Kengard: Creature da oltre i confini

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    l'elfo ascoltò con calma i commenti dei due giudici e rimase un po' seccato, quando il teramin diede un giudizio molto positivo al ragazzo che si era trasformato in volpe, ma si tranquillizzò subito, poiché era stato un po' sciocco da parte sua non includere qualcosa di sonoro, dato che uno dei due giudici non poteva vedere, e allo stesso tempo, gli tornò in mente dove aveva già incontrato quella volpe a nove code e si ricordò anche che l'ultima volta aveva osato un po' troppo nei suoi confronti e quindi non sapeva se gli aveva perdonato quell'affronto. Stava giusto giusto per rassicurare il teramin che non era certo di sua intenzione dare fuoco alla città e agli abitanti, poiché era sempre pronto a fare delirio, ma non a uccidere innocenti a caso, ma all'improvviso gli apparve davanti agli occhi un gigantesco coccodrillo antropomorfo!!!
    Gli venne da sorridere quando il grande rettile affermò che nel fare rumore non lo batteva nessuno, e con la sua mole ci mancherebbe pure, pensò l'elfo, e non si meravigliò quando il coccodrillone lo salutò allegramente e gli ricordò che se le erano date di santa ragione. "Beh, quella volta sì che mi sono divertito e se la memoria non mi inganna, stavo quasi per batterti" Asserì l'elfo nei confronti del grande rettile. Detto ciò, dato che sarebbero stati entrambi membri della band, si incamminò verso la volpe, ma all'improvviso il Caimano diede sfoggio della sua abilità di fare rumore soltanto camminando e il povero pavimento del locale scricchiolò ad ogni passo e le onde d'urto lo fecero barcollare un po', ma grazie ai suoi riflessi, riuscì a non cadere rovinosamente a terra.
    "E bravo il Caimano" esclamò accompagnando il tutto con un caloroso applauso, "Non so cosa ne pensano i giudici, ma per me, fai già parte della band!" Detto ciò, si avvicinò al Caimano e accompagnò la frase dandogli una pacca sul fianco, visto che la spalla era al di fuori dalla sua portata.
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    l'elfo sorrise nel sentire che Nivael era compiaciuto dalla sua esibizione, ma allo stesso tempo rimase molto dispiaciuto quando apprese che l'altro giudice, ovvero Leamhan, non era riuscito a vedere le sue fiamme. Stava quasi per alzare nuovamente le mani per creare qualcosa di più dirompente e rumoroso, ovviamente nei limiti della sicurezza, ma il drago si era già rivolto all'altro ragazzo in gara per entrare nella band, quindi incrociò le braccia e assistette al suo spettacolo.
    Inizialmente gli venne da ridere quando il ragazzo di nome Kestrel, nome che gli stuzzicava sempre di più la mente, si allontanò dal locale per prendere chissà cosa, ma poi gli venne da sgranare gli occhi quando di punto in bianco il ragazzo si denudò, ma rimase proprio senza parole quando a poco a poco si trasformò in una volpe rosso fiammante con nove code e, alla fine della sua esibizione, gli venne spontaneo applaudire energicamente e sperò che il ragazzo tornasse nella sua forma normale il prima possibile, poiché si era deciso più che mai a volere la sua amicizia, dato che voleva capire se lo avesse già incontrato prima e nel caso di sì, si chiedeva come mai non se lo ricordasse, dato che un delirio del genere non si dimentica facilmente se lo si vede con i propri occhi!!!
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    l'elfo ascoltò con tutta calma la spiegazione del drago e del suo compagno di avventure e gli venne da sorridere, poiché i due sembravano molto affiatati e sprizzavano delirio da tutti i pori.
    Sorrise ancora di più quando la creatura affermò di aver scelto come punteggio massimo di un milione... bene, che i giochi inizino!
