Kengard: Creature da oltre i confini

Posts written by ZellDragon6

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    Benvenutissimo anche dalla nemesi di Aesing, il drago elettrico soffiafulmini alias Zell!
    Ormai non potrai piiù uscire da questa gabbia di matti o.o
    *soffia fulmini colorati per dare il benvenuto* :3
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    Gix era del tutto all'oscuro di quello che era successo nel combattimento dove erano impegnati Zell ed Aesiril, beh in fondo era normale, con tutta quella nebbia che avvolgeva tutto e tutti, e chiese cosa fosse un Rebbit.
    "Un Rebbit? E' una specie di......" l'ibrido positivo cercò di paragonare il loro ex nemico a qualcosa di più comune.
    "Una specie di ragno, ma molto più grande e molto più spaventoso. Si attacca sulle pareti ma è anche agilissimo a schivare gli attacchi. Inoltre, come un ragno, se ti tocca anche lievemente può farti molto male...come una specie di veleno che ora sta corrodendo il povero Aesiril. Abbiamo dovuto ideare una specifica strategia per ingannarlo e sconfiggerlo! E...sì! Il licantropo aveva detto che il Rebbit era all'origine della nebbia, infatti come è morto, la nebbia si è dissipata." spiegò il draghelfo mentre uno stanco e provato Aesiril si appoggiava alla spalla scagliosa dell'amico.
    Il grande drago rosso offrì il suo potere per curare i suoi alleati, così Zell ad Aesiril si misero in coppia per farsi curare. Per Aesiril, che tra tutti era quello con "meno HP", fu un vero sollievo ricevere la cura da parte di Gix ma anche Zell ne trasse vantaggio.
    "Grazie mille Gix! Il tuo potere mi ha ricaricato. Quel mostro mi ha fatto davvero male!" ringraziò l'elfo della Natura esibendo il gesto di ringraziamento elfico.
    Anche Zell ringraziò il suo amico rosso, più a gesti che a parole, accarezzandogli il fianco.
    Jill si avvicinò ad Aesiril, chiedendogli se avesse ancora il diario dello zio Rodd.
    "Certamente! L'ho tenuto in un posto sicuro, per evitare che si rovinasse durante i combattimenti o che qualcuno me lo rubi." rispose annuendo deciso e ravanando in una tasca che si trovava nella parte interna della sua casacca color mimetico.
    L'elfo della Natura restituì il diario alla (quasi) proprietaria, nelle stesse condizioni in cui l'aveva preso.
    "Qual'è la situazione ora?" chiese poi guardandosi in giro.
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    L'invito di Zenon a lasciar perdere la creaturina pelosa non fu recepito dal drago bianco, che continuò a battibeccarsi con il piccoletto come due bambini delle scuole elementari. I due erano intenti a mostrare le proprie capacità di mimetizzarsi con l'ambiente circostante così, se Tanuki poteva assumere le sembianze di un cespuglio, il drago bianco poteva assumere quelle di un masso. Questa sua proprietà attirò l'interesse del gattone metallico che si avvicinò alla finta roccia, che comunque emanava un leggero odore di drago. Agli occhi estranei però, era uguale a qualsiasi altro masso che si trovava sull'Ossidiana d'Argento e quello stratagemma poteva essere utile sia in caso di attacco verso una preda, sia in caso di difesa verso un ammazzadraghi. L'unico pericolo, seppur molto remoto, poteva essere un geologo di passaggio che poteva sferrare una martellata la finta pietra con la sua piccozza per capire di che tipo di roccia si trattasse.
    Tanuki, ovviamente, fece capire al drago che i bordi delle ali erano ancora visibili.
    "Ottimo stratagemma, devo dire. Se dovesse passare l'ammazzadraghi e ti vedesse così, sicuramente tirerebbe dritto per la sua strada senza nemmeno accorgerti di te." fu il commento di Zenon che toccò la finta roccia con la zampa anteriore nel punto dove si poteva trovare la schiena del drago.
