Kengard: Creature da oltre i confini

Posts written by -Aleph-

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    Per quanto si sforzasse di ricacciarla indietro, Lyuda non riusciva a togliersi di dosso quella sensazione di angoscia indefinita che aveva iniziato a stringergli il petto nel momento stesso in cui aveva messo piede in quel palazzo. Si disse tra sé che non era il caso di perdere altro tempo: qualcosa gli stava dicendo che sarebbe stato meglio fare un lavoro veloce e poi darsela a gambe, anche a costo di lasciare indietro qualcosa. D’altronde la notte era appena iniziata, eppure i presagi di sventura erano stati già troppi per i suoi gusti.

    Si diresse silenziosamente verso un’altra porta riccamente ornata, simile in tutto a quella che aveva varcato pochi minuti prima. Strinse le dita attorno all’elegante pomello d’argento intarsiato e lo ruotò delicatamente, così da attutire il sonoro scatto metallico normalmente causato dal meccanismo d’apertura. Mentre dischiudeva lentamente la porta davanti a sé, un inaspettato brivido di tensione, simile a quella che aveva provato poco fa uscendo dal magazzino, la attraversò per un’istante. La sgradevole sensazione si sciolse nel momento in cui constatò che, questa volta, la stanza che gli si parava d’innanzi era congruente nei fasti con il suo ingresso. Si trattava di un’ampia camera da letto che, come spesso accadeva nelle dimore degli individui altolocati, era arredata con più opulenza che buon gusto.

    < Finalmente! >, sibilò Lyuda con un misto di sollievo e stizza. Con un gesto veloce che l’esperienza aveva ormai trasformato in automatismo, estrasse un grosso sacco di tela dalla sua bisaccia e con un movimento di polso lo strattonò per massimizzarne la capienza. Era giunto il momento di rinnovare l'arredo secondo un gusto più minimal, ispirandosi un canone estetico capace di combinare l'eleganza alla sobrietà. In altre parole, svuotare tutto.

    Perdona il messaggio molto breve, ma stavo pensando che prima di far accadere altre cose forse sarebbe meglio che Lyuda e Jill s’incontrassero. Secondo me se proseguiamo parallelamente potrebbe diventare sempre più difficile farle incrociare in maniera naturale, perché continuerebbero ad essere introdotti elementi che non coinvolgono entrambe. D'altronde adesso è chiaro a tutte e due che nel palazzo sta succedendo qualcosa di strano, quindi potremmo passare alla fase in cui cercano di capire insieme cosa sta succedendo. Se per te va bene potrebbero incontrarsi in questa stanza, se invece hai altre idee nel prossimo post posso “casualmente” far capitare Lyuda nel posto in cui si trova Jill.
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    CITAZIONE (Fantasia dei colori @ 7/12/2022, 17:18) 
    Buonasera,sto pensando di lasciare il gdr perché mi sono resa conto che sono un pò demotivata a frequentarlo.per tre ragioni:
    la prima è perchè fare le schede per me è molto difficile perché quando devo inventare i poteri non mi viene in mente nulla.La terza ragione sono proprio le role,la trama basata più sui combattimenti che sui normali rapporti tra i personaggi.
    La terza ragione sarebbe che non ho più molta voglia di ruolare qui quindi ringrazio tutti per avermi aiutata e aver ruolato con me,addio

    Mi dispiace molto che tu abbia preso questa decisione. :9kz3fd: Nel rispetto della tua scelta non tenterò di farti cambiare idea, lungi da me il volerti forzare a dedicare tempo a qualcosa che al momento non è nelle tue corde. Ci tenevo solamente a dirti se le role incentrate sul combattimento e più in generale sul conflitto non fanno per te, esiste sempre la possibilità, accordandosi preventivamente con gli utenti potenzialmente interessati, di avviarne di nuove che siano incentrate sul dialogo e dunque prive di scontro fisico. Questo tra l'altro risolverebbe l'impasse nel quale affermi di cadere alla creazione della scheda dei nuovi pg, che se ho ben capito emerge nel momento in cui ti trovi a compilare i campi del comparto dedicato al combattimento.

    Detto ciò non voglio assolutamente fare pressione per convincerti a proseguire nel roleplay, capisco benissimo che si tratta di un passatempo piuttosto oneroso in termini di tempo ed energie. Se la decisione che hai preso è irrevocabile, allora ti ringrazio per le role alla quali abbiamo partecipato assieme e ti auguro un buon proseguimento.
    :2nbvm6u:
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    Legame

    Può essere scelta solo come prima classe. Il pg può essere accompagnato da un famiglio che viene considerato suo alleato. PG e famiglio sono considerati due entità distinte (con due diverse schede).
    Il famiglio non potrà essere di classe <b>legame. Alla creazione, il famiglio possiede 10 punti vita più un massimo di punti vita aggiuntivi a scelta tra quelli complessivi (massimo 100 a LV. 0); i restanti punti vita saranno quelli del pg. I punti energia saranno invece condivisi da entrambi.
    ES.
    -pg: 40 punti vita
    -famiglio: 20 (+10=30) punti vita
    -entrambi: 40 punti energia
    Al livellare di uno livellerà anche l'altro, ma le tecniche, i talenti, gli extra, i punti vita e i potenziamenti (+1) dovranno essere spartiti tra pg e famiglio.