    "Bene dai, mi butto io!" Esclamò l'elfo, "prima di tutto mi presento, il mio nome è Roxium, le mie passioni principali sono aiutare gli altri, cacciarmi nei casini e, dopo averli risolti, cercare qualche bicchierino di assenzio per rilassarmi." Detto ciò fece una pausa teatrale e al col tempo, cercò di cogliere nello sguardo dei due esaminatori se stava facendo colpo. "Per quanto riguarda le mie doti che dire... il fuoco è la mia specialità e se mi impegno a dovere, riesco a fare cose come questa" all'istante generò due lingue di fuoco e, concentrandosi al massimo, riuscì a fargli prendere la forma di spire concentriche, prima di discrete dimensioni, poi a mano a mano sempre più piccole, per poi svanire nel nulla. Fatto ciò, l'elfo si spolverò un po' le vesti, fece un inchino ai due e aggiunse: "spero che la dimostrazione vi sia piaciuta!"
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    Sembrava impossibile, ma alla fine ce l'aveva fatta: l'elfo tutto un fuoco era riuscito ad arrivare nella terra dei demoni, anche se il suo sbarco non era stato dei migliori, poiché per buona parte del viaggio, aveva avuto una delle sue brillanti idee, ovvero bere dell'ottimo assenzio e quindi, di conseguenza, i marinai, invece di svegliarlo e farlo scendere alla solita maniera, avevano ben pensato di prenderlo di peso e gettarlo a terra, non prima di avergli preso dalle tasche il compenso per l'attraversata, ma per fortuna, quando l'elfo si tirò a sedere, scoprì che non gli avevano fottuto tutto il denaro e che le sue armi erano ancora lì con sé.
    Fortunatamente, l'elfo era abituato a prendersi delle sbornie colossali e quindi, anche se con un mal di testa allucinante, riuscì a tirarsi in piedi e per prima cosa, si incamminò verso il mare e con un lento movimento, prese un po' d'acqua e se la spruzzò sul volto per darsi una bella svegliata. Fatto ciò, si avviò nella direzione da cui sentiva provenire un forte baccano che presagiva una festa di dimensioni epiche.
    Arrivato sul posto, l'elfo rimase davvero sbalordito da tutta la gente presente, dalla musica e da tutti gli stand, i quali vendevano di tutto e di più, da favolose leccornie a strani oggetti misteriosi, ma la sua attenzione fu catturata da un grande baccano di oggetti rotti e di movimenti di battaglia provenienti da uno stand nelle vicinanze: la curiosità prevalse sulla voglia di spararsi un bel bicchiere di assenzio e decise di entrare dentro.
    La scena che gli si parò davanti, confermò i rumori che aveva sentito pochi secondi prima, dato che un ragazzo stava combattendo contro un minaccioso demone. Roxium rifletté se aiutare o meno il ragazzo, poiché se la stava cavando egregiamente con la spada, ma quel giovane aveva stuzzicato i suoi ricordi, ma dove lo aveva già visto? Alla fine si decise: fregandosene se lo conoscesse sul serio oppure no, l'elfo decise di intervenire: imbracciò l'arco, prese una freccia dalla faretra, la incoccò e scoccò in maniera fiera, ma c'era un dettaglio che non aveva preso in considerazione: aveva ancora i residui di una sbornia colossale e quindi molto molto probabilmente, la sua freccia non sarebbe stata d'aiuto al misterioso ragazzo, ansi, forse gli avrebbe creato problemi!
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    L'azione era frenetica, i nemici potenti e il livello di delirio era schizzato alle stelle, ma nonostante ciò, oltre ogni previsione concepita dal master della role, i tre se la stavano cavando egregiamente. Roxium vide che la dragonessa si stava impegnando al massimo per cercare di uccidere il più alto numero di nemici e allo stesso tempo di non far cadere i suoi alleati, ma durante una brusca virata, l'elfo non riuscì ad avvisare l'umano di reggersi con tutte le forze e così, cadde a gambe all'aria.
