivael, il cui nome completo (ma da lui quasi mai usato) è Nivaelaxxir, è un giovane drago dalla corporatura snella e sinuosa e di taglia piuttosto piccola. È alto poco più di due metri e lungo meno di una decina dalla punta del muso fino alla coda, mentre la sua apertura alare si aggira intorno ai quindici metri. Il suo fisico leggero lo rende assai agile e veloce, specialmente in volo, a scapito però della forza fisica e soprattutto della capacità di resistere ai colpi avversari. Come per supplire almeno parzialmente alla sua prestanza muscolare non proprio eccelsa, le zampe di Nivael sono armate di artigli piuttosto lunghi e molto affilati, caratterizzati da una forma ricurva e da un lucido colore nero.

    Il suo manto, costituito da squame piccole e sottili, è di un colore grigio molto chiaro su tutto il dorso e sui fianchi, mentre è bianco sul ventre e sul lato inferiore del collo e della coda. Le zampe sono invece molto più scure, essendo di un grigio tendente al nero. Le squame, per via della loro parziale lucidità e del loro colore argenteo, sono in grado di riflettere la luce del sole come migliaia di minuscoli specchi, facendo sì che nelle giornate molto luminose il manto del giovane drago appaia a tratti di un bianco quasi abbacinante. Lungo il dorso, dalla testa fino a circa metà della coda, corre una membrana curiosamente tinta di tre colori in senso orizzontale: nera alla base, bianca in mezzo e azzurra sulla punta. Questa è in grado di abbassarsi e di alzarsi in accordo con emozioni provate al momento da Nivael, contribuendo a donare espressività al suo linguaggio corporeo.

    Le ali di Nivael sono molto grandi, grigie come il resto del corpo nella parte dorsale e di un azzurro chiaro in quella ventrale. La loro estensione riflette la marcata attitudine al volo del giovane drago, contribuendo assieme alla sua costituzione leggera nel renderlo veloce ed estremamente agile in aria. Ma la loro caratteristica anatomica che più di ogni altra salta all’occhio è il modo in cui si collegano alla coda, dove vanno a formare un tutt’uno con un’ampia membrana situata nei suoi lati che aumenta in misura notevole la superficie alare effettiva.

    Il muso di Nivael è caratterizzato da un profilo piuttosto allungato, presentando lineamenti morbidi e decisamente giovanili. I suoi occhi, la cui pupilla è un sottile taglio verticale, sono di un giallo intenso. Due paia di lunghe corna di colore marrone chiaro arricciate su se stesse a formare una spirale adornano la sua testa. Il viso del giovane drago, quasi infantile nella morbidezza dei tratti e nella sua variopinta espressività, è perennemente illuminato da un sorriso cordiale eppure, per qualche ragione, sfuggente nella sua imperturbabilità.




    Carattere
    A tutti coloro che lo incontrano per la prima volta Nivael lascia sempre la stessa identica impressione: quella di un tipo simpatico e socievole, che riesce facilmente a ridere e scherzare sia con le persone che conosce molto bene sia con coloro con cui invece ha ben poca confidenza. Il suo umorismo tende a variare molto in funzione della situazione e del suo interlocutore, spaziando da una giocosità anche infantile ad un’ironia asciutta e anche piuttosto tagliente. In certe occasioni, tuttavia, è assai difficile distinguere quando sta scherzando da quando invece parla seriamente, circostanza che tende a lasciare perplesso il suo interlocutore. Sembra avere difficoltà nel distinguere i momenti nei quali può essere opportuno scherzare da quelli nei quali invece non lo è affatto, come se quasi nessun argomento fosse realmente serio per lui.

    Sebbene per via della la sua propensione all’ironia la prima impressione che emerge di lui sia globalmente positiva, con il passare del tempo appare sempre più evidente che il suo modo di porsi nei confronti del prossimo presenta tratti piuttosto ambigui e difficili da interpretare. Riuscire a farsi un’idea anche vaga di cosa stia passando per la testa di Nivael è infatti un compito assai arduo, poiché il suo comportamento è imprevedibile e il suo umore perennemente cangiante: può accadere che, nell’arco pochi minuti e senza che se ne riesca a scorgere una ragione chiara, il suo atteggiamento passi improvvisamente da una giocosa goliardia ad un garbato distacco. Talvolta, poi, i suoi scherzi stonano in modo stridente con il clima della conversazione, dando l’impressione che essi non abbiano come obbiettivo quello di suscitare ilarità ma piuttosto quello di dirottare il discorso su un altro tema. Come se stesse nascondendo qualcosa.
    Sta di fatto che tutti, prima o poi, finiscono per etichettare Nivael come un tipo eccentrico, a tratti enigmatico e alle volte persino ambiguo. Ciò tende ad avvenire nel momento in cui si realizza che, pur conoscendolo anche da diverso tempo, non si sa assolutamente nulla di lui. Il carattere bizzarro dei suoi percorsi mentali si riflette non solo nel suo comportamento ma anche nel suo modo di parlare, costellato di iperboli, di riferimenti oscuri e di metafore singolari. Il suo eloquio è sciolto, piuttosto rapido e talvolta quasi teatrale nella sua espressività, intervallato da frequenti pause che ne spezzano il ritmo.

    Malgrado la sua intermittente indecifrabilità, Nivael può essere descritto sotto ogni punto di vista come un individuo di animo buono. È costantemente mosso da un desiderio sincero di aiutare il prossimo, che tuttavia confligge con la sua difficoltà nel prendere le cose con la serietà che meritano. Inutile dire che ciò rischia spesso e volentieri di rendere il suo aiuto poco efficace se non persino deleterio. Ma il suo desiderio di rendersi utile è sempre genuino e disinteressato, per cui Nivael non potrebbe mai fare finta di niente davanti a una persona che si trova in difficoltà. Se lo facesse verrebbe immediatamente divorato dal senso di colpa. Inoltre non ama per nulla fare del male agli altri e ancor meno farsi male lui stesso, per cui tende ad evitare accuratamente gli scontri servendosi della diplomazia o, quando si mette male, della fuga.
    Questo però non significa che non sia perfettamente in grado di difendersi qualora vi si trovi costretto. Nel corso dei suoi molti viaggi gli è stato necessario di apprendere perlomeno la regola più basilare dell’arte della lotta: il fatto che di regola non ne esiste alcuna. D’altronde Nivael ha sempre avuto una sorta di passione malsana per le situazioni pericolose, rocambolesche o semplicemente strane, per cui fa sempre tutto ciò che è in suo potere per esserne coinvolto o per esserne il promotore. Si può dire che sia il suo hobby.

    Quando non è troppo impegnato a fare battute in momenti inopportuni o a cacciarsi deliberatamente in situazioni che la maggior parte delle persone eviterebbe come le melanzane fritte a colazione, Nivael sembra essere perennemente assorbito nei suoi pensieri, con lo sguardo invariabilmente fisso su di un punto casuale del terreno o della volta celeste. Eppure, con grande sorpresa di tutti, anche in questi momenti dà prova di essere consapevole di quello che sta accadendo intorno a lui, e i suoi commenti e le sue osservazioni risultano inaspettatamente coerenti con il contesto. Talvolta persino utili, ma questo accade di rado.