    Caratteristiche:
    -Il famiglio non può agire nella stessa fase attiva in cui agisce il pg;
    -Se i punti vita del pg scendono a 0, il famiglio potrà rianimarlo e viceversa;
    -le tecniche di recupero del pg non possono avere come bersaglio il famiglio e viceversa.

    Talenti
    Talenti di legame LV. 3
    -Bonus fisico (talento base LV 0 Alleanza animale)
    Se il pg agirà, il famiglio otterrà un bonus di +1 alle statistiche forza, destrezza e resistenza nelle due fasi successive (1 turno); il bonus aumenterà di +1 a lv. 10: forza, 20: destrezza; 30: resistenza. Se il famiglio agirà, il pg otterrà un bonus di +1 alle statistiche forza, destrezza e resistenza nelle due fasi successive (1 turno); il bonus aumenterà di +1 a lv. 10: forza, 20: destrezza; 30: resistenza.

    -Bonus in energia
    Quando pg e famiglio effettueranno un'azione combinata, il costo d'attivazione sarà dimezzato.

    -Cercando di non crepare
    Il famiglio otterrà 3 punti vita per il lv. del pg.

    -Quarto talento prima...
    Il pg può rianimare il famiglio senza il lancio del dado e senza spendere punti energia, e viceversa.

    Talenti di legame LV. 9
    -Bonus fisico bestiale (Bonus fisico)
    Attivando il talento di legame LV 3 bonus fisico, il pg otterrà un ulteriore bonus di +3 alle statistiche forza, destrezza e resistenza.

    -Alleanza
    Il pg può frapporsi ad un'azione rivolta al famiglio più di una volta per fase senza il lancio del dado e viceversa.

    -Legame in reazione
    La statistica difesa o agilità del famiglio aumenterà di 3.

    -In unione
    La statistica attacco ravvicinato o attacco a distanza del famiglio aumenterà di 3.

    -Legame in attacco
    Combinare un'azione di pg e famiglio richiederà un punto in meno.

    -Bonus vita suprema
    Ogni cura del pg che avrà come bersaglio il famiglio ripristinerà un numero di punti energia e vita aggiuntivi pari al numero di facce del dado del pg, e viceversa.


    Extra
    -Per abuelita! (attacco ravvicinato/attacco a distanza)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Ci penso io (attacco ravvicinato/attacco a distanza)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: Il lancio aumenterà di 5 (+1 a lv. 10, 20 e 30). La tecnica potrà essere utilizzata immediatamente dopo che un attacco del famiglio sarà andato a segno su un avversario.

    -Ci ripenso io (attacco ravvicinato/attacco a distanza)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: Il lancio aumenterà di 5 (+1 a lv. 10, 20 e 30). La tecnica potrà essere utilizzata immediatamente dopo che una parata/schivata del famiglio avrà annullato almeno metà del danno di un avversario.

    -Uniti! (attacco ravvicinato/attacco a distanza)
    Costo aggiuntivo: +3 punti energia più un numero di punti energia pari al numero di facce del dado del pg.
    Requisito: La tecnica deve essere utilizzata per contrattaccare un attacco rivolto al famiglio.
    Effetto: Il lancio aumenterà di 7 (+1 a lv. 10, 20 e 30). La tecnica ridurrà un danno pari a tre volte il numero di facce del dado del pg.

    -Il mio l'ho fatto (attacco ravvicinato/attacco a distanza)
    Costo aggiuntivo: +3 punti energia più un numero di punti energia pari al numero di facce del dado del pg.
    Requisito: //
    Effetto: Il lancio aumenterà di 10 (+1 a lv. 10, 20 e 30). Il pg non potrà utilizzare tecniche o effettuare azioni speciali nelle quattro fasi successive (2 turni).

    -Giù le mani! (attacco ravvicinato/attacco a distanza)
    Costo aggiuntivo: +3 punti energia più un numero di punti energia pari al numero di facce del dado del pg.
    Requisito: La tecnica deve essere utilizzata per un'azione combinata di attacco; il risultato del dado per combinarsi deve essere di almeno 3 punti maggiore del minimo necessario.
    Effetto: Il danno dell'attacco dell'alleato infliggerà un danno doppio; se l'alleato è il famiglio, il danno inflitto da questa tecnica sarà non riducibile.

    -Uniti e potenziati (supporto-buff)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Anticaduta (supporto-buff)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: Deve andare a segno sul famiglio.
    Effetto: Mentre il famiglio è cavalcatura del pg, ogni risultato del pg per reagire ad un'azione di disarcionamento aumenterà di 5 e ogni danno subito dalla cavalcatura si ridurrà di un valore pari alla sua statistica resistenza per la durata del buff.

    -Uniti e curati (supporto-cura)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Uniti e rinvigoriti (supporto-recupero)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Vicinivicini! (Supporto-recupero)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica può avere come bersaglio il famiglio.