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    Zell non si aspettava proprio un attacco. Non si aspettava proprio che la volpe dalle molte code attaccasse a freddo lui e il Teramin mentre si trovavano in una posizione del tutto inoffensiva. Il draghelfo positivo, visto che aveva Leamhan in braccio, non riuscì in alcun modo ad organizzare una difesa efficace ma fortunatamente sia Lesothos che lo stesso Teramin furono in grado di contrastarlo. Il drago-roc evocò il suo ghiaccio mentre Leamhan fece apparire un reggimento di colonne nere davanti a sè e a Zell. L'attacco comunque strappò la creatura equina dalle forti braccia dell'ibrido e finì nell'erba. Non fu un attacco potente ma nelle condizioni in cui si trovava Leamhan poteva essere decisamente pericoloso. Zell, invece, non subì nessun danno particolare ma lo fece andare su tutte le furie.
    "MA SEI IMPAZZITO?? PERCHE' L'HAI FATTO?? SEI PROPRIO UN *********!!!!! SI VEDE CHE IL TUO ASPETTO UMANO TI HA INQUINATO E, COME UN ESSERE UMANO, ATTACCHI A SORPRESA CONTRO CREATURE INDIFESE!!" e tali parole furono seguite da altre parole ad alta voce molto volgari sia nel linguaggio umano che quello bestiale.
    Finito di sputare parole volgari urlanti e temendo un secondo attacco, il draghelfo indietreggiò verso il Teramin senza staccare lo sguardo da Kurama ed evocando davanti a se lo Scudo del Fulmine mentre Leamhan sembrava essere diventato un motopick del mondo umano moderno e stava perforando tutto il terreno.
    "Stai calmo amico mio, non sprecare energie per niente. Lesothos! Zephiros! Andiamocene! Non abbiamo più tempo da perdere con quelle nullità. Leamhan è sempre più debole!" e Zell invitò tutti a levare le tende e lasciare quel posto maledetto.

    Zell usa la sua tecnica III Scudo del Fulmine
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    La palla di pelo non era una preda del drago bianco, dato che affermava di aver già mangiato (forse un suo simile?). Inoltre il drago bianco affermava che era stato il piccolo peloso a iniziare...cosa?
    Zenon continuò a guardare il candido rettile per studiarlo. La stazza della creatura faceva pensare ad un individuo adulto ma il suo modo di fare dimostrava il contrario. Forse nei draghi bianchi, i cuccioli erano di stazza maggiore? Impossibile, il Creimvell aveva conosciuto diversi draghi bianchi sui ghiacciai dell'Ossidiana d'Argento ed era giunto alla conclusione che i draghi bianchi erano quelli di stazza minore rispetto agli altri!
    Nel frattempo, quello che era stato bollato come procione si svegliò e, senza alcun timore, protestò all'indirizzo del candido rettile affermando di essere un Tanuki. Solo in quel momento, la piccola creatura si accorse che c'erano altre presenze, in forma di potenziale predatore, attorno a lui e per tentare una mossa difensiva si trasformò in un cespuglio, ovviamente di colore marrone. Dettaglio che non sfuggì al drago bianco, che continuò a sfottere il Tanuki.
    "Ma quanto è tenero...." fu il pensiero del felino metallico.
    "Ehm ehm...senti lucertol.....ehm...signor drago bianco! Credo che il signor Tanuki abbia degli impegni da sbrigare, che ne dici se lo lasciamo qui in pace e ce ne andiamo per la nostra strada?" propose Zenon al drago bianco che non aveva intenzione di lasciar stare il piccolo pelosetto.
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    Zenon era così intento a dialogare con il serpente umanoide che si dimenticò totalmente del drago bianco, andando in giro per il bosco a suo rischio e pericolo di imbattersi nell'ammazzadraghi. Sharrak, ovviamente, offrì il suo aiuto nel cercare l'ammazzadraghi citando anche un suo amico e sfoggiando le sue abilità di spadaccino e di creatura velenosa. Il Creimvell fu ancora più incuriosito nel sapere che fosse quel suo amico e sul quale fosse il suo asso nella manica. Fu ancora più sorpreso nel sapere che il serpente umanoide aveva incontrato di persona Meno Zell e ovviamente non fu un incontro piacevole.