    "Liya , acciuffa Edwin, prima che si sfracelli al suolo!!!!" Urlò l'elfo in tutta agitazione per la vita del suo alleato, ma a quanto pare la dragonessa sembrava impassibile alle sue grida, visto che si era messa a constatare se i nostri attacchi fossero andati a segno oppure no. Stava quasi per urlargli di nuovo, ma di punto in bianco la dragonessa si gettò in picchiata rovesciandosi verso il basso per lanciarsi contro Edwin e afferrarlo al volo, ma col fare ciò, l'elfo venne scaraventato giù dal dorso e urlò così tante imprecazioni verso di lei, che se stessi qui a scriverle, finirei nel duemila mai XD.
    Il povero Roxium si stava per sfracellare malissimo contro una staccionata a millantamila chilometri orari, ma per gentile concessione/compassione della dragonessa, lo riprese al volo con la coda, dopo essere uscita da un gorgo oscuro... rapidamente e mentalmente la ringraziò per il salvataggio e d'istinto, rafforzò la presa sulla coda e dopo un breve momento, riuscì di nuovo a toccare terra.
    Dopo l'atterraggio rocambolesco, l'elfo si stiracchiò come un gatto e allo stesso tempo stava per chiudere gli occhi per ricaricarsi un po', quando vide delle bellissime ninfe dirigersi proprio nella sua direzione e una di loro, una ninfa dai capelli rosso fiamma, gli chiese di andare con lei non si sa dove con un tono molto sensuale e accompagnato da uno sguardo penetrante, ma nello stesso tempo, la dragonessa lo trafisse con i suoi occhi d'ametista e l'elfo si trovò in conflitto con sé stesso, poiché da una parte voleva seguire senza indugi la giovane fanciulla, ma dall'altra parte, aveva paura delle terribili conseguenze delle azioni della dragonessa nei suoi confronti se l'avesse lasciata lì da sola a combattere.
    "Guarda, in condizioni normali, accetterei di buon grado di seguire una giovane e bella ninfa come te, ma purtroppo siamo nel bel mezzo di una battaglia, quindi di grazia, mi scuserai se sono un po' diffidente nei tuoi confronti e che ti voglia chiedere dove hai intenzione di portarmi". Detto ciò, l'elfo mentalmente si meravigliò di aver utilizzato una così raffinata domanda, visto che con il passare degli anni si era abituato a utilizzare di più il gergo moderno, ma a quanto pare le sue radici da elfo non erano morte completamente.
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    Ancora una volta, il capitano spiegò la situazione, ma visto che anche lui aveva la fissazione di parlare con un linguaggio raffinato, il povero elfo non riuscì a capire molto bene dove fosse sparito il sindaco e stava quasi per imprecare ad alta voce, ma di colpo Fehrar, incitò il capitano ad andare al punto della situazione e dopo un altro paio di minuti di intricate parole del capitano, Vashnarak si esibì in una dimostrazione di rude e semplice linguaggio e tutto ciò fece ridere di gusto l'elfo, che in cuor suo era contento di avere nel gruppo anche persone che non parlassero come dei signorotti altolocati.
    Successivamente vide il gattone alzarsi di colpo e incitarli nel seguirlo fuori da quella locanda e l'elfo lo seguì a ruota, dato che temeva che il capitano ricominciasse di nuovo a parlare. Una volta uscito, alzò le braccia in aria e si stiracchiò per bene e stava quasi per chiedere a Fehrar, quale fosse la prossima mossa da fare, visto che lui conosceva il nemico, quando lo vide puntargli contro le sue zampe e gettargli contro un fascio luminoso. -Ecco, adesso anche il gatto è andato fuori di testa- pensò rapidamente l'elfo, ma dovette ricredersi quando quella stessa energia si trasformò in una fantastica fiamma crepitante, la quale lo ricoprì completamente. "Ora sì che sono tutto un fuoco!!!!" esclamò tutto contento del nuovo potere e stava quasi per scambiare un cinque con lo stesso micione, ma ci rinunciò visto che avrebbe rischiato di bruciargli il pelo.