    -Uniti per depotenziare (controllo-debuff)
    Costo aggiuntivo: noCosto aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Uniti per intrappolare (controllo-trappola)
    Costo aggiuntivo: noCosto aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Uniti per stordire (controllo-stordimento)
    Costo aggiuntivo: no costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: La tecnica potrà essere utilizzata durante la fase attiva del famiglio. Questo extra può essere equipaggiato a tre tecniche diverse. Questo extra può essere equipaggiato ad una tecnica già equipaggiata con due o più extra.

    -Ne mancava uno non lo trovavo (attacco ravvicinato/attacco a distanza/difesa/agilità)
    Costo aggiuntivo: //
    Requisito: //
    Effetto: il lancio aumenterà di 5 (+1 a lv. 10, 20 e 30). Se la tecnica andrà a segno (attacco) o annullerà almeno metà del danno (difesa/agilità), il lancio Dell'attacco successivo del famiglio aumenterà di 5 (+1 a lv. 10, 20 e 30).
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    < Nicholas Riordan. Ti ringrazio caldamente per le cure che mi stai offrendo. Molte grazie. = ) >, disse Leamhan volgendo il capo verso il giovane alchimista. Stava per aggiungere dell’altro, probabilmente qualcosa di relativo alla fasciatura accennata da Nicholas, quando la sua attenzione fu catturata da un’inedita voce femminile. La nuova arrivata, che giunse accompagnata da Nerval, si presentò come Armoria, guaritrice allieva di Ferglarendir dotata di un talento che, ci tenne a precisarlo, poteva dirsi pari solo alla sua disubbidienza. Aggiunse anche che guarire le ferite altrui contribuiva in qualche modo a rafforzarla, dopodiché indicò la manco mozzata di Rovres descrivendola come “un buon pasto”.

    Leamhan esaminò sommariamente Armoria con il sonar, constatando che si trattava di un’umana. Inclinò leggermente la testa da un lato. Trovò la presentazione della guaritrice alquanto bizzarra, parere che, provenendo da lui, poteva dirsi particolarmente audace se non addirittura paradossale. A lasciare perplesso il teramin fu l’affermazione della guaritrice circa la propria capacità di rafforzarsi guarendo le ferite altrui, al punto da considerarle al pari di un pasto. Sfortunatamente, date le circostanze spiacevoli e le ferite più o meno gravi riportate da tutti, di certo quella non era la circostanza adatta per dedicare del tempo ad indagare sulla questione, dunque sarebbe stato decisamente meglio posticipare eventuali domande. Questo ragionamento fu esattamente quello che Leamhan non fece.

    < Signorina Armoria. Salve. Il mio nome è Leamhan. Ti pongo le seguenti domande. >, esordì il teramin con la sua inconfondibile piattezza espressiva.
    < Hai affermato che mendare ferite ti rafforza. In che senso. Poiché ordinariamente usufruire d’abilità magiche è spossante. Hai descritto la ferita di Rovres come un “lauto pasto”. Dunque t’alimenti del suo dolore. Ti domando che sapore abbia. >, Leamhan fece un profondo respiro, come se fosse appena riemerso da una lunga apnea, dopodiché riprese la sua raffica di domande.
    < Sostieni che, a seguito d’un risanamento completo, il beneficiario della cura proverà un dolore triplo in rapporto all’originale. Qual è la sua durata. Ti domando inoltre se t’è possibile sanare lesioni assai passate. Infine ti chiedo di guarire le mie attuali. Molte grazie. >
    Terminato il suo bombardamento di domande più o meno pertinenti, tra le quali curiosamente non si poteva scorgere un singolo punto interrogativo, Leamhan rimase in silenziosa attesa di una risposta, possibilmente anche più di una. Sulla scialba superficie del suo muso si delineò un disegnino di difficile interpretazione che, verosimilmente, voleva ritrarre un qualche tipo di espressione facciale.
    < :^ ] >

    Edited by -Aleph- - 24/10/2022, 10:07
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    Leamhan non era mai stato un grande estimatore del contatto fisico ma, esausto com’era, questa volta si lasciò volentieri sollevare di peso da Zell, che lo strinse tra le braccia con la delicatezza che si riserverebbe ad gatto da compagnia. Probabilmente entrambi ritenevano che la situazione stava finalmente volgendo verso una distensione, ma ciò che avvenne negli istanti successivi smentì loro pronostico nella maniera più clamorosa possibile. Le parole che l’ibrido e il teramin avevano rivolto al kitsune ebbero, infatti, un effetto diametralmente opposto a quello sperato. La volpe dalle molte code, d’un tratto preda di una rabbia incontenibile, emise dalle fauci una sfera di energia vermiglia che sorvolò i suoi interlocutori abbattendo con un’esplosione due grossi alberi poco distanti. Si trattava evidentemente di un colpo d’avvertimento, perché subito dopo si scagliò in carica su di loro con l’intento di colpirli con una zampata.

    Mentre Lesothos reagì prontamente tentando di rallentare l’attacco con una folata gelida, la quale contribuì se non altro a tenere sotto controllo le fiamme innescate dal proiettile esploso poco prima, Leamhan fu invece colto del tutto alla sprovvista. Agì d’istinto e fece appena in tempo a proiettare la propria ombra davanti a sé e Zell, dalla quale scaturì una fitta schiera di colonne nere. Non si trattava certamente della più ottimale tra le soluzioni, data la mediocre resistenza che caratterizzava tali costrutti d’ombra, ed infatti l’attacco della volpe li infranse senza troppi problemi essendone rallentato solo in parte. Leamhan, centrato in pieno, fu scaraventato dietro Zell per un paio di metri, impattando al suolo come un sacco di patate. Il colpo era stato, in realtà, molto meno vigoroso di quanto poteva sembrare, il kitsune fiammeggiante si era chiaramente trattenuto, ma per sua sfortuna il teramin aveva già diverse costole rotte a causa del precedente scontro con i banditi e dunque il dolore causatogli dall’urto fu lancinante.