    "I miei amici stanno assoldando quante più creature possibili per rendere innocuo Meno Zell e rinchiuderlo in qualche segreta. L'ammazzadraghi umano è meno pericoloso di Meno Zell però dobbiamo comunque trovarlo e neutralizzarlo, anche se io non ho la benchè minima idea di come sia fatto, può anche passare qui davanti a noi senza saperlo riconoscerlo. Per ora vorrei mettere in guardia quanti più draghi possibili! Specialmente le dragonesse che hanno la cova! Uova e cuccioli sono obiettivi purtroppo molto ambiti dagli ammazzadraghi."
    Zenon stava per chiedere a Sharrak maggiori dettagli riguardo al suo amico e al suo asso nella manica ma il felino metallico venne sorpreso dal ritorno del drago bianco che sputò davanti a loro una piccola creatura pelosa del bosco, di aspetto molto buffo e carino.
    "Ma no...che vuoi che faccia un batuffolo di pelo come questo? Dove l'hai trovato? Volevi mangiartelo?" chiese al drago bianco mentre il peloso finì dritto contro del muschio.
    Con delicatezza, Zenon lo mosse piano con la zampa, per capire se fosse stato sbranato dal drago ma ad una prima analisi sembrava intatto.
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    Il piano di Zell aveva funzionato! L'ibrido, seppur ad occhi chiusi, percepì chiaramente il fulmine globulare colpire in pieno il rebbit e farlo cadere a terra.
    "Ora Aesiril! Ora!" l'ibrido riaprì di colpo gli occhi e si fiondò a spada sguainata nella direzione del Rebbit.
    Lo trovò disteso a terra agonizzante con dei fulmini che percorrevano ancora il suo corpo e senza esitare, il draghelfo positivo gli piantò la spada condensata di elettricità nel cranio, bloccandolo a terra e provocando altre scintille elettriche. Aesiril arrivò visibilmente più affaticato dell'ibrido ma trovò comunque la forza per infliggere alcuni fendenti alle zampe del mostro, per reciderle del tutto mentre il draghelfo mantenne la spada bloccata nel cranio finchè fu sicuro che l'avversario fosse stato sconfitto.
    "Complimenti per l'idea vincente, Zell!" si complimentò Aesiril.
    "Siamo forti!"
    I due si scambiarono i gesti di vittoria elfici ma subito dopo il bipede scaglioso dovette sorreggere il suo compagno di battaglia, visibilmente stanco.
    "Tutto bene, Aesiril?"
    "Più o meno...questa battaglia mi sta sfiancando più del previsto..."
    In quel preciso istante la musica fastidiosa cessò di colpo e gli scheletri fuggiti dall'attacco "geologico" dell'elfo rinunciarono ad avvicinarsi e rimasero come ebeti sul posto.
    "La musica fastidiosa ha smesso!" osservò Zell.
    "Già...gli altri devono aver sistemato il bardo!"
    Nel silenzio calato, i due amici bipedi udirono Gix consigliare di uscire dalla nebbia per curarsi.
    "Gix dove sei? Aesiril è ferito!" rispose l'ibrido.
    Zell si incamminò nella direzione dalla quale provenne la voce del drago rosso, sostenendo l'elfo e pronto a difenderlo in caso di attacco. Fortunatamente dopo alcuni passi la nebbia si aprì e davanti a loro apparve la gigantesca sagoma rossa di Gix, assieme alle due signorine.
    "Abbiamo ucciso il Rebbit ma Aesiril ha bisogno di riprendersi. Come state?" chiese Zell, un pò a tutti.

    Zell usa la tecnica I "Spada del Fulmine"
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    Zell rimase fermo a guardare l'umano che, di punto in bianco, decise di spogliarsi delle sue vesti, mettendo a nudo il suo ridicolo corpo. Che intenzioni aveva? La risposta non si fece attendere. Un'esplosione fiammeggiante seguì lo spogliarello e un kitusne fiammeggiante apparve al posto del debole umano. L'ibrido del fulmine si mise istintivamente di mezzo tra Kurama e Leamhan, per fargli da scudo, non senza mostrare un'espressione di pura sorpresa. Sorpresa sì ma paura no, non si fece intimorire da quella trasformazione.
    "Sei un kitsune!" fu la frase sorpresa di Zell che si ritrovò muso a muso con la creatura.
    "Va bene! Ho capito! Non sei un essere umano, ora calmati! Perdona se ho dubitato di te ma ho visto nella mia vita troppe volte gli esseri umani uccidere creature come cuccioli di draghi, volpi e anche kitsune!"
    ed evidenziò ad alta voce la parola kitsune.