    A questo punto si potrebbe ipotizzare che Nivael sia il classico finto tonto. Il tipo di individuo che, attraverso un artefatto atteggiamento spiritoso e uno sguardo ad arte perso nel vuoto, maschera i suoi doppi fini e il suo carattere manipolativo. Alcuni, perlomeno, giungono a questa conclusione. Tutto ciò lo renderebbe un personaggio misterioso e persino interessante… ma non è così che stanno le cose, per cui il suo curioso modo di porsi è assolutamente genuino.
    Allora perché fa così? Com’è possibile che nella sua personalità coesistano tratti così contrastanti? La verità è che non lo sa per certo nemmeno lui. Il suo comportamento assorto e il suo modo di ironizzare anche nelle situazioni meno opportune sono forse un modo curioso per aggirare il giudizio del prossimo evitando di esporsi, un sistema insolito ma inaspettatamente efficace per evitare il contatto diretto con le altre persone. Nessuno, infatti, può sondare l’anima di una persona che non ascolta o finge di non ascoltare. Nessuno può intuire cosa sia realmente importante o doloroso per un individuo che sembra non prendere nulla sul serio. Che sia semplicemente il frutto del suo carattere o al contrario il prodotto di un meccanismo di difesa più o meno consapevole, Nivael si comporta in modo tale da apparire sempre aperto e socievole rimanendo in verità quasi del tutto impenetrabile per altre persone.

    La grande passione di Nivael è quella del viaggio, che è da tempo divenuta il suo principale se non di fatto unico scopo di vita. Ama più di ogni altra cosa visitare luoghi sempre nuovi e fare conoscenza con la gente del posto. Malgrado le sue evidenti stravaganze, col tempo finisce di solito per farsi benvolere da gran parte della popolazione autoctona. Eppure non riesce mai a trattenersi davvero a lungo nello stesso luogo, perché dopo un po’ gli diviene inspiegabilmente opprimente: giunge allora inevitabile il momento di una nuova partenza. Ma, quando è ormai già in viaggio, immediatamente lo coglie una lacerante nostalgia del posto da cui è appena partito e delle persone che lì ha conosciuto. Ogni volta, nel momento dei saluti finali, promette loro che un giorno tornerà a trovarli, ma questo non avviene mai.

    Seppure il suo continuo vagabondaggio possa essere interpretato come un totale rifiuto per la monotonia delle routine e della quotidianità, esso è in realtà il suo personale modo per non dover cambiare e non dover crescere mai: la sua vita è un ciclo sempre uguale a se stesso di arrivi e di partenze. L’effimera nostalgia per il passato è eternamente seguita da un altrettanto fugace curiosità per il futuro, e ciò fa sì che Nivael viva in un eterno presente nel quale ogni cosa cambia continuamente e quindi mai niente si evolve per davvero. Da quando ha iniziato a viaggiare il tempo per lui si è fermato. Nivael non ha infatti mai maturato con nessuno un legame realmente profondo, non ha mai stretto un’amicizia tanto forte da essersi evoluta in qualcosa di più di un’intesa goliardica, non ha mai conosciuto un amore che andasse oltre ad un’infatuazione superficiale e chiaramente passeggiera. È andato vicino molte volte a ciascuna di queste cose, e in tutti i casi il momento in cui lo ha realizzato ha curiosamente coinciso con il giorno nel quale ha preso la decisione di partire. Il passaggio di Nivael nella vita delle persone è sempre come una folata di vento che sposta delle foglie sparse casualmente su un prato, che le solleva tutte per poi disporle in modo altrettanto casuale: nessuna foglia è rimasta al suo posto, eppure di fatto nulla è cambiato.

    Nonostante Nivael non disdegni affatto la compagnia e anzi tenda a ricercarla il più possibile, viene frequentemente colto da una necessità pressante di starsene un po’ in solitudine. In questi casi si apparta in un luogo il più possibile isolato per trascorrere del tempo a contemplare il paesaggio o più semplicemente il cielo. Può passare intere ore sdraiato sul prato fissando la volta celeste, rapito dal continuo e imprevedibile mutamento delle nubi o dall’immobilità maestosa del firmamento. Il vento, nel frattempo, fa danzare le distese d’erba e le fronde degli alberi, correndo carezzevole sulla sua pelle squamosa e agitando impercettibilmente la membrana delle sue ali. Sul suo muso è dipinta un’espressione sospesa, in bilico tra l’estasi e il turbamento. I suoi occhi gialli saettano da una parte all’altra della volta del cielo come alla ricerca di qualcosa.



    In Battaglia

    Potere speciale
    Per affrontare i venti furiosi che sferzano le sue tempestose terre d'origine, Nivael ha dovuto imparare ad andare più veloce di loro. Mantenendo la concentrazione il giovane drago è in grado di volare ad altissima velocità, accelerando sempre più fino a sfiorare picchi di oltre trecento kilometri orari. In questo stato non può chiaramente compiere manovre acrobatiche né tantomeno cambi di direzione repentini, necessitando di svariati metri per rallentare e riprendere il pieno controllo aereo. Toccare simili velocità comporta per Nivael uno sforzo notevole, per cui non può percorrervi distanze kilometriche come quelle necessarie per un vero e proprio viaggio.

    Tecnica I: Compressione. (2 Potenziamenti)
    Questa tecnica permette a Nivael di comprimere repentinamente l’aria, generando entro un raggio di circa 10 metri nel suo campo visivo delle sfere d’aria compressa ad alta pressione.

    Finché resta concentrato su di essa, Nivael può mantenere a mezzaria indefinitamente la “bolla” d’aria compressa, che tuttavia non può essere spostata. La sfera di compressione può essere rilasciata improvvisamente in qualunque momento, facendo si che l’aria si espanda in maniera esplosiva generando una notevole forza d’urto e un rumore secco ed intenso che ricorda la deflagrazione della polvere da sparo.

    Le sfere d’aria compressa possono variare in grandezza, spaziando da un diametro minimo di poche decine di centimetri fino ad un massimo di circa un mezzo metro. Ma la potenza di una sfera non è data dalle sue dimensioni, ma piuttosto dalla quantità d'aria che vi è condensata all'interno. Mentre le sfere di densità ridotta possono generare un impatto paragonabile a quello di un pugno sferrato con forza da un uomo muscoloso, potendo quindi infliggere lievi danni ad una creatura di taglia umana ma poco più di un fastidio ad una creatura della taglia di un drago, le sfere di densità elevata sono in grado di sprigionare una potenza esplosiva sufficiente ad abbattere una piccola casa in legno.