    Disteso a terra su un fianco, Leamhan gemeva debolmente. Rimase in quello stato per un lasso di tempo considerevole, finché non riuscì finalmente a trovare le forze per alzarsi sulle sue sottili zampe. Il suo respiro era irregolare e stentato.
    < Ma... ma perché. Perché l’hai fatto. >, domandò, risuonando in qualche modo ancora più monocorde del solito, senza curarsi di volgere il muso in direzione della volpe né tantomeno di imprimere alle sue parole un tono interrogativo.
    < Io m’ero offerto d’aiutare il tuo compare a reperire la sua arma. Si. T’offersi assistenza e tu ora m’hai aggredito. Ma perché. > Il suo intero corpo venne attraversato da un fremito. Di punto in bianco il teramin iniziò a trafiggere ripetutamente il suolo con la punta acuminata della sua zampa anteriore destra.
    < Ma perché! Perché. Perché! Perché l’hai fatto, perché! Ngh! >, ripeteva, pugnalando il manto erboso ogni qualvolta pronunciava la parola “perché”. Poi, improvvisamente, sembrò aver completamente dimenticato come parlare la lingua umana; continuava ad emettere sbuffi d’aria e nitriti come un vero e proprio cavallo privo della facoltà di parola, senza smettere di contorcersi e di perforare rabbiosamente il terreno con la zampa. Proseguì per una decina buona di secondi, verosimilmente preda di una collera che non riusciva a tradurre verbalmente, infine volse il muso in direzione della volpe dalle molte code.
    < Stammi lontano. Non t’avvicinare a me! Le nostre strade si dividono qui. > Nelle sue parole, pur poco espressive come sempre, traspariva un tremito di rabbia.
    < Non voglio più incontrarti. No. Giammai io avrò alcunché da spartire con un soggetto cotanto imprevedibile ed incline alla violenza. Mai. Noialtri lasceremo adesso siffatto luogo e tu non ci seguirai. >

    Per una ragione di posizionamento era inevitabile che ad essere colpito fosse Leamhan, d'altronde Zell lo teneva tra le braccia. :asd:


    Edited by -Aleph- - 22/10/2022, 15:39
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    La capacità di leggere le espressioni facciali non era esattamente il punto forte di Leamhan, che infatti non seppe come interpretare l’occhiata confusa che Zell gli aveva scoccato. L’ibrido positivo scese dal grosso ramo dov’era appollaiato e si avvicinò con fare protettivo al teramin dal manto nero, esprimendo preoccupazione per il suo precario stato di salute attuale. Leamhan reagì alle sue parole con un piccolo saltello sul posto.
    < Oh. Signor Zell. > disse, < Tu dunque mi consideri un amico. Si. Ti sei avvalso di tale termine due volte consecutivamente. Hehe! >
    Il curioso equino dal manto nero pece zampettò brevemente sul posto descrivendo una rotazione completa attorno al proprio asse, in un moto non dissimile a quello che avrebbe effettuato un cavallino da giostra. La sua lunghissima coda, nel frattempo, dardeggiava alacremente in tutte le direzioni.
    < Hehe. Molto bene. Si. Me ne rallegro alquanto. Hehehe! Si tratta d’una mirabile notizia. >
    L’incontenibile eccitazione che il teramin esprimeva attraverso il linguaggio corporeo strideva nettamente con il suo eloquio, che invece risuonava piatto e monocorde come sempre. Le sue risa, aspre e acute come il gracchiare di un corvo, si stagliavano tremendamente sul timbro basso e cupo della sua voce.
    < Signor Zell. Il nostro legame d’amicizia è dunque ufficialmente suggellato. Poiché d’adesso anch’io ti ritengo mio amico. Eccellente. >
    Leamhan mise fine al suo balletto entusiasta, voltando poi il capo in direzione dell’ibrido positivo. Una proiezione d’ombra rappresentante una faccina sorridente si delineò sulla superficie di porcellana del suo muso.
    < = ) >