    "Vorrei volentieri fare allenamento con te, Kurama, ma ora le priorità sono altre. Leamhan ora è in fin di vita e dobbiamo portarlo al suo villaggio. Gli scagnozzi di Meno Zell potrebbero tornare da un momento all'altro, ma con tutti queste creature presenti non credo che possano fare molto. Ora devo occuparmi di questo povero ferito..."
    Zell prese in braccio il Teramin con estrema delicatezza mostrando una protezione paterna, aggirò la volpe a nove code e si diresse dai due ibridi draghi-roc.
    "Dobbiamo muoverci! Leamhan è sempre più debole e dobbiamo raggiungere il suo villaggio nella Tundra del Bianco Meriggio, a sud di qui. Uno di voi due potrebbe tenerlo a bordo? Possibilmente senza farlo cadere. Dobbiamo volare, a piedi sarebbe troppo lungo e troppo pericoloso! Dopo che si sarà rimesso in forze, potremo elaborare un piano per stanare Meno Zell!" il draghelfo positivo incitò Zephiros e Lesothos a levare le tende quanto prima. Il tempo era contro il Teramin e non potevano di perdere un alleato così importante. E un nuovo amico.
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    Mi prenoto io per settembre...deciderò quando aprirai la role su che pg usare (o png)...così ti tengo sulle spine un mese! :i6wl7r:
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    Uuuuuh finalmente una new entry!! :28qpvyf:
    Benvenuto in questa gabbia di matti! Io sono Zell, Draco Occidentalis Magnus Fulguris, drago elementalmente opposto ad Aesingr!! :2emlg0p:
    Ci si vede in giro nel gdr, buon divertimento!! :zumzumzum:
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    Ormai era palese che al drago bianco non importasse minimamente del pericolo che poteva incombere su di lui e quello li era uno dei draghi più esposti sia all'ammazzadraghi che a Meno Zell. Un cucciolo cresciuto, del tutto ingenuo e tontolone, un tipo perfetto per farsi ingannare da quel puzzone di draghelfo negativo o farsi intrappolare dall'umano ammazzadraghi. Era così perso che non capì nemmeno chi fosse Zenon. Sharrak invece era molto più attento e chiese al Creimvell dettagli maggiori sull'ammazzadraghi.
    "Non so dirti più di tanto. Ho incontrato assieme ad alcuni miei compagni di avventura un amico di questo umano ammazzadraghi, che da quanto ho capito va in giro per Kengard a trucidare i draghi per il solo gusto di farlo. E' soltanto un umano senza magia ma deve sentirsi molto sicuro di se per andare ad affrontare i draghi. I miei compagni di avventura stanno piantonando l'amico di questo ammazzadraghi nella Foresta di Ahsnaeris mente io ho il compito di avvertire quanti più draghi possibile e i loro alleati."
    Zenon fece una pausa mentre osservava il drago bianco che, ad alta voce, si lamentava di aver perso un qualcosa.
    "C'è anche un altro pericolo che incombe su Kengard! Ancora più pericoloso dell'ammazzadraghi!!" riprese a parlare il felino metallico, rivolgendosi di più al drago bianco, sperando che stavolta afferrasse il concetto.
    "C'è in giro un brutto drago bipede puzzolente, un ibrido tra drago ed elfo...anzi in realtà ce ne sono due gemelli ma uno è malvagio e puzzolente, l'altro è bello e gentile. Ovviamente quello puzzolente è quello pericoloso, si chiama Meno Zell e si diverte ad andare in giro a distruggere la Natura per trasformarla in terreno bruciato per portare sviluppo su Kengard o più semplicemente per soddisfare il proprio piacere personale."
    Zenon assunse la classica posizione di gatto seduto.
    "I miei compagni d'avventura, tra cui fa parte Zell, la sua controparte positiva, lo hanno individuato a Kerus e stanno elaborando un piano per acciuffarlo, catturarlo e renderlo innocuo." concluse il Creimvell, osservando i presenti attorno.