    Il processo di compressione dell'aria necessario ad aumentare la densità delle sfere richiede tuttavia un certo tempo, per cui il loro potenziale distruttivo varia in proporzione al tempo dedicato da Nivael per comprimere l'aria:

    Livello 1. Caricamento di circa 2 secondi: la forza d'urto dell'esplosione è paragonabile a quella di un pugno sferrato da un uomo muscoloso, essendo quindi in grado di ferire lievemente una creatura di taglia umanoide ma risultando poco più che un fastidio per una di grosse dimensioni. L'esplosione ha un diametro di circa 1 metro.

    Livello 2. Caricamento di circa 5 secondi: la sfera di compressione possiede una forza d’urto paragonabile a quella di un colpo di coda sferrato da un drago adulto di taglia media. Il colpo è quindi in grado di ferire anche le creature di grosse dimensioni, risultando alquanto pericoloso per quelle di taglia umanoide, che verranno sbalzate in aria. L'esplosione ha un diametro di circa 3 metri. Questo è il livello di caricamento massimo che Nivael può far raggiungere alle sue sfere nel corso del medesimo post.

    Livello 3. Caricamento di circa 8 secondi: il potenziale esplosivo posseduto dalla sfera di compressione è capace di infliggere gravi ferite anche a creature corazzate di grosse dimensioni, mentre è potenzialmente fatale per quelle di taglia umana o inferiore. La deflagrazione ha un diametro di circa 6 metri. I danni da essa causati diminuiscono allontanandosi dal suo punto d'origine, per cui tra l'esserne colpiti in pieno o il trovarsi nel limite del suo raggio corre una differenza sostanziale. Le sfere di compressione non possono raggiungere questo livello di potenza nel medesimo post nel quale sono state generate.

    L'aria contenuta nelle bolle di compressione di potenza massima tocca temperature piuttosto elevate, potendo persino incendiare materiali facilmente infiammabili se essi rimangono al loro interno per un tempo sufficiente (basti pensare al funzionamento di un Ciclo Diesel).

    Seppure quasi del tutto trasparenti le sfere di compressione non sono completamente invisibili, apparendo come una zona circolare del diametro di circa un metro che, similmente ad una lente in vetro, distorce leggermente le luce e quindi le immagini. Le bolle possono anche essere rilevate dalle creature che si orientano attraverso l’udito, risultando come un’anomalia nella propagazione delle onde sonore che ha una posizione ben distinta nello spazio. Mentre vengono generate esse producono inoltre un rumore leggero ma assai peculiare, una vibrazione a bassa frequenza che ricorda vagamente il volo di un calabrone.

    Potenziamento 1: le bolle di compressione possono ora essere mosse a piacimento da Nivael con la sola forza del pensiero, ed egli potrà inoltre generarne e controllarne due contemporaneamente. La loro velocità è tuttavia relativamente bassa, essendo paragonabile a quella di un uomo che corre. Nivael può incrementare la densità delle sfere di compressione, e quindi il loro livello di potenza, anche mentre esse sono in moto: una bolla che si trova in movimento per 5 secondi, ad esempio, raggiungerà un potenziale esplosivo di livello 2.

    Potenziamento 2: Nivael può generare delle zone d’aria compressa di grandezza variabile che, possedendo una densità molto maggiore rispetto all’ambiente circostante, sono caratterizzate da un indice di rifrazione differente. Esse, distorcendo l’immagine di tutto ciò a cui si frappongono, si comportano dunque come delle vere e proprie lenti invisibili. Modificandone forma e spessore Nivael può far sì che gli oggetti situati dietro la lente appaiano più vicini o più lontani di quanto siano realmente, potendo anche spostarne leggermente la posizione. Avvolgendo interamente sé stesso con questa lente eterea, Nivael può alterare e sfocare la propria figura a tal punto da rendere la sua reale posizione nello spazio piuttosto difficile da individuare con precisione. La lente d’aria compressa è inoltre in grado di deviare e incanalare la luce, potendo essere utilizzata per deflettere o disperdere dei raggi luminosi oppure, come farebbe qualsiasi lente d’ingrandimento, per concentrare la luce solare in un singolo punto. Nivael può attivare questa abilità in qualunque punto del suo campo visivo entro un raggio d’azione di 20 metri.


    Tecnica II: Decompressione. (1 Potenziamento)
    Questa tecnica permette a Nivael di espandere rapidamente l’aria, generando entro un raggio di circa 10 metri nel suo campo visivo delle zone sferiche in cui l’aria è estremamente rarefatta.

    Le “bolle” di vuoto, una volta generate, non possono essere spostate. Possono tuttavia variare in grandezza, potendo raggiungere un diametro massimo di circa cinque metri. A causa della loro bassissima pressione, trovarsi per più di qualche minuto all’interno di una di queste bolle comporta il rischio di morire asfissiati. La capacità di resistervi dipende da quanto tempo chi si trova al loro interno è in grado di trattenere il fiato. In ogni caso nulla impedisce di uscire dalla bolla, considerando anche le sue dimensioni relativamente ridotte.
    Il dispendio energetico della tecnica dipende dalle dimensioni della zona di bassa pressione generata. Ciò che richiede maggiore sforzo non è tuttavia l'atto della sua creazione, ma piuttosto il mantenerla attiva a lungo.

    La bassissima densità dell’aria presente all’interno delle zone di decompressione dona loro una serie di proprietà: qualunque fiamma che non abbia natura magica viene spenta quasi immediatamente, poiché si trova privata di una concentrazione di ossigeno sufficiente per alimentarsi; la bassa densità dell’aria attutisce la propagazione delle onde sonore, per cui soffoca ogni rumore. Per questa ragione, chi si trova al loro interno non può udire nulla ne tantomeno essere udito dall’esterno; all’interno delle zone di decompressione è impossibile spiccare il volo o mantenersi in aria, se non per mezzo di effetti di natura magica; l’acqua va in ebollizione a temperatura ambiente.


    Le sfere di decompressione sono del tutto invisibili ad occhio nudo, ma la loro presenza può essere intuita dagli effetti prodotti dal vuoto sull'ambiente circostante, come ad esempio la cancellazione dei suoni o l'ebollizione dell'acqua. Le bolle possono essere rilevate con maggiore facilità dalle creature che si orientano attraverso l’udito, risultando come una zona ben distinta nello spazio dove le onde sonore non possono propagarsi e sembrano scomparire nel nulla.

    Potenziamento 1: Nivael genera intorno a sé un'ampia sfera del raggio di 15 metri dove l'aria è fortemente rarefatta. All'interno della zona di decompressione la respirazione appare difficoltosa, per cui si rimarrà rapidamente senza fiato e ci si stancherà facilmente. A causa della bassa concentrazione di ossigeno le fiamme fanno fatica ad avviarsi e a mantenersi accese, per cui le tecniche di elemento fuoco risulteranno significativamente meno efficaci. Nivael è immune agli effetti della bassa pressione in quanto il suo corpo viene circondato da un sottile strato d’aria di densità normale, potendo quindi respirare senza problemi.
    Essendo generato dal suo corpo, il campo di decompressione si muove insieme a lui. La tecnica ha una durata di due turni e, una volta che il suo effetto è terminato, non potrà essere utilizzata per i successivi due turni.
    Questa tecnica è molto stancante per Nivael, che dopo averla utilizzata rimarrà affaticato e con il fiato corto per almeno il prossimo turno.