    Evitata la figuraccia, Roxium vide il vampiro dirigersi nella direzione opposta, allora con un sorriso da un orecchio all'altro, si rivolse verso Kestrel e gli disse: "Che ne dici di raggiungere Makon? Da quel che ho notato, dove va lui succedono cose interessanti".
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    Dioniso
    Ps: Aes, il Jo frutta non è un mito, ma una solida e squisita realtà XD
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    Dopo che ebbe sconfitto il suo avversario, Roxium si fomentò come non aveva mai fatto in vita sua dato l'enorme energia che stava ricevendo dal demone coduto presente dentro di sé. A quel punto si guardò attorno e vide che quei maledetti pazienti stavano ancora combattendo, ma notò due cose: la prima è che non ne erano rimasti molti e la seconda fu che il micio li stava tenendo a bada grazie ai suoi enormi poteri.
    A quel punto decise che c'era un'unica cosa che poteva fare per porre definitivamente fine a quella dura battaglia, ovvero dare fondo a tutte le energie e scatenare il panico!!! Con un ringhio quasi animalesco, concentrò le fiamme che aveva evocato precedentemente sui pugni e ne aumentò il volume e fatto ciò, si scatenò come una furia sui pazienti. Durante quest'ultimo scatto di devastazione, anche l'ex elfo fece fatica a capire cosa stesse facendo, visto che era diventato una macchina da guerra ben oliata... pugni, gomitate, testate e chi più ne ha più ne metta e i pazienti a poco a poco caddero sotto i suoi micidiali colpi, ovviamente non ebbero una morte dolce, visto che i suoi colpi erano infuocati.
    Dopo un paio di minuti buoni di devastazione, Roxium sollevò la testa per vedere come se la cavava il gatto e vide che stava sollevando e scagliando i lettini con una precisione da cecchino e vide anche che era rimasto un solo avversario da sconfiggere e l'elfo non aveva intenzione di lasciarlo al micio!! Con un altro grido di battaglia, prese un lettino per utilizzarlo come arma letale, ma non aveva considerato una cosa: anche il gatto voleva avere l'onore di finire la battaglia e quindi successe una cosa che mandò Roxium su tutte le furie: il lettino iniziò a sollevarsi in aria e portò l'elfo con sé e con una forza micidiale venne scagliato verso l'ultimo paziente e centrarono il bersaglio con una forza micidiale tanto da andarsi a schiantare contro il muro.
    Il colpo fu molto violento e per questo ci vollero un paio di minuti per riprendersi e con fatica si stava rimettendo in piedi per andare a fare quattro chiacchiere non molto amichevoli con il gatto, quando successe un fatto strano: vide un essere che stava viaggiando alla velocità della luce stile Team Rocket verso l'unica uscita presente nella stanza e l'unico dettaglio che riuscì a cogliere fu uno sprazzo bianco di un vestito.
    A quel punto non riuscendosi a trattenere sbraitò contro il gatto: "Ehi, ma ti sembra il caso di usarmi come una palla da bowling?" Poi respirando a fondo e calmandosi un po', aggiunse "Comunque penso sia il caso di inseguire quel maledetto dottore, anche perché ho ancora un conto in sospeso con lui!!". Detto ciò, con il gatto alle calcagna, si incamminò a ritroso nei corridoi della villa, fino ad arrivare all'ingresso e una volta uscito vide un dottore molto frastornato e con stupore anche quel fuggitivo di Kestrel.