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    Lo strano serpente che si trovava davanti non era un Lindworm, bensì una razza chiamata Yuan-ti, nome del tutto sconosciuto al Creimvell del Metallo. Come lui affermò, la sua era una razza schiva ed elusiva, che frequentava luoghi isolati e lontani da città o attività degli umani, da quel punto di vista era molto simile alla sua, visto che entrambi condividevano la vita in luoghi isolati.
    "Io mi chiamo Zenon e sono un Creimvell, una razza endemica di Kengard relegata negli angoli più isolati dell'isola...a causa degli umani che ci danno la caccia di continuo..." si presentò il felino del Metallo.
    "E a proposito di umani....." Zenon volse il muso in direzione del drago bianco che stava cacciando qualcosa o qualcuno, anche se il suo modo di cacciare era alquanto infantile.
    "Sono stato mandato da Zell per avvertire tutti i draghi di Kengard che in giro c'è un PERICOLOSO AMMAZZADRAGHI!!" e il Creimvell concluse la frase urlando ad alta voce le ultime due parole per farsi sentire dal drago bianco, che nel frattempo era balzato diversi menti lontano da lui e dallo Yuan-ti.
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    Il turno curativo dei due amici bipedi fu fondamentale ma "la barra verde dell'HP che si vede nei videogiochi" non si riempì come loro due avrebbero sperato. Zell ed Aesiril si sentirono meglio e videro parte delle loro ferite rimarginarsi ma non come avevano previsto. Ovviamente, sia i vestiti dell'elfo che le scaglie dell'ibrido positivo attenuarono gli attacchi del rebbit.
    "Va meglio ma non è abbastanza!" disse Aesiril controllandosi le ferite.
    Intanto, la situazione attorno a loro non migliorò, anzi tutt'altro. Sentirono le ali del drago rosso sbattere nell'aria, segno che Gix aveva abbandonato la sua posizione e che si era spostato in un altro angolo del campo di battaglia e questo fece defluire i fastidiosi scheletri verso loro due, distogliendoli dal loro obiettivo: il rebbit. Come se non bastasse, sia la fastidiosa musica che la nebbia aumentarono ancora, distraendoli e mettendo alla dura prova la pazienza e i nervi dei due guerrieri.
    "Mi è venuta un'idea ma ho bisogno che tu mi faccia da scudo contro questi scheletri schifosi!" annunciò Zell mentre guardava nella direzione verso la quale doveva trovarsi il rebbit nascosto dalla nebbia.
    "Lascia fare a me!" l'elfo della Natura annuì deciso ponendosi tra il draghelfo positivo e il reggimento di scheletri che affluiva nella loro direzione.
    All'inizio sembrò non succedere niente ma lentamente il terreno sotto gli scheletri, da roccioso e compatto, si tramutò in una sorta di fango paludoso, che fece impantanare e rallentare gli scheletri. Quelli che defluivano da dietro spinsero tutti gli altri, facendoli cadere nel fango e più ne giungevano e più finivano distesi in quella sorta di sabbie mobili letali. Quei pochi scheletri che riuscirono a superare la palude vennero prontamente falciati dalla spada verde di Aesiril. Dall'altra parte, Zell non perse tempo e plasmò un fulmine globulare sul palmo della mano sinistra (dato che con la destra reggeva la spada) concentrandosi per pochi attimi (in maniera anche pericolosa per lui) ad occhi chiusi per percepire l'aura elettrica del rebbit, individuandolo in un punto in alto a destra sulla parete rocciosa. Anche se era accecato dalla nebbia, il draghelfo riuscì a "vedere" l'avversario attraverso il suo elemento e, prima che potesse muoversi, lanciò il fulmine globulare nella sua direzione, pronto a muoverlo a comando se il rebbit si fosse spostato.
    Gli scheletri finiti nella palude, invece, vennero incontro ad una fossilizzazione precoce; quando tutto il reggimento finì nel terreno molle e fangoso, Aesiril interruppe la sua tecnica, facendo tornare la terra al suo stato naturale, bloccando così gli scheletri dentro la dura roccia. A guardarli, le ossa e i crani che affioravano sembravano spuntoni di roccia bianca.
    "Per un pò non ci daranno più fastidio..." fu il commento di Aesiril, rimirando il suo lavoro, per poi voltarsi verso Zell che stava dirigendo un fulmine globulare al comando della sua mano, si vedeva benissimo il bagliore dietro la cortina di nebbia.