    A seguito dell’aspro scambio di battute avvenuto tra Zell e Kestrel, il giovane umano ci tenne a mettere ben in chiaro di non aver affatto apprezzato i commenti caustici che l’ibrido aveva espresso nei confronti suoi e della specie umana nella sua totalità. Si spogliò rapidamente del suo vestiario, che gettò al suolo, dopodiché una densa aura scarlatta proruppe dal suo intero corpo. Il ragazzo scomparve fagocitato dalle lingue di fuoco rosso che lui stesso stava emettendo, le quali fluirono in maniera tale da dar forma ad una creatura simile ad una volpe avente non una, ma bensì nove code fiammeggianti. Questo perlomeno fu ciò che videro tutti i presenti ad eccezione di Leamhan, il quale, per via della sua cecità, non colse gran ché dell’intero processo; siccome tutto ciò che poté percepire fu il sordo boato prodotto dalle fiamme d’aura vermiglia, l’impressione che ebbe fu che Kestrel, semplicemente, fosse improvvisamente esploso.
    Colto alla sprovvista, in un moto istintivo il teramin emise un verso molto simile al nitrito di un cavallo e con un agile balzo da capriolo si allontanò immediatamente dalla fonte della deflagrazione.
    < AH! Cosa accade! >, sbottò, riuscendo incredibilmente a suonare inespressivo anche in una simile circostanza. Impiegò qualche istante per riprendere pieno controllo di sé, continuando nel frattempo a sbuffare fiotti d’aria dalle narici come un cavallo imbizzarrito. Riacquisito il suo sangue freddo, Leamhan esaminò Kestrel con il suo sonar. Non riuscì a figurarsi precisamente che forma avesse, poiché a causa delle fiamme d’aura che costituivano il manto della volpe la sua sagoma gli appariva sfumata e cangiante all’esame del sonar.
    < Signor Entità Fiammeggiante. Ti porgo i miei saluti. La mia supposizione circa la tua natura spirituale era dunque corretta. > esordì rivolgendosi al suo focoso interlocutore.
    < Perché desideri misurarti con Zell. Vi farete del male reciprocamente. >, domandò dimenticandosi di attribuire un tono interrogativo alla frase. < Se è vero che tu ricerchi uno scontro stimolante e paritario, attenderai che le circostanze si facciano più favorevoli. Si. Poiché noialtri c'impegneremo a dividervi qualora voi ingaggiaste un insensato duello. >
    Nonostante il suo eloquio imperturbabile, l’agitazione provata dal teramin era tradita dal moto della sua zampa anteriore destra, la quale, come un aratro, tracciava ripetuti solchi nel terreno sottostante.
    < Inoltre ti chiedo la seguente cosa. Elenca i nomi dei draghi con cui ti sei battuto. È possibile che Zell abbia fatta conoscenza d'alcuni. Ciò gli sarà d’aiuto per appurare la veridicità di quanto affermi. >
    Detto ciò Leamhan rimase in silenzio per alcuni istanti, continuando nel frattempo a martoriare il suolo con la punta acuminata della sua zampa.
    < Signor Zell e signor Entità Fiammeggiante. >, aggiunse infine, < Ho perso molto sangue e necessito quanto prima di cure. Dirigiamoci verso il mio villaggio natale. Esso è ubicato nella zona nord della Tundra del Bianco Meriggio. A sud di questa locazione. Affrettiamoci. Cortesemente. Poiché non voglio morire. >

    Edited by -Aleph- - 25/7/2022, 19:55
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    Arriva un nuovo utente ed è anche un fan di Jojo, è già natale e non me ne ero accorto? xD
    Beh, benvenuto su Kengard. Come avrai notato il gdr procede ad un ritmo fisiologicamente rallentato dato il periodo estivo, ma è ancora assolutamente attivo.
    Ci si becca in gioco. :2cdxwrt:
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    In un’altra situazione mi sarei scusato per il ritardo assolutamente abissale, ma io e Tira abbiamo già concordato che rispondere una volta ogni morte di papa è una delle regole di questa role.



    Con un balzo silenzioso, Lyuda atterrò sull’elegante pavimento in pregiato marmo rosa del corridoio. Con un movimento rapido e metodico che aveva già compiuto decine di volte avvolse la corda in un compatto gomitolo, dopodiché la ripose nella sua bisaccia in cuoio e chiuse delicatamente la finestra. Era dentro. Si trovava nel terzo ed ultimo piano del palazzo, quello che ospitava le stanze private dei suoi facoltosi abitanti. Ciò, inutile dirlo, la favoriva decisamente nel lavoro che si apprestava a svolgere.
    < Beh, si comincia. >, pensò Lyuda estraendo dalla sua bisaccia un ampio sacco di tela. Le informazioni che aveva ottenuto non le indicavano un obbiettivo preciso a cui dare priorità: la casa, semplicemente, era imbottita di quegli inutili quanto preziosi ninnoli che tanto piacciono ai gran signori, ragion per cui tutto ciò che le restava da fare era intrufolarsi nelle stanze più promettenti per poi agguantare quanti più oggetti preziosi le consentiva la capienza del suo sacco e delle sue tasche.

    Il corridoio nel quale si trovava era piuttosto lungo, tanto che, trovandosi all’incirca nel mezzo, Lyuda riusciva a malapena ad intravedere le sue due estremità nella fioca e polverosa luce lunare. Colonne in pietra rossastra addossate al muro che dava all'esterno, la cui funzione era con ogni probabilità più estetica che strutturale, s'innalzavano ad intervalli regolari di circa tre metri l’una dall’altra. In ciascuno di questi spazi, leggermente più vicina al soffitto di quanto lo fosse al pavimento, si apriva una finestra. La zona inferiore del muro era invece ornata nei modi più disparati: Lyuda distinse quadri, grandi vasi in porcellana, mensole cariche di soprammobili d’argento, e una gran varietà di altri oggetti che non seppe bene come classificare ma che, su questo poteva scommettere, dovevano valere quanto una piccola casa nei quartieri esterni della città.