    "Bene, bene, bene, guarda un po' chi abbiamo qui" disse l'elfo avanzando con passo deciso verso il dottore, si piazzò davanti a lui e aggiunse: "Penso che sia l'ora di rimettermi nel mio vero corpo e al momento te lo sto chiedendo con le buone... vedi di non farmi tirar fuori il mio lato cattivo, anche perché te ne pentiresti amaramente!!"
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    Queste battaglie epiche stanno diventando sempre più strabilianti (cit Junior), ma anche sempre più impegnative nella scelta.
    Poseidone contro Seth: Beh, in questa battaglia sono un po' di parte, visto che mi sono sempre piaciuti i miti greci, ma lui in assoluto è il mio preferito... Certo, Seth ha dalla sua i poteri di ingannare la gente, ma come ha scritto Aes, i suoi poteri sono molto ambigui e si fa ingannare lui stesso e che fa affidamento maggiormente sui poteri di distruzione e a livello di forza secondo il mio parere, Poseidone la spunta.

    Tifone contro Hel: in questo match l'ho fatta spuntare a Tifone visto la sua immane forza e velocità. Certo, anche Hel è molto forte e dalla sua ha grandi doti magiche visto che è la terza figlia del dio norreno dell'inganno, ma contro la forza bruta di Tifone non può farcela.
    Per quanto riguarda il vincitore è stata tosta: da una parte Poseidone con la sua immane forza e le sue gigantesche maree e dall'altra Tifone con cento teste che sputano fuoco e una pelle in grado di resistere alle folgori di Zeus. Di primo impatto volevo far vincere Poseidone, perché come ci insegna i Pokemon, l'acqua è super efficace contro il fuoco, ma ricordiamoci che il bestione ha tenuto testa al padre degli dei greci e quindi a lungo andare avrà la meglio sul dio dei mari.
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    Quando con tutta la fierezza di questo mondo Roxium sferrò un fendente con la spada verso il lucertoloide, non tenne conto di tutti i lati negativi di quell'azione e infatti non solo non fu efficace, ma alcune scintille dello scudo elettrico colpirono la gamba friggendogli un po' la pelle e per non farsi mancare nulla, la creatura lo buttò a terra e iniziò a generare un fulmine dalla sua zampa per finirlo.
    Di norma dopo un'azione così sciocca e folle si dava una sberla mentale, ma in questo caso ci pensò il simpatico demone coduto dentro di sé, ma esso non si limitò a bacchettarlo, ma gli fece provare la più grande scarica di adrenalina di tutta la sua vita e come se non bastasse, l'elfo vide concentrarsi sulle proprie braccia delle fiamme e alla sola visione del fuoco, Roxium si sentì più sicuro di sé ritrovando parzialmente il suo elemento.
    Preso dall'euforia, diede un potente pugno infuocato dritto sul muso della bestia, la quale si ritirò immediatamente da sopra di lui e grazie a questo vantaggio, l'elfo rotolò di lato e si tirò subito in piedi pronto a colpire. Non perdendo neanche un istante, si avvicinò verso il lucertolone e gli assestò un altro pugno e un poderoso calcio, il quale lo scaraventò dall'altra parte della stanza. Il lucertolone però era un osso duro e ovviamente non si fece sconfiggere da un semplice calcio e con un gesto improvviso scagliò una saetta contro l'elfo, ma quest'ultimo grazie alle nuove energie generosamente offerte dalla volpe riuscì a schivarlo e una volta fatto ciò, con uno scatto fulmineo, l'elfo prese la creaturina per le spalle e lo lanciò con tutta la forza che aveva in corpo contro il muro e per assicurarsi di non farlo rialzare, prese un letto dove c'era ancora un paziente sopra e lo scaraventò verso di esso , la quale venne travolta dal letto e come se non bastasse, il paziente non contento del volo, si scagliò contro la prima cosa che gli capitò a tiro, ovvero la creatura!!
    "Beh, grazie per il prezioso aiuto e per le fiamme, mi hanno fatto davvero comodo!!" asserì mentalmente verso il demone e una volta fatto ciò, si incamminò nella direzione del gatto per vedere se poteva dargli una mano, ovviamente stendendo altri pazienti lungo il suo cammino.