    Tecnica III: Falce del Vento. (1 Potenziamento)
    Questa tecnica permette a Nivael di manipolare la densità dell’aria presente in diretta prossimità delle sue zampe, sia anteriori che posteriori.

    Le zone di compressione e di decompressione sono esattamente le medesime prodotte altre sue tecniche, con l’unica differenza che, essendo costantemente generate dalle sue zampe, si muovono insieme ad esse. Questo fatto apparentemente irrilevante fornisce a Nivael un discreto ventaglio di nuove possibilità.

    Potenziamento 1: gli artigli delle zampe anteriori di Nivael vengono circondati da un anello d’aria vorticante. Il piccolo tornato ruota ad una velocità tale da acquisire un potente effetto tagliente e abrasivo, comportandosi di fatto come una sorta di sega circolare che consuma rapidamente ciò con cui entra in contatto. L'efficacia della lama di vento varia chiaramente con la resistenza e della densità dell'oggetto che intende tagliare. Materiali molli, come la carne, vengono lacerati con facilità, mentre gran parte delle corazze naturali e i materiali che posseggono una resistenza paragonabile a quella del legno richiedono uno sforzo maggiore. La tecnica non è in grado di intaccare in maniera significativa il metallo e la pietra.

    Tecnica IV: Cannone Tornado.
    Nivael lancia un proiettile d’aria compressa delle sue fauci.

    Essendo nient’altro che una massa d’aria ad alta densità, il proiettile è assai difficile da individuare attraverso la vista. Esso è infatti quasi del tutto trasparente, apparendo come una piccola sfera che, similmente ad una lente in vetro, distorce leggermente le luce e quindi le immagini. La sfera d’aria compressa, seppure sia in grado di ingannare la vista, non può fare lo stesso con l’udito: viaggiando produce infatti un suono assai peculiare, una vibrazione a bassa frequenza che ricorda il volo di un calabrone.

    Il proiettile viaggia ad una velocità molto alta, anche superiore a quella di un dardo di balestra, ed esplode immediatamente non appena entra a contatto con un oggetto solido. Materiali molto sottili e non molto resistenti come tessuti o lastre in vetro vengono invece perforati dal colpo senza che esso esploda. La potenza della deflagrazione dipende dalla densità dell’aria contenuta nel proiettile.

    Il processo di compressione necessario a generare la sfera d'aria ad alta densità richiede un certo tempo. La potenza di un colpo lanciato senza alcun caricamento sarà relativamente ridotta, essendo sufficiente a sbilanciare una creatura di taglia umana o inferiore ma risultando del tutto inutile su di una creatura della taglia paragonabile a quella di un drago.
    Nivael può tuttavia aumentare la densità del proiettile trattenendolo entro le sue fauci prima di lanciarlo. La potenza dell'esplosione da esso generata aumenta in proporzione al tempo dedicato a comprimere l'aria:

    Livello 1. Caricamento di circa 2 secondi: la potenza del colpo è paragonabile a quella di un pugno sferrato da un uomo molto muscoloso, essendo quindi in grado di ferire in modo moderato una creatura di taglia umanoide ma risultando poco più che un fastidio per una di grosse dimensioni. L'esplosione ha un diametro di circa un metro.

    Livello 2. Caricamento di circa 5 secondi: la potenza dell’esplosione generata del proiettile al momento dell’impatto possiede una forza d’urto paragonabile a quella di un colpo di coda sferrato da un drago adulto di taglia media. Il colpo è quindi in grado di ferire anche le creature di grosse dimensioni, risultando alquanto pericoloso per quelle di taglia umanoide. L'esplosione ha un diametro di circa 3 metri.

    Livello 3. Caricamento di circa 8 secondi: il potenziale esplosivo posseduto dal proiettile è capace di infliggere gravi ferite anche a creature corazzate di grosse dimensioni, mentre è potenzialmente fatale per quelle di taglia umana. L'esplosione ha un diametro di circa 6 metri. I danni da essa causati diminuiscono allontanandosi dal suo punto d'origine, per cui tra l'esserne colpiti in pieno o il trovarsi nel limite del suo raggio corre una differenza sostanziale. A causa del suo lungo tempo di preparazione, il proiettile di potenza massima non può essere lanciato nello stesso post in cui è iniziato il suo caricamento.

    Tecnica V: Barriera Ciclone.
    Il corpo di Nivael viene interamente avvolto da un vorticante turbine di vento di forma sferica. Data la sua elevatissima velocità, il vento è in grado deflettere o attenuare l’impatto dei colpi di tipo fisico (frecce, proiettili di vario genere, palle di fuoco, ecc), non potendo però nulla contro attacchi di natura eterea (incantesimi, saette e in generale qualsiasi attacco che non interagisca con il vento o con la materia).
    Il vento che circonda Nivael arreca inoltre molto fastidio a chiunque vi si addentri nel tentativo di ingaggiare un combattimento corpo a corpo con lui. La tecnica ha una durata di due turni e, una volta che il suo effetto è terminato, non potrà essere utilizzata per i successivi due turni.

    Nivael, in alternativa, può decidere di generare il proprio turbine di vento in qualsiasi punto nel suo campo visivo entro un raggio di 15 metri e, in tal caso, esso si comporterà in modo più simile ad un piccolo ciclone che ad una barriera. Chi si trova nel suo occhio sarà circondato da una sorta di muro di vento che, data la sua estrema velocità di rotazione, risulterà per lui piuttosto difficile da attraversare (specialmente per le creature di taglia relativamente ridotta), ostacolando fortemente i suoi movimenti, i suoi sensi e la sua capacità di concentrazione.
    Il turbine, una volta generato, non potrà essere spostato, e la sua durata sarà di un solo turno. Nivael, ovviamente, non può evocarlo e al contempo generare la barriera intorno a sé. Utilizzare la barriera in tal modo risulta decisamente più impegnativo per lui, per cui non potrà servirsi di questa tecnica per i prossimi tre turni invece che per i prossimi due.