    D’innanzi a Lyuda si parava una porta in legno scuro riccamente intarsiata con motivi barocchi. Sembrava decisamente promettente. Poiché guardare dalla serratura sarebbe stato del tutto inutile a causa della scarsa illuminazione, pose un orecchio sulla sua superficie. Non udì alcun suono. Stringendo il pomello con entrambe le mani, Lyuda aprì con lenta cautela la porta e la varcò per poi chiuderla alle sue spalle con la medesima attenzione. L’espressione estatica che le illuminava il volto si tramutò, istantaneamente, in quella di più assoluta delusione. La flebile luce che filtrava da una piccola e stretta finestra rettangolare, la quale apriva presumibilmente sul cortile interno del palazzo, schiariva un’accozzaglia disordinata di scope, secchi e vari altri utensili da lavoro in legno. Lyuda non riuscì a trattenere uno sbuffo di stizza.
    < Perché mai uno schifosissimo magazzino dovrebbe avere una porta così decorata. > pensava mentre, ponendo la massima attenzione nel non fare rumore, si apprestava ad uscire dall’angusto stanzino.

    Non appena chiuse la porta dietro di sé, una strana sensazione di disagio, indefinita eppure intensa, le strinse improvvisamente il petto. Qualcosa non andava. Non aveva la minima idea di quale fosse il problema, ma, ad un livello puramente istintivo, sentiva con assoluta sicurezza che qualcosa di molto strano era appena accaduto. Decise di dare un’occhiata più approfondita all’elegante porta in legno chiaro che aveva appena varcato. Se la ricordava leggermente diversa, ma la scarsa illuminazione le rendeva difficile stabilire esattamente in che modo. I suoi occhi caddero su delle curiose macchie scure situate vicino alla maniglia, abbastanza definite per essere visibili nonostante la penombra. Sembravano due impronte digitali impresse da una mano sporca d’inchiostro o di grasso. Era stata lei a lasciarle? Si esaminò le mani, ma erano pulite.

    Lyuda si guardò rapidamente attorno. In fondo al corridoio, appena irradiata dai raggi lunari, intravedeva una rampa di scale che dava al piano superiore.
    < Cosa ci fanno delle scale all'ultimo piano? >, si domandò, ma non ebbe modo di approfondire ulteriormente il suo ragionamento poiché un suono, proveniente dall’estremità opposta del corridoio, raggiunse d'un tratto le sue orecchie. Con uno scatto rapidissimo, Lyuda si appiattì accanto alla più vicina tra le colonne in marmo bianco che si ergevano regolarmente lungo il muro. Il rumore che aveva udito era stato tanto fugace quanto lieve. Che si trattasse di una guardia che faceva la ronda? O forse di un topo?
    < Qualunque cosa sia >, pensò Lyuda, < è andata dalla parte opposta. >.

    Edited by -Aleph- - 29/4/2022, 14:05
  9. .
    Beh, Aes è una persona ancora più brutta, dato che ha fatto la spia. :fameee:
  10. .
    < Arrivederci signor Zenon. T’auguro un buon viaggio. = ) > Il saluto di Leamhan, corredato dal solito disegno sul muso rappresentante una faccina sorridente stilizzata, fu inaspettatamente serafico, specialmente considerando il suo livello di agitazione di poco fa. Il teramin attese che il felino metallico si fosse allontanato dalla radura, dopodiché si voltò verso Kestrel.

    < Signor Kestrel. Tu affermi di poter richiamare il tuo compare in ogni momento. Tuttavia egli non è qui. >, esordì con il più neutrale dei toni.
    < Mi domando s’egli sia uno spirito che ti possiede. Altrimenti uno spettro che t’accompagna. Oppure una personalità alternativa. Non può trattarsi d’una creatura invisibile, giacché io avrei percepito la sua presenza per mezzo del sonar. >
    Leamhan sembrava sovrappensiero. Il suo muso era adesso rivolto verso un punto indefinito davanti a lui, mentre la sua zampa anteriore destra, come un aratro, tracciava lentamente profondi solchi sul morbido mando erboso sottostante.
    < Signor Kestrel. Ciò è molto affascinante. Molto. Ammesso che tu non stia mentendo. Se invece così fosse, allora non sarebbe affascinante. No. Sarebbe infatti deplorevole. Tuttavia l'avrei probabilmente realizzato. >
    Detto ciò rivolse nuovamente il muso in direzione del suo interlocutore. Smise di solcare il terreno con la zampa.
    < In ogni caso, attualmente non ho interesse a conoscere il tuo compare poiché ritengo le circostanze del momento inadeguate. Spiacente. Magari più tardi. =^) >. Sulla candida superficie del suo muso era comparsa la solita faccina sorridente stilizzata, che però, per qualche ragione imperscrutabile, questa volta aveva anche un naso.

    Zell, che fino ad allora era stato fermamente contrario ad aiutare Kestrel, pur rimanendo sospettoso aveva adesso deciso di unirsi alla ricerca della sua spada. Lesothos si era invece speso in un lungo discorso conciliatore volto a richiamare i presenti alla razionalità e, laddove possibile, alla collaborazione. Zephiros e la dragonessa, dal canto loro, continuavano a confrontarsi animatamente su una certa questione passata di cui Leamhan non sapeva nulla. Il teramin, che nel frattempo si era limitato ad ascoltare silenziosamente il contributo dei presenti, si decise infine a dire la propria.