    Aesiril usa la tecnica VII: Zero coesione
    Zell usa la sua tecnica VI: Fulmine globulare
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    Come se l'avesse chiamato, il suo avversario si palesò, uscendo fuori dalla boscaglia che stava prendendo fuoco; incendio però che cercava di venir domato dalla luce verde soffiata da Lenrian che si stava improvvisando drago-pompiere.
    Zarthial si rizzò sulle zampe muovendo nervosamente la coda, senza staccare gli occhi di dosso dal Kitsune che si stava avvicinando a lui senza il minimo timore, il drago smeraldo era così teso che fu un miracolo che non soffiò una fiammata quando vide il suo avversario alzare una zampa, temendo un attacco a sorpresa come quello precedente. Il suo avversario invece decise di fermare l'allenamento e di ritenersi soddisfatto, parole che comunque non fecero rilassare Zarthial del tutto, lasciandolo sempre con la guardia leggermente alzata. D'altra parte, però, le lusinghe del suo avversario fecero gonfiare il petto del drago smeraldo, linguaggio del suo corpo che significava che lui stesso si stava gonfiando d'orgoglio.
    "Lo stesso posso dire di te! Mi hai dato un pò di filo da torcere e devo ammettere che ti ho un pò sottovalutato. Sei davvero forte e se un giorno dovessimo combattere contro un nemico comune, potrei chiedere il tuo supporto. Sei forte come avversario ma saresti ancora più forte come alleato! Kengard ha bisogno di guardiani come noi..." lo sguardo di Zarthial passò dal Kitsune all'elfo della terra che si stava dirigendo verso di loro.
    "Siete davvero dei formidabili guerrieri e avete fatto bene a fermare il combattimento. Non è un buon posto per due creature di fuoco che combattono. " disse Aesiril.
    "Tuttavia, Zarthial ha ragione. Da alleati sareste decisamente formidabili, due creature di fuoco così forti sarebbero pericolose per ogni nemico...e se ci aggiungiamo anche io e Lenrian, diventeremmo dei veri protettori di questa bellissima terra!" aggiunse l'elfo, inneggiando ancora di più la bellezza e la forza di quelle due creature.
    "Motivo in più per allenarci ancora...ma senza ferirci troppo, Kengard ha bisogno di guerrieri...interi!" ridacchio Zarthial.
    Intanto, Lenrian finì di spegnere tutti i focolai rimasti accesi e si accinse anche lui a raggiungere la compagnia, seppur con timidezza.
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    Zenon si ritrovò in un millesimo di secondo a terra sotto le zampe del drago bianco e fu solo un miracolo che i suoi artigli ricurvi non ferirono il Creimvell. Perchè il drago lo aveva attaccato? Zenon, per puro istinto difensivo rizzò il pelo in aculei, punzecchiando le zampe del drago bianco che erano a contatto con il suo corpo fino a che questo decise di sollevarle scusandosi di aver atterrato il Creimvell. Non appena Zenon fu libero, si rialzò e guardò il drago bianco bianco con un leggero sguardo di rimprovero.
    "Sto bene...ma si può sapere che ti è preso, drago? Non avevo nessuna intenzione di attaccarti!" fu il rimprovero del felino mentre si ripuliva il pelo.
    Una risata, non minacciosa, fece interrompere a Zenon la pulizia del pelo; l'assalto del drago gli aveva quasi fatto dimenticare l'arrivo dell'altra creatura. Non era un drago, nè tantomeno l'umano ammazzadraghi che preoccupata tanto Zell. E fortunatamente non si trattava nemmeno di Meno Zell.
    Il nuovo arrivato, che disse di essere un semplice viandante di passaggio, era una creatura che Zenon non aveva mai visto in vita sua, un grosso serpente ma con le braccia e il torace vagamente simili a quelli umani. Era armato ma si mostrò amichevole e pacifico.
    "Che creatura sei tu? Non ho mai visto in vita mia uno come te...sei forse un Lindworm?" chiese Zenon alla creatura serpentiforme. Essendo comunque simile ad un rettile, l'ammazzadraghi avrebbe comunque attaccato anche lui, quindi Zenon doveva mettere in guardia anche questa creatura sconosciuta fino ad oggi.
2115 replies since 12/2/2007
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