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    Una volta che la ragazza dichiarò che di norma non tendeva a stroncare vite senza un motivo e che di solito agisse per un suo interesse personale, l'elfo si tranquillizzò un po', anche se non ancora del tutto convinto se in un futuro non tanto lontano, la giovane avrebbe attentato alla sua vita, ma per il momento non ci pensò più di tanto e cogliendo al volo il cenno della ragazza salì a bordo del tappeto volante.
    Dopo un battito di ciglia, la dimensione oscura scomparve, e come previsto, ricomparvero in aria nella città fantasma e la prima cosa che colpì l'elfo, fu il baccano assurdo che, senza ombra di dubbio, proveniva dall'epico scontro tra i due famigerati draghi. In quell'istante, l'elfo pensò se fosse il caso di intromettersi nell'epica battaglia che stava infuriando tra i due, ma la ragazza scelse al posto suo, infatti fece allontanare il tappeto dal campo di battaglia e a quel punto, l'elfo si concentrò sulla ragazza, la quale si sfregò gli occhi e asserì per prima cosa che trovarsi in questa città non fosse una delle migliori cose che gli fossero capitate e che non era al massimo della forma e per ciò gli propose di fare a turni per dormire un po'.
    "In effetti, anch'io ho perso parecchie energie per aver generato tutte quelle fiamme" proclamò l'elfo con aria stanca, poi pensandoci un po' su aggiunse: "Va bene, accetto di buon grado la tua proposta e dato che non sarei qui a parlare con te senza il tuo tappeto, ti cedo volentieri il primo turno di sonno". Successivamente vide la ragazza tirare fuori dalla sua borsa una fantastica tavoletta di cioccolata contenuta in un contenitore di vetro e non riuscendo a trattenersi, prese il contenitore, estrasse la cioccolata al suo interno e con uno schiocco netto la divise in due metà... "Scusami per il gesto non tanto carino, ma non ci vedevo più dalla fame!!!" dichiarò l'elfo ficcandosi in bocca la sua metà di cioccolata.
    Mentre si stava gustando la cioccolata, che scoprì essere fondente, gli venne in mente una domanda per la ragazza e rinvigorito un pelino dalle endorfine, la fissò negli occhi e gli chiese: "Però una cosa, se come hai detto le tue azioni sono sempre programmate e che agisci per i tuoi interessi, come è possibile che ti trovavi in questa città per puro caso? Dopo tutto escludendo questa guerra, questa è una città fantasma".
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    Quando Roxium vide il famigerato gatto preso in pieno da uno dei pazienti dormienti, non potè trattenere una grassa risata, ma smise subito quando quest'ultimo lo fissò con uno sguardo intenso e lo costrinse a ritornare serio. Inizialmente, dopo aver ascoltato le parole del gatto, si chiese di quale problema stava parlando, ma non passò neanche un secondo quando tutti i pazienti si svegliarono e con strani movimenti circondarono i presenti nella stanza.
    all'istante, pensò di buttarsi subito nella mischia, ma considerato che non si era ancora molto abituato al nuovo corpo, aspettò che il gatto facesse la prima mossa e in effetti la fece, ma i suoi attacchi puntavano solamente a stordire i pazienti. Stava quasi per agire anche lui, quando vide una cosa che gli fece davvero perdere la pazienza a tal punto che se fosse stato ancora nel suo corpo originale, avrebbe generato una vampata di fuoco potentissima, ovvero vide Kestrel che con nonchalance abbandonava la stanza... "Torna qua figlio di buona donna!!!" esclamò Roxium a pieni polmoni e stava quasi per inseguirlo quando la volpe all'interno del suo corpo scelse proprio quel momento per rispondere alla propria domanda, ma lo fece inviandogli delle immagini molto vivide e gli fece assaggiare il proprio potere, il quale gli diede una sensazione di oppressione che gli impedì di rincorrere il disgraziato alleato. Dopo minuti di pura oppressione, il povero Roxium riuscì a rinsavire un po' e notò che gli attacchi del gatto non sortivano effetto contro i pazienti, i quali tornavano ad alzarsi come se non ci fosse un domani... Quando sentì la voce della volpe che lo incitava a combattere, l'elfo ora umano, inebriato dal potere della volpe, non riuscì a trattenersi e senza pensarci un attimo, sfoderò la spada di Kestrel e si buttò nella mischia.