    Storia
    A centinaia di miglia di distanza da Kengard, andando verso ovest, vi è un continente vasto ma isolato nel bel mezzo della sterminata distesa blu scuro dell’oceano. Le imponenti coste di candida roccia calcarea che frastagliano le sue rive, alte decine di metri e costellate di archi naturali e picchi affilati, sono sferzate dalle gelide acque di un oceano in perenne tempesta, le cui onde si infrangono senza posa sugli scogli con un fragore che ricorda il ruggito di centinaia di bestie furenti. Venti tumultuosi fischiano incessantemente insinuandosi negli interstizi della superficie spigolosa e irregolare del muro di roccia bianca che forma la costa, ululando sotto gli archi rocciosi, sibilando sulle guglie dei picchi e scuotendo i rami sparuti dei rari alberi che, sfidando la furia del vento, crescono sulla sommità della muraglia naturale. Queste terre irrequiete, fredde, perennemente uggiose eppure non del tutto inospitali, sono la casa molti draghi che abitano le numerose grotte che costellano la parete rocciosa del litorale. Per contrastare l’imprevedibilità del loro habitat, da tempo immemore i draghi che abitano la zona costiera hanno messo da parte la loro natura solitaria per formare una sorta di grande stormo composto da decine e decine di individui. La vita nello stormo è regolata da un sistema gerarchico relativamente flessibile ma al contempo assai solido, dove ruoli e tradizioni segnano per tutti il ritmo della quotidianità. A ciascun individuo è affidata una serie ben definita di compiti, in modo tale che, così come le ruote di un meccanismo ben rodato contribuiscono nel loro insieme al movimento della macchina, ogni membro dello stormo offre il suo circoscritto ma essenziale contributo nell’assicurare la sopravvivenza di tutti.

    Uno degli eventi più importanti dell’anno è senza dubbio la grande migrazione. Con l’approssimarsi della stagione invernale, prima che i venti che sferzano la costa si facciano taglienti di gelo e la prima neve inizi ad imbiancare la già candida parete rocciosa, migrare verso un luogo più caldo e ospitale diviene una questione vitale. La madre di Nivael è la navigatrice che guida lo stormo durante le migrazioni, status che le attribuisce evidentemente enormi responsabilità. È lei che deve individuare la via più veloce ma allo stesso tempo più sicura per tutti, evitando tempeste e pericoli di vario genere senza mai tuttavia perdere la rotta prestabilita. Dalle sue decisioni dipende, in sostanza, il destino dell’intero stormo. Nivael, come unico figlio della tanto stimata navigatrice, è considerato il principale candidato per occupare il suo ruolo quando ella diventerà troppo anziana per potersi considerare una guida affidabile.

    I genitori di Nivael, che hanno sempre nutrito grandi aspettative nei confronti del loro adorato figlio, sembravano ansiosi di assicurarsi in ogni momento che egli non si dimenticasse mai del glorioso futuro che lo attendeva: ogni sera, al termine di un pomeriggio spensierato passato a giocare con il vento e con gli altri cuccioli suoi coetanei, Nivael si ritrovava nella grotta di famiglia ad ascoltare i discorsi dei suoi genitori rispetto al futuro di grande navigatore che aveva davanti a sé. In tali occasioni suo padre riteneva fondamentale ripetergli che il tempo dei giochi e dell’infanzia non era poi così lungo come poteva sembrargli, e che presto avrebbe dovuto abbandonare i suoi frivoli passatempi per pensare al futuro. E la madre, puntuale e precisa come un orologio a pendolo, ogni volta aggiungeva che era opportuno che sin da subito imparasse a comportarsi come conviene ad una persona matura, perché tra non molto avrebbe dovuto imparare a comportarsi come un leader. Il mondo, secondo la loro visione, è infatti un luogo pericoloso e imprevedibile come le tempeste che così frequentemente si abbattono su quella bianca muraglia che chiamano casa.

    Seppure il suo senso dell’orientamento non fosse affatto carente, Nivael non si è mai sentito ne pronto ne tagliato per assumersi il fardello del navigatore. Invece di prefigurarsi la gloria che lo attendeva nel suo futuro tanto brillante quanto già nettamente tracciato, esso gli appariva claustrofobico come la cella di un carcere. Seppure passasse le sue giornate a giocare, ad esplorare e a svolazzare qua e là, Nivael sentiva sempre dentro sé un sottile velo di angoscia che gli impediva di lasciarsi andare completamente alla spensieratezza e al divertimento tipici dei cuccioli come lui. Un’impalpabile atmosfera di attesa lo teneva sulle spine: aveva come la sensazione di trovarsi perennemente alle porte di un grande cambiamento che avrebbe spezzato per sempre quell’equilibrio gioioso che amava tanto. Prima o poi sarebbe giunto il momento di affrontare il futuro, e lui ne aveva tremendamente paura. Ma di tutto ciò Nivael non ha mai parlato a nessuno. Cosa sarebbe successo se lo avesse fatto? Cosa sarebbe successo se, permettendo a qualcuno di scrutare dentro la sua anima, fossero emersi i suoi dubbi e le sue paure rispetto all’avvenire? Era certo che gli altri non avrebbero mai potuto capirlo, sempre così sicuri nel compiere le loro scelte, nel percorrere il loro destino e nello scorgere la loro strada. Sebbene i genitori di Nivael avessero già da tempo colto alcuni sottili segnali della silenziosa riluttanza del figlio, ritenevano che il problema fosse da ricercarsi nel suo carattere eccessivamente vivace e nella sua innata attrazione verso l’esplorazione e la spericolatezza. Simili tratti caratteriali, secondo il loro punto di vista, non erano altro piccoli difetti che Nivael sarebbe senz’altro riuscito prima o poi a limare, diventando così un abilissimo navigatore per l’intero stormo. Erano certi che loro figlio li avrebbe resi orgogliosi.

    Venne il giorno in cui Nivael, dopo essersi sorbito l’ennesima ramanzina circa l’inadeguatezza del suo comportamento rispetto alle responsabilità che era destinato ad assumersi in un domani non troppo distante, raccolse tutto il suo coraggio e disse ai genitori che voleva parlargli di una cosa molto importante. Era determinato a confrontarsi seriamente con loro circa le aspettative che nutrivano verso di lui, aspettative alle quali aveva finalmente deciso di opporsi. Il suo cauto tentativo di far valere le sue ragioni si rivelò tuttavia interamente infruttuoso. Finì per litigare violentemente con i genitori che, indispettiti dalla sua improvvisa e dal loro punto di vista del tutto inattesa presa di posizione, lo accusarono di essere “nient’altro che un cucciolo superficiale ed infantile”, che non è in grado di prendersi le responsabilità che gli spettano. Sua madre, fuori di sé dalla collera, gli gridò che un simile atteggiamento lo avrebbe portato a “perdere la sua strada”, intimandogli di non toccare mai più quell’argomento in sua presenza. Nivael, accecato dalla rabbia e dalla frustrazione, decise di prendere alla lettera il monito della madre: la sera del giorno stesso si allontanò dal branco nel bel mezzo della migrazione, perdendo deliberatamente la strada.

    Nivael decise così di abbandonare la sicurezza di un futuro già tracciato per un’esistenza votata alla perenne rincorsa del vento. Da allora ha viaggiato per centinaia di chilometri e ha visitato decine di luoghi affascinanti ed esotici, eppure nessuno di essi lo ha vissuto davvero. Ha incontrato centinaia di persone e di creature di ogni tipo, ma con nessuno di loro ha mai stretto una vera amicizia. Ha vissuto e continua a vivere la sua vita veloce come il vento, senza fermarsi mai: così come una brezza estiva, lui giunge all’improvviso portando movimento, un po’ di freschezza e talvolta anche scompiglio, per poi andarsene altrettanto rapidamente senza quasi aver lasciato traccia del suo passaggio. A restare è forse solo un piccolo ricordo nelle persone che lo hanno incontrato e che magari hanno passato un paio di bei momenti insieme a lui. Niente di più di una risata e di uno scherzo con un simpatico sconosciuto, una memoria destinata a sbiadirsi nel tempo.