    < Signori qui presenti. E signore. >, esordì con la sua consueta monotonia rivolto genericamente a tutti.
    < Desidero porvi alcune domande allo scopo di meglio definire la situazione corrente. Poiché vado di fretta dal momento che sono ferito e necessito celermente di cure. >
    Detto ciò si voltò verso Kestrel.
    < Kestrel. Ti faccio la seguente domanda. Qualora ti fornissimo il nostro aiuto nel trovare la tua spada, tu t’impegneresti a supportarci nella nostra missione. Si oppure no. >
    Dopodiché, senza dare a Kestrel il tempo di rispondere, si voltò verso l’umana e la dragonessa di cui non conosceva il nome.
    < Umana e dragonessa di cui tutt’ora non conosco il nome. Noi siamo intenti in una missione di cattura d’un pericoloso individuo. Presumo che ciò non sia di vostro interesse, dunque le nostre strade si divideranno qui e adesso. In caso contrario discuteremo i termini di un accordo. >
    Ancora una volta Leamhan si rivolse ad un altro interlocutore senza attendere una risposta da parte di quello appena interpellato.
    < Zell, Lesothos e Zephiros. Prescindendo dalla decisione che prenderanno Kestrel e le altre due persone di cui ignoro il nome, suggerisco di recarci come prossima tappa nel mio villaggio natale. Saremo accolti da mio fratello. Non lo incontro da lungo tempo. = ) Lo propongo poiché ritengo possibile che nei principali centri abitati dell’isola siano presenti ramificazioni dell’organizzazione criminale alla quale Meno Zell è affiliato. È dunque saggio evitarli. >

    Edited by -Aleph- - 23/4/2022, 19:34
  11. .
    < Nicholas Riordan. >, proferì a mezza voce il teramin con la sua solita inespressività.
    < L’erba medicinale rappresenta un’idea eccellente. Tornerebbe inoltre utile un preparato analgesico. Si. Giacché fa assai male. Tuttavia dove reperirli. Non disponiamo di tempo a sufficienza per ricercare erbe. >
    Prima che Nicholas ebbe il tempo di rispondergli, le sensibili orecchie di Leamhan furono raggiunte da una serie di agghiaccianti stridii, i quali si susseguirono per una manciata di istanti per poi interrompersi bruscamente: qualcuno, evidentemente, era finalmente riuscito a dare il colpo di grazia al demone superstite. La successiva comparsa di Rovres e Gaios confermò l’ipotesi. A giudicare dal loro respiro affannoso entrambi parevano molto provati, e Leamhan notò che Rovres teneva stretto al petto il suo braccio destro. Era ovvio che la sua fosse una brutta ferita, ma con il solo uso del sonar il teramin non riuscì a figurarsi con chiarezza l’entità e la natura del danno.

    < Rovres e Gaios. > esordì, asettico, voltando il muso in direzione dei due guerrieri.
    < Qualora ne aveste il bisogno, dispongo di abilità capaci d’arrestare temporaneamente il sanguinamento. >
    Prese una breve pausa, come per riprendere fiato. Nonostante la piattezza del suo eloquio, era ben chiaro come parlare gli causasse, in quel momento, una certa sofferenza.
    < M’auguro che stiate bene... Relativamente, considerate le circostanze. >, commentò subito dopo, in maniera un po' precipitosa, in un palese quanto abbastanza goffo tentativo di mostrare interesse per la salute dei compagni.
    < Io ritengo di avere delle ossa rotte. Si. Presumo costole. Deambulare m’è difficoltoso tuttavia non impossibile. >
    Come a voler provare immediatamente la veridicità della sua affermazione, Leamhan tentò con grande sforzo di alzarsi sulle sue quattro zampe. Il processo, pur lento e penoso, fu coronato da successo.
    < Suppongo che anche l’ultimo demone sia deceduto. > disse poi rivolto a nessuno in particolare.
    < Tuttavia cosa ne è della sua progenie. Essa è forse stata interamente eliminata. >
    Ritto sulle sue sottili zampe bianche, tremando leggermente a causa del dolore e dello sforzo, Leamhan rimase in silenzio per alcuni istanti in attesa di una risposta.
    < Si tratta d’una domanda. >, aggiunse, dopo un po’, essendosi probabilmente accorto solo in quel momento che aveva dimenticato di imprimere un tono interrogativo alla sua precedente affermazione.
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    Hey chi si rivede, bentornato! :Thyen!:
    Beh, spero che ci incontreremo presto in gioco allora, sono curioso di conoscere il tuo nuovo pg. A presto! :dragongrin:
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    CITAZIONE (Tirannosaurorex @ 1/4/2022, 10:35) 
    Forse non è la sezione più adatta per questo genere di annunci, ma non saprei dove altro scriverlo: ho deciso di prendermi una pausa dal forum. Mi dispiace per chiunque stia ruolando con me, ma ho passato un momento un po' difficile da cui sono riuscita ad uscirne solo grazie alla Via del Mochi-san.
    E' nato tutto un po' per caso, ma dopo qualche offerta pecuniaria sono finalmente riuscita ad entrare all'interno della cerchia più ristretta. Il Direttore in persona mi ha chiesto di raggiungerlo per una sorta di ritiro spirituale a Utqiagvik, ma non so se lì ci sarà abbastanza internet per continuare a collegarmi al forum. Probabilmente non avrò nemmeno così tempo... sapete come sono questo genere di community: portano via un po' di tempo.
    Namaste a tutti, spero di risentirvi di nuovo ^^"