    Scattò in direzione di un paziente che stava per colpire il suo alleato, ma visto che la sua agilità non era più quella di un tempo, non riuscì a colpire l'assalitore del felino e dopo questa figura barbina, si mosse in direzione di un altro avversario, ignorando completamente se il gatto avesse schivato il colpo oppure no. Messo a fuoco il nuovo obiettivo, sferrò un poderoso anche se goffo colpo di spada mirando alla testa e con ciò, riuscì a decapitarlo.
    Contento della sua prima vittima, si gettò su un altro e un altro ancora, ma a lungo andare gli altri pazienti si facevano sempre più vicini e a quel punto, esclamò verso il gatto: "Lo so che hanno sembianze umane e quindi ti stai facendo degli scrupoli, ma se non li feriamo mortalmente non ne usciremo mai vivi, quindi deciditi a scatenare la tua forza!!!".

    Edited by roxium_97 - 21/5/2019, 15:53
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    "Mio padre eh? Non credo proprio, dato che è morto anni or sono"." Pensò l'elfo in risposta a quella nuova estranea presenza dentro alla sua mente. Stava per rivolgergli qualche altra domanda per saperne di più, ma si interruppe quando vide Kestrel liberare il demone dal guscio di sabbia generato dal vampiro e a causa di questa visione l'elfo, ora umano usò tutto il suo vocabolario più colorito verso il ragazzo. Quando il povero Roxium riprese un po' di fiato, rimase sbalordito quando il ragazzo iniziò a fare il delirio più totale saltando di qua e di la, ma rimase sconvolto quando vide che il giovane aveva scagliato una vampata di fuoco, la quale si stava dirigendo verso il comodino a cinque centimetri da lui e lanciando un'altra imprecazione colorita l'elfo si scansò immediatamente visto che conosceva il danno che quelle fiamme procuravano.
    Non appena si riprese dallo shock, Roxium notò che il demone si era calato in una botola che si stava richiudendo dietro di sé, ma grazie al tempestivo intervento dell'inserviente, metà della botola si staccò e in un battito di ciglia, il drago finì l'opera e scomparì nel passaggio seguito a ruota dalle guardie, l'inserviente e Lax. Roxium stava per avviarsi, ma si bloccò sul posto quando due cose attirò la sua attenzione: la prima fu Fehrar che esaminava i corpi nei letti e ciò lo insospettì non poco, ma decise di dare più attenzione alla seconda cosa, ovvero il giovane ragazzo che si stava divertendo con il suo nuovo corpo. Come una furia si dirisse verso di lui e con un tono non poco cordiale esclamò "Ehi, Che ne dici di finirla di ferire il mio corpo inutilmente?" Poi ebbe un'illuminazione, quindi si calmò un po', chiuse gli occhi e pensò: "Non ho ancora ben capito chi sei, ma indubbiamente conosci il ragazzo da più tempo di me e quindi illuminami: ma lui si comporta sempre in questa maniera delirante?" Pensato ciò riapri gli occhi e fissò intensamente il giovane.
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    Finalmente, la caverna venne rischiarata dal braciere e così l'elfo finalmente poté osservare il così tanto favellato drago. A primo impatto non gli diede l'impressione di essere una temibile minaccia, ma pensò tra sé e sé che a volte le apparenze ingannano.