    Tuttora, nonostante siano passati molti anni, quando guarda il cielo Nivael viene colto da una strana sensazione di paura mista a nostalgia. Se da una parte è perseguitato dal terrore irrazionale di incrociare la migrazione di quel branco che tanto tempo fa è stato la sua famiglia, dall’altra parte guarda a tale fantasiosa prospettiva con desiderio ed eccitazione. Seppure ami viaggiare più ogni altra cosa e non abbandonerebbe mai la sua vita di giramondo per tornare nel suo vecchio branco, Nivael è profondamente pentito di aver abbandonato i suoi genitori scappando come un codardo. Il suo più segreto e profondo desiderio è semplicemente quello di rivederli, anche solo per potergli dire che gli dispiace tanto di averli abbandonati.



    STORIA IN GAME

    Scheletro scheda by Dekken.



    Edited by -Aleph- - 23/8/2021, 10:32
     
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    OOoooookkkkeeeeii... spegnete il mangekiou sharingan, basta illusioni! Ho detto basta iillusioni!
    Perché vedo ancora... la scheda... no ok... *testate a random* ok è tutto vero... *si massaggia la testa*
    No, veramente Aleph? Ma sul serio? Cioè... seriamente?
    *sviene, continuando ad enunciare la sentenza nello stato catatonico di un catione (?)* d'accordo, un +1 per Aleph (ora posso dartelo davvero xD)
    Bene, voglio divertirmi a distruggere la perfezione stilistica del tuo italiano:
    "Seppure il suo continuo vagabondaggio possa essere interpretato come un totale..."
    Non è sebbene? Dici seppure? pff...
    hahahahaahahahahaha e dopo questa...

    Come al solito, torna la solita piccola-semplice-omnipresente-insormontabile questione del potere speciale. Allora... va benissimo così, non c'è niente da rivedere quindi convalido (Nivael è in giocooooo e spero che verrà usato... xD), maaaaaaaaa.... c'è un ma:
    il potere speciale è stato ennesimamente sfruttato a scopi impropri, tra cui lucro, beneficenza e altre cose che adesso non mi vengono in mente.
    Il potere speciale... non deve per forza essere associato all'elemento!
    In tal modo, usando una tecnica aerea come potere speciale (possibilità non vietata dal regolamento), ti sei recluso un potere speciale aggiuntivo. Quel che hai sfruttato come potere speciale, è semplicemente ciò che puoi inserire anche in una tecnica successiva, come quarta... quinta... sesta... eccetera.
    Dunque, per un drago soprattutto, un potere speciale è sprecato se usato in questo modo. Puoi... chessò: fargli sparare caccole esplosive, sfondare le stelle a suon di pizze (?), imitare i calci rotanti di Chuck e quel che vuoi... e me lo sprechi per una tecnica d'aria come le altre? Posso mangiarti il naso? *si avvicina crudelmente* no dai a parte gli scherzi, io convalido intanto ma tu se vuoi cambiare modificalo, perché puoi sfruttare abilità tipo diventare invisibile, diventare etereo, teletrasportarti per brevi tratti, trasformarti in altro, avere un senso super-mega-iper-sviluppato, percepire le emozioni altrui, leggere il pensiero e qualunque altra cosa ti venga in mente.
    Ovviamente, è chiaro che:
    -legge il pensiero significa che potrà capire quello che uno pensa in un post e al massimo anticipare qualche colpo, e ovviamente con uno per volta, non "può sentire tutto e tutti e quindi è immortalissimo sfonda i cu*i eccetera eccetera";
    -etereo/invisibile/supersilenzioso/resistentissimo/leggerissimo/gigante/piccolo/inqualsiasimodotulotrasformeraiconilpotere... può restarci solo per un dato periodo di tempo, in base anche al tipo di abilità. Ovviamente se si tratta di una trasformazione effettiva può restarci quanto vuole, mentre per l'etereo è questione di un minuto e per l'invisibile poco di più (nel prossimo aggiornamento del regolamento, che ho prromesso da tipo un mese e più, ci sarà un perfezionamento a riguardo) ma il buon senso è sufficente a valutare una capacità come troppo potente se usata in maniera impropria :)

    Nient'altro, come al solito ho rotto abbastanza ^_^ mi mancava scassare gli zibidei per le schede. E stupendo il disegno!
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 8/5/2017, 19:02) 
    OOoooookkkkeeeeii... spegnete il mangekiou sharingan, basta illusioni! Ho detto basta iillusioni!
    Perché vedo ancora... la scheda... no ok... *testate a random* ok è tutto vero... *si massaggia la testa*
    No, veramente Aleph? Ma sul serio? Cioè... seriamente?
    *sviene, continuando ad enunciare la sentenza nello stato catatonico di un catione (?)* d'accordo, un +1 per Aleph (ora posso dartelo davvero xD)
    Bene, voglio divertirmi a distruggere la perfezione stilistica del tuo italiano:
    "Seppure il suo continuo vagabondaggio possa essere interpretato come un totale..."
    Non è sebbene? Dici seppure? pff...
    hahahahaahahahahaha e dopo questa...

    Come al solito, torna la solita piccola-semplice-omnipresente-insormontabile questione del potere speciale. Allora... va benissimo così, non c'è niente da rivedere quindi convalido (Nivael è in giocooooo e spero che verrà usato... xD), maaaaaaaaa.... c'è un ma:
    il potere speciale è stato ennesimamente sfruttato a scopi impropri, tra cui lucro, beneficenza e altre cose che adesso non mi vengono in mente.
    Il potere speciale... non deve per forza essere associato all'elemento!
    In tal modo, usando una tecnica aerea come potere speciale (possibilità non vietata dal regolamento), ti sei recluso un potere speciale aggiuntivo. Quel che hai sfruttato come potere speciale, è semplicemente ciò che puoi inserire anche in una tecnica successiva, come quarta... quinta... sesta... eccetera.
    Dunque, per un drago soprattutto, un potere speciale è sprecato se usato in questo modo. Puoi... chessò: fargli sparare caccole esplosive, sfondare le stelle a suon di pizze (?), imitare i calci rotanti di Chuck e quel che vuoi... e me lo sprechi per una tecnica d'aria come le altre? Posso mangiarti il naso? *si avvicina crudelmente* no dai a parte gli scherzi, io convalido intanto ma tu se vuoi cambiare modificalo, perché puoi sfruttare abilità tipo diventare invisibile, diventare etereo, teletrasportarti per brevi tratti, trasformarti in altro, avere un senso super-mega-iper-sviluppato, percepire le emozioni altrui, leggere il pensiero e qualunque altra cosa ti venga in mente.
    Ovviamente, è chiaro che:
    -legge il pensiero significa che potrà capire quello che uno pensa in un post e al massimo anticipare qualche colpo, e ovviamente con uno per volta, non "può sentire tutto e tutti e quindi è immortalissimo sfonda i cu*i eccetera eccetera";
    -etereo/invisibile/supersilenzioso/resistentissimo/leggerissimo/gigante/piccolo/inqualsiasimodotulotrasformeraiconilpotere... può restarci solo per un dato periodo di tempo, in base anche al tipo di abilità. Ovviamente se si tratta di una trasformazione effettiva può restarci quanto vuole, mentre per l'etereo è questione di un minuto e per l'invisibile poco di più (nel prossimo aggiornamento del regolamento, che ho prromesso da tipo un mese e più, ci sarà un perfezionamento a riguardo) ma il buon senso è sufficente a valutare una capacità come troppo potente se usata in maniera impropria :)