    Allora ti auguro un buon viaggio Tira, credo che oggi sia in assoluto il giorno migliore per partire per un viaggio verso una località remota. Mi raccomando però, non sparire completamente!
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    CITAZIONE (Fantasia dei colori @ 29/3/2022, 16:57)
    Ho passato un periodo difficile ma sto tornando

    Accidenti mi dispiace, spero che le cose si sistemino presto. Intanto bentornata! :Thyen!:

    CITAZIONE (l.pallad @ 29/3/2022, 17:16)
    Io mi sono beccato il covid invece.

    Eh, anche io me lo sono preso, sto in quarantena da una settimana e sono ancora positivo. :1zg7vkp:
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    Scusate il ritardo.


    L’umana che era giunta a cavallo del drago spiegò a Leamhan che i membri della Nebbia Argentata non si nascondevano affatto nell’ombra. La loro missione, al contrario, era a suo dire ben nota: diffondere scompiglio e discordia al fine di indurre tutte le specie ad unire le proprie forze per contrastare un male comune, rappresentato da loro stessi, nella speranza di spingerle in tal modo a superare le loro divergenze.
    Leamhan esaminò la sua interlocutrice con una manciata di schiocchi di sonar.
    < Umana di cui non conosco il nome. Il proposito che muove la tua organizzazione mi risulta d’attuazione assai difficile. A quale genere di male comune vi riferite. Poiché una minaccia di simile portata rischierebbe d’alimentare gli egoismi individuai anziché promuovere l’unità tra le differenti specie che abitano l’isola. >

    Il dibattito filosofico intrapreso dal teramin venne tuttavia interrotto dalla voce tonante di Zell, che gridò a pieni polmoni la sua contrarietà ad aiutare Kestrel sospettando che questi fosse in combutta con un cacciatore di draghi.
    < Oh. >, esclamò Leamhan volgendo il capo in direzione di Zell, apparentemente sorpreso dalla sua reazione esplosiva.
    < Signor Zell. Io comprendo la tua rabbia. > disse, inespressivo come sempre, in quello che presumibilmente voleva essere un tentativo di empatizzare con l’ibrido.
    < Si. Poiché anche i miei simili sono diffusamente ostracizzati e marginalizzati dalle specie che vivono nella luce. Nondimeno ritengo auspicabile dare ascolto a quanto suggeriscono Zephiros e Lesothos. Loro propongono di fornire al signor Kestrel la possibilità di esporre le sue ragioni. Successivamente valuteremo se aiutarlo o meno. >
    Fu Kestrel stesso ad inserirsi nel discorso appunto per spiegare le sue ragioni, riuscendo, con poche frasi minuziosamente articolate, nell’impresa di far pentire Leamhan della proposta che aveva appena avanzato.
    < Ma signor Kestrel. Ma come! >, sbottò il teramin emettendo un rumoroso sbuffo d’aria dalle narici. Nella sua voce, pur piatta e poco espressiva, trapelava adesso una sfumatura d’irritazione. < Tu sostieni che si tratta d’un malinteso. Eppure affermi che il tuo amico combatte effettivamente i draghi. Tuttavia non li uccide. Ma in talune occasioni ciò avviene accidentalmente. >
    Leamhan, colto da un impeto di frustrazione, iniziò a trafiggere ripetutamente il suolo con la punta acuminata della sua zampa anteriore sinistra.
    < Ma come signor Kestrel. Ma come, ma come, ma come! >, ripeteva, pugnalando il terreno ad ogni esclamazione.
    < Che senso ha ciò. Dunque li combatte lasciandoli temporaneamente incapacitati. Ma talvolta decedono. Ma perché. Tutto ciò che affermi è privo d’un senso e descrive il tuo amico come uno squilibrato. > Il teramin seguitò ancora per qualche istante a tormentare il manto erboso con le sue zampe, probabilmente bisognoso di sbollire la rabbia prima di prendere nuovamente parola.
    < Signor Kestrel. Ciascuna delle cose che hai detto ha contribuito nella direzione diametralmente opposta allo scagionarti dalle accuse che ti ha mosso Zell. Molto male. Molto, molto male. = ( > Questa fu la monocorde ma inappellabile sentenza emessa dalla creatura dal manto nero. Sulla superficie de suo muso, liscia e candida come la tela di un pittore, era comparso un disegnino rappresentante un’espressione triste.
    < Ti suggerisco di richiamare qui il tuo compare affinché egli o ella tenti di scagionarsi in prima persona. Si. Giacché ritengo improbabile che possa produrre giustificazioni più inefficaci di quelle che ci hai appena fornito tu. >

    Edited by -Aleph- - 22/2/2022, 21:49
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