    A quel punto quest'ultimo attaccò con la sua mega spiegazione sui demoni che avevano preso di mira il consiglio, di viaggi nel tempo e cose simili e il povero elfo si mise le mani tra i capelli per la disperazione e gli venne l'impulso di interromperlo per chiedergli maggiori spiegazioni, ma non gli sembrò il caso di interrompere un drago. Lo lasciò finire e solo a quel punto, dopo che Kestrel ebbe esposto la sua idea, si permise di dire: "Scusatemi, ma se ho capito bene, non tutti i componenti della cerchia sono dei demoni, quindi non rischieremmo di eliminare gente innocente se li facciamo tutti fuori senza scoprire se sono degli impostori oppure no?" Poi fece un sospiro e si preparò forse all'ira del drago con la prossima domanda: "Inoltre, non sarebbe più facile eliminare la fonte dei demoni?"
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    L'elfo, dopo essersi fatto prendere dall'entusiasmo nel buttarsi nella mischia, si ritrovò circondato da alcune guardie. "Beh che dire, forse sono stato un po' troppo frettoloso" pensò tra sé e sé, ma il suo morale venne risollevato, quando notò che era al fianco del micidiale inserviente. Si diedero un rapido sguardo di intesa e si misero schiena contro schiena per fronteggiare le guardie. "In totale ne conto dieci, quindi cinque a testa, vediamo chi le abbatte più velocemente?" esclamò Roxium al suo compagno d'armi e dopo aver sentito la sua risata entrambi scattarono all'azione.
    Con un rapido scatto della mano, l'elfo scagliò una vampata di fuoco contro tre delle cinque guardie e riuscì a ferirne due in modo grave e queste si accasciarono al suolo dopo aver prodotto un urlo agghiacciante, mentre la terza riuscì a schivare la vampata e dopo aver fatto un rapido cenno ai suoi compagni, si accanì verso l'elfo. Riuscì a parare il primo affondo e anche il secondo, ma quando le altre si unirono al combattimento, le cose si fecero molto più complicate e dopo un paio di minuti, una delle tre guardie riuscì a ferire Roxium a una spalla e anche se era una ferita non molto profonda, innescò nell'elfo una rabbia smisurata. "Ora basta!!!!" esclamò e all'istante si circondò con uno scudo di fiamme che sciolse all'istante le armi dei nemici e dopo ciò le tre guardie, prese dal panico, cercarono di scappare, ma con un movimento fluido le raggiunse e le finì in un battito di ciglia. Una volta che vide accasciarsi anche l'ultima guardia sotto i suoi affondi, si liberò dello scudo di fiamme e notò all'istante che evocare tutto quel fuoco lo aveva stancato molto, ma per fortuna notò che dall'altra parte l'inserviente si era dato da fare e aveva eliminato le altre cinque guardie, anche se aveva riportato qualche ferita superficiale. dopo aver riso tra sé e sé per l'efficacia delle sue tecniche, vide il giovane ragazzo con la tunica dal colore molto virile avvicinarsi verso di lui che gli chiese il suo nome e con un sorriso da un orecchio all'altro gli rispose: "Piacere, il mio nome è Roxium e sarei felice di sapere il tuo se non ti dispiace". Dopo di che, si accorse che tutte le altre guardie, compreso il monaco erano state sconfitte e a quel punto insieme agli altri seguì il capitano fuori dalla città per poi arrivare nei pressi di una grotta e prima che potessero entrare, sentì una voce affermare che fiutava magia nel gruppo e una volta ascoltato ciò entrarono nella grotta, la quale conteneva un braciere fumante e un paio di occhi ambrati che suscitarono nell'elfo una sensazione di inquietudine, anche se non sapeva di preciso il perché.

    Forse ho fatto un po' di casino, nel caso non picchiatemi pls
22 replies since 7/8/2018
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