    Nient'altro, come al solito ho rotto abbastanza ^_^ mi mancava scassare gli zibidei per le schede. E stupendo il disegno!

    "Ok ragazzi, avete sentito il capo? Forza, spegnete sto mangekiou sharingan" *la scheda sparisce*
    Peccato che il 1 aprile la scheda non l'avessi ancora iniziata, ho perso un'occasione d'oro per confondere le acque. xD

    Perfezione stilistica del mio italiano? Ma quando? x'D Io le parole quando scrivo le uso come coriandoli: ne butto al vento il più possibile.

    In realtà so che il potere speciale non è pensato per essere una tecnica come le altre ma piuttosto un'abilità distintiva del personaggio che può essere del tutto slegata dal suo elemento. E infatti quella che gli ho messo era originariamente la tecnica 1, ma poi ho cambiato idea per due ragioni:
    -Non sapevo che inventarmi come potere speciale. ^^" Boh, non mi veniva niente in mente che calzasse particolarmente bene al pg.
    -La tecnica 3 è probabilmente la sua più forte e mi seccava di dover aspettare per sbloccarla. xD

    Però in effetti è un po' un peccato sprecare il potere speciale per una tecnica normale che potrei semplicemente sbloccare più avanti, quindi valuterò se sostituirla con qualcos'altro di più... speciale. Tanto in questi giorni non ho il tempo per iniziare una role, quindi il pg può aspettare. Ti faccio sapere qui se mi viene in mente qualcosa, prima di modificare la scheda. =D
     
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    Dall'imprescindibilità suprema, assoluta, ultima e definitiva della mia omniscienza con la I... ti confermo che mi piace di più. E se Aes dice che gli piace di più allora va bene, anche se non andasse bene
    Siccome in questo caso va pure bene... bene! (?)

    Sicuramente ora è più figo xD
     
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    Ho modificato leggermente la scheda. Ho pensato fosse assurdo che un giramondo per vocazione come Nivael non portasse con sé dei souvenir dei suoi viaggi, per cui ho segnato che indossa una piccola borsa contenente i suoi ricordi. Non che l'idea di un drago che va in giro con lo zainetto mi faccia impazzire, ma mi dava più fastidio il fatto che non portava nulla. xD

    Inoltre ho modificato leggermente la descrizione della tecnica 1, rendendola più chiara.
     
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    Mamamamamamaamamamaaaahaaahaaa... proprio Nivael me lo rendi il drago con la borsetta? Nooo, ti prego nooo... dai proprio il pg che manipola il vuoto? Il pg che basta si crei i vuoti fra le squame ci infili le sue pietre così non pesano e se ne vada in giro con tipo tremila pietruzze addosso tutte belle leggere?
    Il mio purissimo draghetto d'argento Nivy... nuooòòò... *gli muore un mito* come quando Chuck Norris combatté alla pari contro Kenshiro U.U
    Non approvo! Bocciata la modifica! *piange* scherzo ma non me l'aspettavo
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 13/9/2017, 02:36) 
    Mamamamamamaamamamaaaahaaahaaa... proprio Nivael me lo rendi il drago con la borsetta? Nooo, ti prego nooo... dai proprio il pg che manipola il vuoto? Il pg che basta si crei i vuoti fra le squame ci infili le sue pietre così non pesano e se ne vada in giro con tipo tremila pietruzze addosso tutte belle leggere?
    Il mio purissimo draghetto d'argento Nivy... nuooòòò... *gli muore un mito* come quando Chuck Norris combatté alla pari contro Kenshiro U.U
    Non approvo! Bocciata la modifica! *piange* scherzo ma non me l'aspettavo

    hahaha l'idea di fai indossare a un drago uno zaino come fosse uno scolaretto delle elementari non fa impazzire manco a me eh xD Ma altrimenti dove terrebbe tutte le sue cose? Il fatto che un giramondo come lui non portasse con se assolutamente nulla dai suoi viaggi mi sembrava un bug da far invidia a fallout 4.
    Ho anche pensato di fargli indossare tutti i suoi souvenir appendendoli a delle corde in modo da formare una sorta di collana... ma poi sarebbe sembrato un drago hippy. Non mi intendo di moda, forse si è notato.

    Sul serio, se mi vengono in mente idee alternative scarto volentieri lo zaino, ma per adesso... Oppure faccio finta che non si porta appresso nessun souvenir e bella li. :asd:

    Un momento, come potrebbe utilizzare la manipolazione del vuoto per conservare le sue cose? Se le attacca addosso per effetto ventosa? xD

    EDIT: ora che ci penso anche lo zainetto è impossibile, perché Nivael ha una lunga cresta che corre per tutta la sua schiena. Dove metterebbe lo zaino? Sul fianco mi sembra assai difficile agganciarlo in modo stabile. Mi incaglio sempre sulle scemenze. <_<

    EDIT 2: dopo averci pensato a lungo, ho deciso di togliere lo zainetto a Nivael. E niente, ancora una volta lo stile ha vinto sulla praticità. xD

    Edited by -Aleph- - 14/9/2017, 18:13
     
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    Ok, aggiunta IV tecnica. Attendo approvazione del consiglio supremo dei saggi. :yea:
     
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    Mh, approvo, ma un colpo che si carica solo 4 secondi non può essere fatale per nessuno senza potenziamenti...
    l'essere potenzialmente fatale è roba di cui si può parlare almeno dal secondo potenziamento in poi, chiaramente più piccolo è il bersaglio e più male farà. La carica di 4 secondi però è un po' poca per un colpo che mi pare parecchio forte, o consuma molto o va un pochetto aumentata la tempistica di caricaggiamentus!
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 27/10/2017, 02:34) 
    Mh, approvo, ma un colpo che si carica solo 4 secondi non può essere fatale per nessuno senza potenziamenti...
    l'essere potenzialmente fatale è roba di cui si può parlare almeno dal secondo potenziamento in poi, chiaramente più piccolo è il bersaglio e più male farà. La carica di 4 secondi però è un po' poca per un colpo che mi pare parecchio forte, o consuma molto o va un pochetto aumentata la tempistica di caricaggiamentus!

    Beh oddio, se il colpo caricato al massimo è in grado di fare parecchio male ad un drago (non ad ucciderlo eh), mi sembra sostanzialmente inevitabile che sia potenzialmente letale per un umano. Una freccia che riesce ad ammaccare una lastra in metallo non può che perforare un foglio di carta con facilità. D'altronde, per una creatura di taglia paragonabile a quella umana, anche una zampata o una codata possono essere mortali se ricevuti da un drago, e quelle non sono nemmeno considerate tecniche e quindi non vengono limitate in alcun modo dal regolamento. Per intenderci, anche il soffio di fuoco di Zarthial o di Baledon immagino siano fatali per un essere umano, eppure quelle sono tecniche di base prive di alcun potenziamento. Tuttavia non lo sono per un drago. Insomma, è una questione di differenti livelli di potenza delle due specie. Non so se mi sono spiegato. xD

    Però comprendo che il tempo di caricamento di 4 secondi possa essere troppo breve, e in effetti avevo messo in conto che forse sarebbe stato oggetto di critica. Il fatto è che io ragiono molto "da videogioco" immaginando le tecniche, e in un gioco di lotta un attacco che va caricato per 4 secondi è un attacco estremamente lento. Ma questo GDR non è un videogioco, per cui modifico subito. u_u
     
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    diciamo che anch'io ragiono con il caricamento a videogioco, ma la maggior parte degli utenti fa malus in post o in minuti.
    Una tecnica che in 4 secondi crea un proiettile potenziato... significa che può lanciarli quasi a raffica.
    Quindi può andar bene certo, ma non come tecnica letale da distanza.
    Una fiammata è op contro un umano se gli viene scagliata a due centimetri di distanza... una zampata può essere evitata... e il proiettile di Nivael va benissimo, ma...
    tecnica rapida, perforante, a lungo raggio...
    come base è già abbastanza. Poi in narrativa contro i png scaci certo può anche ucciderne uno sul colpo ok, il potenzialmente letale nelle tecniche descritte sulla scheda andrebbe evitato per questione di autoconclusione. Poi se è solo di riferimento va beh, no problem
     
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    CITAZIONE (Aesingr @ 27/10/2017, 16:46) 
    diciamo che anch'io ragiono con il caricamento a videogioco, ma la maggior parte degli utenti fa malus in post o in minuti.
    Una tecnica che in 4 secondi crea un proiettile potenziato... significa che può lanciarli quasi a raffica.
    Quindi può andar bene certo, ma non come tecnica letale da distanza.
    Una fiammata è op contro un umano se gli viene scagliata a due centimetri di distanza... una zampata può essere evitata... e il proiettile di Nivael va benissimo, ma...
    tecnica rapida, perforante, a lungo raggio...
    come base è già abbastanza. Poi in narrativa contro i png scaci certo può anche ucciderne uno sul colpo ok, il potenzialmente letale nelle tecniche descritte sulla scheda andrebbe evitato per questione di autoconclusione. Poi se è solo di riferimento va beh, no problem

    Capisco, effettivamente 4 secondi nelle tempistiche del gdr sono troppo pochi. La mia idea era quella di dargli una tecnica a distanza versatile se usata in modo immediato ma di potenza molto ridotta, che tuttavia è anche in grado di infliggere grandi danni se ci si espone al rischio di caricare il colpo. Una sorta di scommessa: basso rischio = pochi danni; alto rischio = molti danni.
    Comunque il proiettile non è perforante, anzi, esplode non appena tocca qualcosa di minimamente solido.

    Comunque va bene come ho modificato la tecnica? Ho aumentato il tempo di caricamento di tutti i livelli di potenza, e il colpo caricato al massimo richiede troppo tempo per essere lanciato nello stesso turno.
     
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    A seguito delle incomprensioni emerse tre me e Radsol nel corso della nostra role a Knawr, ho realizzato che alcuni elementi delle tecniche di Nivael non sono spiegati con sufficiente chiarezza. Ne ho quindi approfittato per apportare alcune modifiche alla scheda, che riassumo qui di seguito:

    -Aspetto fisico: ho modificato leggermente le dimensioni di Nivael. Prima non avevano alcun senso, mi chiedo cosa stessi pensando quando le ho stabilite. Adesso sono: circa 4 metri di altezza fino alla testa; circa 12 metri di lunghezza dalla testa alla coda (ha una coda piuttosto lunga); la sua apertura alare è di circa 15 metri. Il suo fisico rimane comunque magrolino.

    -Tecnica 1: ho specificato che l'aria contenuta nelle bolle di compressione di potenza massima raggiunge temperature molto elevate, potendo persino incendiare i materiali altamente infiammabili. Questo non è un "nuovo potere" che attribuisco alla tecnica o qualcosa del genere, ma una proprietà fisica dell'aria compressa. Insomma, i motori diesel mi pare che funzionino basandosi su questo principio per accendere la miscela. E' proprio pensando ad essi che mi sono ricordato di questa cosa. ^^ Si, quando mi annoio mi capita di pensare ai motori diesel. u_u

    -Tecnica 2: le bolle di decompressione adesso sono completamente invisibili, potendo essere rilevate solo facendo attenzione agli effetti prodotti dal vuoto sull'ambiente circostante. Prima apparivano come zone circolari composte da un leggerissimo fumo biancastro, ma dal punto di vista fisico questo non ha senso. Io stesso mi ero dimenticato di questo particolare, tanto che nelle role le descrivevo come fossero del tutto trasparenti.

    -Tecnica 4: ho specificato che, a causa del suo lungo tempo di preparazione, il proiettile di potenza massima non può essere lanciato nello stesso post in cui è iniziato il suo caricamento (salvo situazioni particolari nelle quali lo scorrere del tempo non è un elemento rilevante).

    -Tecnica 4: ho specificato che i danni causati dall'esplosione del proiettile caricato al massimo diminuiscono con l'allontanarsi dal suo punto d'origine, per cui esserne presi in pieno o trovarsi nel limite del suo raggio ha una differenza sostanziale.
     
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    Dando una riguardata casuale alla scheda, ho notato che la tecnica 1 è spiegata in maniera decisamente poco chiara se non addirittura errata, per cui l'ho rivista completamente inserendovi il medesimo criterio di caricamento che ho adottato per la tecnica 4. Il suo effetto in gioco non cambia minimamente, ma adesso il suo funzionamento è illustrato in maniera, mi auguro, più chiara.

    Ho inoltre realizzato che 4 metri di altezza sono troppi per Nivael, per cui l'ho ridotta a 3,5 m.

    Prima o poi dovrò riscrivere da zero il suo carattere, siccome esso non coincide nemmeno lontanamente con l'effettivo comportamento del personaggio in gioco. "Prima o poi" = "con ogni probabilità mai".

    Ok, fatemi sapere se le modifiche vanno bene. :paninozzo:
     
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